Synth....reale o virtuale?

  • 1paolo
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21-10-20 13.52

MarcezMonticus ha scritto:
Sei perdonato
emo
MarcezMonticus ha scritto:
Korg MicoKey che uso per suonare le parti di lead
emo
MarcezMonticus ha scritto:
mi ci trovo pure bene
emo

vabbè; de gustibus… io sono un vecchio pianolista e li trovo contronatura emo

21-10-20 13.56

paolo_b3 ha scritto:
Io per un uso casalingo senza pretese di qualità voto VST.

Ecco, forse dovrei abbassare le mie di pretese.
  • orange1978
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21-10-20 14.12

@ MarcezMonticus
Dilettandomi da un po' con l'home recording mi sono trovato a fare una considerazione che mi ha sollevato una domanda a cui mi sono dato una risposta per la quale mi farebbe piacere leggere le vostre opinioni.
La considerazione - e la domanda - sono contenute nel titolo del post: Sintetizzatori, voi lavorate meglio con i synth reali o con quelli virtuali?
Al momento, per i miei lavori, mi accontento dei plug in di Cubase 10 Pro e un VST emulatore dell'OB-X (OPX-II Pro), mi trovo abbastanza bene perchè i preset (oddio!) da cui parto per fare il suono che mi serve al momento sono abbastanza buoni e ben fatti, ma più di una volta mi sono reso conto che un Synth "fisico" sarebbe diverso, probabilmente mi darebbe sensazioni diverse e stimoli diversi per la creazione dei MIEI suoni.
Diciamo che io sono sempre stato un fruitore seriale di workstation con pappe già pronte e dato che un synth vero e proprio non l'ho mai avuto (anzi no, ho avuto un DX7 Mark I abbandonato dopo poco tempo per una M1) ritenevo che i VST mi avrebbero reso la vita un po' più facile, che, in parte, è anche vero.
Non chiedo un consiglio su questo o quel modello o plugin - il forum è pieno di ottimi spunti - anche se qualche idea ce l'ho, mi piacerebbe solo condividere con voi questa mia sensazione e capire voi come gestite l'aspetto synth o in generale qual'è la vostra opinione in merito..
Diciamo anche che sto cercando di capire di che tipo di budget devo dotarmi per "buttarmi" nell'acquisto di un pacchetto di VST degni di nota o di un synth fisico.
stai facendo molta confusione tra workstation/synth etc....termini che non vogliono dire niente nel senso che ci sono workstations Kurzweil K2000, Yamaha Sy99 per esempio) che sono in realtà synth piu potenti di altri synth puri come il virus o il nord lead.

sul fatto di vst o hardware, li la scelta è puramente di comodità, i dischi comunque oggi si fanno sopratutto con il software (per una serie di ragioni) ma combinato anche con l'hardware intendiamoci, sopratutto ad alti livelli.

secondo me la cosa migliore è intanto la propria ispirazione, si deve usare cio che ispira e rende piu creativi, se è un modulare eurorack o una korg trinity o un ms20 mini collegato con un 4 piste a cassetta poco importa, la cosa fondamentale è ottenere i risultati ambiti.
in passato compositori hanno fatto centinaia di pezzi con i trackers ossia una combinazione di sampler/sequencer, che è tutt'altro che immediata all'ultilizzo, eppure esiste una scena immensa di compositori cosi (per non parlare di quelli che compongono per i chip del commodore 64 o del nintendo game boy)

è insomma chiaro che a livello creativo non esistono regole, ognuno usa quel che gli pare, chiaramente con dei limiti a seconda di cio che si vuole, fare e con chi e per cosa, tanto per intenderci se devi lavorare al disco di Beyoncè sarà molto dura farlo con un nintendo game boy e molto probabilmente se lo fai ti prenderebbe a calci nel culo, percio se lavori nell'rnb con bruno mars, rhianna etc....serviranno pro tools, e i vari plug in per poter collaborare e parlare la stessa lingua.
se però fai musica per tuo conto e in maniera indipendente puoi usare cio che ti pare e quando ti pare a seconda di come sei piu creativo, e comodo.

posso dirti che nel mio caso trovo eccellente lavorare con il software nella maggior parte dei casi, sopratutto in pre produzione/scrittura/forma, la possibilità di memorizzare tutto in un solo posto suoni compresi senza preoccuparmi di null'altro se non della musica, riaprire dopo mesi e ritrovare tutto come prima è una gran cosa per chi come me ha iniziato in un epoca in cui il computer faceva solo il midi e dovevi avere un sampler con dentro la ritmica, uno con le voci e altri suoni, il basso fatto dalla juno (e che cazzo di patch avevo usato? ah l'ho cancellata quella vero! moh come era?).
la mia filosofia è quindi avere un computer potente e infarcito di software (magari due uno piu snello e uno per fare esperimenti), e avere poi tanto hardware di contorno che chiami in causa dopo, quando il brano esiste già.

bene la song ora gira, dobbiamo rifinire i suoni, questo basso che ne facciamo? proviamo il minimoog....uhm, suona, però proviamo anche con la montage....no meglio il moog! ora sentiamo questo pad, proviamo la jd990.....no, meglio questa patch di reason in layer con massive.

...chiaramente questo sistema non va bene per tutto, esistono dei generi come la IDM/Ambient House nei quali la musica nasce con il suono, un modulare con un lfo che per sbaglio modula se stesso e poi un oscillatore, crea una sorta di scoreggia che poi collegata a due pedalini analogici fa un suono che dici "cavoloooo che sound!" e il pezzo lo costruisci su quel suono, aphex twin fa cosi, niente preproduzioni midi o sound replacement, non puoi prendere un brano di aphex twin o autechre e farlo "in midi" con il sound canvas e poi una volta composto andare in uno studio pieno di analogici e metterlo "in bella copia", però questa cosa la puoi fare con una canzone tipo bruno mars o lady gaga (anzi....la fanno!).
  • orange1978
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21-10-20 14.17

spero di averti dato degli spunti sui quali riflettere e spero di averli dati anche a chi li leggerà, e ne do un altro.

finitela/finiamola di scrivere stronzate e domande assurde, corri a fare musica! xD
digitale, analogico, workstation, finto, vero, etc....sono parole che oggi (e forse pure ieri...) non vogliono dire piu niente, quello che conta è la creatività e la voglia di lavorare, e anche esperienza/bravura.

...entro certi limiti ovviamente, è piu che ovvio che se l'intento è emulare il sound di jamiroquai o di michael jackson sarà piu facile se hai un minimoog model d , prophet e oberheim veri a disposizione che se hai una casio ctk, però oggi esistono molte soluzioni per fare la stessa cosa, sia hardware che software e di tutti i prezzi, oggi anche con pochi soldi si possono avere suoni fighi oramai l'accesso agli strumenti professionali non è piu una cosa per pochi.

tanto per dire nel 1980 per accedere alla tecnologia del campionamento c'erano due modi, CMI e Synclavier, quello piu economico costava come un monolocale, oggi chiunque puo accedere al sampling sia spendendo zero (esistono valide alternative freeware) sia scegliendo le soluzioni piu costose e complesse (avid pro tools e falcon 2 per esempio).

l'accesso alla bravura invece eh, quella non la puoi comprare su strumentimusicali o thomann, quella bisogna averla e se non la sia ha cercare per lo meno di costruirsela.

21-10-20 14.27

orange1978 ha scritto:
spero di averti dato degli spunti sui quali riflettere e spero di averli dati anche a chi li leggerà, e ne do un altro.

Yes.emo

  • orange1978
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21-10-20 14.42

ne voglio dare un altro che potrebbe essere utile anche ad altra gente che leggerà.

consideriamo anche un altro aspetto oggi ancor piu fondamentale di ieri...la velocità nella realizzazione.

questo aspetto non conta molto se si fa musica per passione, o in maniera "artistica" totale, in pratica se sei Björk puo essere un aspetto secondario, se sei aphex twin ancora di piu.....ma se lavori per mediaset o sky per esempio non puo piu essere secondario!

in settori come quelli la parola d'ordine è efficenza/rapidità, gente del settore mi ha confidato che nel campo della radio/tv i tempi sono strettissimi, spesso le modifiche da fare te le chiedono non da un giorno all'altro ma da due ore all'altra, ti chiamano e ti dicono di cambiare una cosa, ok sono le tre ce la fai per le cinque? dai...cerca non dopo le sei perche ci serve urgente.

in una situazione del genere è chiaro che un sistema composto da molto hardware privo di total recall rapido non va assolutamente bene, non ci si puo permettere di riaccendere un synth, ricollegare qui, scollegare quello, o nella peggiore delle ipotesi ricostruire un mix su un banco analogico dove un ora e passa serve solo appunto per rimettere tutti i parametri come erano prima.

ora il punto quando si scelgono strumenti, compresi synth e workstation, è anche quello, ossia quanto conta per me la velocità? posso permettermi di prendermela con calma o devo correre quando ci suono/lavoro?

ricordo in sala prova con la mia band, ero sotto pressione tantissimo, mi dicevano "dai cazzo andrea tira fuori un riff che oggi alle 18 dobbiamo uscire da qui con un altra canzone nuova, dai cazzo....ma quella pianola ha solo scoregge? possibile che non c'è un suono normale? un suono tipo linkin' park, hai presente????"

si lavorava cosi, non c'era tempo almeno in sala prova per dire "ok datemi 10/15 minuti che cerco di creare un suono interessante", la parola d'ordine era seleziona due tre patch, alla quarta inizia a suonare altrimenti cominciano a prenderti in giro o a riderti dietro, e alla quinta iniziano da soli e ti dicono vabbè....dai suoniamo, tu quando riesci a far funzionare quella pianola di bamba prova a seguire, daiiii one two three four....."

poi invece a casa, in studio, trovi il suono con calma, con i tuoi tempi, poi lo fai sentire e ti rispondono "figo, ma non potevi tirarlo fuori sabato scorso invece di perdere venti minuti a giocare con il tuo k2000 di pippo?"

ecco com'è lavorare nella maggior parte dei casi con la musica, è piu o meno cosi (e spesso molto, molto peggio!)
  • paolo_b3
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21-10-20 14.54

@ MarcezMonticus
paolo_b3 ha scritto:
Io per un uso casalingo senza pretese di qualità voto VST.

Ecco, forse dovrei abbassare le mie di pretese.
Senza pretese non significa che fa c...re.
Diciamo un livello amatoriale, ma ci sono amatori che fanno lavori ottimi, chiaro che non sono io emo
  • wildcat80
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21-10-20 16.00

Guarda che ci sono VST gratuiti molto belli, bisogna aver pazienza... Sui synth ovviamente c'è sempre un costo che è imprescindibile ovviamente, ma guardandosi attorno si trovano cose interessanti.
Spezzo ancora una lancia a favore del Blofeld.
Nord Electro come master è molto limitata, ma hai 6 ottave, e su un unico canale MIDI, con il Blofeld, puoi fare fino a 16 split e layer, e ovviamente trasportarli come ti viene bene, ad esempio mettere degli strings sulle prime ottave alzati di 2 ottave... Oppure con il modo MIDI upper split puoi gestire a sinistra chessò un pianoforte e a destra un paio di timbriche fornite dal Blofeld.
Pur avendo 11 anni per diversi aspetti fa paura (se pensi a quel che costa).
Non ti dico di venire a provarlo da me (ma se vuoi ben volentieri), ma sul tubo cercati i demo dei vari soundest tipo Analog Voltage o quello di Roberto Galli, perché se ti basi sui preset di fabbrica difficilmente può piacerti.
  • zerinovic
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21-10-20 17.44

orange1978 ha scritto:
ricordo in sala prova con la mia band, ero sotto pressione tantissimo, mi dicevano "dai cazzo andrea tira fuori un riff che oggi alle 18 dobbiamo uscire da qui con un altra canzone nuova, dai cazzo....ma quella pianola ha solo scoregge? possibile che non c'è un suono normale? un suono tipo linkin' park, hai presente????"


eh già...mi ricorda qualcosa..emo pensano che i tastieristi siano in connessione neurale con lo strumento...cambiare spesso setup c’è da litigare..
  • zerinovic
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21-10-20 18.07

MarcezMonticus ha scritto:
In realtà ti farò orrore , a casa ho una Korg MicoKey

basta che non sia una MucoKey, che ti tamponano subito...emoemo per la Mico magari gli spalmi un po di gynocanesten...emo

21-10-20 19.56

zerinovic ha scritto:
basta che non sia una MucoKey, che ti tamponano subito...emoemo per la Mico magari gli spalmi un po di gynocanesten...

emo
  • filigroove
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22-10-20 06.37

Personalmente riconosco di essere estremista, non uso nessuno strumento virtuale, mi fa letteralmente schifo. Perciò se chiedi a me, non esiste, comprati un synth vero! Pensaci, se ti pigli un buon analogico, a parte che suona meglio di qualsivoglia digi-bip-bop, non sarà mai uno strumento superato in termini di suono. I professionisti usano parecchio software al 90% per comodità/rapidità/pigrizia, ma se te lo puoi permettere un synth vero è un altro mondo in termini di ispirazione e voglia di metterci le mani. Poi boh... Magari per te è diverso, te godi a vedere le schermate col rendering delle manopole e il legno dei fianchetti e ti annoi ha vedere e a metter le mani sempre sul solito synth... Ed è lì, a quel punto che devi comprarne un altro!😆

22-10-20 10.13

Esiste un plugin che simuli la VAST di Kurzweil?
  • wildcat80
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22-10-20 10.37

Pensavo che potresti fare una cosa molto interessante: scaricati la versione di prova di Waldorf Largo, che è in pratica la versione VST del Blofeld desktop(differenze minime, il software ha 2 suboscillatori ma non legge campioni neanche a pagamento).
Lo provi, se ti piace come suona puoi decidere se comprarlo oppure passare alla controparte fisica.

22-10-20 10.41

@ wildcat80
Pensavo che potresti fare una cosa molto interessante: scaricati la versione di prova di Waldorf Largo, che è in pratica la versione VST del Blofeld desktop(differenze minime, il software ha 2 suboscillatori ma non legge campioni neanche a pagamento).
Lo provi, se ti piace come suona puoi decidere se comprarlo oppure passare alla controparte fisica.
emo
  • wildcat80
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22-10-20 10.44

@ MarcezMonticus
emo
Dimenticavo: per comprarlo, se decidi di acquistarlo, guarda su Store alternativi rispetto a Waldorf perché la loro bottega è sempre un pelo più cara della concorrenza.
  • orange1978
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22-10-20 17.30

@ MarcezMonticus
Esiste un plugin che simuli la VAST di Kurzweil?
purtroppo no, sarebbe fantastico se un giorno lo facessero.

comunque la vast é un architettura semi modulare in cui un campione o un oscillatore dsp viene processato in cascata da svariate funzioni dsp che a loro volta possono essere modulate in modi differenti, sia da inviluppi e lfo interne sia da controller midi, addirittura essere concatenate tra loro tramite le FUN.

questo tipo di cosa é perfettamente realizzabile da Reaktor, essendo jn ambiente completamente modulare, il problema é che per farlo occorre essere dei veri programmatori piu che musicisti o sound designers, percio allo stato attuale non esiste una vera soluzione software che rimpiazzerebbe la vast.

ce da dire pero che in parte potrebbe non servire perche il software per natura tende a suddividere i compiti in tanti tools molto specifici dove magari un solo plug in fa bene una o due cose in particolare e basta, mentre in un ipotetica tastiera che é un sistema chiuso l'idea di avere un architettura flessibile in grado all occorrenza di trasformarsi in quello che ti serve era sensata sopratutto nel 1990 quando fu ideata.

tanto per dire con la vast senza tirare in ballo kb3, puoi creare un ottimo emulatore hammond, i tools li hai anche volendo per simulare il leslie, ma nel mondo computer ha un emulatore a modelli fisici ideato per far solo quella cosa con delle finezze se ben fatte che sarebbero difficili da ottenere con una sintesi generica a meno forse di non essere un super mega genio.

é un po come la fm della dx7, qualcuno ha dimostrato che é in grado di emulare synth anche classici con tanto di sweep dei filtri, molto credibili,overdrive etc....e parliamo della fm della dx7 molto primitiva senza nemmeno il filtro o forme d'onda aggiuntive, figuriamoci cosa si puo fare con la afm di sy77/99 o con la fmx se portate ai limiti.
pero tutto questo non é per i comuni mortali, che per fare certi suoni non possono prescindere dal comprarsi un nord lead, quindi nel mondo software c'è questo side effect ossia che si tende (a volte, non sempre) a IMPIGRIRSI, intendo per fare una cosa ci sono decine di soluzioni alternative a volte pure gratis (non piratate, proprio freeware), sicche non verrebbe in mente di imparare a sfruttare un fm softsynth per farci cose che basterebbe semplicemente passare al successivo vst per trovarsele gia pronte, a volte il far di necessità virtù come si diceva un tempo costringe a ingegnarsi aiuta a imparare molte cose.

quasi certamente chi per vent anni ha lavorato solo con yamaha dx7 e un registratore avrà imparato a capire il suono e la sintesi meglio di chi ha avuto un pc con 500 plug in installati, perche probabilmente quest' ultimo avrà cercato tra i suoni più che crearseli da zero, considerando la quantità di suoni che avrebbe a disposizione.
  • zerinovic
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22-10-20 20.44

orange1978 ha scritto:
nel mondo software ce questo side effect ossia che si tende (a volte non sempre....) a IMPIGRIRSI nel senso che per fare una cosa ci sono decine di soluzioni alternative a volte pure gratis (non piratate, proprio free),

infatti, ma é una scrematura che impone il suo tempo,uso spesso solo dexed,synth1,sts 26, che per i suoni ambient fa bene il suo, ed east west colossus per gli acustici.
ogni tanto provo qualche novità...mi sembra molta grafica e poco suono...

06-11-20 13.25

MarcezMonticus ha scritto:
La considerazione - e la domanda - sono contenute nel titolo del post: Sintetizzatori, voi lavorate meglio con i synth reali o con quelli virtuali?

Ho deciso per i plugin, in particolare per il Bundle della Korg Collection 2. Ce n'è per i beati!
  • anumj
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06-11-20 18.11

@ MarcezMonticus
MarcezMonticus ha scritto:
La considerazione - e la domanda - sono contenute nel titolo del post: Sintetizzatori, voi lavorate meglio con i synth reali o con quelli virtuali?

Ho deciso per i plugin, in particolare per il Bundle della Korg Collection 2. Ce n'è per i beati!
Ora tu pensa: un Prophet-5. Le voci di polifonia iniziano. Le voci di polifonia finiscono. Tu sai che sono 5 note, su questo nessuno può fregarti. Non sono infinte, loro. Tu, sei infinito, e dentro quella polifonia, infinita è la musica che puoi fare.

Loro sono 5 note.

Tu sei infinito