Regolazioni volume mix

  • toniz1
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14-07-21 16.38

my two cents...
io ho smesso l'attività live, ma l'equilibrio tra i vari volumi DI TUTTI e' sempre stata un fattore dal delicato equilibrio.
Da questo punto di vista, devo elogiare i miei colleghi di band in quanto "tra di noi" non ci sono mai stati particolari problemi (e tastieristi eravamo in due, il cantante col piano e io con 2 tastiere) per cui quando c'era da far "venir fuori" qualcuno gli altri lo sapevano e piuttosto che spaccare i timpani spesso gli altri si abbassavano un pelino (oppure non insistevano ostinatamente con il volume emo).
Altra nota: ci e' capitato di suonare sia con service seri, sia con le nostre 2 casse PA e basta.

Il grosso del lavoro si fa in sala prove, facendo un brano, notando i punti "carenti" e limandoli di conseguenza (e questo valeva per tutti). Se possibile aumentando il volume del "suono" (tipo da 100 a 120 o più) e se fosse già al massimo a volte si puo' "raddoppiare" mettendo due suoni identici sullo stesso "split" oppure aggiungendone uno diverso un po' piu' potente. Anche alcuni "effetti" possono limitare il valore d'uscita del suono... prova a controllare.
Poi si riprova il brano e si vede se funziona meglio.

Ovviamente se c'e' da abbassare la cosa e' piu' semplice.. si tolgono quei 10-15 punti al volume del suono colpevole e si riprova.

Personalmente io tendevo ad avere un suono in spia (non uso/usavo in ear) abbastanza presente... in modo che io mi sentivo piu' o meno sempre... e lasciavo al fonico il lavoro di eventualmente abbassare o alzare qualche brano o pezzi di canzone... in modo che io dovessi toccare al minimo il mio mixerino personale. Di solito se (capitava in 1-2 pezzi non di piu') c'era bisogno di un po' piu' di spinta in qualche suono che doveva uscire un po' di piu'... davo quella tacca in piu' di volume sulla tastiera per aiutare e poi rimettevo a posto... con il tempo e le prove si capisce cosa si puo' fare.emo

Certo da questo devi capire che tutte le tastiere devono avere il volume master non oltre il 65/75% per avere un po' di margine in caso di bisogno e pure il fonico non deve lavorare "a palla" altrimenti poi e' un casino anche per lui.

io come casse spie personali usavo 2 fbt "piccoline" che quando non c'era il service, venivano piazzate in modo strategico, a dx e sx ovviamente, magari una davanti e una un po' dietro puntante ovviamente verso di me (che mi muovo abbastanza emo).

così facendo sono state pochissime le volte in cui ho dovuto "suonare" a memoria perche non sentivo... di solito era in posti con acustica pessima.. (e lì usavo l'uscita cuffie del mio mixerino, lo stesso che usavo anche in sala prove) e buonanotte al secchio... io mio sentivo e per il resto.. o si arrangiava il fonico, oppure si guardava qualche amico nel locale che dava qualche suggerimento.

Certo che se suoni con batteristi o chitarristi molto "presenti"... la cosa si fa difficoltosa... il rispetto tra i musicisti è la prima cosa. (infatti con i miei colleghi ho suonato per quasi 25 anni)...
  • zerinovic
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14-07-21 16.58

io quando suonavo (ormai..) ho usato il mio mixerino behringer come personal mixer e cuffie chiuse. davo le LR dello strumento al mixer di palco,e fissavo il volume dello strumento. ed usavo l’uscita cuffie dello strumento nel mixerino.al mixerino arrivava anche il volume del resto, senza il tuo, perche il tuo c’è l’hai già…(avrai da lottare per averlo a seconda del fonico le prime volta perche non é una cosa standard..) in pratica tocchi i volumi senza che gli altri ne vengono influenzati. e con la cuffia chiusa riporti i livelli giusti…sperando che non hai il bassista vicino perché lui passa sempre…anche se non da quasi mai noia.
  • zerinovic
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14-07-21 19.50

FranzBraile ha scritto:
Ci sarebbe forse una soluzione.... almeno sulla mia kurz... I suoni "alti" regolarli nei Setup a circa 90-100 mentre quelli "bassi" a 127... ma non ho ancora avuto il momento per provare

questa tua affermazione mi sorprende…certo che lo devi fare…magari un suono ha piu effetti è piu compresso a 127 butta giù tutto…rispetto ad un’altro sempre a 127.
  • pj_korg_tri
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14-07-21 21.51

argomento molto interessante, per le esperienze dei singoli musicisti.
suggerisco anch'io un mixerino per le sole tastiere (io uso in Live il Mackie 1204, ottimo per il routing dei segnali, ma ho lavorato anche con Behringer 1002, molto compatto ma non ha aux pre-fader - e puo' andare se non hai necessità di "tracce nascoste" - e Behringer a rack, mi pare sia il 1602 - e questo ha una linea monitor indipendente).
nel mixerino mando le 2 tastiere (L/R di entrambe ed, e' capitato, anche un segnale di click e un microfono)
io uso le 2 tastiere con i volumi sempre al massimo, per avere un riferimento sicuro, e regolo i volumi di uscita dai canali del mixerino.
la questione piu' delicata e' appunto la presenza/volume dei diversi suoni della singola tastiera, che devono essere regolati "in autonomia" (cioe' ad esempio sul Korg Extreme, un pad suonera' sempre piu' basso del suon Lead associato e cosi via..).
La regolazione la faccio a casa, suonando le varie parti sopra una base midi, per capire le dinamiche;
quando i suoni sono "fiacchi" si elaborano un po' (ad esempio, quando lavoro con Mox6, agisco - un po' banalmente - sul Gain di uscita), lavorando anche sugli effetti, tipo compressori.
ma su questo non sono un "teorico": in particolare mi piacerebbe sfruttare meglio l'EQ dei singoli suoni per adeguarli alla presenza che devono avere)
  • MicTastiera
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14-07-21 23.26

Bello leggere le esperienze di molti riguardo ad uno dei punti più difficili per chi suona le tastiere in un gruppo dal vivo.

Anch'io trovo fondamentale livellare i diversi suoni prima a casa e poi in sala su un impianto e mai dall'ascolto in cuffia, che è fuorviante della resa appunto su un impianto.

Altra cosa fondamentale per me, visto che un fonico di fiducia non l'abbiamo avuto se non in rarissimi casi, è semplificare al massimo.
Innanzitutto per evitare il più possibile questi problemi cerco di usare pochi suoni durante tutto il concerto, in modo appunto da non impazzire con i livelli e la resa: un solo piano acustico, un solo piano elettrico, un solo pad / string di base, un paio di lead al massimo. Piuttosto vario pochi elementi di contorno (chorus, inviluppo, regolazione di un filtro...) per differenziare i suoni tra un brano e l'altro, ma cerco di mantenere pochi suoni di partenza. Con questo mi semplifico di molto la vita al soundcheck e durante il concerto.
Poi cerchiamo di semplificare gli arrangiamenti e sfoltire le parti; con parti ben distinte tra gli strumenti è più facile ottenere una resa acustica accettabile limitando gli interventi sul volume ma giocando sulla dinamica dell'esecuzione.

Certo, capisco che per chi suona in un gruppo di cover con un centinaio di pezzi in repertorio, magari spaziando tra più generi, è difficile limitare il numero di suoni usati, ma usare 30 combi di suoni diversi, magari con diversi split e con un suono usato per poche note, richiede un lavoro a monte enorme e presumibilmente un fonico di fiducia che conosca i brani e gli arrangiamenti, non è decisamente il mio caso...
  • toniz1
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14-07-21 23.48

MicTastiera ha scritto:
Certo, capisco che per chi suona in un gruppo di cover con un centinaio di pezzi in repertorio, magari spaziando tra più generi, è difficile limitare il numero di suoni usati, ma usare 30 combi di suoni diversi, magari con diversi split e con un suono usato per poche note, richiede un lavoro a monte enorme e presumibilmente un fonico di fiducia che conosca i brani e gli arrangiamenti, non è decisamente il mio caso...


ehhh gia' ... come nel mio caso... che avevamo circa 5 ore di repertorio.. con anche un paio di dischi "interi" per cui le combi erano parecchie emo e alcune anche abbastanza articolate (anche se piu' o meno i "suoni" che utilizzavo nelle varie combi saranno stati al massimo una 40ina).
Raramente ci e' capitato di avere "fonici" preparati emo a cui bastava dare poche indicazioni e una volta capito il genere sapevano loro come modificare al volo... negli altri casi si diceva... ad esempio "io faccio 3 assoli.. qui ... qui e qui.. e il volume della tastiera (se era uno di quelli che abbisognavano di un po' di spinta perche' le impostazioni interne erano gia' al 100%) lo alzo un pelino io solo per pochi secondi, poi lo rimetto a posto.. tu stai solo attento che non "esageri"... ma lascia fare tutto a me che ormai ho pratica". Fine.
Ma la cosa migliore era sempre avere i suoni "in partenza" gia' pronti... quelli che devono uscire come quelli che dovevano restare "bassi"... in modo da toccare i volumi il minimo possibile... Almeno io ho sempre cercato di fare così.
E ripeto, (io, ma poi uno fa come vuole) i volumi delle tastiere li tenevo a circa 3/4 (70-75%) come pure i volumi del mixerino dei vari canali (70-75%) e i master del mixer che davano il segnale al fonico. Se mi chiedeva di piu'.. cominciamo ad alzare i canali del mixer... se non bastava alzavo i generali del mio mixer... tenendo i volumi delle mie tastiere sempre con un po' di margine.. perche' il mixer era su uno sgabello in basso (e io suono in piedi) ed era scomodo da raggiungere.. per cui preferivo maneggiare i volumi delle tastiere direttamente da pannello perche' piu' facili da raggiungere.
Ultima nota... io non ho mai usato (se possibile) i canali "stereo" del mio mixerino... ma sempre quelli mono panpottati... in quanto questi canali avevano il gain che alla bisogna (in caso di fonico con mixer scrauso o ciabatte molto lunghe) davano quella spintina in piu' ai volumi. Ma con le regolazioni al 75% che dicevo prima mi sara' successo 2 volte di "alzare" parecchio dal mio mixer, altrimenti e' sempre stato tutto ok. emo

ciao
  • d_phatt
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15-07-21 11.31

Io sono d'accordo con Zerinovic, quello di cui il tastierista si dovrebbe preoccupare è di usare meno suoni possibili, tutti ben definiti e presenti, ben livellati tra loro e al massimo del volume d'uscita possibile "complessivo" (dei suoni accuratamente livellati) nelle impostazioni digitali, quindi nei volumi MIDI. Poi si regolano le uscite analogiche di conseguenza.
E programmarsi un pedale d'espressione o un paio di slider per fare modifiche al volo, se necessario.

Dopodiché, a quello che si sente nel PA deve pensare il fonico, anche accordandosi col tastierista nel soundcheck.
Il tastierista deve pensare ai volumi nelle sue spie o monitor e a sentirsi bene, sennò suonare diventa una sofferenza e suonare bene diventa impossibile.

In generale, per la mia esperienza ho visto che meno suoni si usano (e più presenti possibile), e più il procedimento sarà facile e con maggiori possibilità di successo.
  • zerinovic
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15-07-21 12.54

e comunque in ottica gruppo quindi spesa condivisa.un sistema come il behringer p16 completo, é il massimo…hai il totale controllo sull’ascolto di ogni singolo elemento della band, certo,possiamo sentirsi bene con molto meno..

la cosa più importante é avere il controllo sul livello generale perché le orecchie non te le ridanno…e poi perché a livelli troppo alti non é un piacere…e non puoi starci troppo.
poi quando riesci anche ad equilibrare tu e gli altri. sei già ad un bel livello. e sinceramente non ho mai preteso di piu,come un monitoraggio del p16, deve essere una figata però…
  • d_phatt
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15-07-21 13.06

@ zerinovic
e comunque in ottica gruppo quindi spesa condivisa.un sistema come il behringer p16 completo, é il massimo…hai il totale controllo sull’ascolto di ogni singolo elemento della band, certo,possiamo sentirsi bene con molto meno..

la cosa più importante é avere il controllo sul livello generale perché le orecchie non te le ridanno…e poi perché a livelli troppo alti non é un piacere…e non puoi starci troppo.
poi quando riesci anche ad equilibrare tu e gli altri. sei già ad un bel livello. e sinceramente non ho mai preteso di piu,come un monitoraggio del p16, deve essere una figata però…
La stessa cosa che fa il Behringer P16 in sala prove la puoi fare con un mixer digitale con abbastanza mix indipendenti e controllo remoto da laptop/tablet, tipo Behringer X-Air o Zoom serie L...

In live l'ideale sarebbe avere il tempo di fare tutti i monitor mix con calma, ma in molte situazioni non si ha mai abbastanza tempo...