10-01-25 21.52
@ anonimo
e questo? ascolta per favore
ascoltate
donna
immaginiamo che rocky 5 non sia il film che conosciamo ma un altra cosa. una volta che paulie fa fallire rocky,rocky decide di farsi visitare e scopre di avere lesioni cerebrali ,a differenza del film originale,qui rocky accetta. dopo un primo scontro in cui va in pareggio,pensa che le lesioni cerebrali siano collegate alla scarsa resa. Nel frattempo un pugile dai tratti asiatici distrugge i suoi opponenti,alcuni di loro sono gravemente feriti e due addiritura morti.
Dopo il pareggio dell ultimo incontro rocky tentenna sull affrontare questp avversario che sembra invincibile.
da alcuni scene intuiamo che ha parti robotiche nelle braccia,un cyborg. lo spettatore lo intuisce ma non lo sa con certezzs,sono inquadrature ambigue.
Rocky sa che potrebbe morire o cnq farsi male..ma la moglie,scopre di avere un tumore,e rocky deve vincere per sua mogli
Grazie per la vostra risposta, ma vorrei affrontare un punto pratico.
1) Siete musicisti per hobby?
2) Sognate di diventare famosi e di essere riconosciuti per strada?
Se appartenete al primo gruppo e la musica è solo un bel passatempo, allora non c'è molto da preoccuparsi. Ma se invece puntate a diventare musicisti riconosciuti e a muovere folle oceaniche come Freddie Mercury, l'intelligenza artificiale potrebbe rappresentare un ostacolo, e avrebbe creato problemi anche ai Beatles se avessero iniziato oggi.
Capisco che possa essere difficile per voi afferrare questa realtà, dato che anche senza IA le case discografiche avevano già molte aspettative da proporre agli artisti. La situazione è ora ancora più complessa.
Se siete fonici o musicisti professionisti e non semplicemente hobbisti, questo messaggio è rivolto a voi. Vi esorto a lamentarvi con fermezza e a teorizzare strategie per contrastare l’intelligenza artificiale, anche con mezzi più energici. Non possiamo dare per scontato che il progresso sia sempre un bene. La possibilità di fare cose prima impensabili, come estrapolare la voce da un file MP3, non è necessariamente una condizione necessaria per il nostro sviluppo.
Il mio nickname è emblematico di questa riflessione: molte edicole stanno chiudendo a causa del digitale… ma non è inevitabile.
Se siete professionisti, dovete progettare una strategia. Vi chiedo di avere un atteggiamento del tipo: "Interessante! Ora le edicole trovano nuove opportunità offrendo contenuti che non si possono trovare online, e quelli esistenti vengono rimossi, grazie a un accordo tra i magnati del web e i commercianti".
Sarà sempre possibile trovare qualcuno che caricherà contenuti online, ma diventerà sempre più complicato. È indispensabile trovare un accordo, altrimenti non ha senso continuare a discutere in modo moderato.
Le opzioni sono due:
1) Disperarsi,
2) Bloccare l'IA.
Approfondimenti filosofici non porteranno a soluzioni pratiche; una posizione moderata rischia di non contribuire a nulla.
1) A 45 anni non sei vecchio, nel mondo musicale odierno non conta la persona ma il personaggio, avatar, alter-ego come vuoi chiamarlo.
2) Questo avatar deve essere un influencer, sia esso reale o no. L'IA come vedi non è un problema, può essere benissimo tutto finto come può essere una persona reale.
3) L'IA non potrà mai contrastare l'analogico. Quando è uscito il tablet tutti erano terrorizzati dal fatto di veder chiudere le librerie e, appunto, le EDICOLE.
Come hai visto non è così, la gente che vuole il cartaceo c'è ancora. Molta meno, ma c'è.
E' un mercato di nicchia ma piuttosto sicuro, non vedo nessun libraio morire di fame, ci sono solo meno edicole.
4) Se si vuole sfondare bisogna diventare influencer, quindi chissene di chi sei in realtà, se fai palestra, se sai davvero suonare o se sei Beethoven, l'importante è fare follower. Se hai milioni di iscritti puoi essere anche Ugo Fantozzi e sarai considerato un grandissimo artista
5) Disperarsi non è mai servito a niente, te lo dice uno che ormai vive oltre il concetto di disperazione