Sintetizzatore serio

  • MiLord
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19-02-21 22.20

valenciano ha scritto:
occorre sapere bene cosa si vuole da un sintetizzatore : analogico, digitale, Va

Questa domanda, data la mia palese inesperienza, mi incuriosisce e chiedo sinceramente:
dato che gli analogici odierni, che io sappia, non risentono dei problemi di accordatura come negli anni '70, quali aspetti possono far preferire un digitale o un Va, a un analogico?
  • PandaR1
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19-02-21 22.48

@ MiLord
valenciano ha scritto:
occorre sapere bene cosa si vuole da un sintetizzatore : analogico, digitale, Va

Questa domanda, data la mia palese inesperienza, mi incuriosisce e chiedo sinceramente:
dato che gli analogici odierni, che io sappia, non risentono dei problemi di accordatura come negli anni '70, quali aspetti possono far preferire un digitale o un Va, a un analogico?
Polifonia, numero di forme d'onda anche molto complesse... un analogico non puo' arrivare alla versatilita' di un VA perche' ovviamente in digitale puoi fare cose che per farle in analogico richiederebbero circuiti dedicati, in digitale aggiungere una forma d'onda e' un attimo, basta modificare una wavetable, sia per gli oscillatori che per gli lfo, ad esempio... idem per la matrice di modulazione, in analogico devi tirare delle piste, in digitale ti basta cambiare un algoritmo per modulare qualcosa che prima non potevi modulare... l'unica cosa versatile _quasi_ quanto il software e' un fpga, che nel limite dei gate presenti ti consente di riconfigurare il circuito a piacimento... certo se il va viene programmato per replicare fedelmente solo le 3/4 forme d'onda classiche a quel punto meglio un analogico, ma in realta' praticamente tutti i va vanno oltre la sinusoide/triangolare/quadra
  • MiLord
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19-02-21 23.05

@ PandaR1
Polifonia, numero di forme d'onda anche molto complesse... un analogico non puo' arrivare alla versatilita' di un VA perche' ovviamente in digitale puoi fare cose che per farle in analogico richiederebbero circuiti dedicati, in digitale aggiungere una forma d'onda e' un attimo, basta modificare una wavetable, sia per gli oscillatori che per gli lfo, ad esempio... idem per la matrice di modulazione, in analogico devi tirare delle piste, in digitale ti basta cambiare un algoritmo per modulare qualcosa che prima non potevi modulare... l'unica cosa versatile _quasi_ quanto il software e' un fpga, che nel limite dei gate presenti ti consente di riconfigurare il circuito a piacimento... certo se il va viene programmato per replicare fedelmente solo le 3/4 forme d'onda classiche a quel punto meglio un analogico, ma in realta' praticamente tutti i va vanno oltre la sinusoide/triangolare/quadra
Ottimo, grazie! Non immaginavo quanto fosse più versatile un va. Ho sempre paragonato le varie tipologie di synth solo dal punto di vista sonoro, ovvero a parità di settaggio, anche se in effetti a volte sembra che le differenze siano davvero minime alle mie orecchie fra un va e un analogico emo
Probabilmente anche perchè non so quali aspetti confrontare al meglio.
Thanks! emo

P.s: Ho notato che ci sono synth ibridi. Ovvero con due oscillatori analogici e uno digitale, per esempio. Come nel prologue o nel minilogue xd. Sembrano un'ottima soluzione dal punto di vista della versatilità, no?
  • giosanta
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19-02-21 23.31

PandaR1 ha scritto:
Polifonia, numero di forme d'onda anche molto complesse... un analogico non puo' arrivare alla versatilita' di un VA...

Verissimo. Incontestabile. Ma diciamo pure (o perlomeno è mia assoluta convinzione) che hanno "un'anima" diversa.
  • PandaR1
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20-02-21 11.26

@ MiLord
Ottimo, grazie! Non immaginavo quanto fosse più versatile un va. Ho sempre paragonato le varie tipologie di synth solo dal punto di vista sonoro, ovvero a parità di settaggio, anche se in effetti a volte sembra che le differenze siano davvero minime alle mie orecchie fra un va e un analogico emo
Probabilmente anche perchè non so quali aspetti confrontare al meglio.
Thanks! emo

P.s: Ho notato che ci sono synth ibridi. Ovvero con due oscillatori analogici e uno digitale, per esempio. Come nel prologue o nel minilogue xd. Sembrano un'ottima soluzione dal punto di vista della versatilità, no?
Infatti, volevo aggiungerlo nel mio post... proprio per aggiungere versatilita' ultimamente korg ad esempio si e' messa ad aggiungere un osc wavetable ai suoi synth analogici. A mio parere e' una genialata.
  • wildcat80
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20-02-21 11.50

L'oscillatore digitale della serie logue è molto di più, qui ci sono più info. È comune a NTS1, Minilogue e Prologue, cambiano le voci (1, 4, 8, 16) e ovviamente il contorno hardware.
  • giulio12
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20-02-21 11.58

Il sinth che mi piace di più è il prologue 16, anche se l'hydrasinth ha aftertouch e ribbon controller... Chiaramente serve sentire dal vivo la loro pasta sonora.
  • MiLord
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20-02-21 12.26

wildcat80 ha scritto:
L'oscillatore digitale della serie logue è molto di più, qui ci sono più info.

Sì ho visto, è da un po' che guardo questo sintetizzatore emo
Una domanda e chiedo scusa a giulio12 per il piccolo ot:
Nella nord stage 2 ho un synth polifonico, probabilmente non completo, ma per il mio utilizzo è funzionale (pad e lead)
Mi sto informando da qualche tempo qui sul forum e mi sono fatto un'idea, poi con l'anno passato ho rimandato un po' le cose, ma ho già fatto un giretto in due negozi perchè finalmente ora che ho meno problemi vorrei concludere l'acquisto emo
Avendo già un synth polifonico nel nord stage 2 ho pensato a un mono e mi sono soffermato principalmente su roland se02, korg monologue e novation bass station 2. Per dimensioni e budget non andrei troppo oltre. La preferenza è sempre stata sul roland ma il korg mi sembra molto bello. Eventualmente i pad continuerei a farli con lo stage 2.
Ho poi visto il minologue xd, che stando alla korg ha preso un po' il meglio degli ultimi strumenti da lei realizzati. Ha anch'esso 3 oscillatori come il roland anche se uno è digitale, ma con altri grandi vantaggi.
La domande (ignoranti emo) sono seguenti:
a parità di settaggio per un lead funk, prog o rock, il monilogue xd può suonare esattamente come il monologue? In pratica il minilogue è una sorta di monologue multiplo? Un synth polifonico usato in modalità mono può eguagliare la profondità e la botta di un vero monofonico?
Non so se mi sono spiegato emo In pratica il monologue è un minologue a cui manca la polifonia?
Per ora mi interessa molto questo aspetto, in futuro so che mi metterò a studiare a fondo lo strumento per capirne le reali potenzialità.
Grazie!

Voi direte, vai in negozio e provali! Vero, però li proverei da inesperto e non capirei magari da subito le differenze, mentre io voglio proprio imparare!
E poi soprattutto emo sono stato in due negozi settimana scorsa convinto di fare l'acquisto, ma questi strumenti li hanno inscatolati, soprattutto i moduli come l'se02, e non li tirano fuori facilmente per una prova. Anzi uno mi ha detto che ormai ci sono tante demo su youtube, di sentirmi quelle!!! emoemoemoemoemo
Con i vostri consigli andrò più preparato.
Entro i prossimi giorni vorrei portarmi a casa un synth analogico emo (sperando di ottenere suoni di carattere diverso da quelli già belli che ottengo con lo stage che ha un Va.
Anzi dopo tutte queste ricerche spero non restare deluso sentendo che la differenza fra questi analogici e il mio digitale è minima, come a volte mi sembra da youtube appunto. Gli strumenti vanno provati dal vivo emo)
  • wildcat80
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20-02-21 13.07

Allora, il Monologue somiglia molto più al Minilogue XD che al primo Minilogue.
Cosa da tenere bene a mente: sono analogici a VCO e non DCO, vanno fatti scaldare, tendono a scordarsi (shft+rec se non ricordo male e ricalibra all'istante) diciamo con maggior frequenza di altri prodotti attuali, la tastiera slim non è il massimo, il suono, soprattutto nell'XD parlando di soli oscillatori analogici, è forse meno pieno e un pochino più metallico rispetto all'idea media di sound analogico.
Personalmente ritengo il Behringer Pro 1, modulo però, molto interessante (è in pratica una voce del Prophet 5).
  • d_phatt
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20-02-21 13.17

@ MiLord
wildcat80 ha scritto:
L'oscillatore digitale della serie logue è molto di più, qui ci sono più info.

Sì ho visto, è da un po' che guardo questo sintetizzatore emo
Una domanda e chiedo scusa a giulio12 per il piccolo ot:
Nella nord stage 2 ho un synth polifonico, probabilmente non completo, ma per il mio utilizzo è funzionale (pad e lead)
Mi sto informando da qualche tempo qui sul forum e mi sono fatto un'idea, poi con l'anno passato ho rimandato un po' le cose, ma ho già fatto un giretto in due negozi perchè finalmente ora che ho meno problemi vorrei concludere l'acquisto emo
Avendo già un synth polifonico nel nord stage 2 ho pensato a un mono e mi sono soffermato principalmente su roland se02, korg monologue e novation bass station 2. Per dimensioni e budget non andrei troppo oltre. La preferenza è sempre stata sul roland ma il korg mi sembra molto bello. Eventualmente i pad continuerei a farli con lo stage 2.
Ho poi visto il minologue xd, che stando alla korg ha preso un po' il meglio degli ultimi strumenti da lei realizzati. Ha anch'esso 3 oscillatori come il roland anche se uno è digitale, ma con altri grandi vantaggi.
La domande (ignoranti emo) sono seguenti:
a parità di settaggio per un lead funk, prog o rock, il monilogue xd può suonare esattamente come il monologue? In pratica il minilogue è una sorta di monologue multiplo? Un synth polifonico usato in modalità mono può eguagliare la profondità e la botta di un vero monofonico?
Non so se mi sono spiegato emo In pratica il monologue è un minologue a cui manca la polifonia?
Per ora mi interessa molto questo aspetto, in futuro so che mi metterò a studiare a fondo lo strumento per capirne le reali potenzialità.
Grazie!

Voi direte, vai in negozio e provali! Vero, però li proverei da inesperto e non capirei magari da subito le differenze, mentre io voglio proprio imparare!
E poi soprattutto emo sono stato in due negozi settimana scorsa convinto di fare l'acquisto, ma questi strumenti li hanno inscatolati, soprattutto i moduli come l'se02, e non li tirano fuori facilmente per una prova. Anzi uno mi ha detto che ormai ci sono tante demo su youtube, di sentirmi quelle!!! emoemoemoemoemo
Con i vostri consigli andrò più preparato.
Entro i prossimi giorni vorrei portarmi a casa un synth analogico emo (sperando di ottenere suoni di carattere diverso da quelli già belli che ottengo con lo stage che ha un Va.
Anzi dopo tutte queste ricerche spero non restare deluso sentendo che la differenza fra questi analogici e il mio digitale è minima, come a volte mi sembra da youtube appunto. Gli strumenti vanno provati dal vivo emo)
Visto che hai un Nord Stage 2 (quindi con capacità di controllare moduli esterni), se cerchi un monofonico analogico potresti guardare oltre al Roland SE02 anche il Waldorf Pulse 2, aumentando al minimo l'ingombro con un moduletto. Sono entrambe ottime macchine, diverse tra loro, ma entrambe molto capaci e complete (a partire dai 3 oscillatori).
  • MiLord
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20-02-21 13.26

wildcat80 ha scritto:
nell'XD parlando di soli oscillatori analogici, è forse meno pieno e un pochino più metallico rispetto all'idea media di sound analogico.
Personalmente ritengo il Behringer Pro 1

Ok, vorrei avvicinarmi al suono più analogico possibile, per non avere un simil doppione del mio Va. Thanks! Vado a vedere il behringer emo
Ho letto dei problemi legati all'accordatura dei vco, ma sembra che l'se02, che se non sbaglio è vco, non ne risenta, se non ho capito male gli oscillatori sono regolati automaticamente.

d_phatt ha scritto:
Visto che hai un Nord Stage 2 (quindi con capacità di controllare moduli esterni), se cerchi un monofonico analogico potresti guardare oltre al Roland SE02 anche il Waldorf Pulse 2, aumentando al minimo l'ingombro con un moduletto. Sono entrambe ottime macchine, diverse tra loro, ma entrambe molto capaci e complete (a partire dai 3 oscillatori).

Vado a vedere! emoemoemo
Thanks!
  • Tama72
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20-02-21 15.02

Appena ho letto "Sintetizzatore serio" mi è venuta in mente quella volta che ho detto a mia madre che avevo una nuova fidanzata, lei mi ha chiesto :" ma è una ragazza seria ??? "
Ed io :" Certamente, è molto seria... Quando la scopo non ride mai !!!! "
  • anonimo
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22-02-21 13.05

@ MiLord
Ottimo, grazie! Non immaginavo quanto fosse più versatile un va. Ho sempre paragonato le varie tipologie di synth solo dal punto di vista sonoro, ovvero a parità di settaggio, anche se in effetti a volte sembra che le differenze siano davvero minime alle mie orecchie fra un va e un analogico emo
Probabilmente anche perchè non so quali aspetti confrontare al meglio.
Thanks! emo

P.s: Ho notato che ci sono synth ibridi. Ovvero con due oscillatori analogici e uno digitale, per esempio. Come nel prologue o nel minilogue xd. Sembrano un'ottima soluzione dal punto di vista della versatilità, no?
La versatilita' e' importante, ma mai quanto il suono. Oggi sono richieste modulazioni piu' complesse soprattutto in ambito di musica elettronica, e spesso piu' che un suono di per se, il timbro finisce per diventare effetto.

Dipende da cosa suoni. Se fai musica ordinaria (cover ecc) magari hai bisogno di meno versatilita', ma dei suoni giusti per riprodurre quelle atmosfere.
Stesso discorso per la polifonia : sugli analogici si usano prevalentemente "lead, pad, brass" e non ci suoni certamente Rachmaninov a quindici dita : pero' quei timbri li vuoi belli grassi, e soprattutto fedeli agli originali.

Nel mio set ho varie tipologie di sintetizzatore proprio per questo motivo : dal Hydrasynth (che versatilita' ne ha da vendere) al piu' semplice Deepmind, che invece ti garantisce quei lead che sanno di corrente 220 V che diventa suono (220 V per modo di dire ovviamente).
Un set di sintetizzatori va costruito nel tempo accuratamente.
Con la mia passione oramai pluridecennale, non potevo trascurare il ritorno della FM (opsix) o di uno dei top delle wavetable (Wavestate), ma avevo gia' da tempo un supernova (signor VA), un Blofeld (si commenta da solo) ecc.
Tutti sintetizzatori diversi tra loro, e quello che fa tutte queste cose non esiste : c'e' chi le fa per campionamento, ma e' tutta un'altra storia.

Sabato ho provato il Summit, e tra gli strumenti che ho e che ho provato, lo trovo uno tra i piu' versatili. A mio giudizio un gran synth che raddoppia il gia' alto potenziale del Peak.. ma non gli si chieda (ad esempio) di fare cio' che fa un wavestate.. : sono strutture di generazione sonora completamente diversa e complementari tra loro.

  • MiLord
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22-02-21 14.47

valenciano ha scritto:
La versatilita' e' importante, ma mai quanto il suono.

Ed è sul suono che ora voglio concentrarmi emo

Allora, non volevo andare troppo OT e mi scuso ancora con giulio12 al quale invio un thanks per la pazienza emo
Tutto nasce da una serata in cui ho sentito un gruppo live in cui il tastierista aveva un minimoog originale, e probabilmente ho dedicato più che la solita attenzione al suono del sintetizzatore ma mi ha colpito MOLTO per la presenza! Fantastico! Riempiva l'ambiente! Sarà forse la "grassezza" di cui parlano gli appassionati emo
Io ho una nord stage 2 che credo abbia un ottimo VA, per i miei limiti di conoscenza.
Il tipo di tastierista che ho come riferimento e che sono diventato è quello che suona tre strumenti: hammond, pianoforte acustico e pianoforte elettrico. Stop.
I generi che ascolto e suono sono blues, funk, rock, però mi interessa imparare sempre di più, e spazio dal jazz fino ad arrivare alla musica elettronica, che tuttavia non saprei suonare.
Ho pensato, e qui vorrei la conferma, che la "grassezza" del suono di quel minomoog fosse data dal fatto che il synth è analogico. A me non sembra di poter fare suoni così pieni con lo stage 2, anche nei semplici lead, per quanto siano comunque "grassi". Ne ho dedotto che ciò sia dovuto al fatto che il mio VA è digitale. Sbaglio?
Ho tratto queste conclusioni leggendo da MESI su tutti i forum perchè quando mi appassiono a una cosa divento matto! In questi forum spesso, anche se non sempre emo, si parla di superiorità del suono analogico.
La musica elettronica la "conosco", anche se non come un intenditore, ho visto dal vivo vari gruppi, e ascoltato con più attenzione su youtube le grandi bands. Arrivare a capire quel genere sarebbe un bel punto di arrivo per me.

MA per ora mi limiterei all'utilizzo dei synth che si faceva nel prog e rock anni '70, quindi lead al 90% e pad.
Non vorrei spendere troppo, vorrei avere le memorie, inizialmente avevo considerato il mininova che è digitale, ma sono arrivato al monologue, all'se02 (che mi sembra il migliore) e al bass station 2.
Tieni presente che io non riuscirei neanche a capire ancora se un lead è fatto con un minimoog, piuttosto che con l'arp piuttosto che con l'hydrasynth emo Onestamente mi sembrano tutti molto molto simili emo
Mi interessa quella pienezza nel suono, e come primo synth ho di riferimento il minimoog, ma solo per una questione storica e di contesto.

I pad li farei con lo stage anche se mi interessa molto capire se un synth polifonico, a parità di prezzo e di settaggio, ha la stessa pienezza e profondità di un synth mono. Io non penso, altrimenti mi chiedo a cosa servono i synth mono, è solo perchè costano meno? Nella mia ignoranza immagino che ai synth mono i costruttori dedichino maggior importanza al suono che alle funzioni.

Quindi sono andato in più negozi, deciso finalmente all'acquisto, ma non li fanno provare volentieri e io più che su youtube e qui non so a chi chiedere.
Mi piacerebbe molto sapere se è vero che con un VA NON posso ottenere quella profondità che ho sentito nel minimoog.
Io leggo continuamente del mito del suono "analogico" ma spero e credo che non sia solo un mito e che la differenza si senta eccome!

Perchè ho dubbi? Perchè preso dall'entusiasmo sono andato a provare, in cuffia, un moog sub 37 e i leads che mi sono costruito velocemente mi sembrava suonassero quasi identici a quelli ottenibli con lo stage emo
La cosa mi ha un po' spiazzato.
Ma sono sicuro che in un impianto non è così e sono sicuro che il confronto va fatto con un minimo di dimestichezza.

Lo so che mi darete dell'incompetente, avete ragione! emo
Io riconoscerei quasi al volo un settaggio su un hammond mentre su un synth non ho proprio l'orecchio allenato.
Partirei da un modulo o una tastiera compatta.
Se mi prende l'argomento poi acquisterei synth più importanti, e purtroppo mi conosco emo

Thanks
  • anonimo
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22-02-21 15.33

MiLord ha scritto:
Tutto nasce da una serata in cui ho sentito un gruppo live in un locale in cui il tastierista aveva un minimoog originale, e probabilmente ho dedicato più che la solita attenzione al suono del sintetizzatore ma mi ha colpito molto per la presenza! Fantastico! Riempiva l'ambiente! Sarà forse la "grassezza" di cui parlano gli appassionati


Quel suono l'ho riprodotto su non so quanti sintetizzatori VA (Blofeld, Supernova, Kingkorg e Microkorg, VirusTI2, Indigo ecc).. Sempre simile, a volte appagante.. ma quando ho provato il Moog Voyager, non c'e' stato verso : mi venivano i brividi nel sentirlo cosi' presente.

Quando ho comprato il model D e l'ho messo nel mixer (un po' di effetti per non lasciarlo secco), ho capito che non c'e' verso : inutile emulare su altri synth, se vuoi un lead moog devi avere un moog o un clone di pari componentistica.
Quando mi sono accorto di cio', mi sono mangiato le dita per non aver comprato l Poly D con il suo bel mobiletto, un oscillatore in piu' e gli effetti base (chorus ecc).

E' monofonico? (model D) pazienza : e' un moog a tutti gli effetti : e' quel suono che hai sentito dal tastierista che aveva il minimoog originale..
Se tieni conto che nuovo costa 300 euro, e che su Amazon Behringer aveva fatto un breve periodo di offerta a 260 euro, e usato lo trovi anche a 200 euro... beh.. vale la pena di prenderne uno solo per provare la differenza !... Li ho capito (pur sapendolo) che le mille emulazioni fatte su mille sintetizzatori, erano tutta un'altra cosa.

Il VA deve fare il VA, non deve fare il moog, il prophet, il non so cosa... A volte si programmano suoni simili perche' non c'e' altra possibilita' (un tastierista deve sempre giungere a compromessi).. ma quando si puo' (e con model D/Poly D ) ora si puo'.. non c'e' verso... : la differenza e' tra una bambola gonfiabile e una bella gnocca che urla sotto le tue grinfie (scusa il paragone)..
MiLord ha scritto:
A me non sembra di poter fare suoni così pieni con lo stage 2


ma non li farai neppure con il costoso e potente Virus TI.. Farai qualcosa di simile, ma sara' sempre distante. Il Virus, e' un ottimo sintetizzatore che fa tutto, ma e' un Virus non e' un moog un prophet o un oberheim..



  • wildcat80
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22-02-21 15.44

Ci sono alcuni VA ottimi nell'emulazione di modelli di riferimento, come ad esempio di Roland, e VA molto più creativi e meno specializzati.
Strumenti con cui nel mix riesci anche a non farti sgamare subito (penso ad esempio ai vecchi Novation, piuttosto grossi come ingombro sonoro), ma poi quando siete lì, voi due soli, non c'è storia.
Ho solo un termine di paragone fra digitale e analogico fatto de visu: Roland JX3P vs Roland JX3P Legendary: ecco, per capire chi era il VST e chi era the real thing ho dovuto estremizzare i parametri. Sui presets originali, una cosa paurosa.
Con il Blofeld ho ricreato alcune patch del JX3P, perché mi servivano dei sync MIDI che il vecchietto non può gestire: nel mix non ti accorgi minimamente, face ti face c'è sempre un momento in cui capisci chi è il VA e chi il vero.
Nonostante tutto anche con il Blofeld mi sono tolto grosse gioie emulative.
  • MiLord
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22-02-21 15.49

valenciano ha scritto:
ma quando ho provato il Moog Voyager, non c'e' stato verso : mi venivano i brividi nel sentirlo cosi' presente.

Esatto!!! Allora la mia sensazione era giusta!
Ottimo! Questa considerazione mi spingerebbe a comprare il synth analogico quasi alla cieca emo

I cloni behringer sono i primi che ho valutato, soprattutto il "model d", ma non hanno memorie e sono troppo inesperto. Li ho sempre visti in paragone con il roland se02 e spesso risulta decisamente paragonabile. Come partenza mi andrebbe anche bene.

Con il monofonico perderei la possibilità di creare pad analogici, ma pazienza per adesso! Ho la nord, va comunque bene.

Quindi è vero che con un polifonico, anche mettendo all'unisono gli oscillatori e suonandoli in modalità mono, non avrei mai la pienezza di un polifonico di pari livello?
Ho cercato mille demo per capire se per esempio un minilogue polifonico può sostituire un monologue, ma ovviamente nessuno fa il paragone che cerco io. Forse non avrebbe senso, ma per me significherebbe molto. A quel punto prenderei un polifonico.
Invece nel caso in cui a parità di settaggio e costo, per un lead, il monofonico vince a mani basse, accetterei volentieri i "limiti" dello strumento.

Interessanti i tuoi interventi, grazie!
Spero, in settimana, di concludere l'acquisto!
  • MiLord
  • Membro: Expert
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22-02-21 15.57

wildcat80 ha scritto:
ma poi quando siete lì, voi due soli, non c'è storia.

wildcat80 ha scritto:
face ti face c'è sempre un momento in cui capisci chi è il VA e chi il vero.

Peffetto! Grazie!

wildcat80 ha scritto:
Nonostante tutto anche con il Blofeld mi sono tolto grosse gioie emulative.

Sì ho letto sempre ottimi commenti, ma a questo punto, non avendone mai avuti, prenderei un analogico da accoppiare allo stage 2 emo
  • d_phatt
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22-02-21 16.07

MiLord ha scritto:
minimoog originale

Beh, il Minimoog (originale significa Model D, vero?) non solo è un Moog, ma è IL Moog per eccellenza (tolti i modulari). Neanche i nuovi Moog della serie Sub suonano in quel modo esatto, un po' perché hanno suboscillatore fissato un'ottava sotto al primo che fa solo onda quadra, un po' perché gli oscillatori sono proprio diversi (anche se questo non è un difetto, è solo una caratteristica), oltre ad altre differenze.
Però bando alle (mie) ciance, con un Moog qualsiasi (magari anche Sirin), o il Roland SE02 o il Behringer ottieni quel suono che cerchi, o molto simile.

L'importante, secondo me, è non lasciarsi distrarre negli acquisti da altri sintetizzatori quando quello che in realtà si ha in mente è il suono Moog. Nel momento in cui un synth ottimo (perché suona veramente bene) come quello a bordo dello Stage non basta per quello, ci vuole o un Moog, o una delle alternative di cui sopra.

Se invece si parla di sound design, di esplorazione sonora, eccetera è un altro discorso.

Sinceramente, visto che hai già un bel VA dentro lo Stage, prendere un altro VA esterno sa un po' di doppione, a meno di non avere esigenze davvero particolari e giustificate. Mentre un monofonico analogico aggiunge un qualcosa in più che sicuramente si sposa bene con quello che hai (e se modulo, con la sezione external del Nord Stage).

Just my 2 cents (è tutto quel che ho, la prossima volta metto di più emo).
  • anonimo
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22-02-21 16.33

MiLord ha scritto:
il "model d", ma non hanno memorie e sono troppo inesperto


Model D e' anche uno strumento a prezzo accessibile da usare come sintetizzatore scuola per eccellenza. Su youtube trovi diversi video che spiegano un po' di cose, mentre con google trovi anche le "patches" su fogli stampati con le freccette che indicano come posizionare cursori ecc, o addirittura fotografiche come questa :

Basta che digiti su google model D patches, ed escono fuori tante cose.

Il mio consiglio pero' e' sempre quello di smanettare in proprio.. Tieni conto che model D non ha effetti interni, quindi o ti appoggi a quelli di un mixer (il mio soundcraft ha i lexicon), o all'ingresso audio di un sintetizzatore, oppure devi prevedere almeno un riverbero delay tipo pedale per chitarra..

Non voglio indirizzarti forzatamente su questo strumento. Io ho sempre desiderato un moog, ma son sempre costati cari. .Ho preso il Model D alla cieca, e col senno di poi mi son pentito di non aver preso un Poly D... (per avere synth con tastiera e mobiletto e coronare il mio sogno del minimoog, seppur clone).

Mi rifaro' con il behringer Monopoly che ha lo stesso mobiletto, ed e' un'altro bel sintetizzatorone (sto cercando di procurarmene uno, che arrivera' assieme al Summit).

MiLord ha scritto:
Con il monofonico perderei la possibilità di creare pad analogici, ma pazienza per adesso! Ho la nord, va comunque bene.


Sui pad analogici la differenza si sente ugualmente, ma essendo i pad timbri di riempimento e non di prima linea, generalmente stando al di sotto di altri strumenti (chitarre, batterie ecc) tali differenze sono meno percepibili.
Un lead invece deve uscire bene, perche' quello e' il momento clou del tastierista.
MiLord ha scritto:
Ho cercato mille demo per capire se per esempio un minilogue polifonico può sostituire un monologue, ma ovviamente nessuno fa il paragone che cerco io.


Se desideri avere un polifonico per arrivare a bei pad ecc, non fare compromessi del tipo "Un sintetizzatore a tutti i costi che faccia tutto"..

Un esempio tra tanti : un model D per i lead, e un novation Peak... : con questi due strumenti hai tutta la potenza di fuoco analogica che ti serve (il VA ce l'hai gia').

Se devi suonare live, puoi portare solo il peak (o un suo simile ma di pari livello) e magari in occasioni importanti portare anche il model D..

Ah... tieni conto che model D ha bisogno di scaldarsi almeno 20 minuti per reggere l'intonazione (come il minimoog).. e va intonato con l'apposito 440 hz (un tasto che lo attiva).

Ora capisco cosa intendeva Premoli (PFM) quando racconto' che interruppe un brano perche' il moog ando' fuori intonazione, dicendo "scusatemi non e' venuta come volevo"...

Non farti prendere dalla gas pero'... ho citato model D perche' mi hai raccontato del live con il minimoog originale.. Devi approfondire, provare e riflettere... Mai fare acquisti di impulso, se non si e' sicuri.. .In passato abbiamo fatto tutti questo tipo di errore... ora si va piu' mirati verso cio' che si cerca.