Il MIDI

  • maxpiano69
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26-06-20 13.45

mark_c ha scritto:
Comunque, lato player midi 0/1/2 i problemi li ho risolti tutti semplicemente ragionandoci su, non avevo altre alternative fino a quando l'occhio non mi è caduto sulla variazione dei tempi, sinceramente e continuo a chiederlo, non mi è chiaro come viene usato, non le specifiche o l'implementazione.


La variazione di tempo è una cosa che esiste da sempre anche in musica classica, se prendi uno spartito di una sinfonia ad esempio lo vedi. Dimenticati di canzonette, pianobar e karaoke ed immagina di avere in un solo MIDI file 3 movimenti di una sinfonia, ammesso e non concesso che ogni movimento sia a tempo costante (non è detto) devi comunque poter gestire le diverse velocità tra i 3. emo

PS: forse questo può aiutarti MIDIfile format
  • anonimo

26-06-20 14.13

non capisco quale sia il problema nel cambio tempo
  • KBL
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26-06-20 14.32

mark_c ha scritto:
Posso capire se scrivo un file midi con musescore a mano/spartito, ma attraverso strumenti fisici?

Premesso che non conosco bene i dettagli del MIDI, forse per inquadrare meglio il concetto tornerei indietro a 30 anni fa, quando iniziavo a creare i miei primi [file] midi.
Il setup era semplice: Tastiera/synth dalla cui uscita collegavo un cavo che andava all'ingresso di un sequencer. Quindi erano due diversi dispositivi, la tastiera, quello che tu chiami "strumento fisico" suppongo, che serve per l'esecuzione musicale (suonare le note ad un certo tempo) e il sequencer che invece si preoccupava di "registrare" e generare il file midi. Per inciso, dal sequencer potevo anche velocizzare o rallentare il tempo mentre registravo, in tempo reale, girando un apposito manopolone. Tutto ciò per dire che lo "strumento fisico" in genere non si occupa di raccogliere i messaggi midi ed organizzarli in un file, e quindi nemmeno di settare il tempo (3/4, 4/4 ecc.) o i BPM, di questo se ne occupa il sequencer. Naturalmente poi sono arrivate le workstation che contenevano esse stesse un sequencer, ma l'architettura non cambia, puoi vedere la workstation come due componenti separati, lo strumento che genera l'esecuzione, il sequencer che la "raccoglie". Ora il sequencer è la DAW installata nel nostro computer, ma anche qua cambia poco. Rimane comunque utile la visione a due componenti, lo strumento=tastiera che genera note ad una certa frequenza (quanto veloce il passaggio da una nota all'altra), durata e velocità (quanto forte premi) e invia tutto a qualcosa invece che si occupa dell'"authoring" del file midi.
  • divicos
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26-06-20 14.57

mark_c ha scritto:
Però, domanda: durante l'esecuzione?
Posso capire se scrivo un file midi con musescore a mano/spartito, ma attraverso strumenti fisici?

Se ho capito il senso della domanda, non solo è abbastanza comune cambiare tempo durante l’esecuzione, ma è anche estremamente più semplice che scrivere / codificare quel cambio di tempo con un linguaggio (Midi, in questo caso, ma anche su spartito classico).
Quando si suona c’è un musicista che “comanda” la ritmica (di solito il batterista). Se lui accelera si accelera tutti, se lui rallenta si rallenta. Alcuni cambi molto comuni sono in qualche modo “codificati” da un linguaggio condiviso, per cui gli altri sanno cosa sta per succedere prima che accada (è il caso per esempio del finale rallentato in molte ballad, o accelerato a velocità quasi doppia in certa musica sudamericana, tipo il choro).
Il tutto tenendo da parte battute a tempi diversi, i sospesi, e la poliritmia propriamente detta.
C’è tanta roba che è quasi impossibile da scrivere “correttamente”,in un certo senso la si suona e basta.
  • Dallaluna69
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26-06-20 16.38

@ anonimo
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Sì, certo. Anche con strumenti fisici durante l'esecuzione.
È una cosa normale.

Troverai canzoni che iniziano e finiscono a 128 Bpm (per fare un esempio) e canzoni con variazioni di tempo durante l'esecuzione.
  • anonimo

26-06-20 18.46

@ KBL
mark_c ha scritto:
Posso capire se scrivo un file midi con musescore a mano/spartito, ma attraverso strumenti fisici?

Premesso che non conosco bene i dettagli del MIDI, forse per inquadrare meglio il concetto tornerei indietro a 30 anni fa, quando iniziavo a creare i miei primi [file] midi.
Il setup era semplice: Tastiera/synth dalla cui uscita collegavo un cavo che andava all'ingresso di un sequencer. Quindi erano due diversi dispositivi, la tastiera, quello che tu chiami "strumento fisico" suppongo, che serve per l'esecuzione musicale (suonare le note ad un certo tempo) e il sequencer che invece si preoccupava di "registrare" e generare il file midi. Per inciso, dal sequencer potevo anche velocizzare o rallentare il tempo mentre registravo, in tempo reale, girando un apposito manopolone. Tutto ciò per dire che lo "strumento fisico" in genere non si occupa di raccogliere i messaggi midi ed organizzarli in un file, e quindi nemmeno di settare il tempo (3/4, 4/4 ecc.) o i BPM, di questo se ne occupa il sequencer. Naturalmente poi sono arrivate le workstation che contenevano esse stesse un sequencer, ma l'architettura non cambia, puoi vedere la workstation come due componenti separati, lo strumento che genera l'esecuzione, il sequencer che la "raccoglie". Ora il sequencer è la DAW installata nel nostro computer, ma anche qua cambia poco. Rimane comunque utile la visione a due componenti, lo strumento=tastiera che genera note ad una certa frequenza (quanto veloce il passaggio da una nota all'altra), durata e velocità (quanto forte premi) e invia tutto a qualcosa invece che si occupa dell'"authoring" del file midi.
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  • Dallaluna69
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26-06-20 18.57

@ anonimo
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Con Musescore o con qualunque DAW, hai la possibilità di dire "da qui 120"... "da qui 128" etc.
Questo se stai scrivendo il file midi e non se stai suonando.

Se stai generando il file midi suonando con la tua master, in tal caso acceleri e rallenti esattamente come faresti con qualunque strumento musicale.
  • anonimo

26-06-20 19.24

@ Dallaluna69
Con Musescore o con qualunque DAW, hai la possibilità di dire "da qui 120"... "da qui 128" etc.
Questo se stai scrivendo il file midi e non se stai suonando.

Se stai generando il file midi suonando con la tua master, in tal caso acceleri e rallenti esattamente come faresti con qualunque strumento musicale.
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  • clouseau57
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26-06-20 19.55

Io ci controllavo 2 expander una master e uno stage ( con il mitico Sipario ) e di piu’...
emo
  • anonimo

26-06-20 20.18

@ clouseau57
Io ci controllavo 2 expander una master e uno stage ( con il mitico Sipario ) e di piu’...
emo
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  • Dallaluna69
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26-06-20 20.25

@ anonimo
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Ho modo solo di ascoltare dalle casse del cellulare.
A orecchio mi sembra troppo quantizzato per essere stato suonato.
Probabilmente è stato scritto usando lo spartito originale. Cosa abbiano usato esattamente (un programma di notazione alla Musescore o una qualunque DAW o altri sistemi che magari non conosco io) non ho modo di capirlo.
  • anonimo

26-06-20 20.39

@ Dallaluna69
Ho modo solo di ascoltare dalle casse del cellulare.
A orecchio mi sembra troppo quantizzato per essere stato suonato.
Probabilmente è stato scritto usando lo spartito originale. Cosa abbiano usato esattamente (un programma di notazione alla Musescore o una qualunque DAW o altri sistemi che magari non conosco io) non ho modo di capirlo.
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  • anonimo

27-06-20 09.28

@ maxpiano69
mark_c ha scritto:
Comunque, lato player midi 0/1/2 i problemi li ho risolti tutti semplicemente ragionandoci su, non avevo altre alternative fino a quando l'occhio non mi è caduto sulla variazione dei tempi, sinceramente e continuo a chiederlo, non mi è chiaro come viene usato, non le specifiche o l'implementazione.


La variazione di tempo è una cosa che esiste da sempre anche in musica classica, se prendi uno spartito di una sinfonia ad esempio lo vedi. Dimenticati di canzonette, pianobar e karaoke ed immagina di avere in un solo MIDI file 3 movimenti di una sinfonia, ammesso e non concesso che ogni movimento sia a tempo costante (non è detto) devi comunque poter gestire le diverse velocità tra i 3. emo

PS: forse questo può aiutarti MIDIfile format
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  • anonimo

27-06-20 09.33

Cambiare tempo è semplice, basta ruotare la manopola time a dx per aumentarlo a sx per diminuirlo tutto in real time emo
  • anonimo

27-06-20 11.29

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  • clouseau57
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27-06-20 20.10

@ anonimo
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QUI'Credo che occorra un sequencer , ma condiderato che puo’ far partire dei midifile secondo me la cosa e’ fattibile emo
  • anonimo

27-06-20 20.23

@ clouseau57
QUI'Credo che occorra un sequencer , ma condiderato che puo’ far partire dei midifile secondo me la cosa e’ fattibile emo
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  • anonimo

29-06-20 08.57

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  • zerinovic
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29-06-20 09.48

@ anonimo
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si, nei moduli multitimbrici sul canale 10 ci sono i set di batteria.
  • KBL
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29-06-20 10.25

@ anonimo
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nel mio caso, questo era il mio sequencer:

link


usavo quel rotellone, mentre registravo lo ruotavo in senso antiorario per rallentare il tempo o orario per velocizzare, oppure scrivevo direttamente il nuovo tempo e premevo invio se il cambiamento era "secco" e non graduale (ma sempre in tempo reale mentre registravo). Tutto questo discorso era solo per distinguere appunto lo strumento musicale che di norma si può anche solo occupare dell'esecuzione, dal device che invece si occupa di creare il file midi (sequencer esterno, sequencer "interno" allo strumento, daw, altro software...) ed in genere è questo secondo dispositivo che si occupa del cambio tempo.
Non ho invece idea se il cambio tempo possa essere inviato via messaggio MIDI, nel caso è possibile che una master keyboard lo possa fare.