industrializzazione, cultura e musica

  • orange1978
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22-10-19 20.38

lucablu ha scritto:
nsomma: Culture che a noi sembrano arretrate e primitive, in realtà, in alcuni casi, possono essere più raffinate della nostra..


sisi...sicuro! guarda prima che gli arabi faranno quello che hanno fatto js bach, mozart, vivaldi e beethoven, in termini di purezza polifonica, armonica e contrappunto, fanno prima ad arrivare i marziani di mars attacks!
  • orange1978
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22-10-19 20.41

ahivela ha scritto:
circa come il nostro antico comma.


appunto, potremmo farle anche noi quelle stupidaggini, gli archi classici possono eseguire note calanti o crescenti come vuoi, basta volerlo sfruttare, evidentemente non era ritenuto necessario, ma musicisti contemporanei lo hanno sfruttato eccome.
  • anonimo

23-10-19 09.02

@ orange1978
lucablu ha scritto:
nsomma: Culture che a noi sembrano arretrate e primitive, in realtà, in alcuni casi, possono essere più raffinate della nostra..


sisi...sicuro! guarda prima che gli arabi faranno quello che hanno fatto js bach, mozart, vivaldi e beethoven, in termini di purezza polifonica, armonica e contrappunto, fanno prima ad arrivare i marziani di mars attacks!
Vedi Andrea che vieni nel mio caruggio....Bach, Beehtoven, Mozart, Vivaldi...musica dell'era pre-industriale, quando un'opera d'arte era un oggetto unico, artigianale, e non un prodotto industriale fatto "in serie" emo
  • anonimo

23-10-19 09.28

orange1978 ha scritto:
...quanto conta l'industrializzazione di una nazione e la sua potenza economica nel progresso artistico?


se si parla di strumentazione musicale e canali di diffusione lo sviluppo dell'elettronica ha avuto un ruolo fondamentale, ma del resto nel passato è successo lo stesso prima e dopo il pianoforte o della musica scritta

per quanto riguarda l'industrializzazione la domanda può essere ampliata ad altri campi, tipo perchè in africa non ci sono aziende automobilistiche...

se entriamo nel campo della cultura la faccenda si fa complessa, sicuramente un ambiente culturalmente elevato cerca una musica non banale
  • Raptus
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23-10-19 09.52

@ anonimo
Vedi Andrea che vieni nel mio caruggio....Bach, Beehtoven, Mozart, Vivaldi...musica dell'era pre-industriale, quando un'opera d'arte era un oggetto unico, artigianale, e non un prodotto industriale fatto "in serie" emo
Bah... capisco la provocazione (spero che sia una provocazione emo) ma è estremistico dai.
La musica è sempre stata figlia della società e prodotta con strumenti che seguono l'evoluzione tecnologica del tempo.
Ci si dimentica che la musica dovrebbe essere, al pari delle altre forme d'arte, espressione di un significato, canalizzatore di messaggi e soprattutto appartenente a tutti gli esseri umani.
La musica pre-industriale era per pochi, fatta da una elite per l'elite... vogliamo eliminare tutta la musica che è venuta dopo che è stata fatta da gente che non frequentava i salotti ma anzi, soffriva proprio a causa delle ingiustizie sociali?
  • anonimo

23-10-19 09.56

@ Raptus
Bah... capisco la provocazione (spero che sia una provocazione emo) ma è estremistico dai.
La musica è sempre stata figlia della società e prodotta con strumenti che seguono l'evoluzione tecnologica del tempo.
Ci si dimentica che la musica dovrebbe essere, al pari delle altre forme d'arte, espressione di un significato, canalizzatore di messaggi e soprattutto appartenente a tutti gli esseri umani.
La musica pre-industriale era per pochi, fatta da una elite per l'elite... vogliamo eliminare tutta la musica che è venuta dopo che è stata fatta da gente che non frequentava i salotti ma anzi, soffriva proprio a causa delle ingiustizie sociali?
Più che una provocazione è un'attualizzazione del primo saggio di Heidegger contenuto in "Sentieri Interrotti" (l'origine dell'opera d'arte).

In estrema sintesi, il circuito ermeneutico opera d'arte-artista sfocia nella definizione di opera d'arte come oggetto unico, irripetibile, punto d'incontro tra "cosità materiale" e intenzione creativa, ovvero detto in altro modo tra terra (materia) e mondo (cultura).

Se ne evince, ma del resto Heidegger lo afferma a chiare lettere, che arte ed industrializzazione sono incompatibili.
  • giosanta
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23-10-19 10.21

Cyrano ha scritto:
Heidegger lo afferma a chiare lettere, che arte ed industrializzazione sono incompatibili.

Con tutto il rispetto è il, rispettabilissimo, pensiero di Heidegger.
Casomai l'industrializzazione ha messo in crisi l'artigianato, dicotomia risolto poi dalla Bauhaus. Questo agli inizi del secolo scorso, ora con le nuove tecnologie a disposizione il confine tra industria e artigianato é reso ancora più evenescente.
Ma l'arte, priva per definizione di riscontri utilitaristici, si nutre del contesto in cui nasce, quale che sia.
Tintoretto è arte, Picasso (figlio del novecento industriale) no? La Quinta di L.V.B. è arte, la Settima di Schostakowitsch no?
  • anonimo

23-10-19 10.21

Cyrano ha scritto:
Se ne evince, ma del resto Heidegger lo afferma a chiare lettere, che arte ed industrializzazione sono incompatibili.


non si può negare però che ci sia stata un influenza
  • anonimo

23-10-19 10.24

@ anonimo
Cyrano ha scritto:
Se ne evince, ma del resto Heidegger lo afferma a chiare lettere, che arte ed industrializzazione sono incompatibili.


non si può negare però che ci sia stata un influenza
Certo, un'influenza nefasta, che ha gradualmente trasformato la musica (o gran parte di essa) da un tentativo (a volte riuscito e a volte no) di produrre arte ad un metodo di produzione seriale di beni di consumo
  • markelly2
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23-10-19 10.31

@ anonimo
Certo, un'influenza nefasta, che ha gradualmente trasformato la musica (o gran parte di essa) da un tentativo (a volte riuscito e a volte no) di produrre arte ad un metodo di produzione seriale di beni di consumo
Questo è vero se il prodotto nasce già con intento commerciale.
Se questo avviene DOPO che il prodotto artistico ha preso vita, da parte di altri individui terzi, credo sia ben diverso.
  • anonimo

23-10-19 10.37

@ markelly2
Questo è vero se il prodotto nasce già con intento commerciale.
Se questo avviene DOPO che il prodotto artistico ha preso vita, da parte di altri individui terzi, credo sia ben diverso.
Questo è vero, giusta osservazione