19-10-25 09.12
wildcat80 ha scritto:
Io il modulo non lo ricomprerei, ma non perché non mi piaciuto il suono, semplicemente perché ho strumenti che non me lo fanno mancare: il Summit arriva benissimo anche lì.
Facciamo il punto della situazione
Le scelte che faccio dal vivo devono rendermi il cambio settaggio più breve possibile
Ogni strumento che uso, sia SOFTWARE che HARDWARE ha una sua motivazione anche atavica, ancestrale, partono molto dal mio modo di aver concepito e metabolizzato dal principio cosa cercassi di riprodurre
La mia generazione conosceva strumenti e marchi che si riconoscevano
Pino Floyd, Keyth Emerson, Vangelis, Simonetti, Guardiano del Faro, anche padre, poi Jarre, Rockets,Kraftwerk e staremmo qui a continuare ancora.
Ogni gruppo-artista lo riconoscevi abbastanza, poiché utilizzavano principalmente e peculiarmente (si parla degli inizi di utilizzo dei synth e Mellotron sul palco) strumenti che poco si somigliava.
Ora un synth analogico lo si tende a fargli fare le stesse cose, poi ogni produttore aggiunge quel percorso di segnale che attraversa un determinato modulo per differenziarsi un attimino.
Non riesci a dire, ascoltando un qualsiasi suono quale synth stia suonando. Aperte riproduzioni e coperte del passato.
Il Novation lo provai nel 2023, insieme ad altri synth, tipo Prophet X, Tale 5, Minikorg, OB6 lo avevo già provato. Naturalmente Matriarch, mentre GRP A4 e A2 meli fecero provare produttore e il simpaticissimo e fenomenale Cosimi.
Io non posso permettermi i synth senza prese quindi si capisce cosa per ora ho dovuto 'scartare' e sarebbero i miei preferiti in assoluto (Moog e almeno A2 GRP)
IL Summit ho la presunzione di avere intuito presto trattarsi del più 'analogico' tra i digitali ibridi. Ma non volevo la sua tastiera (non mi posso permettere di salire sui palchi con più di due tastiere, impensabile per il mio target).
Ciò non escludere nulla per il prossimo futuro.
Il Prophet X macchina potentissima, ma sa valutare col suo enorme materiale interno composto da 150 giga.
Ho provato a capire cosa ci potessi fare, ma davvero in qualche decina di minuti non decidi di spendere 3500 e passa euro. Mi intrigava la versione 76 tasti, ma 8 note stereo per un mostro simile mi son parse pochine e non puoi usare un synth del genere come master.
Quando ho capito che Behringer si sarebbe spinto ad 'osare' a proporre questi così, allora mi son messo l'anima in pace e mi son detto, aspetto.
Ricordatevi la bitimbricità di un sedici voci che fa DELL'UBX davvero un analogico che può lavorare anche in presenza e mon solo di 'colore', sempre in base a ciò xhe si vuole riprodurre, ovvio.
Chiudo, noi partiamo per fortuna ognuno da parametri di valutazione di scelte differenti.
Io ricominciai nel dicembre 2018 partendo da Keyscape e ancora lo reputo uno strumento valido e potente, utilizzato in DAW è notevole.
Poi lentamente acquistai MODX 8+,Jupiter XM e SE 02 , mi convinse anche Akai MPC 61 che mi sta dando buone soddisfazioni nel complesso del progetto. Presi appena uscì anche il Minifreak di cui uso molto la versione virtuale.
Una caterva di SE 02, ora 3 stata la volta di UBX A D, la bella SL88 Mk 2 e credo per martedì la SDA dovrebbe consegnarmi appunto MODX M 6.
L'UBX A lo utilizzerò molto, come detto in precedenti post, inserito nei project Akai dove inserisco analogico, digitale a iosa.
Vi ricordo che ho preso anche Wavestate e OPSIX vers. Native, per ora.....F'em, potentissimo ibrido.......