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Di solito in Francia o non c'é niente o ci sono dei gruppi, anche di 5/6 persone04-08-16 23.26
Chiedo umilmente scusa a tutti voi per l'intervento ma non ho resistito! Vorrei solo porvi una domanda e cioè come fate a dire che chi suona un arranger non è un musicista quando per suonare la tastiera bisogna conoscere gli accordi e saper fare solisti con la mano destra quanto meno...o forse solo perché lo style aiuta a creare una qualche linea musicale credete che questo mostro di tastiera faccia tutto da se. Io vi dico sempre con la massima umiltà che ho smesso completamente di fare serate quando si è passati dal pianobar e dal suonare il liscio, ai balli di gruppo o discoteca commerciale dove non era più richiesta la musica ma bastava aver un portatile e una coppia di casse per asserire che si andava a "suonare" come dicono tutti i dj! Questa è stata la vera rovina del mercato non di certo gli arranger. Per me se un arrangerista come lo chiamate voi suona davvero il suo strumento va considerato pari ai suoi colleghi musicisti che suonano altro. Il mio è un parere che non vuole offendere nessuno....04-08-16 23.40
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Quello che non approvo personalmente, gentilissimo Cyrano, é questa denigrazione nei confronti di chi suona un arranger. Potrebbe anche darsi che si tratti di un pianista che per esigenze che possono essere economiche o anche solo di carattere o scelta musicale faccia le sue serate da solo aiutandosi con gli styles. Non si può partire da pregiudizi nei confronti della categoria solo perché nella maggioranza chi suona una workstation é un pensionato o uno strimpellatore amatoriale. Ci sono le eccezioni e mi auguro siano molte...
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Uso arranger dagli anni 90 e ho una grande passione per questo tipo di strumenti.05-08-16 11.31
Il bello dell'Arranger e la peculiarità del bello!05-08-16 11.59
Io sono dell'opinione che l'arranger è stato creato per uno scopo specifico e cioè quello di fornire un accompagnamento meccanico credibile per l'INTRATTENIMENTO del pubblico.. Con un arranger non si farà di certo arte a livello di un pianista con anni ed anni di studio alle spalle, ma l'arranger nasce per altri scopi: far lavorare il musicista modesto anche non professionista, far guadagnare qualcosa a tutti, far più felici i gestori ed intrattenere i clienti dei locali e gli invitati ad una festa, i quali vogliono ascoltare un sottofondo credibile di canzoni che conoscono, mentre conversano e si divertono, senza pensare all'assolo, alla bravura del musicista ed alla qualità degli strumenti presenti. In fondo non sono mica musicisti loro? Che gli importa? Però che male c'è? Va tutto bene. Il limite, secondo me, è solo quello di non scadere come si è detto poco sopra in delle truffe musicali, con persone che fingono di strimpellare per spillare quattrini in un modo o nell'altro...
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