26-03-20 10.05
@ keyboard7
scusate se vado leggermente fuori tema, ma solo per curiosità, perchè i campionamenti tra le varie aziende produttrici (Nord, Korg, Roland, Dexibell ecc.) sono così diversi tra loro? Alla fine non si tratta di mettere dei microfoni intorno a un pianoforte e registrare il suono delle note? o mi sfugge qualcosa? Mi piacerebbe capire perchè alcuni campioni (a parte la dimensione del file) sono migliori e altri peggiori. Grazie
Prima di tutto perché le variabili in gioco sono tante ("dei mi rofoni" = quali, con quali caratteristiche? Posizionati come? equalizzati come? mixati come? Quale pianoforte, in che condizioni, in quale ambiente, azionato in che modo?... mi fermo) ed in secundis perché anche l'engine che li deve riprodurre puó avere delle differenze anche marcate: utilizzo di stereo samples nativi o di mono samples trattati in stereo "post"? Quanti layers e suddivisi come? Quale algoritmo di interpolazione tra i layers? Quanti e quali samples "secondari" (risonanze, rumori,...) e gestiti come (oppure generati da modelli fisici/ibridi)?... mi fermo.
Comunque se hai un pianoforte acustico e vuoi provare l'esperienza di campionarlo, potresti farlo (ma preparati a qualcosa di abbastanza insoddisfacente per non dire frustrante)