cercasi tastierista

  • paolo_b3
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14-06-19 21.15

@ anonimo
Hai tutte le ragioni di appellarti alla Treccani, ma da par mio ho smesso da molto tempo di rendermi nozionistica l'esistenza. Preferisco avere come metro di misura ciò che percepisco direttamente dalla realtà quotidiana.
Non ho scritto che un musicista non debba essere pagato, tutt'altro. Non è la questione economica il centro dell'argomento. Ho suonato con ragazzi diplomati in conservatorio negli anni 80 (quando era il vero conservatorio, non quello di adesso dove prendono cani e porci pur di fare cassa) che umilmente si sono messi a disposizione per amore verso la musica intesa come creazione, arrangiando i brani di un volgare strimpellatore del mio stampo. Oggi leggo invece che tutto deve essere assoggettato alla legge del lavoro, compresa l'arte. La mia esperienza mi porta a constatare che maggiore è il sentimento del musicista, maggiore è la sua umiltà.
Nell'accezione latina del termine, "lavoro" (tripalium) è qualcosa di sgradevole, infatti se tutti potessero smettere di lavorare lo farebbero all'istante. Nell'arte non funziona così. L'artista non dorme la notte per creare, è ossessionato dai dettagli, sa leggere tra le righe la realtà che lo circonda, è profetico, lungimirante, considera l'arte un tutto totalizzante per cui darebbe anche la vita stessa... Ciò vale per Jarrett, Bach, Picasso e per chiunque abbia avuto il coraggio di "svegliare" la propria coscienza. Poi c'è chi arriva in alto e chi in basso, ma non è importante dove si arriva, non è questo il punto. L'arte è ricerca continua del sublime, non è un CV fatto di un qualche studio e seminario con grandi nomi che garantisce lo stipendietto.
Mi fermo qui ma avrei da scrivere ancora molto sul tema, ché poi vi ci addormentate sul tablet emo
Si... no... ma questi qua dovranno pure mangiare.

E poi detto tra di noi, ritorniamo alle origini della discussione, vuoi fare una cover band di Ligabue e cerchi un pianolista, meglio se diplomato? Ma ... (aggiungete voi, stasera mi sento gentleman) emo
  • anonimo
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14-06-19 21.22

@ SimonKeyb
Spectrum ha scritto:
La musica non è lavoro. Se è lavoro non è musica. La musica è un processo creativo, la creazione non è ripetibile, è sempre originale, aldilà della qualità estetica.

Spectrum ha scritto:
Ma non si venga a dire che un laureato in conservatorio che chiede soldi per suonare in una band ne è autorizzato in quanto "musicista"

Penso che l'equivoco nasca dalla prima congettura. Dovresti chiedere a chi suonava con James Brown o Buddy Rich se la musica può essere veramente un lavoro inteso come "usurante" emo anzi manda un messaggio su facebook a Christian McBride che magari ti risponde.
Manco li carpentieri in fabbrica parola mia, eppure mi pare il risultato fosse tutt'altro che mediocre o di scarso interesse artistico.
Certo, ma infatti fare arte è più dura che "lavorare", se per lavoro intendiamo le 8 ore in ufficio, fabbrica, etc. Non ho mai pensato il contrario. Mentre l'ingegnere la sera sta alla TV con la famiglia, il musicista studia la parte fino a notte fonda, oppure cerca quell'andamento delle voci che si addice meglio alla sua creazione etc.
L'arte non è un lavoro, è una missione, per questo richiede più sforzi delle altre attività. E' questo che oggi non è recepito abbastanza, molti pensano che una volta finito il ciclo di studi si è "artisti" o "musicisti", dopo qualche esperienzuccia nei locali si è "arrivati", si possa chiedere 100 euro (e qualcuno trovano perché purtoppo il mondo è pieno di polli), ma non funziona assolutamente così, l'umiltà deve essere sempre al primo posto (ad esempio, io al limite, da "praticante" chiederei un contributo a offerta libera spiegando che vorrei diventasse la mia attività principale).
  • paolo_b3
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14-06-19 21.30

@ anonimo
Certo, ma infatti fare arte è più dura che "lavorare", se per lavoro intendiamo le 8 ore in ufficio, fabbrica, etc. Non ho mai pensato il contrario. Mentre l'ingegnere la sera sta alla TV con la famiglia, il musicista studia la parte fino a notte fonda, oppure cerca quell'andamento delle voci che si addice meglio alla sua creazione etc.
L'arte non è un lavoro, è una missione, per questo richiede più sforzi delle altre attività. E' questo che oggi non è recepito abbastanza, molti pensano che una volta finito il ciclo di studi si è "artisti" o "musicisti", dopo qualche esperienzuccia nei locali si è "arrivati", si possa chiedere 100 euro (e qualcuno trovano perché purtoppo il mondo è pieno di polli), ma non funziona assolutamente così, l'umiltà deve essere sempre al primo posto (ad esempio, io al limite, da "praticante" chiederei un contributo a offerta libera spiegando che vorrei diventasse la mia attività principale).
Senza offesa, stai facendo teoria.
  • SimonKeyb
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14-06-19 21.33

Spectrum ha scritto:
Mentre l'ingegnere la sera sta alla TV con la famiglia, il musicista studia la parte fino a notte fonda,

boh anche qui non sono d'accordo, mi sembrano paragoni abbastanza superficiali non me ne volere, anche ne trovassi di più attinenti, come la figura del cuoco per esempio, secondo me lasciano il tempo che trovano. Non è detto che il musicista debba per forza lavorare a orari balordi comunque...
Spectrum ha scritto:
L'arte non è un lavoro, è una missione, per questo richiede più sforzi delle altre attività.

posso assicurarti che anche fare l'ingegnere o l'architetto ma anche il carpentiere o il falegname può essere un arte, assolutamente. Non vedo differenza tra un opera di Mozart e un monumento dell'Architettura.
Spectrum ha scritto:
molti pensano che una volta finito il ciclo di studi si è "artisti" o "musicisti"

Sicuramente finito di studiare, vivadio, si può essere definiti "musicisti" emo. Quanto ad artisti... mah anche qui... chi lo pensa? uno che non ha studiato o ha studiato poco evidentemente, non conosco nessun Maestro che parli di se stesso come Artista, una definizione più usata da terzi che non in prima persona, se non qualche mediocre, ma lasciamoli dove stanno. Secondo me bisogna un attimo scindere i luoghi comuni e alzare il livello del tuo ragionamento invece che portarlo sulla mediocrità.
  • anonimo
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14-06-19 21.39

@ paolo_b3
Si... no... ma questi qua dovranno pure mangiare.

E poi detto tra di noi, ritorniamo alle origini della discussione, vuoi fare una cover band di Ligabue e cerchi un pianolista, meglio se diplomato? Ma ... (aggiungete voi, stasera mi sento gentleman) emo
Beh può dipendere da vari fattori, in primis la comprensione verbale. E' vero che si tratta di Ligabue, ma magari nella cover band hanno tutti studi musicali di un certo livello e non si trovano a loro agio con persone a corto di teoria musicale.
Per esempio, una volta contattai un tizio che cercava collaboratori per una cover band rock, e mi chiese per telefono:"sai cos'è un pedale di re?"; risposi affermativamente spiegandogli cosa fosse, dopodichè, lusingato mi spiegò il motivo della domanda: in seguito ad esperienze negative con musicisti "della domenica", era in cerca di persone che avessero una preparazione musicale almeno di pari livello alla sua. Poi la collaborazione non andò in porto per motivi di distanza geografica, ma questa è un'altra storia.
  • paolo_b3
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14-06-19 21.49

SimonKeyb ha scritto:
non conosco nessun Maestro che parli di se stesso come Artista

Infatti quando sento parlare di artisti, e ovviamente non parlano di me, non riesco mai a capire se l'intento è benevolo o malevolo...
  • anonimo
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14-06-19 21.51

SimonKeyb ha scritto:
posso assicurarti che anche fare l'ingegnere o l'architetto ma anche il carpentiere o il falegname può essere un arte, assolutamente. Non vedo differenza tra un opera di Mozart e un monumento dell'Architettura.


Un conto è laurearsi in ingegneria o in architettura, un altro è definirsi "ingegneri" o "architetti". Voglio vedere quanti di questi sono diventati i "Mozart" delle loro rispettive professioni. Forse uno su mille? O sono troppo ottimista?

SimonKeyb ha scritto:
Sicuramente finito di studiare, vivadio, si può essere definiti "musicisti"


Finito di studiare ci si diploma, si giudicherà dopo 10-15 anni se si è diventati "musicisti" o qualcos'altro

SimonKeyb ha scritto:
Secondo me bisogna un attimo scindere i luoghi comuni e alzare il livello del tuo ragionamento invece che portarlo sulla mediocrità.


Mediocrità è un termine soggettivo. Io lo attribuisco, nel caso della discussione in atto, a chi, in certi casi (non tutti ovviamente) vuole colmare con un pezzo di carta una lacuna esperienziale. Ma è una mia interpretazione della realtà e, per carità, non esigo che sia condivisa da tutti.
  • paolo_b3
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14-06-19 21.54

Spectrum ha scritto:
E' vero che si tratta di Ligabue, ma magari nella cover band hanno tutti studi musicali di un certo livello


Però se hanno studi musicali di un certo livello e fondano una cover band di Ligabue qualcosa non ha funzionato... emo
  • anonimo
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14-06-19 22.03

@ paolo_b3
Spectrum ha scritto:
E' vero che si tratta di Ligabue, ma magari nella cover band hanno tutti studi musicali di un certo livello


Però se hanno studi musicali di un certo livello e fondano una cover band di Ligabue qualcosa non ha funzionato... emo
E invece tutto torna... Magari sono diplomandi o diplomati in conservatorio che hanno scelto di fare gli "operai della musica", creando valore economico, a differenza dei "musicisti" che creano valore artistico. Vedi che alla fine siamo arrivati alle stesse conclusioni? emo
  • paolo_b3
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14-06-19 22.09

@ anonimo
E invece tutto torna... Magari sono diplomandi o diplomati in conservatorio che hanno scelto di fare gli "operai della musica", creando valore economico, a differenza dei "musicisti" che creano valore artistico. Vedi che alla fine siamo arrivati alle stesse conclusioni? emo
Aggiungo un'ultima cosa che volevo già dire: se ci focalizziamo su gente come i "rappers newyorkesi" che cantano il disagio degli afroamericani e nel bagno hanno i rubinetti placati in oro sono molto più vicino al tuo punto di vista, ma chi ha scelto di fare della musica un'onesta professione io lo stimo e quando posso lo onoro.
  • anonimo

14-06-19 22.54

@ anonimo
Già, perchè io avrei scritto che Jarrett deve suonare gratis. Ma mi faccia il piacere...
sfidando la zona confort del voglio essere pagato, non l'ho scritto io, diciamo che hai questa idea naif dei musicisti...
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14-06-19 23.55

SimonKeyb ha scritto:
posso assicurarti che anche fare l'ingegnere o l'architetto ma anche il carpentiere o il falegname può essere un arte, assolutamente. Non vedo differenza tra un opera di Mozart e un monumento dell'Architettura.

Dipende solo da cosa ti spinge a "creare".
Se sei solo un "genio" dei numeri, della geometria, del ferro battuto o del mischiare il cemento, non sei certo un artista.
Ma proprio per niente.
  • markelly2
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14-06-19 23.58

@ anonimo
paolo_b3 ha scritto:
un diplomato in conservatorio è uno che si è dato l'obiettivo di fare il lavoro di musicista

La musica non è lavoro. Se è lavoro non è musica. La musica è un processo creativo, la creazione non è ripetibile, è sempre originale, aldilà della qualità estetica.
Chi fa della propria attività musicale un ripetitore di creazioni altrui, non è un musicista, è un intrattenitore.
Dovremmo iniziare a rimettere i termini giusti al loro posto (non mi riferisco a te personalmente, ma in generale).
Sono avvenute creazioni pop che hanno influenzato milioni di musicisti, e queste creazioni sono state prodotte da musicisti tecnicamente mediocri ma grandi menti creative. Sono avvenute altresì creazioni pop da musicisti colti che si sono messi in gioco sfidando la zona comfort del "voglio essere pagato", che hanno rischiato, rinunciato a proposte più comode ma poco appaganti, per vivere delle loro creazioni. La letteratura musicale pop degli ultimi 40 anni ne è stracolma, inutile persino fare nomi per lo più scontati.
Se nessuno ha voglia di ripartire dal concetto di "osare" in nome del mettersi a nudo, in gioco, senza secondi fini, niente cambierà. Tutto il resto è...
Condivido tutto.
Un vero artista "lavora" sempre e comunque, e primariamente non lo fa per soldi.
Poi ovvio che deve mangiare.
  • anonimo

15-06-19 00.25

@ markelly2
Condivido tutto.
Un vero artista "lavora" sempre e comunque, e primariamente non lo fa per soldi.
Poi ovvio che deve mangiare.
quindi il vero artista è quello che non lo fa per soldi a parte un tozzo di pane per sopravvivere, allora dobbiamo sfoltire la lista di parecchio
  • markelly2
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15-06-19 01.01

@ anonimo
quindi il vero artista è quello che non lo fa per soldi a parte un tozzo di pane per sopravvivere, allora dobbiamo sfoltire la lista di parecchio
Una volta affermati, si ha potere contrattuale, è normale.
Io mi riferisco agli esordi.
  • lipzve
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15-06-19 09.26

@ paolo_b3
Spectrum ha scritto:
E' vero che si tratta di Ligabue, ma magari nella cover band hanno tutti studi musicali di un certo livello


Però se hanno studi musicali di un certo livello e fondano una cover band di Ligabue qualcosa non ha funzionato... emo
Eh già, a parte che canta come un ubriacone appena uscito dal bar di un porto malfamato dopo essersi ingozzato whisky alla spina, ma al di la del suo ragliare, anche la musica non è che sia tutta sta opera d'arte.

Ad esempio 883 è piatto, non ha espressione, non è un cantante, canta come un altoparlante scassato del dopoguerra, dinamica vocale impostata a 100 fisso (su 127).

Ma, eh si c'è un ma: le sue canzoni sono belle e se avesse l'umiltà di farle cantare ad altri penso ne guadagnerebbero.

Di ligabue cosa vogliamo salvare? Dai sono buono: i suoi strumenti musicali.
  • anonimo

15-06-19 10.32

@ markelly2
Una volta affermati, si ha potere contrattuale, è normale.
Io mi riferisco agli esordi.
Certo ci sta anche il musicista "puro", ma ci sono innumerevoli opere di altissimo valore che sono state commissionate e quindi create a fronte di un contratto economico, che facciamo le definiamo "non musica"?
  • markelly2
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15-06-19 11.17

@ anonimo
Certo ci sta anche il musicista "puro", ma ci sono innumerevoli opere di altissimo valore che sono state commissionate e quindi create a fronte di un contratto economico, che facciamo le definiamo "non musica"?
Ok, ma anche un Mozart che ha composto il requiem su commissione, non lo ha fatto di certo per soldi.
Tra l'altro parliamo di un genio morto povero e dimenticato.
  • paolo_b3
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15-06-19 11.24

@ lipzve
Eh già, a parte che canta come un ubriacone appena uscito dal bar di un porto malfamato dopo essersi ingozzato whisky alla spina, ma al di la del suo ragliare, anche la musica non è che sia tutta sta opera d'arte.

Ad esempio 883 è piatto, non ha espressione, non è un cantante, canta come un altoparlante scassato del dopoguerra, dinamica vocale impostata a 100 fisso (su 127).

Ma, eh si c'è un ma: le sue canzoni sono belle e se avesse l'umiltà di farle cantare ad altri penso ne guadagnerebbero.

Di ligabue cosa vogliamo salvare? Dai sono buono: i suoi strumenti musicali.
Diciamo che vai giù pesante emo

Non lo ritengo uno scalzacane, semplicemente la sua produzione mi piace tra il poco ed il niente. Poi umanamente parlando non è affatto un cretino.
  • anonimo

15-06-19 11.28

@ markelly2
Ok, ma anche un Mozart che ha composto il requiem su commissione, non lo ha fatto di certo per soldi.
Tra l'altro parliamo di un genio morto povero e dimenticato.
la domanda da porsi è, avrebbe scritto lo stesso l'opera se non ci fosse stato compenso?

del resto viste le sue finanze avrebbe scritto qualsiasi cosa dietro adeguato compenso