Esiste il piano folk?

  • fulezone
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07-06-19 15.20

vin_roma ha scritto:
Musicalmente, a livello italiano e neanche tanto attualmente, credo che l'unica cultura che ha saputo dire qualcosa di "evoluto" nel pop e nel folk, oltre il commerciale, è quella partenopea.

Senza dubbio la musica Partenopea può essere considerata Folk!
  • fulezone
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07-06-19 15.22

@ zerinovic
Eh certo, dipende dal popolo, se mi dici musica del popolo, mi viene in mente "l'italiano" mi sento appartenente a quel popolo, di quel periodo li.
Ormai i confini non esistono quasi più, per cui non abbiamo più un'identità ben precisa, siamo il popolo nord-occidentale che si differisce dai popoli del sud e orientali per usanze e culture, ma la cosa non è poi così strana, ci sono emigrati del dopo guerra in Francia, in Germania, in USA, in Olanda per cui quelle realtà si sono fuse con la nostra avvicinandoci molto anche culturalmente! Si chiama purtroppo globalizzazione
  • ahivela
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07-06-19 15.26

raptus ha scritto:
L'autoproduzione nel 99% dei casi porta a... niente.


Nemmeno la musica "folk" italiana porta(va) a niente, ammesso che ci intendiamo con quel "niente", riferito alla lontananza da classifiche, vendite e palchi importanti.
Le feste sull'aia sono state soppiantate da rave e afterhour. I problemi e le ansie di una volta dai problemi e le ansie di oggi.

raptus ha scritto:
Le uniche vie di successo attuali sono solamente due: internet o i talent.


Internet, al di la' di qualunque demonizzazione, non e' altro che la versione moderna e potenziata del passaparola, o della vetrina.
E si', contribuisce in modo determinante alla visibilita' e alla comunicazione. La viralita' spontanea non e' una leggenda metropolitana: esiste e si scatena, quando il contenuto e' veramente significativo (il che non significa affatto che debba essere necessariamente di alto valore artistico "puro").

raptus ha scritto:
In entrambi i casi il successo arriva solo ed esclusivamente tramite agenzie di marketing e industrializzazione, ergo, la folk non passa per radio


E torniamo al serpente che si morde la coda. le agenzie di marketing e industrializzazione puntano su qualcosa di valido a monte, che ha saputo farsi conoscere e riconoscere, certo non investono a caso. Per quanto riguarda la radio... che dire... ormai si e' liquesa emo

  • benjomy
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07-06-19 15.27

raptus ha scritto:
internet o i talent.

dove come giudice a x factor ci sarà sferaebbasta.....
  • ahivela
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07-06-19 15.29

fulezone ha scritto:
Senza dubbio la musica Partenopea può essere considerata Folk!


Pino Daniele o Salvatore Di Giacomo autori di musica folk? Non mi pare esattamente possano definirsi tali.
  • fulezone
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07-06-19 15.32

@ benjomy
raptus ha scritto:
internet o i talent.

dove come giudice a x factor ci sarà sferaebbasta.....
Ti do ragione! posso capire Piero Pelù, Raffaella Carrà, Manuel Agnelli, Riccardo Cocciante, che sono cmq musicisti e cantanti con molta esperienza, ma non riesco a capire altri personaggi come Fedex, Jax e altri che si sono alternati come ad esempio Asia Argento e company!
  • Raptus
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07-06-19 15.40

@ ahivela
raptus ha scritto:
L'autoproduzione nel 99% dei casi porta a... niente.


Nemmeno la musica "folk" italiana porta(va) a niente, ammesso che ci intendiamo con quel "niente", riferito alla lontananza da classifiche, vendite e palchi importanti.
Le feste sull'aia sono state soppiantate da rave e afterhour. I problemi e le ansie di una volta dai problemi e le ansie di oggi.

raptus ha scritto:
Le uniche vie di successo attuali sono solamente due: internet o i talent.


Internet, al di la' di qualunque demonizzazione, non e' altro che la versione moderna e potenziata del passaparola, o della vetrina.
E si', contribuisce in modo determinante alla visibilita' e alla comunicazione. La viralita' spontanea non e' una leggenda metropolitana: esiste e si scatena, quando il contenuto e' veramente significativo (il che non significa affatto che debba essere necessariamente di alto valore artistico "puro").

raptus ha scritto:
In entrambi i casi il successo arriva solo ed esclusivamente tramite agenzie di marketing e industrializzazione, ergo, la folk non passa per radio


E torniamo al serpente che si morde la coda. le agenzie di marketing e industrializzazione puntano su qualcosa di valido a monte, che ha saputo farsi conoscere e riconoscere, certo non investono a caso. Per quanto riguarda la radio... che dire... ormai si e' liquesa emo

E' proprio questo che ha saputo farsi conoscere e riconoscere, che fa paura e che in Italia sinceramente non capisco.

Le orecchie dei francesi sono diverse dalle italiane? Siamo europei neolatini dal passato comune... non credo proprio, viviamo tutti in questa epoca, perchè allora quello che sa farsi riconoscere in altri paesi è qualitativamente più elevato e dannatamente più originale dei nostri prodotti?
Riguardo alla folk e musica partenopea, sì, in linea di massima sono pienamente d'accordo... ma il resto d'Italia?
  • fulezone
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07-06-19 15.48

@ ahivela
fulezone ha scritto:
Senza dubbio la musica Partenopea può essere considerata Folk!


Pino Daniele o Salvatore Di Giacomo autori di musica folk? Non mi pare esattamente possano definirsi tali.
Pino Daniele -> A me me piace o blues, Oh Mamma Mia, Oh Scarrafone
hai ragione tu hanno influssi tipicamente Blues
ma se parliamo di Sicily, Napule è, Na tazzulella e cafè è una via di mezzo,
e cmq Pino Daniele era un musicista Napoletano,
credo che con Partenopeo si intenda un altro genere di musica non tutta la musica Napoletana in generale!
  • vin_roma
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07-06-19 16.24

La cultura/musica "partenopea" di Pino Daniele, Bennato etc... è folk, popolare, nella misura in cui ha saputo interpretare l'ambiente in cui ha agito.

Pino Daniele è stato la pertinente evoluzione di una cultura di cui Di Giacomo ne era già un prosecutore, passando poi per Carosone, Murolo, Totò, tutti personaggi che hanno raccolto le vitali influenze levantine, spagnole, francesi, normanne creando, con l'aggiunta del rock/blues apportato da Pino Daniele, uno stile realmente originale e, perlomeno a Napoli e dintorni, riconosciuto come naturale a livello popolare.

Per questo dico che, nonostante i disastri, le incongruenze, le perplessità che può creare, la cultura partenopea in Italia, perlomeno sino agli anni '90, è stata la più autentica, vivace ed importante. Tutti gli altri sono imitatori o operatori di musei culturali.
  • anonimo
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07-06-19 16.29

@ anonimo
Aggiungerei com e il jazz primigenio (ed il blues primigenio) fosse sostanzialmente una musica folk, che è dovuta soccombere anche lei all'industrializzazione..l'ultimo disperato tentativo di resistenza è stato il be-bop...poi tutto è diventato o riproposizione museale, o sterile tentativo intellettuale di ribellione (vedi free jazz, Keith Jarrett etc), o musica industrializzata più o meno colta...o merda schietta alla Garbarek
Secondo me il folk, inteso come costume popolare, esiste tutt'oggi ed esisterà sempre. Per eliminare il folk dovresti eliminare il sottoproletariato, i ghetti, i quartieri popolari. Una società senza una base popolare è una società d'elite ma essa non può vivere né sopravvivere senza le classi popolari.
Il folk stesso è un concetto coniato dalla classe dominante (chi ha deciso che una chitarra deve etichettarsi come "folk", se non chi le produce?), gli stessi ricercatori delle radici "folk" provengono da ceti abbienti.
Se vogliamo vederlo come un fenomeno in continua palingenesi - perché così è - allora oggi è il prodotto del sottoproletariato: va ricercato nei ghetti, nei quartieri "poco raccomandabili"; ed ecco che spuntano l'hip-pop, il punk (in tutte le variegate forme) e altri generi "ribelli" che fanno presa soprattutto sui giovani, i quali hanno a disposizione più tempo e connessioni sociali adatte per venire a contatto con tali realtà.
In sintesi, secondo me si tratta di un fatto di costume che cambia continuamente modellandosi ai tempi, ai luoghi e alle circostanze; la cui funzione è un prodotto catartico che rafforza i sentimenti popolari in contrasto con quelli dei ceti dominanti.
  • fulezone
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07-06-19 16.46

Mi spiegate una cosa che mi sfugge? Quando Thomann (negozio tedesco) vende una chitarra acustica Yamaha (Giapponese/Cinese) denominata Folk, quel Folk a quale paese si riferisce? Io non credo all'Italia, penso sia un modo generale di denominare una chitarra adatta chessò ad un cantautore, che può essere tedesco, olandese, italiano ma anche un bifolco americano, non credo si rivolga alla musica folcloristica italiana come tarantella e cose del genere, poi che sia adatta anche a quel genere dipende più da chi la suona che dallo strumento!
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07-06-19 16.49

Spectrum ha scritto:
In sintesi, credo che il cosiddetto "folk" sia un fenomeno di costume che cambia continuamente e si adatta ai tempi, ai luoghi e alle circostanze; la cui funzione è un prodotto catartico che rafforza i sentimenti popolari in contrasto con quelli dei ceti dominanti.


Giusto, ma non per forza deve essere in contrasto.
Il folk è delle masse, ovviamente, altrimenti non sarebbe "folk" e nasce "anche" nei luoghi bui, nei luoghi poco raccomandabili, perché qualcuno ha costretto le masse in questi luoghi, fisici o mentali che siano, ma solo in un determinato momento/periodo, poi se si riacquista libertà si torna ad esprimere un folk più spensierato e godereccio.
Per Folk comunque intenderei tutto il prodotto, musicale in questo caso, che è attinente ai propri costumi.
Il Rap, per quanto affascini i giovani, non credo sia giustificato da un nostro modo di essere. Servono i grandi contrasti americani per motivarli, noi siamo più tranquilli e sazi culturalmente, anche, forse, un po' addormentati.

Ma non era stato chiesto solo se "esiste un pianoforte folk"? emo
  • fulezone
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07-06-19 16.52

vin_roma ha scritto:
Ma non era stato chiesto solo se "esiste un pianoforte folk"?

è già stato spiegato che non può esistere perchè non è uno strumento facilmente trasportabile come può
essere un mandolino, una chitarra, un'ocarina o qualsiasi altro strumento che infili in una macchina in una borsa
e non ha bisogno di corrente elettrica per funzionare ne di un sistema di amplificazione
  • vin_roma
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07-06-19 16.53

@ fulezone
Mi spiegate una cosa che mi sfugge? Quando Thomann (negozio tedesco) vende una chitarra acustica Yamaha (Giapponese/Cinese) denominata Folk, quel Folk a quale paese si riferisce? Io non credo all'Italia, penso sia un modo generale di denominare una chitarra adatta chessò ad un cantautore, che può essere tedesco, olandese, italiano ma anche un bifolco americano, non credo si rivolga alla musica folcloristica italiana come tarantella e cose del genere, poi che sia adatta anche a quel genere dipende più da chi la suona che dallo strumento!
Si riferisce ad uno strumento "facile" e popolare perché inteso nella sua capacità di accompagnare efficacemente, con armonia e ritmo, canti e canzoni semplici in qualsiasi ambiente.
  • afr
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07-06-19 16.53

@ anonimo
si esiste si chiama px5s
emoemoemoemoemoemoemo
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07-06-19 16.56

@ fulezone
vin_roma ha scritto:
Ma non era stato chiesto solo se "esiste un pianoforte folk"?

è già stato spiegato che non può esistere perchè non è uno strumento facilmente trasportabile come può
essere un mandolino, una chitarra, un'ocarina o qualsiasi altro strumento che infili in una macchina in una borsa
e non ha bisogno di corrente elettrica per funzionare ne di un sistema di amplificazione
eehhh!

In verità ho cancellato tre volte una risposta in cui elencavo le diverse nature ed evoluzioni delle varie tipologie di strumenti... emo
Poi, visto che mi inerpicavo tra Dulcimer, Salteri, Ghironde etc. e ne stava venendo fuori un trattato ...ho mollato, troppo lungo! emo
  • ahivela
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07-06-19 16.59

fulezone ha scritto:
Quando Thomann (negozio tedesco) vende una chitarra acustica Yamaha (Giapponese/Cinese) denominata Folk, quel Folk a quale paese si riferisce?


A nessun paese, e a nessun folk.
Una chitarra acustica a corde metalliche si chiama "chitarra folk" (per distinguerla dalla classica a corde di nylon, o dall'elettrica), e il folk come genere musicale c'entra poco o nulla.
Come puoi arguire tu stesso:
chitarra folk
Se ne era gia' discusso in altro thread.
  • fulezone
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07-06-19 17.03

@ ahivela
fulezone ha scritto:
Quando Thomann (negozio tedesco) vende una chitarra acustica Yamaha (Giapponese/Cinese) denominata Folk, quel Folk a quale paese si riferisce?


A nessun paese, e a nessun folk.
Una chitarra acustica a corde metalliche si chiama "chitarra folk" (per distinguerla dalla classica a corde di nylon, o dall'elettrica), e il folk come genere musicale c'entra poco o nulla.
Come puoi arguire tu stesso:
chitarra folk
Se ne era gia' discusso in altro thread.
quindi anche un pianoforte folk se esistesse seguirebbe la stesso percorso della chitarra folk, che alla fine non sarebbe altro che una chitarra acustica!
  • ahivela
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07-06-19 17.27

fulezone ha scritto:
quindi anche un pianoforte folk se esistesse seguirebbe la stesso percorso della chitarra folk, che alla fine non sarebbe altro che una chitarra acustica!


E vabbe'...
Il pianoforte si chiama pianoforte, e la chitarra a corde metalliche si chiama chitarra folk. Non e' che l'ho deciso io... emo
E, anche se pare brutto, continua a chiamarsi chitarra folk pure se la vedi in mano ad Alex Britti, Ralph Towner o Tommy Emmanuel.
Per il resto non saprei...
  • mike71
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07-06-19 17.28

Il pianoforte folk esiste eccome, ad esempio perché il pianoforte serve a suonare dei brani che altrimenti sarebbero andati perduti a volte sono trascrizioni di musiche nate come canti e che magari sono stati arrangiati per orchestre e modificati dalla versione originale.

Poi bisogna intendersi su cosa sia la musica folk, se questa viene intesa come musica che si è tramandata come canto o perché imparata ad orecchio, anche se magari qualcuno l'ha poi trascritta, come detto sopra ad un certo punto la si può arrangiare ed armonizzare, oppure si può trarne ispirazione.

Poi se parliamo di folk rock, Dylan, donovan e compagnia sono un altro discorso.