30-10-21 22.23
@ michelet
La keytar è uno strumento particolare, nel senso che è stata pensata per il tastierista che è stanco di stare nelle retrovie del palco e desidera avere un po'di visibilità. Nel mio caso, che sono un topo di studio, è uno strumento che ha sempre suscitato un certo interesse, in qualità di "alternate controller", cioè una tastiera dalle dimensioni relativamente contenute e dalla dotazione di controlli fisici un po' più avanzati di una tastiera di controllo, sintetizzatore o workstation tradizionali. Di conseguenza, quando un paio di anni fa l'avevo vista su Mercatino Musicale, soprattutto perché geograficamente molto vicina a dove abito, avevo cercato di trovare un accordo con il venditore, che però non è mai arrivato. Quest'anno ad agosto, ho mandato avanti un mio amico che, fortunatamente, è riuscito a portare a termine la trattativa.
Purtroppo la mia prova sul campo è stata molto frettolosa e, ripensandoci, probabilmente la cuffia fornitami era mono. Sul momento non avevo dato peso a questo suono in uscita un po' "appiattito", dando colpa ad una cuffia di scarsa qualità. Quello che avrebbe dovuto mettermi qualche dubbio era lo spaventoso odore di muffa della custodia e dello strumento, come se fosse stato tenuto per molto tempo in un ambiente umido (garage interrato).
Fatta questa premessa, RK-100S è la riedizione del 2014 di RK-100, una Keytar uscita sul mercato nel 1984 che era solo controller MIDI. Oggi è in catalogo la RK-100S 2 che si differenzia per un leggero aggiornamento della sezione di sintesi, rimanendo uguale al modello del 2014.
Cosa ne penso di RK-100S? Come controller lo trovo molto simpatico, maneggevole, la sua tastiera all'85% è comodissima e molto reattiva. I controlli sono messi al posto giusto, ergonomicamente facili da raggiungere, il ribbon lungo tutta la tastiera è spettacolare, si integra in modo fantastico con l'arpeggiatore (che peraltro devo ancora capire come gestire al meglio).
Come limite (relativo) ci sono solo 8 locazioni di memoria nelle quali salvare le patches preferite, però non ho ancora capito come e se sia possibile inviare program change corredati dal relativo bank change.
Come sintetizzatore, RK-100S incorpora un microKORG XL, cioè un motore di sintesi a 8 voci derivato da RADIAS. La polifonia è più che sufficiente per uno strumento dal ruolo tipico di solista. Grazie all'Editor è possibile programmare timbriche interessanti e impostare su Monofonico, ottenendo suoni dal particolare spessore. La disponibilità in linea dello strumento è di 200 patches, una parte dedicata anche all'uso del vocoder.
Vista la somiglianza dei motori di sintesi, sono riuscito a convertire le patches del modello RK-100S 2 per il mio, grazie ad uno scambio dati tra i due Editor. In pratica, le patches per microKORG XL+ e microKORG XL sono intercambiabili attraverso una procedura di copia ed incolla tra un Editor e l'altro (scoperto per caso, visto che i rispettivi file non sono reciprocamente compatibili).
La valutazione di un esemplare in buone condizioni: oggi se ne trova solo uno a Bologna (o provincia) per 550€. Personalmente lo trovo un prezzo un po' alto. A mio avviso, il modello del 2014 cioè RK-100S, dovrebbe attestarsi a non più di 450€. Il mio l'ho pagato meno, ma era guasto... Teniamo conto che il modello nuovo ha un prezzo di listino pari a 899€ - che trovo assurdo.
Per inciso, anch'io cerco di trovare strumenti usati quanto meglio conservati... ma non è sempre sinonimo di perfetto funzionamento. Infatti la mia RK-100S è esteticamente quasi pari al nuovo, ma era guasta... e non da ieri.
grazie Michele, molto interessante la tua analisi come sempre!
non avevo mai letto inoltre della possibilità di convertire le patch del microkorg xl vs xl+. credo non sia una cosa molto risaputa, complimenti!