La logica morte del tastierista

  • gobbato
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10-11-10 13.05

@ miglio77
su questo siamo d'accordo.

Però tu pensi che se facessero una "patente" dei professionisti, poi, tra questi, non ci sarebbero i furbissimi?
ho i miei dubbi.

Certo è che un albo da cui i furbissimi mano a mano potrebbero essere espulsi quando beccati... forse non sarebbe male.
Però facciamo anche gli esami di stato per entrare nell'albo?
In quanti passerebbero l'esame?
Tutti coloro che si professano professionisti? mmm.... mmmmmmmmmmmmm.... mmmmmmmmmmmmmmmmmm......
Sono d'accordo con te che l'arte non è misurabile con una patente o con un albo ove vi stiano solo i meritevoli, perchè non è come la carne bovina di cui bisogna certificare la provenienza per avere garanzia di qualità.
Proprio per questo, mi accontenterei che cambiasse anche solo questa maledetta cultura, anzi anticultura, generale che vedo intorno a me.
Non tanto da parte di chi la produce (perchè sappiamo bene che ottenere il massimo col minimo sforzo è appetito da tutti), ma da parte di chi la distribuisce e da chi la ascolta.
Bisogna che tutti si mettano in testa che la musica dal vivo è una cosa e il playback è un'altra. In questo modo non c'è nemmeno bisogno di fingere, lo si dice apertamente, ed è chiaro che le 2 cose, pur legittime, non sono assolutamente sullo stesso piano.
Oggi invece, un tastierista che si fa il mazzo, spesso e volentieri è considerato alla stessa tregua di chi suona con le basi, sia da chi lo ingaggia, sia da chi ascolta, e la cosa più avvilente è quando tu, con orgoglio tieni a sottolineare che ingaggiando te non stanno ingaggiando un imbroglione, loro ti guardano in silenzio, con la faccia di chi non gliene frega niente di questa tua "piccola precisazione".emo

Concludo con una speranza: che il pubblico, prima o poi, diventi assuefatto di tutta sta musica inflazionata, di pessima fattura e a bassissimo costo, e torni a voler godere della vera musica di qualità fatta dai veri artisti di una volta.
Me lo auguro di cuore, perchè la stessa cosa si può dire della cultura e dell'arte in generale.
  • DaniloSesti
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10-11-10 13.39

Bisogna che tutti si mettano in testa che la musica dal vivo è una cosa e il playback è un'altra. In questo modo non c'è nemmeno bisogno di fingere, lo si dice apertamente, ed è chiaro che le 2 cose, pur legittime, non sono assolutamente sullo stesso piano.

Non c'è bisogno di dirlo.Ormai si sa!
Da un po' di tempo suono in un'orchestra di liscio e usiamo le basi.Ho il "permesso" di suonare qualcosa(qualche assolo ad esempio) mentre vedo e so che in altre orchestre non montano nemmeno i cavi perchè chi comanda non vuole....ma non è questo il punto.
Domenica sera,durante la pausa,un signore mi fa "sai, mi piacerebbe ascoltare qualche pezzo dei miei tempi,tipo Sapore di sale,ce l'avete?Se avete la base e non vi scombino la playlist me lo potete fare?Aaaaah....questa estate sono andato a sentire una big band,loro facevano tutto in diretta,mica come voi che fate finta,loro erano bravi"
A una persona che ti dice così che gli si risponde?Io gli ho risposto "già,bello davvero" non ho nemmeno provato a dirgli che io so suonare mi sembrava fiato sprecato e basta

E di aneddoti del genere ce ne sono tantissimi.Secondo me il problema è che alla gente non frega proprio per niente se suoni o non suoni.In certi contesti i clienti partono già con l'idea che il gruppo suona in playback ma ci vanno lo stesso perchè sono amici,perchè gli garba comunque la roba che fanno ecc ecc ecc
Si dovrebbero lamentare loro più dei musicisti secondo me,d'altronde,spendono pure soldi per farsi prendere in giroemo
  • miglio77
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10-11-10 14.01

Ci sono location per farsi ascoltare, per le proprie finezze.
Ci sono location per far divertire.
Ci sono location in cui fare entrambe le cose.

Se andate a teatro e dite "voi 4 strxxxi qui davanti...." vi aspettano fuori e vi danno 'n sacco debbotte emo

Se sei in un predisco pure.

Se sei in un pub, se il cantante è un personaggio conosciuto come un imbonitore, con pubblico più "intimo" la cosa può essere compresa e può far divertire.

E' un esempio arciestremo per far capire che la gente ha un'aspettativa!!!
E ogni luogo DA LUOGO a delle aspettative.

Se la gente va alla festa della frittola, s'aspetta che sul palco ci sian 4 patacche da paura!!!

Se la gente va a teatro a sentire La Traviata, s'aspetta altro.

Se andate a fare pianobar, non frega a nessuno che vi rompete la schiena per la strumentazione.

Se siete in balera la gente VUOLE DIVERTIRSI!!! e magari ogni tanto piace ascoltare un bel pezzo, se cantato bene.
Arrivati al punto che troppa gente "che pensa" di esser brava, non fa più divertire il pubblico, parte del pubblico s'è "seduto" in una situazione che è un compromesso e accetta suo malgrado la condizione. Altra parte del pubblico va a vedere la serata e non s'accorge di nulla.

Altra parte di pubblico va per ridersela.
St'estate abbiam sentito dire:
A: "Anche tu qui???"
B: "Si, son venuto a sentire xxxxx"
A: "At vadrè ca bujèda" (vedrai che boiata, che schifo)
B: "Al sò" (lo so)

I "musicisti" cantanti compresi, sono i primi che devono riflettere.
Il modo di fare musica live nel 2010 non è facile come si pensa.
Se i suoni son fatti bene, i sound sono puliti ed evidenti, tutto deve girare per il meglio, non ci sono possibilità di nascondersi in sound "fumosi", come poteva accadere anni fa.

Siamo veramente tutti così "professionali"?
E' questo il punto su cui riflettere.
  • gobbato
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10-11-10 16.34

Mi spiace ma non sono d'accordo.
Sarò anche un idealista se vuoi, ma per me, la musica dal vivo deve essere tale sia se vado in una bettola da 4 soldi, o alla Scala di Milano a vedere l'opera.
Ho capito il tuo ragionamento sulle aspettative della gente, tale per cui se vado in una gelateria di Rimini non posso farmi grosse aspettative sul tizio che finge di suonare la tastierina, ma io continuo a pensare che se quello non suona, è come avere la radio in filodiffusione e il tizio non dovrebbe guadagnare come un artista, ma meno del cameriere che porta i gelati al tavolo, almeno quello lavora, non finge.

  • miglio77
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10-11-10 17.29

Guarda che c'è una leggerissima incomprensione di fondo.

Quello che tu obbietti, io, a te, non lo obbietto.

Non ho giustificato MAI i basettari, ok? emo
  • efis007
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29-12-10 23.10

Secondo me il discorso è semplice.
Chi non sa suonare non deve permettersi di portare via il posto a chi sa suonare.
Punto.
E' una questione di principio.
Il professionista (o colui che sa suonare, e suona veramente) ha diritto di lavorare.
E più è bravo, meglio lavorerà.
Se invece è una mezza schiappa, lavorerà meno in quanto mezza schiappa.
Fine.
E' una regola semplice che vale per qualsiasi lavoro o professione.

Chi invece fa finta di suonare, o non sa proprio suonare, NON deve permettersi di rubare il posto a chi invece lo cerca e non lo trova per causa (soprattutto) loro, ossia di questi buffoni che con vile disprezzo verso i veri musicisti si infiltrano negli alberghi, ristoranti, pianobar, locali, etc etc, o poi fingono (ribadisco fingono) di suonare.
Bisogna darci un taglio con questa metodologia cannata.
Chi è bravo e onesto ha il sacrosanto diritto di lavorare (e di migliorare sempre più a suonare per diventare ancora più bravo se vuole continuare a lavorare).
Chi invece fa il furbo ed è disonesto non ha il diritto di "svendersi" nei posti di lavoro "fingendo" di lavorare, infangando non solo l'intera categoria di musicisti veri, ma infangando anche la loro reputazione economica (della serie "ma come...quello là ha voluto solo 50 euro,... perchè ne devo dare 100 a te?").

E' una questione di principio.
Io che non sono dottore non mi permetterei mai di fingere di essere un dottore per rubare posti di lavoro a dottori veri.
I furbi esistono, ovviamente.
Ma i furbi devono anche essere sgamati dai gestori dei locali, i quali devono diventare severi con chi si prende gioco di loro.
Un vero gestore di locale deve rendersi conto a chi sta dando dei soldi.
Deve capire se chi sta suonando se li merita in quanto... sta suonando sul serio!
E qual'ora invece vede che non sta suonando,... via... fuori a pedate nel sedere perchè di bravi musicisti a spasso senza lavoro ce ne sono una caterba, e non aspettano altro di essere chiamati ad esercitare ciò che sanno fare veramente.
Dannazione, già ci sono i DJ che hanno preso possesso di tutto!
Mò in quei pochi posti rimasti ci vogliamo mettere dentro persino i "musicisti fasulli del lunedì"?
Ma per favore!

Con questo non voglio negare a chi ha la PASSIONE della musica (professionista che sia, o no) di non esternare la sua passione.
Ma una cosa è la passione per la musica, l'altra il lavoro!
Il vero musicista DEVE lavorare a prescindere, senza se, e senza ma.
L'appassionato invece continuerà a fare l'appassionato.
Ma a casa sua, e senza rubare posti di lavoro agli altri,...esattamente come gli altri non gli portano via il posto di lavoro a lui.

Ricapitolando:
- stupida la gente che non ha nulla da obbiettare verso chi finge di suonare.
- stupidi i gestori dei locali che danno soldi a chi finge di suonare.
- stupidi i finti musicisti che si spacciano per tali rubando posti di lavoro ai veri musicisti.
- e ci aggiungo anche, stupida Italia che permette (senza fare niente!) che si effettui questo sciempio a vile disprezzo della cultura musicale e dell'intera categoria di lavoratori della musica che hanno DIRITTO di lavorare, esercitare il loro mestiere, e dar da mangiare alle loro famiglie facendo un lavoro onesto e sudato in anni di studi e sacrifici. emo
  • efis007
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29-12-10 23.36

miglio77 ha scritto:
Non ho giustificato MAI i basettari

Io invece in parte li giustifico.
Ma dipende da un sacco di cose, ad esempio il luogo in cui si sta lavorando.
Se è un posticino piccolo tipo "baretto" dove non c'è assolutamente spazio per batteria, basso, chitarra, pianoforte (inteso come tastiera)... allora ci può stare anche l'uso delle basi per una mera questione "ergonomica" e logistica.
Ma ad una condizione, anzi due:
1- che oltre a sentirsi la basi il musicista SUONI davvero il suo strumento sopra quelle basi, e dimostri di suonarlo davvero.
2- che venga pagato per ciò che è, ossia come UNA SOLA persona (e mica come fanno nei matrimoni dove ti arriva UN tizio da solo in un salone grande che potrebbe benissimo ospitare una band,...prende la palla al balzo del "eh ma io ti ho fatto comunque ballare 300 persone"... e si fa pagare con un cachet da intera band!).

Per cui ok le basi,... MA... al giusto prezzo (sei da solo? vali per uno, non per cinque! siete in due? valete per due, non per cinque!),... e col musicista (musicista!) che suona dal vivo sopra quelle basi dimostrando appunto di essere un musicista (o comunque uno che SA suonare davvero) anzichè un ciarlatano.

Se queste due condizioni ci sono, benissimo, non ho nessuna contraddizione verso chi lavora onestamente in questo modo usando le basi.
Ma ci devono essere assolutamente queste due condizioni, tutte e due, altrimenti nisba, a casa e di corsa anche!
  • Paul76
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04-01-11 00.54

in gruppo:
mille volte avere un altro tastierista al mio fianco (d'obbligo per certe coverband) piuttosto che suonare facendo partire sequenze!!!
se solo un tastierista preferisco che faccia quattro note solo col piano ma belle e giuste, piuttosto che riempire il brano di roba preregistrata, che oscenità... ma che gusto c'è.

pianobar:
usare le basi ma suonandoci sopra, non ci vedo niente di male, purché si suoni!
oppure anche riarraggiando alcuni brani con un arranger cazzuto.


Ma riguardo ai non suonatori è quasi come combattere contro i mulini a vento... se al gestore del locale sta bene e alla gente pure agli pseudosuonatori pure, nessuno gli dirà mai niente. Chi si permetterebbe di smerdarlo davanti a tutti o anche a fine serata?
Conosco molta gente che va a cantare/fare karaoke solo con un pc...
Conosco pure chi canta bene e va comunque solo col pc, perché non suona. Non deve farlo perché non suona? Deve procurarsi un musicista? ma a che gli serve, tanto ha la base...

al 90% della gente comune (non intenditori di musica) non frega una cippa di chi suona, come suona, con che suona e quanto sacrificio ha fatto per essere lì. Al più sentono come canta il cantante o la cantante (nel secondo caso guardano se è bona oppure no).

Gli pseudo-musicisti vengono criticati solo dai musicisti veri. Ma evidentemente questi non bastano a invertire la tendenza.




Edited 3 Gen. 2011 23:58
  • Michele76
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05-01-11 22.15

mima85 ha scritto:
E di tutto questo dobbiamo ringraziare sia le grandi major discografiche, quelle che ti fanno pagare un CD 25 euro e che ti sbattono fuori quando ti hanno spremuto per bene perché non gli servi più, sia la gente pecorona ed ignorante che corre sempre dietro al tormentone del momento, senza un minimo di gusto e buonsenso, non importa se musicalmente sia una ciofeca e se il testo magari incita a scopare, delinquere o altro (come in certi brani Hip Hop provenienti dagli USA), basta riempirsi le orecchie di onde acustiche e perché no rincoglionirsi in discoteca a ritmo della peggior musica techno (sottolineo, PEGGIOR, proprio per non dire che tutta la techno fa schifo, che non è vero), magari pieni di alchool e droghe.

basti vedere il successone (...) di una "waka waka" qualsiasi... belle bionde wake probabilmente che con una bella intro piena di rutti (non me ne ero nemmeno accorto dei rutti iniziali a dire il vero) e una canzoncina qualsiasi ma commercializzata per bene spopola... ma quello che dici giustamente vale per la "musica" (chiamiamola così, anche perché ci sono troppissimi non-musicisti a fare musica) come per la "moda" in generale, per la quale si altereranno stilisti veri, gente che lavora su altre cose. L'ignoranza in questo senso e la pecoronaggine o la wakaggine sono la base di questi commerci credo...
Purtroppo il problema non è nelle "basi", di cui di solito si leggono solo commenti in negativo a 360 gradi e anche alla grande, quando invece una "base" è un'ottima risorsa per fiori di musicisti che lavorano molto seriamente. Ma di certo non voglio criticare interventi relativi alle sequenze come quello di Animapone che credo di aver capito al 100% su cosa vertesse... di sicuro il ruolo del tastierista che DEVE fare certe cose è ingrato e ingiusto, sottopagatissimo per la mole di lavoro che c'è a monte, anche "solo" nel dover fare i suoni. Per non parlare poi di sequenze appunto e settaggi vari. Ci vuole un "ingegnere musicale" e a volte non basta
  • Michele76
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05-01-11 22.29

efis007 ha scritto:
Chi invece fa finta di suonare, o non sa proprio suonare, NON deve permettersi di rubare il posto a chi invece lo cerca e non lo trova per causa (soprattutto) loro, ossia di questi buffoni che con vile disprezzo verso i veri musicisti si infiltrano negli alberghi, ristoranti, pianobar, locali, etc etc, o poi fingono (ribadisco fingono) di suonare.
Bisogna darci un taglio con questa metodologia cannata.
Chi è bravo e onesto ha il sacrosanto diritto di lavorare (e di migliorare sempre più a suonare per diventare ancora più bravo se vuole continuare a lavorare).
Chi invece fa il furbo ed è disonesto non ha il diritto di "svendersi" nei posti di lavoro "fingendo" di lavorare, infangando non solo l'intera categoria di musicisti veri, ma infangando anche la loro reputazione economica (della serie "ma come...quello là ha voluto solo 50 euro,... perchè ne devo dare 100 a te?").

E' tutto vero, ok.
Ma si torna anche sovente al solito vecchio discorso che un bravo musicista può "annoiare" un certo "tipo" di pubblico... quindi è necessario un cialtrone con parlantina che non sappia distinguere un do da un fa sulla tastiera ma che fa divertire, piuttosto che un bravo musicista che fa uscire la gente dal locale o fa "annoiare" il pubblico che in un certo tipo di locale non vuole "annoiarsi"...
Vedrai che in un concerto dove si esegue l'op.10 e op.25 di Chopin, non ci trovi un basettaro... ci puoi trovare un pianista mediocre ma che sicuramente vale la pena ascoltare almeno per qualche studio perché avrai davanti una persona che si è fatta comunque un "mazzo tanto". Come su un palco di un jazz club non ci troverai un basettaro ma ci troverai probabimente un buon trio o comunque un buon gruppo o un buon solista ad esibirsi ed a condividere il proprio mestiere/passione con un pubblico che sarà formato per la maggior parte da persone non "passive".
  • Michele76
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05-01-11 22.52

efis007 ha scritto:
Se queste due condizioni ci sono, benissimo, non ho nessuna contraddizione verso chi lavora onestamente in questo modo usando le basi.
Ma ci devono essere assolutamente queste due condizioni, tutte e due, altrimenti nisba, a casa e di corsa anche!

Tutto è discutibile ma alla fine chi decide è il pubblico, è la massa in queste situazioni. Il concerto è una cosa e l'intrattenimento è un'altra anche se spesso ci sono cose in comune o casistiche un po' comuni in cui è difficile decidere e scegliere. Alla fine la richiesta verso un personaggio (anche cialtrone) dipende dal pubblico. Se a valutare chi si esibisce in un locale vergognoso come clientela e come tipo di serata fossero dei "musicisti" alla fine in tutti i locali ci sarebbero situazioni cervellotiche e virtuosistiche, cose anche poco sostenibili. Ci vorrebbe casomai che il pubblico (dato che è lui a selezionare poi anche i cialtroni) avesse la possibilità di riconoscere ciò che merita da ciò che è spazzatura totale. Ma questo è impossibile e allora continueremo a prenotare il biglietto per andare a vedere il buon musicista ma allo stesso tempo continueremo a trovare il cialtrone alla "festa" che alla fine però fa divertire la maggioranza e quindi in un certo senso "va bene così" se si stringe...
  • Thanatos
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22-02-11 17.11

Keith Emerson non credo che usasse un PC...scherzi a parte,secondo me l'elettronica sta rovinando la musica,qualsiasi idiota con un campionatore o un computer oggi si spaccia per musicista,mi chiedo dove sia finito il cuore.
Una domanda,ma te l'hanno detto loro o te l'ha detto direttamente l'agenzia,perché mi sembra abbastanza stano che un'agenzia seria imponga ad un musicista l'utilizzo di un programma o di un altro,a meno che non abbiano una sponsorizzazione che preveda l'utilizzo di quel software ma é cmq difficilmente dimostrabile cosa davvero hai usato alla fine,concordo con chi ti ha detto che ti hanno voluto far fuori
  • mima85
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22-02-11 17.48

Thanatos ha scritto:
secondo me l'elettronica sta rovinando la musica


Trovo doveroso fare una precisazione. Non è l'elettronica a rovinare la musica. È come viene usata.

L'elettronica viene usata a scopi musicali già a partire dagli anni 30, e forse anche prima. Keith Emerson e migliaia di altri artisti hanno fatto e fanno tutt'ora larghissimo uso dell'elettronica (tra sintetizzatori, organi, tastiere di ogni genere, sequencer, campionatori, ecc...).

Il problema è che oggi si usa l'elettronica per mascherare la mancanza di talento di troppa gente, che fa fare tutto all'elettronica e niente (o molto poco) al proprio cervello e che poi riesce ad arrivare a vendere dei dischi. Quando ci sono tanti altri artisti che l'elettronica la usano come si deve, e ci tirano fuori musica degna di essere chiamata tale, ma nessuno se li caga.

E la colpa di ciò è per metà di questa gente e di tutto il business che ci sta dietro, e per l'altra metà di tutti i consumatori che, come pecoroni, seguono ciò che le mode dicono senza un minimo di spirito critico.
Edited 22 Feb. 2011 16:50
  • JPJ
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22-02-11 17.50

lucabbrasi ha scritto:
Ma....dov'è il divertimento nel riproporre roba pedissequamente uguale all'originale? basta, basta finzioni, basta artifici, Logic o cazzi vari. Preferisco star fermo, ma aspettare fiducioso un ritorno all'essenza.

Beh... c'è chi lo fa solo per amore di un certo gruppo, tipo me... e che ha come altri impegni gruppi dove compone musica propria e si fa un bel culo per promuoverla...
  • Thanatos
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22-02-11 20.56

Stesso tuo identico punto di vista ma espresso in maniera differente,per elettronica intendo l'uso massiccio di computer e programmi di campionamento,mi é più volte capitato di vedere gente che sale su un palco e preme semplicemente play,spacciandosi poi per musicista,quello non é suonare e non é nemmeno essere compositore.
L'elettronica indubbiamente fa ormai parte della musica,soprattutto in fase di produzione,ma per quanto possa essere difficile imparare ad usare bene un programma non sarà mai difficile come arrivare allo stesso livello con un qualsiasi strumento musicale,con un paio di anni penso che un programma lo riesci a padroneggiare alla grande,con un paio di anni di chitarra difficilmente riuscirai a fare le stesse cose,anche se ovviamente ci sono le doti naturali del singolo individuo.
  • mima85
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23-02-11 00.58

Thanatos ha scritto:
per quanto possa essere difficile imparare ad usare bene un programma non sarà mai difficile come arrivare allo stesso livello con un qualsiasi strumento musicale


Ovviamente.

L'ho detto già diverse volte qui sul forum, a me fanno ridere quei pseudo DJuncili da strapazzo che si trovano alle mie latitudini, che quando li senti dicono cose del tipo "Oh teh zio stasera vado a SUONARE al locale xyz...". Questi non hanno nemmeno la concezione di cosa sia veramente suonare...
  • Narshell
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06-03-11 11.29

efestione ha scritto:
A nulla serve essere un ottimo musicista, animale da palcoscenico, manipolatore dei suoni, genio delle coreografie e creatore di medley dirompenti: se non usi Logic sei out!


mi auguro che non ti riferisca a te stesso...
  • Narshell
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06-03-11 11.30

mima85 ha scritto:
Trovo doveroso fare una precisazione. Non è l'elettronica a rovinare la musica. È come viene usata.



concordo
  • ilpaoletti
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29-03-11 01.23

Mi spiace per le tue 2 disavventure, non sono un professionista e perciò per me la musica è solo passione. Se mi dicessero che devo preoccuparmi di programmare sequenze più che suonare mi troverei subito un nuovo gruppo.

Nel Jazz ci sono fior fiore di musicisti sconosciuti ai più che suonano con passione guadagnandosi il giusto per vivere e ti sorprendono per l'umiltà con cui ti parlano quando gli vai a stringere la mano e a fare i complimenti a fine concerto mentre le star della musica che fanno milioni con le canzonette da 4 soldi in play-back fanno di tutto per tenersi a distanza e fanno fatica pure a farti un autografo.

Questo è il mondo della musica e ognuno sceglie dove stare, quando suona come quando compra un disco o lo scarica illegalmente. I veri "geni musicali" non si preoccupano di quello che guadagnano, fanno quello che più gli piace: suonano la loro musica per il loro pubblico che li ascolta con le orecchie e col cuore.

Perciò se non vuoi usare LOGIC non farlo e trova gente che come te vuole suonare real-time il genere che più ti piace. Questo però vale solo se metti la passione davanti al portafoglio. Altrimenti piegati alle logiche di mercato.

Viva la bella musica e i bravi musicisti e su col morale emo



  • Generale
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17-04-11 18.31

Sono sorpreso da quanti tizi senza arte ne parte riescano ad arrivare nella top 10 senza essere ascoltati da nessuno...
Quasi tutti quelli che conosco ascoltano house, techno (come diavolo si scrive?), ecc. e a me sta bene ,anche se non mi piace, e quindi la sopporto.
La cosa che mi dà fastidio è che i giovani d'oggi non conoscono NULLA della musica del passato: se li chiedi se conoscono i Deep Purple loro ti rispondono di no e se dici che sono un gruppo degli anni 70/80 (non sò posizionarli alla perfezione nel tempo) che hanno fatto storia insieme a tanti altri del periodo loro ti rispondono:-Ah ma è roba vecchia...-
e a quel punto emoemoemoemo