Korg MS-20 FS a colori!

  • giosanta
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23-02-21 10.09

Nei colori nulla di male, anzi.
Se non sono affetti dalla, ridicola, penosa, improponibile, presenza dei minitasti, qui come in qualsiasi altro prodotto, vanno benissimo pure colorati.
  • berlex65
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23-02-21 11.28

@ orange1978
la korg ms20 è uno dei synth piu riusciti nella storia, costava poco già all'epoca come oggi, perfetto per chi inizia e vuole imparare, perfetto per chi ama sperimentare e integrarlo con altro (pedalini, effetti, loopstation, alla stessa stregua di cio che farebbe un chitarrista), perfetto per il musicista che vuole uno strumento semplice, compatto, e con un bel suono.

del resto, sull'ms20 si sono formati molti musicisti elettronici che negli anni 90 sono diventati una leggenda, vedi william orbit, aphex twin, goldfrapp, mr oizo (flat beat), moltissimi musicisti poi della scena indie e underground come il trip hop....

ecco diciamo che per quel che mi riguarda farlo in diversi colori mi fa troppo operazione commerciale, un po come la playstation che prima esce nera, bianca, poi rossa....e korg sta un po copiando questa idea di marketing dal mondo consumer, un tempo difficilmente lo si sarebbe fatto (poi dipende, per dire SH101 roland già all'epoca la fecero in tre colori).
Concordo alla grande... E' lo strumento che da sempre rimpiango e che mi ha fatto capire e conoscere quelle nozioni basilari sull'utilizzo di un synth (e sempre quelle sono rimaste emoemo per me).
Pagato nuovo 700.000 lire nel 1982...rivenduto ahimè nel 1996 a 1.200.000 ma avrei fatto bene a tenermelo.
Ciao
Paolo
  • giosanta
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23-02-21 11.40

berlex65 ha scritto:
...rivenduto ahimè nel 1996 a 1.200.000 ma avrei fatto bene a tenermelo...

certo l'hai fatta grossa.
  • berlex65
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23-02-21 11.49

@ giosanta
berlex65 ha scritto:
...rivenduto ahimè nel 1996 a 1.200.000 ma avrei fatto bene a tenermelo...

certo l'hai fatta grossa.
eh si non mi ha cambiato la vita!!emoemo
Battute a parte, allora non era ancora iniziato il "mercato del vintage" (erano tutti incollati alle workstation) e quindi i prezzi erano buoni: il jupiter 6 l'ho venduto l'anno dopo a 1.800.000 lire mi pare o forse poco meno.. Pensa teemoemo.
Comunque il korg MS20 lo vorrei ricomprare visto che ha i tasti standard.
Ciao
Paolo
  • giosanta
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23-02-21 13.11

berlex65 ha scritto:
...Battute a parte, allora non era ancora iniziato il "mercato del vintage" (erano tutti incollati alle workstation) e quindi i prezzi erano buoni: il jupiter 6 l'ho venduto l'anno dopo a 1.800.000 lire mi pare o forse poco meno.. Pensa te

Battute sino ad un certo punto. Ricordo con orrore e sgomento il passaggio dall'analogico al digitale... ma l'ancoraggio al mio Hammond non l'ho mai mollato.
  • berlex65
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23-02-21 16.17

@ giosanta
berlex65 ha scritto:
...Battute a parte, allora non era ancora iniziato il "mercato del vintage" (erano tutti incollati alle workstation) e quindi i prezzi erano buoni: il jupiter 6 l'ho venduto l'anno dopo a 1.800.000 lire mi pare o forse poco meno.. Pensa te

Battute sino ad un certo punto. Ricordo con orrore e sgomento il passaggio dall'analogico al digitale... ma l'ancoraggio al mio Hammond non l'ho mai mollato.
si..infatti e hai fatto benissimo! Mi ricordo sempre l'epoca in cui facevano l'Hammond con il DX7..e quel suono aveva prevalso su quello di the king!
Ciao
Paolo
  • SimonKeyb
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23-02-21 21.30

@ berlex65
si..infatti e hai fatto benissimo! Mi ricordo sempre l'epoca in cui facevano l'Hammond con il DX7..e quel suono aveva prevalso su quello di the king!
Ciao
Paolo
la cosa assurda non è tanto nella dance o elettronica dove il suono dell'organo digitale aveva un suo perchè, piuttosto ascoltare artisti e generi dove non c'era motivo di utilizzare surrogati simili neanche per motivi di budget. Anche nel blues-blues/pop dove l'hammond aveva una sua importanza venivano spesso preferiti cloni o pseudocloni (assemblando moduli TX7) va a capire..
  • anumj
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25-02-21 18.26

orange1978 ha scritto:
ecco diciamo che per quel che mi riguarda farlo in diversi colori mi fa troppo operazione commerciale, un po come la playstation che prima esce nera, bianca, poi rossa....e korg sta un po copiando questa idea di marketing dal mondo consumer, un tempo difficilmente lo si sarebbe fatto (poi dipende, per dire SH101 roland già all'epoca la fecero in tre colori).


Guarda, ti dirò, lo trovo comunque meno pacchiano di quanto hanno fatto con il Minimoog Gold edition o come minchia si chiamava. Davvero un pugno in un occhio esteticamente e un calcio nei coglioni a quei musicisti che contano i centesimi per fare la spesa.
  • orange1978
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25-02-21 18.41

anumj ha scritto:
Minimoog Gold edition o come minchia si chiamava


ahh sai che non ce l'ho presente? ...ma ricordo invece la dx7 II millennium mi pare, una dx7 seconda serie che era anche per l'occasione a 76 tasti mi pare e con una strana colorazione oro e bianca, e infatti anche yamaha non scherza, montage o motif xf bianchi per esempio, che io trovo alquanto pacchiani.

invece, kurzweil fece un vero capolavoro, la K2500 AES (Audio Elite System), che era una 2500X completa di ogni accessorio ed espansione possibile, corredata di una fornitissima library su cd rom nei quali trovavano posto migliaia di samples di ogni genere, costo a parte di credo 30 milioni di lire, la cosa bella era l'estetica....pannello color champagne molto di classe, e finiture laterali in radica, una vera rolls royce con i tasti, bellissima davvero...certo l'avessero proposta a un po meno (anche perche sostanzialmente era ne piu ne meno una K2500X full optional).

La stessa cosa in piccolo la fecero con il K2VXs che è sempre stato il mio sogno averne uno, anche se possedevo numerose K2000 mi sarebbe piaciuto averne uno color grigio topo con il pannello nero, anche li strumento secondo me molto di classe, del resto il buon gusto non te lo puoi inventare.
  • orange1978
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25-02-21 18.45

@ giosanta
Nei colori nulla di male, anzi.
Se non sono affetti dalla, ridicola, penosa, improponibile, presenza dei minitasti, qui come in qualsiasi altro prodotto, vanno benissimo pure colorati.
questo odio dei minitasti è solo un problema cerebrale, probabilmente chi non sa suonare i minitasti non sa suonare manco su quelli grandi.

esistono infatti, i minitasti, sin dai tempi remoti, su alcuni clavicembali la misura era ben piu ridotta, senza contare di strumenti come Ondes Martenot o Ondioline/Clavioline, che hanno trovato posto in orchestra e usati da compositori come Messiaen, Mihlaud, Jarre, Varèse....e nessuno si è mai lamentato!

certo se devi suonare la sonata in si minore di liszt posso capire che i minitasti non vadano bene, ma su uno strumento monofonico solista come un MS20 sono un ottima scelta, bisogna solo prenderci la mano.
  • SimonKeyb
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25-02-21 21.46

orange1978 ha scritto:
questo odio dei minitasti è solo un problema cerebrale, probabilmente chi non sa suonare i minitasti non sa suonare manco su quelli grandi.

esistono infatti, i minitasti, sin dai tempi remoti, su alcuni clavicembali la misura era ben piu ridotta, senza contare di strumenti come Ondes Martenot o Ondioline/Clavioline, che hanno trovato posto in orchestra e usati da compositori come Messiaen, Mihlaud, Jarre, Varèse....e nessuno si è mai lamentato!

Sei tremendo emo però condivido tutto. molte tastiere storiche nascevano con i minitasti, e non erano visti come limite.
Altro esempio, l'orrenda Keytar Yamaha di Chick Corea nei live dell'Elektric Band aveva i tasti mini non so se qualcuno se ne è mai accorto, e non mi pare lo limitassero più di tanto o la suonasse malvolentieri.

O ancora, ho visto anni fa Aaron Parks con Omer Avital, faceva dei soli su una masterina 49 tasti mini senza sbagliare una nota. Gli chiesi dopo il concerto come si trovava a suonare su una tastiera mini, mi ha guardato un pò straniato come se gli avessi chiesto se suona con le mani o con i piedi.

Il problema forse è più delle meccaniche mini di scarsa qualità (tipo quella di MS20mini che è immondizia per me ma la suono lo stesso senza problemi) però ce ne sono di ottime come quelle dei Reface o di Jupiter Xm
  • giosanta
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25-02-21 22.05

orange1978 ha scritto:
questo odio dei minitasti è solo un problema cerebrale, probabilmente chi non sa suonare i minitasti non sa suonare manco su quelli grandi.

Può essere. In effetti il mio tasso tecnico è abbastanza limitato, ne posso escludere problemi cerebrali. Mi concederai tuttavia che essendo miei i soldi, li spenda per quello che mi piace.
  • orange1978
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26-02-21 00.07

@ giosanta
orange1978 ha scritto:
questo odio dei minitasti è solo un problema cerebrale, probabilmente chi non sa suonare i minitasti non sa suonare manco su quelli grandi.

Può essere. In effetti il mio tasso tecnico è abbastanza limitato, ne posso escludere problemi cerebrali. Mi concederai tuttavia che essendo miei i soldi, li spenda per quello che mi piace.
è piu che ovvio che le scelte personali non siano in alcun modo messe in discussione, uno compra ciò che ritiene adatto alle proprie esigenze e guai se non fosse cosi.

quello che trovo però assurdo è il dover leggere (molto spesso qui) un generale disprezzo nei confronti di soluzioni alternative come i minitasti o altro, come se il mondo stesso dovesse finire appena dopo il proprio piccolo orticello, è segno di mentalità chiusa.
  • anumj
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02-03-21 21.39

orange1978 ha scritto:
invece, kurzweil fece un vero capolavoro, la K2500 AES (Audio Elite System), che era una 2500X completa di ogni accessorio ed espansione possibile


Mi viene da piangere.


Sontuosa, ma non pacchiana. Un'opera d'arte. Credo che l'AES rappresenti il punto massimo dello splendore Kurzweil.
  • orange1978
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02-03-21 23.01

anumj ha scritto:
Sontuosa, ma non pacchiana. Un'opera d'arte. Credo che l'AES rappresenti il punto massimo dello splendore Kurzweil.

assolutamente si, un vero capolavoro di ingegneria, ha l'appeal di un prodotto di liuteria/artigianale ma con il mood tecnologico industriale di alto livello.
inoltre è uno strumento che sul palco faceva scena ma senza risultare pacchiano...
  • anumj
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02-03-21 23.46

orange1978 ha scritto:
esistono infatti, i minitasti, sin dai tempi remoti, su alcuni clavicembali la misura era ben piu ridotta


Senza dimenticare certi organi a canne che ancora oggi riempono di musica (e non solo sacra o rinascimentale) alcune tra le più importanti cattedrali nel mondo.

  • orange1978
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03-03-21 03.09

@ anumj
orange1978 ha scritto:
esistono infatti, i minitasti, sin dai tempi remoti, su alcuni clavicembali la misura era ben piu ridotta


Senza dimenticare certi organi a canne che ancora oggi riempono di musica (e non solo sacra o rinascimentale) alcune tra le più importanti cattedrali nel mondo.

assolutamente....poi è chiaro che per suonare il pianoforte in maniera professionale servono i tasti pesati e di misura standard, anche se in teoria sarebbe possibile suonarlo anche con una tastiera piu ridotta.

su alcuni synth monofonici la scelta di tasti a scala ridotta è assolutamente sensata, a patto che ovviamente siano di qualità e...abbiano sotto una meccanica di qualità, anche perche se la meccanica fa schifo la suonabilità sarebbe uno schifo ugualmente, anche con i tasti standard.
  • anonimo
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03-03-21 07.20

I minitasti sono come il cambio automatico di un'automobile. Le prime volte sei disorientato e schiacci inavvertitamente il freno (inchiodando) pensando di premere sulla frizione.

Quando ti abitui al cambio automatico non fai piu' errori, sia quando cambi vettura (con cambio manuale) che quando non guidi piu' da tempo una vettura automatica.

Stessa cosa per i minitasti : la prima volta cristoni sbagliando a tenere le ottave e premendo i tasti sbagliati. Dopo qualche ora ti abitui e l'abitudine e' per sempre.

La mia prima minitasti e' stata il micro korg, seguita dal mininova (non mi sono abituato invece ai tasti mininova che si rompono grr !!!) Ora passo tranquillamente da un passo all'altro senza problemi, anche dopo mesi che non suono minitasti...
  • orange1978
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03-03-21 15.09

ma io in realtà non ho mai avuto problemi nemmeno la prima volta, forse perche gli ho sempre suonati fin da piccolo sulle casio giocattolo e yamaha, ma anche dopo anni che non le suonavo quando presi il micropiano lo suonavo dopo mezz'ora senza problema.

certo siamo sempre li, suonare brani difficilissimi è un problema, basti pensare che i chitarristi classici quando si fanno fare una classica su misura da liuteria, o quando ne comprano una già fatta che li soddisfa, rifiutano di suonare altre chitarre! ....conosco diversi chitarristi concertisti e insegnanti che ne hanno una, e dicono "eh no non posso avere due chitarre perche poi se mi abituo a una suonando l'altra che ha il manico leggermente diverso perdo precisione"....parliamo di differenze millimetriche, una chitarra infatti sia elettrica che classica, se cambi marca o modello tipo passi da jaguar a telecaster, il manico cambia, la jaguar ha un diapason piu corto per esempio, ma anche nella classica puo variare.

questo per dire che ad altissimi livelli in cui suoni musica concertistica come i recuerdos de l'alhambra o asturias o il concerto di aranjuez, anche pochi millimetri possono stando a quel che dicono i concertisti classici fare la differenza, figuriamoci quindi dei minitasti, sarebbe come far suonare un chitarrista con una chitarra grande come un ukulele, ti manderebbe a fanculo.

però....nei contesti "pop/rock", musica elettronica, anche fusion, per il ruolo che i sintetizzatori o i bass synth devono avere, per le parti che andranno a suonare solitamente monofoniche addirittura, rimpicciolire la tastiera non produce un risultato secondo me cosi devastante sulla precisione dell'esecutore, anzi in certi casi puo addirittura giovare perche con le distanze piu corte si possono fare passaggi legati piu velocemente mantenendo intervalli piu ampi, cosa utile sulle basslines per esempio, è chiaro invece che quando hai brani pianistici polifonici ottocenteschi dove spesso hai salti di ottave e accordi con salti della mano sinistra come in certi valzer di chopin o rapsodie di liszt, li devi avere l'intervallo nella memoria, e quindi sviluppare automatismo per via delle velocità con cui vengono eseguiti, in questi casi sono perfettamente d'accordo che non hanno senso.

...se invece parliamo del "toy piano" hanno ancora senso perche il toy piano ha un ruolo/letteratura diverso dal pianoforte vero, il korg micropiano infatti era un toy piano moderno alla fine, con dei suoni aggiuntivi.
  • anonimo
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04-03-21 07.34

orange1978 ha scritto:
ma io in realtà non ho mai avuto problemi nemmeno la prima volta


Neppure io.. Al limite qualche errore iniziale (nella prima ora di utilizzo) sugli intervalli (terze, quinte, ottave).. Da allora posso stare anche un anno senza suonare minitasti, ma quando riprendo e' come se non avessi mai smesso.

Va ricordato che sui minitasti non ci suoni Rachmaninov, ma pad, assoli lead e cose simili, e una volta abituato al passo (cosa che succede in breve tempo) spesso ti ci trovi perfin meglio che sul passo normale.

Ho visto piu' volte il microkorg in contesti live e addirittura Jazz professionali.

Un tastierista deve sapersi abituare a tutti i tipi di tastiera (pianoforte, synth, organo, organo liturgico, passi e pesature diverse ecc). Non e' un pianista da sala da concerto..

Walter Savelli (tastierista di Baglioni) agli allievi che provenivano dal conservatorio diceva "dimenticate gran parte delle tecniche del conservatorio, perche' in musica moderna bisogna imparare a suonare piu' sporco"..