Qualità costruttiva delle tastiere

  • d_phatt
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15-08-21 15.10

@ paolo_b3
d_phatt ha scritto:
ho usato per un periodo una Korg i4s

Ah, ma allora sei vecchio anche te! emo

Scusa Zerinovic emo
Beh la usavo da giofane e già era roba fuori produzione, però sì sono vecchio, soprattutto nell'animo emo
  • MicheleJD
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15-08-21 15.34

Voglio spezzare una lancia a favore di una roland A33. Nonostante per tanti anni ci ho suonato in giro con solo la protezione di una custodia morbida (caricata sulla stessa auto insieme a casse mixer aste ecc ecc) e tanti anni nel seminterrato umido della mia casa natale, ancora sembra nuova.
A volte quando vedo alcune tastiere tutte scheggiate e ammaccate mi chiedo come cavolo le trattano i loro proprietari.. ok l incidente può capitare a tutti ma a volte alcune sembrano uscite dal demolition derby.
😩
ps poi nel frattempo ho avuto molte altre tastiere ma o non le ho tenute molto, o le ho comunque usate molto poco (e in ambiente protetto), o le avevo prese già usate, insomma una esperienza non significativa per valutare onestamente la loro robustezza…quindi non sarebbe realistica la mia opinione sulla loro qualità costruttiva.
  • wildcat80
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15-08-21 15.54

Che dire... Ho un JX3P del 1984, che pure qualche volo lo ha fatto visto che aveva due tasti sbeccati, ma lo chassis è perfetto e funziona al 100%.
Dei nuovi Roland forse i Jupiter hanno il physic du role per durare, anche se esprimo forti perplessità sulla keybed del piccolo XM, che è simile a quella del JD Xi come meccanica, ma realizzata con materiali nettamente più solidi, almeno in apparenza.
Peraltro ho avuto alcune glorie Roland in formato expander che dopo un ventennio abbondante continuavano a funzionare senza perdere colpi, e un mio amico ha ancora un DJ70, comprato attorno alla seconda metà degli anni 90, che oltre a essere sopravvissuto alle nostre feste, funziona imperterrito, ovviamente con modifica floppy USB.
Ho anche avuto una Elka Rhapsody 490 del 1974, a parte qualche fader cap mancante andava che era una meraviglia, e che ho rivenduto recententemente.
  • dxmat
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15-08-21 17.31

Aggiungo inoltre la grande qualità costruttiva degli Access Virus sia desktop che versioni a tastiera.
In particolare le tastiere hanno un tocco che aprezzo. Potenziometri belli solidi e pastosi anche dopo anni.

Roba solida fatta per durare non la plasticaccia di bassa qualità che gira ultimammente.
  • Raptus
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15-08-21 18.14

@ Sbaffone
Ritegno utile un resoconto in base alle vostre esperienze sulla qualità costruttiva delle tastiere per capire come si comportano i vari costruttori
Contando che gli anni di tastieraggio live che ho sono circa 10, non ho tantissima esperienza. Tuttavia:

1) Ho percepito che Kurzweil costruiva carri armati ma era un po' carente nell'elettronica che comunque si poteva riparare (esperienza su PC3LE6). Purtroppo questo fatto a detta di alcuni venditori è stato assai frequente e la casa madre non ha mai avuto un vero interesse nel mantenere un supporto attivo in Italia, delegandolo a chi lo prendeva in gestione, ergo Kurzweil è rimasto una nicchia.

2) Ho percepito che Roland di fascia mid-low level ha una qualità costruttiva discutibile. Mi stupisce il commento ultra entusiasta di Fulezone, a prescindere dalla bontà dello strumento mi stupisce sentire che la FA possa durare tanti anni sbattendola in giro per i live. La mia FA06 che ho usato più spesso in giro si è graffiata quasi subito, la jd-xi a momenti perdeva i tasti.

3) Ho percepito, come del resto tutti voi, una netta diminuzione qualitativa generale degli strumenti da 20 anni a sta parte. Le mie prime tastiere (dei giocattoli, parliamo di Casio e Yamaha entry level comprate negli anni 90) erano costruite ESATTAMENTE come le Roland mid-low di oggi. Pensate un po' voi.

4) In generale sulla qualità costruttiva è quanto mai vero il fatto che più paghi meglio hai.

5) Su Nord bisogna fare un discorso a parte. Gli unici difetti che ci ho trovato negli anni sono due: la TP100 e il software un po' troppo limitato. Sembra di avere una ferrari governata da una calcolatrice emo
  • wildcat80
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15-08-21 19.13

Raptus ha scritto:
Ho percepito che Roland di fascia mid-low level ha una qualità costruttiva discutibile. Mi stupisce il commento ultra entusiasta di Fulezone, a prescindere dalla bontà dello strumento mi stupisce sentire che la FA possa durare tanti anni sbattendola in giro per i live. La mia FA06 che ho usato più spesso in giro si è graffiata quasi subito, la jd-xi a momenti perdeva i tasti.


FA e JD Xi sono accomunabili proprio per la qualità delle plastiche, molto belle alla vista ma di una delicatezza a dir poco estrema, così come i prodotti Aira e il top di gamma synth coevo JD Xa, tanto che uscivano con gli overlay da applicare...
  • Raptus
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15-08-21 19.29

@ wildcat80
Raptus ha scritto:
Ho percepito che Roland di fascia mid-low level ha una qualità costruttiva discutibile. Mi stupisce il commento ultra entusiasta di Fulezone, a prescindere dalla bontà dello strumento mi stupisce sentire che la FA possa durare tanti anni sbattendola in giro per i live. La mia FA06 che ho usato più spesso in giro si è graffiata quasi subito, la jd-xi a momenti perdeva i tasti.


FA e JD Xi sono accomunabili proprio per la qualità delle plastiche, molto belle alla vista ma di una delicatezza a dir poco estrema, così come i prodotti Aira e il top di gamma synth coevo JD Xa, tanto che uscivano con gli overlay da applicare...
Ah sì è vero, il bello è che te lo vendevano come un plus: "Roland ti da anche la pellicola, che figata!"

Per coprire un difetto di produzione grande come una casa emoemo

  • d_phatt
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15-08-21 20.32

Tra l'altro la Korg i4s, ritirata fuori in sala prove di recente, funziona ancora perfettamente, suono squisitamente del tipo digitale ignorante d'altri tempi...
  • paolo_b3
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15-08-21 21.10

@ d_phatt
Tra l'altro la Korg i4s, ritirata fuori in sala prove di recente, funziona ancora perfettamente, suono squisitamente del tipo digitale ignorante d'altri tempi...
Figliuolo... (non voglio parlare di vaccini emo) parli con un ex possessore di una Korg I3 1993 (per non fare confusione)
Che macchina... emo
L'ho tenuta 17 anni.
  • MicheleJD
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15-08-21 21.58

@ Raptus
Ah sì è vero, il bello è che te lo vendevano come un plus: "Roland ti da anche la pellicola, che figata!"

Per coprire un difetto di produzione grande come una casa emoemo

Io ho preso uno dei primi modelli della jd-xa e ne era sprovvisto.
Fortunatamente Lucky Music di Milano è riuscita ad ordinarmene uno (arrivato dal Belgio, e non gratis seppur non costoso) e un gentilissimo dimostratore Roland me l’ha installato (niente di difficile una volta visto fare, ma avevo paura fare danni staccando i caps dei fader e dei potenziometri).
Installato l overlay è diventata bellissima e finalmente le scritte erano leggibili.
Per non parlare del fatto che ora non restano più le ditate sopra..e si quel nero lucido con le scritte rosse è stata una scelta infelice di Roland… però lo strumento suona da paura!
  • wildcat80
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15-08-21 22.53

Ecco gli overlay per il JD Xi semplicemente si appoggiavano sopra, molto ballerini.
Era comunque un synth da 500 euro quando è uscito eh...
  • Raptus
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16-08-21 00.02

Esatto, io parlavo di tastiere di fascia media. Il jd-xi medio bassa (anche se in realtà aveva delle potenzialità nascoste, molto nascoste...)
  • d_phatt
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16-08-21 00.30

paolo_b3 ha scritto:
Figliuolo... (non voglio parlare di vaccini

Come no emo perché non parliamo un po' del Green Pass? emo

paolo_b3 ha scritto:
parli con un ex possessore di una Korg I3 1993 (per non fare confusione)
Che macchina...
L'ho tenuta 17 anni.

Dire che il confronto con la sua omonima recente è impietoso è fin troppo gentile...

Comunque secondo me queste macchine avrebbero tutt'ora un loro perché. Certo su acustici ed elettromeccanici vengono surclassate dagli strumenti moderni (a meno di non aver bisogno di suoni lo-fi), ma sui suoni sintetici tipo lead e pad potrebbero in molti contesti avere ancora un posto nel setup, usati come synth, con le loro belle meccaniche e le uscite analogiche molto "calde"...
  • paolo_b3
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16-08-21 07.44

@ d_phatt
paolo_b3 ha scritto:
Figliuolo... (non voglio parlare di vaccini

Come no emo perché non parliamo un po' del Green Pass? emo

paolo_b3 ha scritto:
parli con un ex possessore di una Korg I3 1993 (per non fare confusione)
Che macchina...
L'ho tenuta 17 anni.

Dire che il confronto con la sua omonima recente è impietoso è fin troppo gentile...

Comunque secondo me queste macchine avrebbero tutt'ora un loro perché. Certo su acustici ed elettromeccanici vengono surclassate dagli strumenti moderni (a meno di non aver bisogno di suoni lo-fi), ma sui suoni sintetici tipo lead e pad potrebbero in molti contesti avere ancora un posto nel setup, usati come synth, con le loro belle meccaniche e le uscite analogiche molto "calde"...
Direi che il "problema" di queste macchine è che mal si prestano a setup complessi. Per quanto riguarda I3, la mia, Orange ad esempio sapeva come sfruttarla in maniera multitimbrica (e comunque senza avere effetti diversi dedicati ad ogni singolo suono), ma per il vulgo era una macchina monotimbrica. Poi il pianoforte era distante anni luce dal digitale più scarso che trovi oggi.
In buona sostanza ti scarrozzavi 15 kg per fare un suono alla volta, Infatti in quegli anni andavano gli expanders.
Ad esempio di recente mi è capitato di ascoltare un gruppo di "giovani" che erano basati sulle chitarre, ma il cantante in determinati brani usava un Korg 01/W, la pacca sonora effettivamente è ancora di tutto rispetto. Anzi forse meglio di certe "macchinette moderne"
  • zerinovic
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16-08-21 09.29

d_phatt ha scritto:
Concordo pienamente...ho usato per un periodo una Korg i4s, altri tempi, altre macchine, era un vero carro armato e quelle uscite sparavano da paura.

confermo, la faccia del fonico quando collegavo la tastiera emo seguito da: abbassa c@zzo…emo
  • fulezone
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16-08-21 10.12

Raptus ha scritto:

2) Ho percepito che Roland di fascia mid-low level ha una qualità costruttiva discutibile. Mi stupisce il commento ultra entusiasta di Fulezone, a prescindere dalla bontà dello strumento mi stupisce sentire che la FA possa durare tanti anni sbattendola in giro per i live. La mia FA06 che ho usato più spesso in giro si è graffiata quasi subito, la jd-xi a momenti perdeva i tasti.


Ma guarda non ho nessun tasto che non funziona, ripeto l'ho comprata il 17 dicembre 2016 quindi ha quando? Quasi 5 anni, subito dopo ho messo le pellicole che mi ha regalato la roland che fanno veramente schifo esteticamente ma va be, l'ho sbattuta fortissimo in uno spigolo e si è fatto un micrograffio poi il problema della leggerezza di fa06 purtroppo è proprio quello, è leggera la tiri la sbatti e i risultati possono essere quelli, la fa08 se la tieni in mano per 5 minuti cominci ad avere problemi di circolazione al braccio e ti cade la mano a terra, ovviamente la D70 che avevo che dono circa 23 anni ha avuto il problema della colla rossa aveva una struttura di alluminio molto spessa però non è così delicata la Fa08 che cmq ha una struttura diversa dalla 06, sotto ha una tavola di legno molto spessa, inoltre sarò io malato, avevo un Samsung Note 2 che ho usato per due anni, mi è caduto diverse volte ha sbattuto tante volte l'ho tenuto in tasca e mi ci sono seduto sopra e sempre perfetto, l'ho venduto a un tizio e dopo una settimana ha spaccato il display, si vede che faccio più attenzione alle cose di altri, cmq prove due volte a settimana per 3 anni e circa una decina di live, non si può certo dire che l'ho tenuta sempre a casa...
Oppure è la borsa che uso particolarmente buona, potrebbe anche essere è anche quella roland comprata in offerta a 80 euro, tutta imbottita dentro... ho visto borse bespeco che fanno veramente schifo
  • fulezone
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16-08-21 10.43

@ zerinovic
d_phatt ha scritto:
Concordo pienamente...ho usato per un periodo una Korg i4s, altri tempi, altre macchine, era un vero carro armato e quelle uscite sparavano da paura.

confermo, la faccia del fonico quando collegavo la tastiera emo seguito da: abbassa c@zzo…emo
Io avevo una i40s e già le cose erano molto diverse
  • Raptus
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16-08-21 11.33

@ fulezone
Raptus ha scritto:

2) Ho percepito che Roland di fascia mid-low level ha una qualità costruttiva discutibile. Mi stupisce il commento ultra entusiasta di Fulezone, a prescindere dalla bontà dello strumento mi stupisce sentire che la FA possa durare tanti anni sbattendola in giro per i live. La mia FA06 che ho usato più spesso in giro si è graffiata quasi subito, la jd-xi a momenti perdeva i tasti.


Ma guarda non ho nessun tasto che non funziona, ripeto l'ho comprata il 17 dicembre 2016 quindi ha quando? Quasi 5 anni, subito dopo ho messo le pellicole che mi ha regalato la roland che fanno veramente schifo esteticamente ma va be, l'ho sbattuta fortissimo in uno spigolo e si è fatto un micrograffio poi il problema della leggerezza di fa06 purtroppo è proprio quello, è leggera la tiri la sbatti e i risultati possono essere quelli, la fa08 se la tieni in mano per 5 minuti cominci ad avere problemi di circolazione al braccio e ti cade la mano a terra, ovviamente la D70 che avevo che dono circa 23 anni ha avuto il problema della colla rossa aveva una struttura di alluminio molto spessa però non è così delicata la Fa08 che cmq ha una struttura diversa dalla 06, sotto ha una tavola di legno molto spessa, inoltre sarò io malato, avevo un Samsung Note 2 che ho usato per due anni, mi è caduto diverse volte ha sbattuto tante volte l'ho tenuto in tasca e mi ci sono seduto sopra e sempre perfetto, l'ho venduto a un tizio e dopo una settimana ha spaccato il display, si vede che faccio più attenzione alle cose di altri, cmq prove due volte a settimana per 3 anni e circa una decina di live, non si può certo dire che l'ho tenuta sempre a casa...
Oppure è la borsa che uso particolarmente buona, potrebbe anche essere è anche quella roland comprata in offerta a 80 euro, tutta imbottita dentro... ho visto borse bespeco che fanno veramente schifo
La FA08 indubbiamente è più robusta in generale, a livello di knob e plastiche però purtroppo è uguale.
Magari proprio a causa del peso è pure più rischiosa, metti che per una svista possa cadere sul davanti, tanti saluti...

Ovviamente non sto parlando di come uno tratta i propri strumenti, parlo della qualità costruttiva di per sé che poi è quello che la fa durare nel tempo, non 5 anni ma 20 e passa (tanti parlano di strumenti degli anni 80 e 90).

Mi ha stupito molto questa faccenda delle plastiche perché non credevo di rivederle su uno strumento che comunque si vende come semi-professionale... cioè non è la tastiera che compra il nonno al nipotino di 6 anni, è uno strumento che l'amatore dovrebbe portare in giro e il professionista dovrebbe usare come ripiego, è già diverso.
Eppure ci sono le stesse plastiche e lo stesso display che aveva la tastierina giocattolo che avevo da bambino...
  • giosanta
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16-08-21 13.15

Hammond L 122, sessanta anni...
  • d_phatt
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16-08-21 13.37

@ zerinovic
d_phatt ha scritto:
Concordo pienamente...ho usato per un periodo una Korg i4s, altri tempi, altre macchine, era un vero carro armato e quelle uscite sparavano da paura.

confermo, la faccia del fonico quando collegavo la tastiera emo seguito da: abbassa c@zzo…emo
Ecco... emo

paolo_b3 ha scritto:
Direi che il "problema" di queste macchine è che mal si prestano a setup complessi. Per quanto riguarda I3, la mia, Orange ad esempio sapeva come sfruttarla in maniera multitimbrica (e comunque senza avere effetti diversi dedicati ad ogni singolo suono), ma per il vulgo era una macchina monotimbrica. Poi il pianoforte era distante anni luce dal digitale più scarso che trovi oggi.
In buona sostanza ti scarrozzavi 15 kg per fare un suono alla volta, Infatti in quegli anni andavano gli expanders.
Ad esempio di recente mi è capitato di ascoltare un gruppo di "giovani" che erano basati sulle chitarre, ma il cantante in determinati brani usava un Korg 01/W, la pacca sonora effettivamente è ancora di tutto rispetto. Anzi forse meglio di certe "macchinette moderne"

Non lo metto in dubbio, quello che intendevo è proprio questo, che in alcuni contesti queste tastiere farebbero ancora la loro porca figura usate come synth puro, anche monotimbrico...con quei tre quattro suoni di base di una serata, magari squisitamente digitali, ma dannatamente efficaci.