Raggiunto il limite del Fantom 0

  • wildcat80
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22-04-24 09.59

@ maxpiano69
Quindi in effetti avevi raggiunto il limite del Fantom 0, ma della sua polifonia non del sequencer (che pareva strano in effetti, le tracce MIDI non dovrebbero essere un così grande workload rispetto al resto)
Sì, mi pareva strano. Solo che lì per lì non ho pensato al peso della patch di basso.
  • vansys
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22-04-24 10.14

Seguo con molto interesse da possessore della suddetta macchina.
Ritieni che il fatto di utilizzare il sequenze sia una tra le maggiori fonti di stress per Fantom 0?
Sarebbe molto diverso se parlassimo di Fantom ammiraglia?
  • wildcat80
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22-04-24 10.17

@ vansys
Seguo con molto interesse da possessore della suddetta macchina.
Ritieni che il fatto di utilizzare il sequenze sia una tra le maggiori fonti di stress per Fantom 0?
Sarebbe molto diverso se parlassimo di Fantom ammiraglia?
No assolutamente, bisogna solo aver ben presente il consumo di voci.

22-04-24 10.42

@ wildcat80
Risolto. Era un problema di polifonia. Basso a 4 oscillatori com filtro vintage S e FM lineare potrebbe aver fatto fuori qualcosa come 48 voci (minimo) o più.
4 partials 4 voci
Filtri vintage S 24 dB raddoppia il consumo di voci
Unison 6 voci
Sono almeno 48 voci per una linea di basso monofonica.
Assieme c'era un groove ritmico semplice ma con più suoni sovrapposti: due snare di cui uno a 2 voci, hihats, shaker e poco d'altro, ma basta usare un filtro vintage per raddoppiare il consumo di voci.
Soluzione: campionerò il basso per tornare a un consumo minimo.
Ammazza, 48 voci per una linea di basso monofonica? Belin, sfondi un Subwoofer se non stai attento emo
  • wildcat80
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22-04-24 12.19

@ MarcezMonticus
Ammazza, 48 voci per una linea di basso monofonica? Belin, sfondi un Subwoofer se non stai attento emo
Eheheh in realtà è un suono classicissimo e non così cattivo.
Un layer fra un basso stile PolySix e DX7, con quel high end che richiama lo slap.
  • Benis67
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23-04-24 12.27

@ wildcat80
Eheheh in realtà è un suono classicissimo e non così cattivo.
Un layer fra un basso stile PolySix e DX7, con quel high end che richiama lo slap.
La polifonia su tutti i synth digitali con "allocazione dinamica" è una risorsa da gestire e per farlo occorre conoscere bene il synth.
Questo vale ovviamente non solo per i synth Roland (basta provare ad usare la modalità Kernel in un Iridium, tanto per fare un esempio, o la sintesi granulare nel recente Arturia Astrolab).
Con la sintesi ZEN-Core i "divoratori" di polifonia sono i filtri 24 dB e ovviamente gli unison: in più c'è la "congenita" inefficienza dei modelli Models che, indipendentemente dagli oscillatori virtuali accesi , occupano sempre la stessa polifonia ( un juno 106 con 1 o 4 oscillatori attivi ha sempre polifonia di 14 voci): non ha caso il mio editor permette la conversione model-->zen-core per spegnere quando possibile i parziali non attivi..e lo stesso suono del Juno 106 se ha solo un parziale attivo ha polifonia di 52 voci, 28 con 2 parziali attivi.
Come dicevo un altro buon metodo per risparmiare polifonia è quello di utilizzare i filtri 12 db/oct che spesso sono l'accoppiata giusta agli oscillatori PCM
  • wildcat80
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23-04-24 12.34

La mia conclusione è che quando si spreme troppo la polifonia la scelta migliore è campionare il core del suono e trasformarlo in un semplice preset PCM based, oppure non volendo perdere l'organicità, campionare la parte in toto e lanciarla via pad zone.