Evoluzione o involuzione?

  • wildcat80
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03-11-23 15.40

@ WTF_Bach
Questo discorso mi fa un po’ sorridere.

Le canzoni pop sono, da un punto di vista formale, balbettamenti da neonato - come si può parlare di impoverimento di ba ba ba ma ma ma?
Vero, però esiste pop e pop.
Sotto la stessa macroetichetta ci possono stare i Supertramp, Elton John, Fedez, Annalisa.
Qualitativamente c'è un abisso.
Sicuramente la struttura binaria ultrasemplice A/B velocizza i processi produttivi e contribuisce all'effetto hook: oltre alla frase melodica, anche giri di accordi semplici e reiterati contribuiscono all'aggancio.
Personalmente trovo che un episodio che si distacca dal giro principale del pezzo sia un valore aggiunto.
Non penso che però sia per forza di cose necessario un grande stravolgimento: a volte basta un piccolo cambio a livello di arrangiamento, una breve modulazione, un assolo strumentale sul giro principale con magari una ritmica più enfatica e accorata.
Ma sono finezze che cozzano abbastanza con l, esigenza di produzioni mordi e fuggi.
  • giosanta
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03-11-23 16.05

wildcat80 ha scritto:
Vero, però esiste pop e pop

A questo punto sarrebbe opportuno un chiarimento lessicale.
Cosa s'intende per pop? Io lo intendo in senso letterale, abbreviazione di "popolare" ovvero diffuso, noto ad un rilevante numero di persone. Quindi, a puro titolo di esempio tra migliaia (visto che ho qualche anno...) "Piccolo Grande Uomo" cantata da Mia Martini, strasentita allora nei jukebox, tra l'altro con la raffinata parte di Hammond suonato da Dario Baldan Bembo, sarebbe un balbettio elementare?
  • paolo_b3
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03-11-23 16.14

@ giosanta
wildcat80 ha scritto:
Vero, però esiste pop e pop

A questo punto sarrebbe opportuno un chiarimento lessicale.
Cosa s'intende per pop? Io lo intendo in senso letterale, abbreviazione di "popolare" ovvero diffuso, noto ad un rilevante numero di persone. Quindi, a puro titolo di esempio tra migliaia (visto che ho qualche anno...) "Piccolo Grande Uomo" cantata da Mia Martini, strasentita allora nei jukebox, tra l'altro con la raffinata parte di Hammond suonato da Dario Baldan Bembo, sarebbe un balbettio elementare?
Mi pare sia condivisibile la definizione di Wikipedia
Musica popolare
  • WTF_Bach
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03-11-23 16.35

@ giosanta
wildcat80 ha scritto:
Vero, però esiste pop e pop

A questo punto sarrebbe opportuno un chiarimento lessicale.
Cosa s'intende per pop? Io lo intendo in senso letterale, abbreviazione di "popolare" ovvero diffuso, noto ad un rilevante numero di persone. Quindi, a puro titolo di esempio tra migliaia (visto che ho qualche anno...) "Piccolo Grande Uomo" cantata da Mia Martini, strasentita allora nei jukebox, tra l'altro con la raffinata parte di Hammond suonato da Dario Baldan Bembo, sarebbe un balbettio elementare?
Comparata a Verklärte Nach o alla Matthauspassion direi proprio di sì.
  • simondrake
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03-11-23 16.49

@ WTF_Bach
Questo discorso mi fa un po’ sorridere.

Le canzoni pop sono, da un punto di vista formale, balbettamenti da neonato - come si può parlare di impoverimento di ba ba ba ma ma ma?
Si può però arricchire

BA-BA-BA-BA-BA-
  • paolo_b3
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03-11-23 17.25

@ WTF_Bach
Comparata a Verklärte Nach o alla Matthauspassion direi proprio di sì.
Secondo te Ale, nella valutazione di un brano l'esecutore è determinante o no? Mi spiego meglio: questi due che citi sono dei capolavori in assoluto o se eseguiti male forse vale più la pena ascoltare Piccolo Uomo eseguito da Mia Martini?
  • WTF_Bach
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03-11-23 17.55

@ paolo_b3
Secondo te Ale, nella valutazione di un brano l'esecutore è determinante o no? Mi spiego meglio: questi due che citi sono dei capolavori in assoluto o se eseguiti male forse vale più la pena ascoltare Piccolo Uomo eseguito da Mia Martini?
Non saprei… un corale di Bach anche maleseguito mostra tutta la sua finezza.

Una canzonetta resta pur sempre un balbettio infantile. Peggio poi se gridata da una gallinaccia volgare che, per gli strani casi dello showbiz, viene oggi osannata come se fosse Maria Callas.
  • paolo_b3
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03-11-23 18.17

@ WTF_Bach
Non saprei… un corale di Bach anche maleseguito mostra tutta la sua finezza.

Una canzonetta resta pur sempre un balbettio infantile. Peggio poi se gridata da una gallinaccia volgare che, per gli strani casi dello showbiz, viene oggi osannata come se fosse Maria Callas.
No era per capire quanto consideravi importante l'esecuzione rispetto alla composizione. Ad esempio se consideriamo il jazz la composizione è praticamente nulla rispetto all'esecuzione
  • wildcat80
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03-11-23 18.30

Sarebbe interessante un dibattito musicologico sull'evoluzione della musica pop(oltre) negli ultimi 500 anni.
Io credo che la deriva al ribasso sia anche figlia dell'allargamento della possibilità di fare musica.
Fondamentalmente la musica popolare si è sviluppata su due filoni principali: la musica da ballo e la musica da intrattenimento; tuttavia alcune forme di musica religiosa sono ascrivibili alla musica popolare, penso ad esempio al canto a paghjella della tradizione corsa.
La musica da ballo è quella che pur cambiando tanto nel corso dei secoli, ha mantenuto una caratteristica sostanzialmente immutata: una giga irlandese è ben diversa da un pezzo di house music, ma entrambe le forme sono dominate dall'aspetto ritmico reiterativo, fondamentale per potervi costruire sopra il ballo. Certo, ballare una giga è diverso dall'andare a ballare in discoteca, comunque il comune denominatore ritmico ripetitivo c'è, altrimenti verrebbe meno l'aspetto figurato della danza.
La musica da intrattenimento puro è quella che a mio avviso ha avuto la più grande evoluzione e probabilmente anche involuzione in tempi recenti.
100 anni fa quanti potevano fare musica?
50? Oggi? Più la platea si allarga, più inevitabilmente il livello si abbassa in termini numerici assoluti, è una considerazione puramente statistica. Se diciamo che solo l'1% produce arte e il 99% merda, i numeri su larga scala diventano impressionanti. Su 1 milione di praticanti musica quanti praticanti merda ci sono?
Di conseguenza, più la merda si allarga più è facile che diventi commerciabile, fino a diventare dominante.
A scanso di equivoci mi considero ovviamente ascrivibile ai producenti merda.
  • WTF_Bach
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03-11-23 19.00

@ wildcat80
Sarebbe interessante un dibattito musicologico sull'evoluzione della musica pop(oltre) negli ultimi 500 anni.
Io credo che la deriva al ribasso sia anche figlia dell'allargamento della possibilità di fare musica.
Fondamentalmente la musica popolare si è sviluppata su due filoni principali: la musica da ballo e la musica da intrattenimento; tuttavia alcune forme di musica religiosa sono ascrivibili alla musica popolare, penso ad esempio al canto a paghjella della tradizione corsa.
La musica da ballo è quella che pur cambiando tanto nel corso dei secoli, ha mantenuto una caratteristica sostanzialmente immutata: una giga irlandese è ben diversa da un pezzo di house music, ma entrambe le forme sono dominate dall'aspetto ritmico reiterativo, fondamentale per potervi costruire sopra il ballo. Certo, ballare una giga è diverso dall'andare a ballare in discoteca, comunque il comune denominatore ritmico ripetitivo c'è, altrimenti verrebbe meno l'aspetto figurato della danza.
La musica da intrattenimento puro è quella che a mio avviso ha avuto la più grande evoluzione e probabilmente anche involuzione in tempi recenti.
100 anni fa quanti potevano fare musica?
50? Oggi? Più la platea si allarga, più inevitabilmente il livello si abbassa in termini numerici assoluti, è una considerazione puramente statistica. Se diciamo che solo l'1% produce arte e il 99% merda, i numeri su larga scala diventano impressionanti. Su 1 milione di praticanti musica quanti praticanti merda ci sono?
Di conseguenza, più la merda si allarga più è facile che diventi commerciabile, fino a diventare dominante.
A scanso di equivoci mi considero ovviamente ascrivibile ai producenti merda.
Mangio merda di cane
frammista alla merda di alcune puttane,
cui lesto il culo pulisco
con un materiale che io stabilisco.
Vedo già Faso con Rocco
che della mia merda divorano un tocco,
sento Cesareo che suona
evidentemente la merda era buona.

Entra ora in scena una ditta
che acquista la merda dal gruppo prodotta,
quindi, con tecniche strane,
ne fabbrica cibo per cani e puttane.
Cani e puttane voraci
divoran la merda con bocche capaci.
Ora la strada è diritta,
evviva la merda, evviva la ditta.
Ora la strada è diritta,
mangiamo la merda e brindiamo alla ditta.
  • WTF_Bach
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03-11-23 19.49

Sulla musica da ballo, vi invito ad ascoltare di seguito il valzer dei pattinatori ed un brano italo disco
  • wildcat80
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03-11-23 20.14

@ WTF_Bach
Sulla musica da ballo, vi invito ad ascoltare di seguito il valzer dei pattinatori ed un brano italo disco
Io in tutto ciò preferisco il Valzer di Lupin dell'Orchestra Castellina Pasi, anche nella versione di quest'anno ricantata da Orietta Berti.
E sono serissimo.
  • giosanta
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03-11-23 20.26

WTF_Bach ha scritto:
... Una canzonetta resta pur sempre un balbettio infantile...

«Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo» Evelyn Beatrice Hall
  • paolo_b3
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03-11-23 20.34

@ wildcat80
Io in tutto ciò preferisco il Valzer di Lupin dell'Orchestra Castellina Pasi, anche nella versione di quest'anno ricantata da Orietta Berti.
E sono serissimo.
Sai che il fisarmonicista nonchè titolare dell'orchestra omonima abitava nel mio quartiere? Eh... qua se n'è abusato del Valzer viennese...
  • zaphod
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03-11-23 21.39

Arrivo un po’ tardi nella discussione, però guardando dall’altra parte dello specchio non mi rammarico troppo per un minore uso del bridge che, spesso, era utilizzato in un’incasellatura predefinita del brano, spezzava ma non aggiungeva niente, spesso si sentiva essere forzato “perché bisognava mettercelo”, perché bisognava riempire quel vuoto in qualche modo. La musica deve essere libera, deve sottostare a certe regole (altrimenti diventa rumorismo o free jazz) ma non ad una struttura cucita dai discografici. Quindi il discorso si sdoppia: bene se il bridge sparisce per fare spazio a strutture più nuove e fresche; male se viene sacrificato sull’altare dei like.