10-11-25 08.39
@ wildcat80
Sì, mi sono scordato di precosare che il rev 4 monta entrambi filtri (in pratica è QUASI come avere rev1, 2 e 3, cambiano altri componenti), ma chi non ha mai messo mano gli orecchi sul Prophet 5 1/2/4 potrebbe restare un po' sorpreso, perché il marchio sonoro del P5 è il CEM 3320, un po' diverso.
SI, Il "quasi" ci sta tutto e di più anche con riguardo al T5, non solo per la differenza negli oscillatori (oltre alle ovvie differenze di componentistica), ma anche perchè (correggimi, se sbaglio) mi pare che i filtri del Rev 1 e 2 non avessero la compensazione delle basse .
Diciamo che il DNA sonoro della "Famiglia Prophet" il Take 5 ce l'ha, ma non è un P5.... potremmo definirlo un suo "discendente diretto"..
Chi vuole assolutamente il suono di un Prophet 5/10.... ma proprio
quello, senza compromessi (e già qui si aprirebbe comunque la discussione con i "puristi del vintage"

) deve cacciare le palanche per acquistare un Prophet 5/10
Nel 1984, peraltro, mi capitò di utilizzare un Prophet 5 del classico "amico riccone", che se lo era appena comprato nuovo fiammante anche se non suonava nei gruppi e me lo aveva gentilmente prestato per alcuni spettacoli.
Era uno degli ultimi prodotti, quindi suppongo fosse un REV 3, in produzione fin dal 1980 .... ma in quegli anni, per me un synth era un synth e non capivo proprio nulla di filtri, oscillatori ecc.

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All'epoca, il mio "suono prohet" di riferimento era quello del primo Phil Collins solista, Tony Banks nei Genesis (Duke, Abacab) Richard Wright in "The Wall", dischi in cui veniva utilizzato un REV 2 (va detto, però, che In Abacab Banks ha si utilizzato il P5 Rev 2, ma soprattutto il "mostruoso" P10 a due tastiere, che era già un Rev 3).
Ciò nonostante, usando il Rev 3 alla fine mi ci "ritrovavo" in quelle sonorità che (ovviamente) erano le prime che avevo provato a ricreare.
Certo, ripensando oggi (mentalmente) a certi brani commerciali o dischi (come "Invisible Touch") realizzati con il Rev 3, le differenze di pasta sonora le noto, ma rimaniamo comunque in quel mondo là.
Così, tanto per cronaca del passato.....
Nel 1990, in piena "era digitale - workstation" finalmente potei comprarmi un synth "importante" (la mia scelta ricadde sull'SY 77).
Ricordo bene che, a quell'epoca, certe vecchie glorie come il P.5 erano considerate "ferri vecchi" (d'altronde c'era già stata la rivoluzione DX7 - D50) tanto che, scorrendo gli annunci su "Secondamano", trovai un P5 a.... 250.000 Lire (al cambio di oggi, stando al calcolo del "convertitore storico", sarebbero 288,44 euro).... che non acquistai "perchè ormai superato".

Solo pochi anni dopo, cominciò la "controrivoluzione" e, già nel 1995, in un noto negozio lombardo (che purtroppo ha chiuso da anni) mi venne proposto un P5 a 10 volte il prezzo di 5 anni prima (2.500.000 Lire, che al cambio attuale sarebbero 2.253,04 Euro).... poca roba, rispetto ai Model D, che vedevo in vendita anche a 12 milioni di lire (sarebbero 10.814,61 Euro di oggi)!
Per finire in modo un po' scherzoso..... il Take 5 mi piace, lo trovo assolutamente corposo e, tutto sommato, sufficientemente "profetico" anche in base ai "ricordi sonori" impressi nei miei poveri circuiti neurali (IMHO)

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Ciò nonostante, con tutto questo parlare del prophet 5.... comincio ad avvertire qualche sintomo di "asfissia" da GAS..... quindi credo che farò bene ad impegnarmi a fondo per cercare di cavar fuori fino all'ultima goccia di "sangue sequenziale" dal povero P-800 .....



