Ragione ed emozione

  • dielle63
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31-07-20 23.01

@ markelly2
dielle63 ha scritto:
difficile sentire che certi quadri di Van Gogh poteva farli un alunno delle medie


Va detto che DOPO che qualcuno produce un'opera per la prima volta, è facile poi dire "può farlo chiunque".
Verissimo.

Ma è anche vero che per ottenere un'opera d'arte non è necessario per forza che abbia caratteristiche di equilibrio, perferzione, complicazione, grande maestria, studio matto e disperatissimo.
  • anonimo

01-08-20 08.49

@ dielle63
Verissimo.

Ma è anche vero che per ottenere un'opera d'arte non è necessario per forza che abbia caratteristiche di equilibrio, perferzione, complicazione, grande maestria, studio matto e disperatissimo.
Infatti, un po' come quando entri in certe case: tutto pulito, tutto perfetto, tutto in ordine, non un libro o un soprammobile fuori posto. Tutto freddo e "asettico" come una Sala Operatoria (il paragone con la Musica di Bach viene spontaneo...).

Al contrario, quando entri in certe altre case dove, forse, c'è un po' più di disordine: un libro posato su una poltrona invece che messo in ordine nella libreria, ecc. senti che la casa è meno perfetta, ma più "calda", accogliente, "vissuta"...

Non sempre e non a tutti dà piacere contemplare la fredda perfezione (e non tutti intendono la Musica come contemplazione, io, per esempio, no. Per me la Musica non è contemplazione del Bello o del Vero, ma é una forma di comunicazione non verbale, è un Linguaggio Universale, cioè quando suono o compongo esprimo con la Musica ciò che ho dentro e che non riesco ad esprimere a parole, e, se tu hai la mia stessa sensibilità, ascoltandomi suonare, riesci a capire ciò che voglio esprimere, anche se non parli la mia stessa Lingua, al di là che ciò che voglio esprimere sia bello o vero, magari è una cosa molto triste e malinconica, oppure gioiosa, ecc.): c'è chi preferisce le cose meno perfette ma più "calde" e sentite.
  • anonimo

01-08-20 09.42

@ anonimo
Infatti, un po' come quando entri in certe case: tutto pulito, tutto perfetto, tutto in ordine, non un libro o un soprammobile fuori posto. Tutto freddo e "asettico" come una Sala Operatoria (il paragone con la Musica di Bach viene spontaneo...).

Al contrario, quando entri in certe altre case dove, forse, c'è un po' più di disordine: un libro posato su una poltrona invece che messo in ordine nella libreria, ecc. senti che la casa è meno perfetta, ma più "calda", accogliente, "vissuta"...

Non sempre e non a tutti dà piacere contemplare la fredda perfezione (e non tutti intendono la Musica come contemplazione, io, per esempio, no. Per me la Musica non è contemplazione del Bello o del Vero, ma é una forma di comunicazione non verbale, è un Linguaggio Universale, cioè quando suono o compongo esprimo con la Musica ciò che ho dentro e che non riesco ad esprimere a parole, e, se tu hai la mia stessa sensibilità, ascoltandomi suonare, riesci a capire ciò che voglio esprimere, anche se non parli la mia stessa Lingua, al di là che ciò che voglio esprimere sia bello o vero, magari è una cosa molto triste e malinconica, oppure gioiosa, ecc.): c'è chi preferisce le cose meno perfette ma più "calde" e sentite.
Forma e sostanza..., sai spiegarti molto bene, si sente che sei un tipo aperto circondato di affetti e che non vivi la tua cultura in solitudine, sei un professore?
  • zerinovic
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01-08-20 10.00

lucablu ha scritto:
Infatti, un po' come quando entri in certe case: tutto pulito, tutto perfetto, tutto in ordine, non un libro o un soprammobile fuori posto. Tutto freddo e "asettico" come una Sala Operatoria (il paragone con Bach viene immediato...).

Al contrario, quando entri in certe altre case dove, forse, c'è un po' più di disordine: un libro posato su una poltrona invece che messo in ordine nella libreria, ecc. senti che la casa è meno perfetta, ma più "calda", accogliente, "vissuta"...

infatti...nell’altro post ho sintetizzato con “dai diamanti non nasce niente” ...
  • anonimo

01-08-20 10.18

@ anonimo
Mi spiace: non intendevo offenderti o insultarti in alcun modo.Ti chiedo scusa. L'intento era, semmai, quello di portarti ad esprimere ciò che pensi con parole "tue", più chiare, meno criptiche e meno perentorie. Hai espresso solamente una tua opinione o l'opinione di qualche Filosofo, non è un Dogma, non è la Verità Assoluta. Non è detto che tutti la pensino come te. Forse ci sono alcune persone che la pensano diversamente. Io, per esempio, non la penso così, non sono d'accordo, non mi riconosco affatto nella frase che hai scritto:
"L'incomparabile sensazione di vedere che ineluttabilmente la ragione conduce al Bello ed al Vero mi soddisfa più di ogni possibile emozione musicale..."

Per quanto riguarda Heidegger, ti posso dire che non mi riconosco nella sua filosofia, non rispecchia il mio pensiero ed inoltre, trovo la sua figura sia un po' controversa a causa della sua adesione al Partito Nazista (ci tengo a precisare che io NON sono di Sinistra, anzi, tutt'altro quindi non ho pregiudizi ideologici, nel senso che NON è che io apprezzi solamente i filosofi o gli artisti di Sinistra, anzi...).

Secondo me il Vero, il Bello ed il Giusto Assoluti non esistono. Ognuno ha un proprio concetto di Vero, Bello e Giusto: sono concetti soggettivi e non oggettivi.

Ciò che è vero, bello e giusto per te, può non esserlo per me e viceversa.

Per i Nazisti, evidentemente, l'Ideologia Nazista era giusta, per me, invece, no.

Non parliamo poi di altre Culture e altri Paesi dove può essere considerato bello e giusto ciò che da noi non è considerato tale, ma, al contrario, viene considerato brutto e sbagliato...
1) OK, allora tutto bene emo

2) trovo che la frase “dialettica tra terra e mondo che si esprime nel tratto della forma” sia un buon riassunto di un concetto che prenderebbe pagine per essere espresso. In soldoni, la terra è la natura, il mondo è la cultura ed il tratto della forma è il fatto che questa dialettica su esprime attraverso la manipolazione di “forme” (auditive, tattili, visive etc).

3) credo di avere ben espresso che questa è una mia visione, e che comprendo e non nego l’approccio basato sull’emozione e sulla “imperfezione”. Trovo però che la via emozionale sia più effimera e meno profonda, ma è opinione mia.

4) il fatto che Heidegger non si sia dissociato dal nazismo al potere (come milioni di tedeschi di quell’epoca di ogni livello sociale e culturale) non fa di lui, mi pare, un pensatore scadente per principio.

5) uno studente zen litigava con un confratello sul fatto dell’oggettività o meno del bello. Uno sosteneva che ogni cosa è solo nella mente di chi pensa, l’altro che ogni cosa non è altro che una convenzione culturale.

Su una cosa però concordavano entrambi: nulla è mai veramente oggettivo.

Il maestro, sentendoli così argomentare, gli diede una bella bastonata in testa e gli chiese: questa bastonata è oggettiva o soggettiva?
  • anonimo

01-08-20 10.24

@ zerinovic
lucablu ha scritto:
Infatti, un po' come quando entri in certe case: tutto pulito, tutto perfetto, tutto in ordine, non un libro o un soprammobile fuori posto. Tutto freddo e "asettico" come una Sala Operatoria (il paragone con Bach viene immediato...).

Al contrario, quando entri in certe altre case dove, forse, c'è un po' più di disordine: un libro posato su una poltrona invece che messo in ordine nella libreria, ecc. senti che la casa è meno perfetta, ma più "calda", accogliente, "vissuta"...

infatti...nell’altro post ho sintetizzato con “dai diamanti non nasce niente” ...
Il che dimostra fuor di dubbio che per fare di un anello una vera opera d’arte è meglio adornarlo con una merda secca piuttosto che con un bel diamante. emo
  • markelly2
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01-08-20 10.30

Cyrano ha scritto:
Il maestro, sentendoli così argomentare, gli diede una bella bastonata in testa e gli chiese: questa bastonata è oggettiva o soggettiva?

La bastonata è di certo oggettiva, ma anche il maestro è oggettivamente stronzo! emo
  • anonimo

01-08-20 10.34

@ anonimo
Il che dimostra fuor di dubbio che per fare di un anello una vera opera d’arte è meglio adornarlo con una merda secca piuttosto che con un bel diamante. emo
Non è sempre detto che le cose più preziose siano anche più belle: io conosco, ad esempio, persone alle quali non piace l'Oro, ma preferiscono oggetti (collane, bracciali, anelli) in Argento. Dicono che l'Oro sarà anche più prezioso, ma l'Argento (pur essendo meno prezioso e costoso) è più "fine".
  • anonimo

01-08-20 10.37

@ markelly2
Cyrano ha scritto:
Il maestro, sentendoli così argomentare, gli diede una bella bastonata in testa e gli chiese: questa bastonata è oggettiva o soggettiva?

La bastonata è di certo oggettiva, ma anche il maestro è oggettivamente stronzo! emo
emoemo
  • anonimo

01-08-20 10.38

@ anonimo
Non è sempre detto che le cose più preziose siano anche più belle: io conosco, ad esempio, persone alle quali non piace l'Oro, ma preferiscono oggetti (collane, bracciali, anelli) in Argento. Dicono che l'Oro sarà anche più prezioso, ma l'Argento (pur essendo meno prezioso e costoso) è più "fine".
Su questo hai ragione: non è la preziosità a fare l’arte, semmai può contribuire.

Tornando alla metafora di prima, la preziosità è mondo...la lucentezza è terra...
  • anonimo

01-08-20 10.38

@ anonimo
Il che dimostra fuor di dubbio che per fare di un anello una vera opera d’arte è meglio adornarlo con una merda secca piuttosto che con un bel diamante. emo
c'è del bello anche nell'imperfezione emo
  • anonimo

01-08-20 10.40

@ anonimo
c'è del bello anche nell'imperfezione emo
Che meraviglia! Altroché quel babbione perfettino di JSB emo
  • anonimo

01-08-20 10.45

However tra l’emozione ed il sentimentalismo il confine è molto esile... come del resto tra la contemplazione e l’intellettualismo.

La vera arte sa barcamenarsi senza cadere da una parte nel sentimentalismo “per fare piangere le ziette” tipo il Listz più deleterio e il freddo intellettualismo tipo contrappunto tardo fiammingo o serialismo spinto.

Questo sottile confine si coglie, per esempio, ascoltando i melismi di fine frase di Withney Houston e quelli di Giorgia: ad un ascolto distratto potrebbero sembrare uguali, ma ascoltando bene si coglie la radicale differenza che c’è tra la fine rievocazione di sonorità africane filtrate da gospel e blues da una parte...e le spinte defecatorie di un azteco reduce da un’indigestione di condor alla brace dall’altra.
  • anonimo

01-08-20 10.58

@ anonimo
However tra l’emozione ed il sentimentalismo il confine è molto esile... come del resto tra la contemplazione e l’intellettualismo.

La vera arte sa barcamenarsi senza cadere da una parte nel sentimentalismo “per fare piangere le ziette” tipo il Listz più deleterio e il freddo intellettualismo tipo contrappunto tardo fiammingo o serialismo spinto.

Questo sottile confine si coglie, per esempio, ascoltando i melismi di fine frase di Withney Houston e quelli di Giorgia: ad un ascolto distratto potrebbero sembrare uguali, ma ascoltando bene si coglie la radicale differenza che c’è tra la fine rievocazione di sonorità africane filtrate da gospel e blues da una parte...e le spinte defecatorie di un azteco reduce da un’indigestione di condor alla brace dall’altra.
Interessante contributo che ho trovato qui.

Come scienza autentica tuttavia la musica non consiste, secondo Platone, nel cercare con l'orecchio nuovi accordi sugli strumenti: in questo modo si anteporrebbero gli orecchi all'intelligenza.

Coloro che così fanno "si regolano come gli astronomi perché cercano i numeri negli accordi accessibili all'udito ma non risalgono ai problemi, non indagano quali numeri siano armonici e quali no e donde venga la loro differenza".

Per questa possibilità di passare dai ritmi sensibili all'armonia intelligibile, la musica è ritenuta da Plotino una delle vie per ascendere a Dio.

"Dopo la sonorità, i ritmi e le figure percepibili dai sensi, egli dice, il musico deve prescindere dalla materia nella quale si realizzano gli accordi e le proporzioni e attingere la bellezza di essi in se stessi. Deve apprendere che le cose lo esaltavano sono entità intelligibili: tale è infatti l'armonia: la bellezza che è in essa è la bellezza assoluta, non quella particolare. Per questo, egli deve servirsi di ragionamenti filosofici che lo conducono a credere a cosa che aveva in sé senza saperlo"
  • zerinovic
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01-08-20 11.01

@ anonimo
Su questo hai ragione: non è la preziosità a fare l’arte, semmai può contribuire.

Tornando alla metafora di prima, la preziosità è mondo...la lucentezza è terra...
e tutto é nato dal famoso brodo primordiale una zuppa di particelle elementari comunemente detta...si é evoluta fino a noi...(insomma..emo) mai sottovalutare la cacca...emo
  • anonimo

01-08-20 11.08

@ zerinovic
e tutto é nato dal famoso brodo primordiale una zuppa di particelle elementari comunemente detta...si é evoluta fino a noi...(insomma..emo) mai sottovalutare la cacca...emo
Assolutamente sì: non esiste musica senza natura.

Ed appunto certa musica ci mostra in maniera stupenda come le leggi di natura possano produrre il Bello.

Poi c’è l’altra faccia della medaglia: la cultura, che rielabora e raffina l’archetipo collettivo.

E poi c’è la musica per far commuovere le ziette zitelle.
  • anonimo

01-08-20 11.10

@ anonimo
Assolutamente sì: non esiste musica senza natura.

Ed appunto certa musica ci mostra in maniera stupenda come le leggi di natura possano produrre il Bello.

Poi c’è l’altra faccia della medaglia: la cultura, che rielabora e raffina l’archetipo collettivo.

E poi c’è la musica per far commuovere le ziette zitelle.
mio cugggggino la musica che fa commuovere la chiama da finocchi non capisco cosa voglia dire
  • zerinovic
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01-08-20 11.12

@ anonimo
Assolutamente sì: non esiste musica senza natura.

Ed appunto certa musica ci mostra in maniera stupenda come le leggi di natura possano produrre il Bello.

Poi c’è l’altra faccia della medaglia: la cultura, che rielabora e raffina l’archetipo collettivo.

E poi c’è la musica per far commuovere le ziette zitelle.
ma la domanda é quando hai raggiunto il bello, cosa ti rimane? il bello o il viaggio fino al bello?...
  • anonimo

01-08-20 11.15

@ zerinovic
ma la domanda é quando hai raggiunto il bello, cosa ti rimane? il bello o il viaggio fino al bello?...
Ti rimane, se ti va bene, il Nulla.

Se ti va male, ti rimane la comprensione che la cosa da fare è cercare il Nulla.

Che è l’Uno, l’assenza di dualismo.

E se ti va malissimo, al limite hai fatto commuovere qualche zitellona. emo
  • anonimo

01-08-20 11.26

Per tagliare la testa al toro, solo una cosa da la garanzia assoluta della riuscita dell’opera d’arte: l’uso della NC2 emo