@ anonimo
Tornato_Rudi ha scritto:
che diamine di setup usi ? Per il jazz poi ?
prova a suonare weather report quando non hai appresso il sassofonista...
comunque:
1) bottom keyboard:
comping, parti pianistiche e orchestrali
88 tasti pesati, per l'80% del tempo splittati in due all'altezza di F4 o F3]
mano sinistra: matrix 1000, modulo prophet 08 (in condominio con mano destra). Generalmente "piani", "organi" e "horns"
mano destra: matrix 1000, prophet 08, korg m1, vl70m (polifonici): generalmente, suoni orchestrali, brass.
2) upper keyboard (solo, altra voce per comping)
mano sinistra: comping, tappeti. masterina 37 tasti con matrix6, wavestation
mano destra: prophet08 keyboard, vl70m (solo), vocoder, synth modulare [vedi sotto*] via patchbay [solista principale]
3) a destra, a 90 gradi, impilate:
VL-1
tastiera CV doepfer
(masterina 4 ottave Roland): da decidere se viaggia o se è troppa roba.
tramite patchbay, il prophet08 e le tre tastiere a destra si dividono parti soliste o di contrappunto.
4) Un korg m3m fa da campionatore, sequencer, vocoder d'emergenza, e in generale da "modulo tuttofare" se si rompe qualcos'altro. Ho delle patch che bene o male imitano il sem, l'ARP, il prophet ecc. anche per prove e seratine senza portare in giro tutto.
[*@] L'uso di synth modulare e semimodulare comporta l'uso di più tastiere perché:
a) non si possono memorizzare le patch, quindi usare due suoni nella stessa song richiede due tastiere pronte all'uso (es Birdland: riff di basso iniziale e assolo finale)
b) il SEM ha bisogno del CV, non avendo midi
c) spesso il VL-1 va lasciato libero (suonato solo con i suoi timbri, non usato come master)
Il set può viaggiare solo con bottom e upper keyboard, senza le tre tastiere a destra, e lae parti del VL-1 le suona uno dei VL70
Per avere questa flessibilità bisogna che patchbay ecc. siano sovradimensionate: stacca e riattacca TRE cavi al volo e il set è riconfigurato per lavorare con meno tastiere.
Edited 13 Set. 2010 18:10