Keybo.x. Stumpbox suoni vintage

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08-10-19 18.31

@ Dadopotter
maxpiano69 ha scritto:
quando parlo di "prezzo alto" non intendo che, rapportato ai costi che la realizzazione di un oggetto di questo tipo (in un contesto almeno inizialmente di piccola scala/kickstarter) non sia giustificato, anzi; mi pongo magari piú una domanda dal punto di vista del mercato, ovvero di come potrebbe essere percepito e recepito.


Bravo Max!

In se l’idea è interessante ma il mercato ha inevitabilmente degli andamenti dettati spesso dai colossi che hanno grandi possibilità di manovra ed eventualmente di investimento.

Se partiamo dal fatto che un oggetto simile richiede almeno una buona master (e qua ringraziamo sl73) il prezzo finale difficilmente scenderà sotto i 600€, ma ti trovi senza alcun tipo di effetto, di li si deve poi salire.

Penso che l’ostacolo più grosso sia in questo punto, sino a quando non inizierete ad aprire la sound library, a quel punto penso che un solo pedale sarà molto limitativo nella gestione, sopratutto in live
Grazie per il feedback positivo all'idea.

Certo che competere con marchi blasonati, nel loro mercato, è qualcosa di estremamente svantaggioso e lontano dalle nostre intenzioni.

D'altra parte Nord, che oggi detiene grandissima parte del mercato, è nata come piccola azienda ed ha saputo occupare quegli spazi lasciati vuoti da grandi marchi come Roland, Yamaha e Korg.

Il primo Nord Electro era uno strumento estremamente limitato, con pochi suoni e mono timbrico (peraltro è rimasto mono timbrico fino alla versione 4), eppure ha avuto un grandissimo successo perchè il poco che faceva lo faceva bene e, per sottolineare quanto togliere risorse a qualcosa ed investirle su altro possa essere utile (della serie "less is more"), qualche anno dopo hanno creato il nord piano, in pratica un electro (hp) senza organo che non costa come un electro meno l'organo ma come un'electro, questo perchè ahimè, la parte di generazione, al netto di quello che gli fai fare, non puoi più di tanto ridimensionarla, pena perdita di qualità generale e sonora.

La nostra idea è un pò simile, fare poco ma bene e in più stimolare la creatività, la customizzazione e la sperimentazione, per dedicarsi alla musica in prima istanza e poi al resto, io stesso ho diversi strumenti che fanno mille cose ma, di norma, utilizzo sempre i soliti quattro emo suoni.

Ovviamente il discorso è estremamente complesso e questo è solo il nostro punto di vista, tuttavia grazie per l'attenzione che ci prestate.

Qui un nuovo video:

https://youtu.be/goabXl_0uNQ

Se vi va, ascoltate e condividete.

Grazie, Gianluca.
  • Dadopotter
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08-10-19 19.37

@ AtpLine
Grazie per il feedback positivo all'idea.

Certo che competere con marchi blasonati, nel loro mercato, è qualcosa di estremamente svantaggioso e lontano dalle nostre intenzioni.

D'altra parte Nord, che oggi detiene grandissima parte del mercato, è nata come piccola azienda ed ha saputo occupare quegli spazi lasciati vuoti da grandi marchi come Roland, Yamaha e Korg.

Il primo Nord Electro era uno strumento estremamente limitato, con pochi suoni e mono timbrico (peraltro è rimasto mono timbrico fino alla versione 4), eppure ha avuto un grandissimo successo perchè il poco che faceva lo faceva bene e, per sottolineare quanto togliere risorse a qualcosa ed investirle su altro possa essere utile (della serie "less is more"), qualche anno dopo hanno creato il nord piano, in pratica un electro (hp) senza organo che non costa come un electro meno l'organo ma come un'electro, questo perchè ahimè, la parte di generazione, al netto di quello che gli fai fare, non puoi più di tanto ridimensionarla, pena perdita di qualità generale e sonora.

La nostra idea è un pò simile, fare poco ma bene e in più stimolare la creatività, la customizzazione e la sperimentazione, per dedicarsi alla musica in prima istanza e poi al resto, io stesso ho diversi strumenti che fanno mille cose ma, di norma, utilizzo sempre i soliti quattro emo suoni.

Ovviamente il discorso è estremamente complesso e questo è solo il nostro punto di vista, tuttavia grazie per l'attenzione che ci prestate.

Qui un nuovo video:

https://youtu.be/goabXl_0uNQ

Se vi va, ascoltate e condividete.

Grazie, Gianluca.
Per precisazione però il nord piano era solo la sezione piano, dal nord piano 2 è stata implementata la sezione simple ed è stato da subito bitimbrico, cosa che l’electro non era!

Comunque sono curioso di sapere come gestirete con un solo pulsante switch il cambio oltre che dei 4 campioni anche dei simple, e di come si sappia quale simple si sta suonando!!!

Avrei implementato anche solo un indicatore numerico (in stile vecchi nord) con cui si sarebbe potuto tramite pc organizzare per numeri i suoni e richiamarli a memoria, inoltre avrei usato almeno due pulsanti uno che incrementa ed un che diminuisce il valore attivo

  • giosanta
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08-10-19 19.50

AtpLine ha scritto:
https://youtu.be/goabXl_0uNQ

Bella demo, bel suono. Complimenti.
Tuttavia, non me ne vogliate, resto della mia idea. Ovvero ritengo che l'ambito di maggior interesse di uno strumento del genere sia costituito da coloro che pur disponendo di un digitale dalla buona meccanica ne lamentano le prestazioni per quello che riguarda i suoni di piano elettrico, lamentazione frequentissima. Obbligarli a dotarsi dell'indispensabile effettistica di contorno mi pare discutibile, dell'amplificazione dedicata peggio ancora.
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08-10-19 20.19

Dadopotter ha scritto:
dal nord piano 2 è stata implementata la sezione simple


Dadopotter ha scritto:
sono curioso di sapere come gestirete con un solo pulsante switch il cambio oltre che dei 4 campioni anche dei simple, e di come si sappia quale simple si sta suonando!!!


...ma che è sto "simple"?! emoemo
  • orange1978
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08-10-19 20.34

effettivamente volendo uno potrebbe farsi una piccola pedal train, con dentro il keyboX, e qualche pedalino per chitarra accuratamente selezionato, ed essendo la catena modulare ci sarebbe solo da sbizzarirsi nella ricerca del proprio suono acquistando vari pedalini, e questo porterebbe sicuro a una maggior ricerca sonora, come avviene tra i chitarristi in cui ognuno si sceglie le parti del setup in maniera totalmente modulare (modello chitarra, pedalini/effetti, amplificatore), una cosa del genere in effetti è meno diffusa tra i pianisti elettrici mentre per il chitarrista elettrico è la normalità.

cè da dire però che nel mondo chitarristico esistono molte piu variabili gia a "monte", nel senso che esistono decine e decine di modelli di chitarre, se poi contiamo tutte le varianti di annate, pickups, legni etc...ne esistono centinaia, collegando a dei pedalini una fender stratocaster del 1965 oppure una stratocaster del 2001 con pickup diversi, cambia le sfumature sonore a volte anche pesantemente, se poi cambiamo modelli e passiamo a una jaguar o una ibanez, o a una semiacustica....cambia ancora di piu!

nel mondo del piano elettrico invece sostanzialmente esistono ben pochi modelli, ci sono le varie serie di rhodes, il dyno-my-piano, il wurlitzer serie 200, lo yamaha cp70 (il vero piano elettrico), gli honher pianet (il clavinet non
è un piano elettrico), i vari rmi rock-si-chord/electra piano...se ne possono annoverare diversi se andiamo a prendere tutti i modelli in dettaglio, però per esempio a differenza della chitarra elettrica non esiste un fender rhodes mk1 con i pickup "noiseless", un altro sempre dello stesso anno ma con gli humbucker passivi, un altro con gli emg attivi....

per ragioni progettuali e pratiche (molto piu facile moddare una chitarra che un piano elettroacustico) esistono insomma ben poche varianti, quindi non so alla fine quanto un tastierista vorrà percorrere questa strada (che gia la si percorre ma in modo differente)

un chitarrista in sostanza usa pochi suoni, e spesso personalizzati, magari una les paul e una stratocaster, qualche stomp e poi un ampli....fine, un setup cosi ti da tantissime sfumature, ma non centinaia di suoni diversi, un tastierista nel senso "normale" invece spesso con una o due tastiere passa da pianoforti acustici a organi, da fiati a tappeti....il piano elettrico è insomma solo una "piccola parte" del gioco, mentre per un chitarrista le "sfumature" di un elettrica sono molto piu importanti nella sua cultura.

certo sarebbe bello se si sviluppasse una figura di "pianista elettrico" analoga ai chitarristi, dove si cercano le proprie sfumature ma rimanendo sul tema (ossia il piano elettrico, non il passare dal rhodes all'hammond o a dei brass campionati), un po come franco d'andrea all'epoca dei primi dischi del perigeo, dove sostanzialmente suonava il fender rhodes e il piano acustico, sfruttandone le loro potenzialità esclusive.
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09-10-19 06.46

@ orange1978
Dadopotter ha scritto:
dal nord piano 2 è stata implementata la sezione simple


Dadopotter ha scritto:
sono curioso di sapere come gestirete con un solo pulsante switch il cambio oltre che dei 4 campioni anche dei simple, e di come si sappia quale simple si sta suonando!!!


...ma che è sto "simple"?! emoemo
È il telefono che corregge come vuole!!!

Era sample non simple, da nord piano 2 si poteva attingere dalla sample library e la sezione dedicata era layerabile o splittabile con a sezione piano rendendo così bitimbrico lo strumento
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10-10-19 01.05

Dadopotter ha scritto:
Per precisazione però il nord piano era solo la sezione piano, dal nord piano 2 è stata implementata la sezione simple ed è stato da subito bitimbrico, cosa che l’electro non era!


La Nord produce dei grandissimi prodotti che oggi sono estremamente versatili, affidabili e ben suonanti, l'esempio era semplicemente per sottolineare che il concetto di meno e meglio può essere comunque, se si guarda in tale direzione, un vantaggio anziché no.

Dadopotter ha scritto:
Comunque sono curioso di sapere come gestirete con un solo pulsante switch il cambio oltre che dei 4 campioni anche dei simple, e di come si sappia quale simple si sta suonando!!!


Riguardo la gestione dei suoni, lo switch gestisce i 4 suoni on board, è solo incrementale perché con quattro suoni non c'è bisogno di muoversi un granché per arrivare al suono desiderato, l'eventuale gestione di altri suoni caricati on board dall'utente, possono essere gestiti via midi da una qualunque master, è un' opzione (per quanto ci riguarda) ma se si avesse bisogno di ulteriori suoni o di un set general midi, c'è potenzialmente la possibilità di averne.

Dadopotter ha scritto:
Avrei implementato anche solo un indicatore numerico (in stile vecchi nord) con cui si sarebbe potuto tramite pc organizzare per numeri i suoni e richiamarli a memoria, inoltre avrei usato almeno due pulsanti uno che incrementa ed un che diminuisce il valore attivo


E' un opzione a cui abbiamo pensato ma abbiamo preferito togliere più che mettere, e investire tutto sulla qualità della costruzione, dell'elettronica e dei suoni.

Grazie delle osservazioni, Gianluca.
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10-10-19 01.48

giosanta ha scritto:
Bella demo, bel suono. Complimenti.


Grazie mille, stiamo lavorando molto a questo aspetto.

giosanta ha scritto:
Tuttavia, non me ne vogliate, resto della mia idea. Ovvero ritengo che l'ambito di maggior interesse di uno strumento del genere sia costituito da coloro che pur disponendo di un digitale dalla buona meccanica ne lamentano le prestazioni per quello che riguarda i suoni di piano elettrico, lamentazione frequentissima. Obbligarli a dotarsi dell'indispensabile effettistica di contorno mi pare discutibile, dell'amplificazione dedicata peggio ancora.


Assolutamente, invece ringraziamo per lo spunto.

La nostra idea è: più che riempire quello spazio, che pure avremmo il piacere di occupare, ci piacerebbe aprire nuove strade.
Dare la possibilità ai tastieristi/pianisti e magari producer, di sperimentare con qualunque effetto, stompbox o ampli per chitarra/basso e creare il proprio sound. Nessuno è obbligato a dotarsi di effettistica particolare o di amplifcazione speciale, il Keybo.X procuce un normale segnale di linea stereo più uno mono a più alta impedenza e con un livello di uscita (modificabile) adatto ad interfacciarsi con materiale per chitarra, lo si può utilizzare come un normale expander di suoni di piano elettrico, ha un bel tremolo e nessun effetto di scarsa qualità come spesso capita di ascoltare in prodotti di questa fascia di prezzo.
In pratica, ad un riverbero poco convincente e non editabile, abbiamo preferito investire le risorse del dsp per gestire fluidamente i diversi samples che producono il suono e migliorare al massimo la qualità sonora.
Chi vuole un riverbero può utilizzare quello del mixer, un pedale (ce ne sono da 20 euro a 500), un multieffetto, o quello di un ampli (se si vuole utilizzare un ampli) con la fortuna di poterlo scegliere, editare e cambiare con mille altri se non gli piace più o se mutano le esigenze.
Inoltre in studio, potrei usare la pedaliera o l'ampli del mio chitarrista o del bassista (se ne ho uno).
Potrei avere più setup di effetti, uno per suonare Stevie Wonder, uno per un trio Jazz ed uno per una Band di inediti.
Potrei suonare in trio portando un piccolo ampli per chitarra senza utilizzare un impianto PA ne un mixer.
In altre parole potrei fare cose che con altre tastiere non posso fare.
Detto ciò, se ho bisogno di qualcosa di estremamente versatile e voglio portare con me una sola tastiera è sicuramente più saggio guardare altrove, ma in tal caso perdo una serie di opzioni che, se mi interessa utilizzare potrei avere con Keybo.X.

Ovviamente non voglio convincerti a cambiare idea, bensì chiarire la nostra filosofia e la ragione di alcune nostre scelte che in parte limitano la versatilità del progetto, abbiamo tolto tutto ciò che a noi è parso di potesse togliere e tutto ciò che nella pratica sarebbe stato inutile inserire nell'idea che una catena è forte come il suo anello più debole.

Grazie della possibilità di far chiarezza riguardo questi aspetti, Gianluca.
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10-10-19 02.12

@ orange1978
effettivamente volendo uno potrebbe farsi una piccola pedal train, con dentro il keyboX, e qualche pedalino per chitarra accuratamente selezionato, ed essendo la catena modulare ci sarebbe solo da sbizzarirsi nella ricerca del proprio suono acquistando vari pedalini, e questo porterebbe sicuro a una maggior ricerca sonora, come avviene tra i chitarristi in cui ognuno si sceglie le parti del setup in maniera totalmente modulare (modello chitarra, pedalini/effetti, amplificatore), una cosa del genere in effetti è meno diffusa tra i pianisti elettrici mentre per il chitarrista elettrico è la normalità.

cè da dire però che nel mondo chitarristico esistono molte piu variabili gia a "monte", nel senso che esistono decine e decine di modelli di chitarre, se poi contiamo tutte le varianti di annate, pickups, legni etc...ne esistono centinaia, collegando a dei pedalini una fender stratocaster del 1965 oppure una stratocaster del 2001 con pickup diversi, cambia le sfumature sonore a volte anche pesantemente, se poi cambiamo modelli e passiamo a una jaguar o una ibanez, o a una semiacustica....cambia ancora di piu!

nel mondo del piano elettrico invece sostanzialmente esistono ben pochi modelli, ci sono le varie serie di rhodes, il dyno-my-piano, il wurlitzer serie 200, lo yamaha cp70 (il vero piano elettrico), gli honher pianet (il clavinet non
è un piano elettrico), i vari rmi rock-si-chord/electra piano...se ne possono annoverare diversi se andiamo a prendere tutti i modelli in dettaglio, però per esempio a differenza della chitarra elettrica non esiste un fender rhodes mk1 con i pickup "noiseless", un altro sempre dello stesso anno ma con gli humbucker passivi, un altro con gli emg attivi....

per ragioni progettuali e pratiche (molto piu facile moddare una chitarra che un piano elettroacustico) esistono insomma ben poche varianti, quindi non so alla fine quanto un tastierista vorrà percorrere questa strada (che gia la si percorre ma in modo differente)

un chitarrista in sostanza usa pochi suoni, e spesso personalizzati, magari una les paul e una stratocaster, qualche stomp e poi un ampli....fine, un setup cosi ti da tantissime sfumature, ma non centinaia di suoni diversi, un tastierista nel senso "normale" invece spesso con una o due tastiere passa da pianoforti acustici a organi, da fiati a tappeti....il piano elettrico è insomma solo una "piccola parte" del gioco, mentre per un chitarrista le "sfumature" di un elettrica sono molto piu importanti nella sua cultura.

certo sarebbe bello se si sviluppasse una figura di "pianista elettrico" analoga ai chitarristi, dove si cercano le proprie sfumature ma rimanendo sul tema (ossia il piano elettrico, non il passare dal rhodes all'hammond o a dei brass campionati), un po come franco d'andrea all'epoca dei primi dischi del perigeo, dove sostanzialmente suonava il fender rhodes e il piano acustico, sfruttandone le loro potenzialità esclusive.
Bellissima e lucidissima analisi,

approfitto per sottolineare che, un chitarrista lo sa bene, un qualunque pedale per chitarra può costare da poche decine di euro a centinaia, un set di pick-up può costare come un Keybo.X ed un cavo "esoterico" un quarto, tutto è relativo a cosa un musicista cerca.
Una tastiera top di gamma (che permette di passare dal piano, agli archi, ai fiati, ai synth mantenendo sempre un'altissima qualità) costa 3/4 mila euro, un synth monofonico di alta qualità può costare altrettanto, spendere circa un decimo di tale cifra per avere un expander che permette di fare quello che Keybo.X permette di fare con la semplicità con cui permette di farlo, crediamo abbia senso se è quello che si vuole (o si vuole provare a fare).

A proposito di tastiere, un' azienda (neo instrument) qualche anno fa, ha inserito sul mercato un' emulazione a pedale di un leslie 122 per processare suoni Hammond, pedale già da tanti emulato con altri pedali (roland per dirne una) e già inserito come effetto dentro ad ogni clone, in apparenza un pedale inutile (perché ce ne erano già mille ben suonanti) e fuori mercato (perchè costava circa il doppio della media degli altri prezzi e perchè di norma era già dentro i cloni) 400 euro (come un Keybo.X emo) per un effetto, uno soltanto.
Risultato: un successo!
Perchè suona meglio degli altri, ci sono musicisti che lo utilizzano con cloni molto costosi che implementano già ottime emulazioni di tale effetto internamente (in pratica spendono 2/3 mila euro per un clone top di gamma e poi acquistano a parte un pedale che costa 400 euro che devono portarsi dietro, alimentare e cablare) e tastieristi che lo usano con cloni che costano meno del pedale, in ogni caso l'effetto è uno soltanto: un rotary speaker!

Noi vogliamo, con Keybo.X creare un prodotto che offra meno opzioni degli altri ma meglio ingegnerizzate, realizzate e che suoni meglio, in particolare rispetto all'utilizzo che sponsorizziamo di farne (ovvero con effettistica e processori per chitarra).

Grazie e, se vi va, aiutateci a diffondere: https://www.kickstarter.com/projects/atpline/keybox

Gianluca.
  • Tama72
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10-10-19 06.02

@ AtpLine
Bellissima e lucidissima analisi,

approfitto per sottolineare che, un chitarrista lo sa bene, un qualunque pedale per chitarra può costare da poche decine di euro a centinaia, un set di pick-up può costare come un Keybo.X ed un cavo "esoterico" un quarto, tutto è relativo a cosa un musicista cerca.
Una tastiera top di gamma (che permette di passare dal piano, agli archi, ai fiati, ai synth mantenendo sempre un'altissima qualità) costa 3/4 mila euro, un synth monofonico di alta qualità può costare altrettanto, spendere circa un decimo di tale cifra per avere un expander che permette di fare quello che Keybo.X permette di fare con la semplicità con cui permette di farlo, crediamo abbia senso se è quello che si vuole (o si vuole provare a fare).

A proposito di tastiere, un' azienda (neo instrument) qualche anno fa, ha inserito sul mercato un' emulazione a pedale di un leslie 122 per processare suoni Hammond, pedale già da tanti emulato con altri pedali (roland per dirne una) e già inserito come effetto dentro ad ogni clone, in apparenza un pedale inutile (perché ce ne erano già mille ben suonanti) e fuori mercato (perchè costava circa il doppio della media degli altri prezzi e perchè di norma era già dentro i cloni) 400 euro (come un Keybo.X emo) per un effetto, uno soltanto.
Risultato: un successo!
Perchè suona meglio degli altri, ci sono musicisti che lo utilizzano con cloni molto costosi che implementano già ottime emulazioni di tale effetto internamente (in pratica spendono 2/3 mila euro per un clone top di gamma e poi acquistano a parte un pedale che costa 400 euro che devono portarsi dietro, alimentare e cablare) e tastieristi che lo usano con cloni che costano meno del pedale, in ogni caso l'effetto è uno soltanto: un rotary speaker!

Noi vogliamo, con Keybo.X creare un prodotto che offra meno opzioni degli altri ma meglio ingegnerizzate, realizzate e che suoni meglio, in particolare rispetto all'utilizzo che sponsorizziamo di farne (ovvero con effettistica e processori per chitarra).

Grazie e, se vi va, aiutateci a diffondere: https://www.kickstarter.com/projects/atpline/keybox

Gianluca.
Condivido, c'è anche il Burn della Gsi, ottimo prodotto e ricercatissimo.
In bocca al lupo emo
  • giosanta
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10-10-19 08.54

AtpLine ha scritto:
A proposito di tastiere, un' azienda (neo instrument) qualche anno fa, ha inserito sul mercato un' emulazione a pedale di un leslie 122 per processare suoni Hammond, pedale già da tanti emulato con altri pedali...

Emula un amplificatore (Leslie 122), appunto.
Io ho il suo omologo GSI Burn, che adopero essenzialmente per suonare in cuffia e registrare il mio Hammond (vero).
Tutto questo per dire, rifacendomi alla cortese risposta che hai dato sulle mie considerazioni precedenti, che posso condividere/capire la scelta di non avere effetti, visto il costo (medio) e le dimensioni di quelli veri, ma l'obbligo dell'ampli per evere un certo sound temo ne possa ridurre drasticamente il bacino d'interesse, ed è un peccato davvero.
  • wildcat80
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10-10-19 13.33

Vi faccio i miei più sinceri auguri; tuttavia, vi andate a inserire in un segmento di mercato non semplicissimo.
l'unico modo per fare goal è puntare su una qualità sonora imparagonabile a tutti i produttori attivi nel settore vintage stage piano, ed il livello è molto, molto alto.
  • AtpLine
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11-10-19 00.58

@ wildcat80
Vi faccio i miei più sinceri auguri; tuttavia, vi andate a inserire in un segmento di mercato non semplicissimo.
l'unico modo per fare goal è puntare su una qualità sonora imparagonabile a tutti i produttori attivi nel settore vintage stage piano, ed il livello è molto, molto alto.
Grazie mille, con il design e le funzionalità ci siamo distinti, con la qualità sonora faremo del nostro meglio!

Gianluca.
  • orange1978
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12-10-19 20.12

una cosa che potreste fare (e sarebbe molto interessante) è quella di poter rendere lo strumento configurabile a piacimento, come le nord.

intendo, questo apparecchio avrà una flash rom o qualcosa del genere sulla quale stoccare i campioni di rhodes etc...e non sarà certo infinita!
sarebbe bello poter dare all'utente, tramite magari una app on line o scaricabile, la possibilità di scegliere non solo gli eventuali suoni di contorno (che magari non interessano un cazzo a nessuno) ma proprio anche gli eventuali suoni dei quattro preset richiamabili da pedale, e la loro posizione nelle quattro locazioni.

per esempio, metti al caso che a me interessi avere solo un bel wurlitzer a200, un rhodes mk1 e magari un cp70 (se ci sarà ovviamente), poter essere libero di inserirli nella sequenza che preferisco, ad esempio che in posizione A/1 ci sia il wurlitzer (che uso di piu), cosi che all'accensione ci sia gia il piano preferito di default.

allo stato attuale per dire cè il clavinet nella posizione D/4, se però a me non interessasse il clavinet, sarebbe bello poter fare come nord ossia toglierlo attraverso una app e se farete altri suoni opzionali poterci mettere al suo posto un altro strumento, per esempio lo yamaha cp70, oppure addirittura nelle prime tre locazioni il clavinet nelle varie configurazioni pickup A/B etc...e all'ultima locazione il fender rhodes mk1....insomma fare si che a seconda delle esigenze l'utente possa personalizzarsi lo strumento sia nei suoni stessi che nella loro disposizione.

non so se tecnicamente il vostro progetto sia predisposto per poterlo fare autonomamente, intendo da un normale user tramite un app esterna/on line, o se sia previsto solo tramite aggiornamenti proprietari, come yamaha cp88, che per dire dicono assomigli molto a nord come filosofia ma non è vero per niente, puo essere espanso con nuovi suoni ma lo puo fare solo yamaha con degli aggiornamenti al sistema operativo.
sul cp88 tu come utente non puoi levare il bosendorfer e sostituirlo con un altro modello scaricato on line dal sito,ottimizzando la memoria a seconda delle tue esigenze, nord invece fa cosi e secondo me è stata commercialmente una delle loro strategie vincenti (forse la piu importante oltre al fattore peso/dimensioni ridotte).


ovviamente per fare tutto questo occorre avere una libreria consistente perche se mi dai uno strumento con 4 giga di flash e poi hai una libreria di 500 mega scarsi avrebbe poco senso, nord a differenza di yamaha ha sviluppato una libreria consistente e addirittura i suoni sono in 3/4 formati diversi a seconda della qualità, cosi che l'utente possa ottimizzare la memoria a seconda che preferisca la quantità (magari per una serata cover...dove servono 1000 suoni diversi da vasco rossi ai canti degli alpini) oppure la qualità (magari per una sessione studio o un tour con un artista importante che sceglie i suoi 3/4 suoni preferiti).

(è ovvio che se la tecnologia fosse come i pc/mac non ci sarebbe bisogno di scendere a compromessi perche basta cambiare l'hard disc con uno piu grosso per avere sia qualità che quantità....ma è un altro discorso, e ha altri prezzi).
  • zaphod
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12-10-19 21.06

@ orange1978
una cosa che potreste fare (e sarebbe molto interessante) è quella di poter rendere lo strumento configurabile a piacimento, come le nord.

intendo, questo apparecchio avrà una flash rom o qualcosa del genere sulla quale stoccare i campioni di rhodes etc...e non sarà certo infinita!
sarebbe bello poter dare all'utente, tramite magari una app on line o scaricabile, la possibilità di scegliere non solo gli eventuali suoni di contorno (che magari non interessano un cazzo a nessuno) ma proprio anche gli eventuali suoni dei quattro preset richiamabili da pedale, e la loro posizione nelle quattro locazioni.

per esempio, metti al caso che a me interessi avere solo un bel wurlitzer a200, un rhodes mk1 e magari un cp70 (se ci sarà ovviamente), poter essere libero di inserirli nella sequenza che preferisco, ad esempio che in posizione A/1 ci sia il wurlitzer (che uso di piu), cosi che all'accensione ci sia gia il piano preferito di default.

allo stato attuale per dire cè il clavinet nella posizione D/4, se però a me non interessasse il clavinet, sarebbe bello poter fare come nord ossia toglierlo attraverso una app e se farete altri suoni opzionali poterci mettere al suo posto un altro strumento, per esempio lo yamaha cp70, oppure addirittura nelle prime tre locazioni il clavinet nelle varie configurazioni pickup A/B etc...e all'ultima locazione il fender rhodes mk1....insomma fare si che a seconda delle esigenze l'utente possa personalizzarsi lo strumento sia nei suoni stessi che nella loro disposizione.

non so se tecnicamente il vostro progetto sia predisposto per poterlo fare autonomamente, intendo da un normale user tramite un app esterna/on line, o se sia previsto solo tramite aggiornamenti proprietari, come yamaha cp88, che per dire dicono assomigli molto a nord come filosofia ma non è vero per niente, puo essere espanso con nuovi suoni ma lo puo fare solo yamaha con degli aggiornamenti al sistema operativo.
sul cp88 tu come utente non puoi levare il bosendorfer e sostituirlo con un altro modello scaricato on line dal sito,ottimizzando la memoria a seconda delle tue esigenze, nord invece fa cosi e secondo me è stata commercialmente una delle loro strategie vincenti (forse la piu importante oltre al fattore peso/dimensioni ridotte).


ovviamente per fare tutto questo occorre avere una libreria consistente perche se mi dai uno strumento con 4 giga di flash e poi hai una libreria di 500 mega scarsi avrebbe poco senso, nord a differenza di yamaha ha sviluppato una libreria consistente e addirittura i suoni sono in 3/4 formati diversi a seconda della qualità, cosi che l'utente possa ottimizzare la memoria a seconda che preferisca la quantità (magari per una serata cover...dove servono 1000 suoni diversi da vasco rossi ai canti degli alpini) oppure la qualità (magari per una sessione studio o un tour con un artista importante che sceglie i suoi 3/4 suoni preferiti).

(è ovvio che se la tecnologia fosse come i pc/mac non ci sarebbe bisogno di scendere a compromessi perche basta cambiare l'hard disc con uno piu grosso per avere sia qualità che quantità....ma è un altro discorso, e ha altri prezzi).
Si sarebbe una feature utile. Magari con un buon suono di piano acustico, che andrebbe a snaturare il concetto di questo Keybo.x, però a me (e magari solo a me) servirebbe.
Servirebbe per il 90% dei casi che mi dicono “tranquillo, la tastiera c’è già” e poi fa cagare. Invece, mi presenterei con lo scatolotto e un cavo midi, e mi salverei la serata.

Dal mio punto di vista, troverei comodo avere qualche manopola in più, per:
- equalizzatore
- risposta dinamica
Spiego: equalizzatore (magari con medi parametrici) per qualche ritocco al volo di risonanze non volute; risposta dinamica, per non intervenire nel menu della master ma ritoccare direttamente la risposta alla dinamica del modulo. Faccio sempre così, non tocco quasi mai le curve delle master che uso, ma adeguo la risposta dell’host.
Chiaro che tutte queste modifiche sono corpose, magari ci penseranno dalla versione mk2, se le riterranno utili.

Un’ultima considerazione: non accetto mai di suonare per 50 euro, per vari motivi, tra cui includo anche il caricarsi in auto un impianto completo oltre al piano.
Con un modulo come questo mi potrei presentare con setup ultralight, con master 5 ottave, Keybo.x e amplino Marshall (ho un vecchio Valvestate che non so nemmeno più dove l’ho recuperato)... tre cosine piccole in auto e via... un sogno!! Se volete un setup completo, pagate emo

P.s. non voglio assolutamente dire che il Keybo.x è adatto ad una situazione cheap, assolutamente. Anzi... ne esaltavo solo la compattezza e leggerezza.
  • Dadopotter
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12-10-19 21.27

@ zaphod
Si sarebbe una feature utile. Magari con un buon suono di piano acustico, che andrebbe a snaturare il concetto di questo Keybo.x, però a me (e magari solo a me) servirebbe.
Servirebbe per il 90% dei casi che mi dicono “tranquillo, la tastiera c’è già” e poi fa cagare. Invece, mi presenterei con lo scatolotto e un cavo midi, e mi salverei la serata.

Dal mio punto di vista, troverei comodo avere qualche manopola in più, per:
- equalizzatore
- risposta dinamica
Spiego: equalizzatore (magari con medi parametrici) per qualche ritocco al volo di risonanze non volute; risposta dinamica, per non intervenire nel menu della master ma ritoccare direttamente la risposta alla dinamica del modulo. Faccio sempre così, non tocco quasi mai le curve delle master che uso, ma adeguo la risposta dell’host.
Chiaro che tutte queste modifiche sono corpose, magari ci penseranno dalla versione mk2, se le riterranno utili.

Un’ultima considerazione: non accetto mai di suonare per 50 euro, per vari motivi, tra cui includo anche il caricarsi in auto un impianto completo oltre al piano.
Con un modulo come questo mi potrei presentare con setup ultralight, con master 5 ottave, Keybo.x e amplino Marshall (ho un vecchio Valvestate che non so nemmeno più dove l’ho recuperato)... tre cosine piccole in auto e via... un sogno!! Se volete un setup completo, pagate emo

P.s. non voglio assolutamente dire che il Keybo.x è adatto ad una situazione cheap, assolutamente. Anzi... ne esaltavo solo la compattezza e leggerezza.
Ancora un po’ e si finisce per rivolere l’electro rack bello aggiornato emo
  • zaphod
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12-10-19 21.42

@ Dadopotter
Ancora un po’ e si finisce per rivolere l’electro rack bello aggiornato emo
emo vero!
  • keyboard7
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12-10-19 22.01

@ AtpLine
Grazie per il feedback positivo all'idea.

Certo che competere con marchi blasonati, nel loro mercato, è qualcosa di estremamente svantaggioso e lontano dalle nostre intenzioni.

D'altra parte Nord, che oggi detiene grandissima parte del mercato, è nata come piccola azienda ed ha saputo occupare quegli spazi lasciati vuoti da grandi marchi come Roland, Yamaha e Korg.

Il primo Nord Electro era uno strumento estremamente limitato, con pochi suoni e mono timbrico (peraltro è rimasto mono timbrico fino alla versione 4), eppure ha avuto un grandissimo successo perchè il poco che faceva lo faceva bene e, per sottolineare quanto togliere risorse a qualcosa ed investirle su altro possa essere utile (della serie "less is more"), qualche anno dopo hanno creato il nord piano, in pratica un electro (hp) senza organo che non costa come un electro meno l'organo ma come un'electro, questo perchè ahimè, la parte di generazione, al netto di quello che gli fai fare, non puoi più di tanto ridimensionarla, pena perdita di qualità generale e sonora.

La nostra idea è un pò simile, fare poco ma bene e in più stimolare la creatività, la customizzazione e la sperimentazione, per dedicarsi alla musica in prima istanza e poi al resto, io stesso ho diversi strumenti che fanno mille cose ma, di norma, utilizzo sempre i soliti quattro emo suoni.

Ovviamente il discorso è estremamente complesso e questo è solo il nostro punto di vista, tuttavia grazie per l'attenzione che ci prestate.

Qui un nuovo video:

https://youtu.be/goabXl_0uNQ

Se vi va, ascoltate e condividete.

Grazie, Gianluca.
Ciao, l’idea mi piace ma manca il CP80... non potete aggiungere il mitico Yamaha CP80?
  • Tama72
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12-10-19 22.12

@ zaphod
Si sarebbe una feature utile. Magari con un buon suono di piano acustico, che andrebbe a snaturare il concetto di questo Keybo.x, però a me (e magari solo a me) servirebbe.
Servirebbe per il 90% dei casi che mi dicono “tranquillo, la tastiera c’è già” e poi fa cagare. Invece, mi presenterei con lo scatolotto e un cavo midi, e mi salverei la serata.

Dal mio punto di vista, troverei comodo avere qualche manopola in più, per:
- equalizzatore
- risposta dinamica
Spiego: equalizzatore (magari con medi parametrici) per qualche ritocco al volo di risonanze non volute; risposta dinamica, per non intervenire nel menu della master ma ritoccare direttamente la risposta alla dinamica del modulo. Faccio sempre così, non tocco quasi mai le curve delle master che uso, ma adeguo la risposta dell’host.
Chiaro che tutte queste modifiche sono corpose, magari ci penseranno dalla versione mk2, se le riterranno utili.

Un’ultima considerazione: non accetto mai di suonare per 50 euro, per vari motivi, tra cui includo anche il caricarsi in auto un impianto completo oltre al piano.
Con un modulo come questo mi potrei presentare con setup ultralight, con master 5 ottave, Keybo.x e amplino Marshall (ho un vecchio Valvestate che non so nemmeno più dove l’ho recuperato)... tre cosine piccole in auto e via... un sogno!! Se volete un setup completo, pagate emo

P.s. non voglio assolutamente dire che il Keybo.x è adatto ad una situazione cheap, assolutamente. Anzi... ne esaltavo solo la compattezza e leggerezza.
Hai ragione qualche controllo in più non fa mai male, però si potrebbe mettere il pedalino chitarristico quello con l'equalizzatore.
praticamente ci si porta una valigetta con all'interno i vari pedali già collegati da mettere per terra ( come fanno i chitarristi ).
  • orange1978
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12-10-19 22.52

@ zaphod
Si sarebbe una feature utile. Magari con un buon suono di piano acustico, che andrebbe a snaturare il concetto di questo Keybo.x, però a me (e magari solo a me) servirebbe.
Servirebbe per il 90% dei casi che mi dicono “tranquillo, la tastiera c’è già” e poi fa cagare. Invece, mi presenterei con lo scatolotto e un cavo midi, e mi salverei la serata.

Dal mio punto di vista, troverei comodo avere qualche manopola in più, per:
- equalizzatore
- risposta dinamica
Spiego: equalizzatore (magari con medi parametrici) per qualche ritocco al volo di risonanze non volute; risposta dinamica, per non intervenire nel menu della master ma ritoccare direttamente la risposta alla dinamica del modulo. Faccio sempre così, non tocco quasi mai le curve delle master che uso, ma adeguo la risposta dell’host.
Chiaro che tutte queste modifiche sono corpose, magari ci penseranno dalla versione mk2, se le riterranno utili.

Un’ultima considerazione: non accetto mai di suonare per 50 euro, per vari motivi, tra cui includo anche il caricarsi in auto un impianto completo oltre al piano.
Con un modulo come questo mi potrei presentare con setup ultralight, con master 5 ottave, Keybo.x e amplino Marshall (ho un vecchio Valvestate che non so nemmeno più dove l’ho recuperato)... tre cosine piccole in auto e via... un sogno!! Se volete un setup completo, pagate emo

P.s. non voglio assolutamente dire che il Keybo.x è adatto ad una situazione cheap, assolutamente. Anzi... ne esaltavo solo la compattezza e leggerezza.
....basterebbe avere una qualsiasi tastiera a 5 ottave moderna x lo scopo, se ci pensi avere un setup per eventi da battaglia è possibile con qualsiasi strumento perche oggi comunque i suoni di strumenti come kross, modx, m50, fa06...sono strepitosi, senza contare un leggerissimo nord electro 61.

qualsiasi di questi strumenti puo essere collegato a un valvestate di merda, unica cosa per via del segnale piu hot potresti avere risposte dell'ampli non ottimali, ma la cosa sarebbe risolvibile con un palmer "daccapo", che converte il segnale line out del synth in hiZ (presente di serie invece nel keyboX), 60 euro, made in germany (mica robaccia tipo all u can eat chinese).

forse questo nuovo strumento azzardo a dire interesserà di piu il super pro piuttosto che "il temerario che accetta di suonare anche per 20 euro ma non vuole troppi sbattimenti giustamente"!

voglio dire, portarsi in giro il pedalino l'alimentatore, la master, il cavo midi, l'alimentatore della master, i cavi di riserva, l'ampli....per me è uno sbattimento maggiore che uscire con una sola tastiera self contained, tanto oramai la qualità sonora è altissima anche nelle serie economiche, invece questo pedalino paradossalmente puo spingere a sperimentare, tipo farsi una pedal train con autentici pedalini analogici, e magari un vero ampli valvolare, quando invece compri una modx o un montage che hanno gia dentro tutto non viene naturale cercare effettistica esterna, anche per ragioni tecniche (dovresti usare le uscite separate almeno), si finisce spesso poi a usare i numerosi presets, la vedo insomma come una cosa quindi piu "di nicchia", anche perche non è che risparmi molto...
se consideriamo il costo del pedalino, poi la pedal train (altre 90/100 euro), alimentatore distributore (altri 150/200 euro), almeno 3/4 pedali boutique o comunque belli, analogici (sennò tanto vale comprare una modx....e altri 500/600 euro di effetti), poi cavi klotz, reference o almeno mogami (altri 100/150 euro), poi il cavo vovox all'argento per andare all'ampli (altri 200 euro), poi l'ampli valvolare (oppure un buon simulatore di speaker/amp, altri 600/1000 euro), poi una master almeno a 76 tasti pesati per ricreare al meglio il feeling del piano elettrico (altri 450 euro almeno).....quanto cazzo fa? fate due conti.

cè praticità? ma non scherziamo, sicuro è piu pratico uscire con una tastiera e bon, una nord electro o una nord stage, oppure un kronos 73....anche perche il pedalino non lo suoni con la forza del pensiero, serve comunque un controller fisico (tastiera) e pure bello se vuoi anche suonare bene!

cè convenienza? ma in che film....facendo le cinesate senza dubbio, tipo pedalini yoyo/behringer, cavi proel da 1 euro a cavo, master keyboard plasticosa made in china (e con meccanica da tendinite), ampli bugera, simulatore zoom....certo spendi poco, ma che qualità hai? se vuoi una vera qualità "analogica", che ti darebbe un motivo valido per fare uno sbattimento del genere, poi spenderesti come una nord o quasi, e per avere solo 3 piani elettrici!

cè qualità? eh senza dubbio, effetti analogici, amplificatore valvolare...sicuro tutto più autentico e piu figo, però più complesso da gestire (e piu costoso).