Yamaha CP88 surclassa Nord piano 4

luigitarta 09-03-19 15.48
@ giulio12
Magari stimola un po' la GAS e si vende di più la novità... Magari meglio per loro vendere 3 cp88 che un nord piano, oppure hanno ordinato 20 cp88 ...Bisognerebbe conoscere i loro margini ed i loro magazzini..
Questo è un forum di "processo alle intenzioni"....Quante macchinazioni per vendere uno strumento su cui ci sono margini di guadagno limitatissimi....Quindi video tarocchi? Ma fatemi la cortesia...
zerinovic 09-03-19 16.19
@ luigitarta
Questo è un forum di "processo alle intenzioni"....Quante macchinazioni per vendere uno strumento su cui ci sono margini di guadagno limitatissimi....Quindi video tarocchi? Ma fatemi la cortesia...
c'e' tanti tipi di pianoforte, disponibili per la nord, quando li hai comparati tutti, e fai lo stesso con yamaha, allora potrebbe darsi che (sempre parlando di giudizio personale).ti avremmo preso un po' piu sul serio…


si è capito che ti piace il nuovo yamaha,, che aspetti, compralo… o vuoi l'appoggio del forum?...non ho capito….

paolo_b3 09-03-19 16.19
Infatti non ci dovrebbe essere nessun processo e nessuna intenzione. Che nella demo postata il CP suoni meglio del Nord è il tuo parere, rispettabilissimo, ma non è detto che tutti la pensino come te.
orange1978 09-03-19 16.41
a me tra le altre cose nella demo non mi pare proprio che il cp suoni meglio del nord, anzi...suona piu finto.

ma sono gusti personali, riguardo nord sappiamo bene oramai quali siano i suoi punti forti e deboli, e lo stesso vale per yamaha, ma posso dire che oggi se parliamo di stage pianos professionali ossia

kawai mp11
roland rd2000
nord stage3 / nord piano
yamaha cp88
yamaha cp1
korg grandstage
dexibell
casio px5
kurzweil forte

.....per me nessuno ha VERAMENTE qualcosa che riassume tutti gli altri, non esiste un modello in commercio che a prescindere dal costo surclassa totalmente tutti la concorrenza, tutti hanno dei punti deboli chi piu chi meno....

nord secondo me é quella con i suoni piu realistici e musicali, e ha un eccellente libreria gratuita che ne permette un continuo aggiornamento...ma le meccaniche fanno schifo e l'implementazione midi é limitatissima.
cp88 ha una meccanica con tasti in legno e semplicitá di uso ma il suono per ora é molto buono ma non a livelli di dire "butto anche i vst" mentre conosco tastieristi che lavorano con nomi da 3 milioni di copie vendute a cd che usano nord anche per registrare nonostante abbiano i vst migliori.
roland rd 2000 ha ottime funzioni di controller midi e una tastiera favolosa ma un suono a volte un po troppo precisino, anonimo, e poi pesa 22 kg, gia di piu di un clavia o un cp88.
mp11 vanta una meccanica stupenda e suoni molto validi nonche parecchie funzioni di master controller, pero é un cadavere da trasportare.....e via cosi.

uno strumento con i suoni di clavia, la tastiera kawai, il peso di casio px5, la polifonia roland e l'implementazione midi di kurzweil pc3....non esiste nemmeno pagando 10 mila euro.
Osuna1 09-03-19 16.42
@ luigitarta
Io ho provato CP88 con due monitor da studio Yamaha HS8 e mixer digitale Soundcraft....

Suono identico al demo proposto anzi direi anche migliore.....sembrava di avere un vero CFX a coda....(ottimo anche C7, Imperial e Bosendorfer e aspettiamo il prox Os per avere anche il CFIII e S6)

Unico neo : si poteva fare meglio sulla tastiera ,pesatura e curve di dinamica....(quasi identica a Yamaha CP4 che ho avuto per 3 anni).

Poi stesso impianto ho provato NS3 e Nord piano 4 (diversi tipi di piani acustici)...Suono molto più cupo e con troppa enfasi....anche se molto buono ma CP88 per me ha vinto la sfida...Forse questione di gusti.

Consiglio: ogni tanto non usate solo gli occhi per guardare i video ma soprattutto le orecchie....
La mia era solo una battuta, nessuna polemica. Sono perplesso su questi “confronti” che sinceramente lasciano il tempo che trovano. Tastiere che costano migliaia di euro suonano sicuramente bene entrambe. Poi è sempre e solo questione di gusti personali.
P.S. Il video l’ho trovato interessante comunque, essendo interessato all’acquisto di uno stage piano, da affiancare al resto della strumentazione e Yamaha è in cima alla lista. 😊
maxpiano69 09-03-19 16.55
orange1978 ha scritto:
oggi se parliamo di stage pianos professionali ossia

kawai mp11
roland rd2000
nord stage3 / nord piano
yamaha cp88
yamaha cp1
korg grandstage
dexibell
casio px5
kurzweil forte

...trova l'intruso (?) emo
(Scusa Andrea, non ho resistito emo )
orange1978 09-03-19 17.02
@ maxpiano69
orange1978 ha scritto:
oggi se parliamo di stage pianos professionali ossia

kawai mp11
roland rd2000
nord stage3 / nord piano
yamaha cp88
yamaha cp1
korg grandstage
dexibell
casio px5
kurzweil forte

...trova l'intruso (?) emo
(Scusa Andrea, non ho resistito emo )
certo lo trovo subito....il kurzweil forte che non é uno stage piano ma un sintetizzatore/workstation spacciato per stage piano xD

....non a casio....l'ho messo per ultimo xD ....e non é un casio che tu abbia scritto un modello in corsivo xD
maxpiano69 09-03-19 17.09
@ orange1978
certo lo trovo subito....il kurzweil forte che non é uno stage piano ma un sintetizzatore/workstation spacciato per stage piano xD

....non a casio....l'ho messo per ultimo xD ....e non é un casio che tu abbia scritto un modello in corsivo xD
emo

emo
orange1978 09-03-19 17.19
orange1978 ha scritto:
casio px5


....credo che a pensarci bene sia il modello che piu incarni lo spirito di "tastiera stage" professionale invece...facciamo un riassunto delle sue caratteristiche?

256 voci di polifonia

due motori di sintesi, AIR pcm e HEX layers con 14 oscillatori, filtri digitali multibanda risonanti analogue sounding (tra i migliori che abbia mai sentito in uno strumento digitale degli ultimi anni), inviluppi programmabili e modulazioni, un vero sintetizzatore professionale integrato (e a differenza di roland rd x esempio totalmente programmabile dall'utente via pannello o via editor gratuito su computer)

multieffetto con effetti digitali programmabili

controllers assegnabili ai parametri di sintesi ed effetti, e anche al midi esterno

pitch bender e modwheel a bordo (nord piano non li ha....e costa 2500 euro)

tastiera professionale 88 tasti pesati graded con triplo sensore di velocity

avanzate funzioni di midi controller (con possibilitá di trasmissione indipendente tra midi fisico e midi usb)

design compatto e funzionale con peso di soli 12,5 kg

alimentazione a rete o a batterie (ottimo anche per gli artisti mobile)

display retroilluminato di buone dimensioni (paragonabile a cp88)

possibilita di playback audio via usb stick di sequenze midi e wav, e registrazione diretta della propria musica in audio sempre su chiavetta usb.


....non basta tutto questo per definirlo uno stage piano professionale? sti cazzi....

ah capisco, il suono del gran piano non é ai livelli di dettaglio rispetto a roland rd 2000 o yamaha cp88?

beh si, vero in parte (anche se, per certi versi, come concetto é superiore anche a yamaha cp88 dato che permette il controllo sulle risonanze o sul rumore dei martelletti con il piano designer), ma appunto questi sono dettagli, il suono é anche questione in parte personale, sicuro al prezzo che viene venduto é un vero MOSTRO di innovazione, mai si erano viste caratteristiche del genere tutte insieme in uno strumento venduto a quel prezzo, che lo vogliate oppure no.
kurz4ever 09-03-19 17.31
@ orange1978
orange1978 ha scritto:
casio px5


....credo che a pensarci bene sia il modello che piu incarni lo spirito di "tastiera stage" professionale invece...facciamo un riassunto delle sue caratteristiche?

256 voci di polifonia

due motori di sintesi, AIR pcm e HEX layers con 14 oscillatori, filtri digitali multibanda risonanti analogue sounding (tra i migliori che abbia mai sentito in uno strumento digitale degli ultimi anni), inviluppi programmabili e modulazioni, un vero sintetizzatore professionale integrato (e a differenza di roland rd x esempio totalmente programmabile dall'utente via pannello o via editor gratuito su computer)

multieffetto con effetti digitali programmabili

controllers assegnabili ai parametri di sintesi ed effetti, e anche al midi esterno

pitch bender e modwheel a bordo (nord piano non li ha....e costa 2500 euro)

tastiera professionale 88 tasti pesati graded con triplo sensore di velocity

avanzate funzioni di midi controller (con possibilitá di trasmissione indipendente tra midi fisico e midi usb)

design compatto e funzionale con peso di soli 12,5 kg

alimentazione a rete o a batterie (ottimo anche per gli artisti mobile)

display retroilluminato di buone dimensioni (paragonabile a cp88)

possibilita di playback audio via usb stick di sequenze midi e wav, e registrazione diretta della propria musica in audio sempre su chiavetta usb.


....non basta tutto questo per definirlo uno stage piano professionale? sti cazzi....

ah capisco, il suono del gran piano non é ai livelli di dettaglio rispetto a roland rd 2000 o yamaha cp88?

beh si, vero in parte (anche se, per certi versi, come concetto é superiore anche a yamaha cp88 dato che permette il controllo sulle risonanze o sul rumore dei martelletti con il piano designer), ma appunto questi sono dettagli, il suono é anche questione in parte personale, sicuro al prezzo che viene venduto é un vero MOSTRO di innovazione, mai si erano viste caratteristiche del genere tutte insieme in uno strumento venduto a quel prezzo, che lo vogliate oppure no.
Guarda, se nel prossimo ci mettono pure un suono di piano acustico magari ci faccio un pensierino...emo
vin_roma 09-03-19 18.07
È da un po' che sto suonando in un locale dove il proprietario vuole solo musica raffinata ed acustica e per i pianisti ha messo a disposizione addirittura due pianoforti a mezza coda oltre che ad impianto, contrabbasso e batteria Ludwig o Slingerland.

...che dire, pensare di suonare in questa situazione anche col miglior digitale mi farebbe star male.
Uno dei due pianoforti è un Petrof, con qualche disomogeneità nelle note, i bassi un po' ferrosi ma ...nonostante tutto fa fare quello che si vuole, è dolce o aperto, grintoso, romantico e, con solo un pizzico di amplificazione, si riesce sempre ad avere un suono avvolgente, che invita a suonare.

Un digitale, per sua natura, peccherà sempre nel suono e nella suonabilità e ci si dovrà sempre accontentare.
Non capisco come facciate ad accapigliarvi per questi surrogati.
Il migliore o il peggiore tra i digitali sarà sempre distante dall'originale ...e non di poco. Solo un ascoltatore distratto potrebbe non trovare differenza.
cecchino 09-03-19 18.11
orange1978 ha scritto:
....non a casio....l'ho messo per ultimo xD ....e non é un casio che tu abbia scritto un modello in corsivo xD

emoemoemo
paolo_b3 09-03-19 18.31
vin_roma ha scritto:
È da un po' che sto suonando in un locale dove il proprietario vuole solo musica raffinata ed acustica e per i pianisti ha messo a disposizione addirittura due pianoforti a mezza coda oltre che ad impianto, contrabbasso e batteria Ludwig o Slingerland.


Se proprio avete bisogno un salto lo posso fare emo
zerinovic 09-03-19 18.51
@ kurz4ever
Guarda, se nel prossimo ci mettono pure un suono di piano acustico magari ci faccio un pensierino...emo
avesse avuto la tastiera semipesata con aftertouch del pc3 k7...ma facciamo anche quella della mia nc2 va...ora ce lo avrei.
Il piano é nasale sulle medie ma non é un dramma,gli organi jazz invece é la nota peggiore,ma ha tante altre ottime caratteristiche.
kurz4ever 10-03-19 11.14
@ vin_roma
È da un po' che sto suonando in un locale dove il proprietario vuole solo musica raffinata ed acustica e per i pianisti ha messo a disposizione addirittura due pianoforti a mezza coda oltre che ad impianto, contrabbasso e batteria Ludwig o Slingerland.

...che dire, pensare di suonare in questa situazione anche col miglior digitale mi farebbe star male.
Uno dei due pianoforti è un Petrof, con qualche disomogeneità nelle note, i bassi un po' ferrosi ma ...nonostante tutto fa fare quello che si vuole, è dolce o aperto, grintoso, romantico e, con solo un pizzico di amplificazione, si riesce sempre ad avere un suono avvolgente, che invita a suonare.

Un digitale, per sua natura, peccherà sempre nel suono e nella suonabilità e ci si dovrà sempre accontentare.
Non capisco come facciate ad accapigliarvi per questi surrogati.
Il migliore o il peggiore tra i digitali sarà sempre distante dall'originale ...e non di poco. Solo un ascoltatore distratto potrebbe non trovare differenza.
Vabbè.. chettedevodì.. complimenti al gestore per la scelta illuminata....

Da queste parti i locali che mettono a disposizione degli strumenti decenti sono forse uno in tutta la provincia (se escludiamo qualche albergo particolarmente rinomato)...
La verità è che il mercato degli strumenti musicali lo fanno i dilettanti/dopolavoristi/hobbisti tanto quanto (e forse di più) dei professionisti.
E chi non intraprende una strada professionale (o non passa per un conservatorio) oggettivamente come fa a giustificare la spesa che richiede l'acquisto e la manutenzione di un pianoforte? (Oltre al fatto che in bagagliaio non mi ci sta... E quindi comunque dovrei avere una soluzione portabile)
Chissà, forse era meglio negli anni 40 quando c'erano i jazz Club e la gente suonava quello che trovava li... Ma ora i locali non hanno neppure un'amplificazione.. a volte neppure il minimo spazio vitale dove mettere non dico una band, ma neppure 88 tasti....
filigroove 10-03-19 11.20
@ kurz4ever
Vabbè.. chettedevodì.. complimenti al gestore per la scelta illuminata....

Da queste parti i locali che mettono a disposizione degli strumenti decenti sono forse uno in tutta la provincia (se escludiamo qualche albergo particolarmente rinomato)...
La verità è che il mercato degli strumenti musicali lo fanno i dilettanti/dopolavoristi/hobbisti tanto quanto (e forse di più) dei professionisti.
E chi non intraprende una strada professionale (o non passa per un conservatorio) oggettivamente come fa a giustificare la spesa che richiede l'acquisto e la manutenzione di un pianoforte? (Oltre al fatto che in bagagliaio non mi ci sta... E quindi comunque dovrei avere una soluzione portabile)
Chissà, forse era meglio negli anni 40 quando c'erano i jazz Club e la gente suonava quello che trovava li... Ma ora i locali non hanno neppure un'amplificazione.. a volte neppure il minimo spazio vitale dove mettere non dico una band, ma neppure 88 tasti....
Quando c'erano I jazz club e la genre suonava quel che c'era era l'incubo del pianista che spesso trovava la merda più assoluta. È stata la fortuna di mr Harold Rhodes.
vin_roma 10-03-19 12.01
Quello che volevo dire è che è inutile accalorarsi per un surrogato che sempre finto e antimusicale sarà.
Basta accettarlo come compromesso e senza tanti 'osanna'... in fondo un altoparlante non suonerà mai come 10/12 mq di superfice attiva come quella di un vero pianoforte.
filigroove 10-03-19 12.35
@ vin_roma
Quello che volevo dire è che è inutile accalorarsi per un surrogato che sempre finto e antimusicale sarà.
Basta accettarlo come compromesso e senza tanti 'osanna'... in fondo un altoparlante non suonerà mai come 10/12 mq di superfice attiva come quella di un vero pianoforte.
Certo, ma così ci togli tutto il divertimento!
paolo_b3 10-03-19 12.54
@ vin_roma
Quello che volevo dire è che è inutile accalorarsi per un surrogato che sempre finto e antimusicale sarà.
Basta accettarlo come compromesso e senza tanti 'osanna'... in fondo un altoparlante non suonerà mai come 10/12 mq di superfice attiva come quella di un vero pianoforte.
Si ma a volerla dire tutta, andare in live col pianoforte acustico non è per tutti per non dire che è per pochissimi. Quindi un po' di sana discussione sul piano digitale supremo e/o quello lassativo si pone d'uopo... emo
vin_roma 10-03-19 13.19
@ paolo_b3
Si ma a volerla dire tutta, andare in live col pianoforte acustico non è per tutti per non dire che è per pochissimi. Quindi un po' di sana discussione sul piano digitale supremo e/o quello lassativo si pone d'uopo... emo
So' tutti lassativi emo ...inutile illudersi. La cosa giusta è solo decidere quale difetto reputare accettabile prima di storcere troppo il naso.

E' vero, era da tempo che non suonavo assiduamente in live con un coda ma poi, ultimamente, a furia di farlo, mi è tornata evidente la differenza tra uno strumento vivo, magari non al meglio ma comunque reattivo, animalesco, ed uno strumento "fotografato". Con uno suoni e cresci, con l'altro suoni quello che hai imparato prima sui pianoforti vivi ma a furia di praticarli (i digitali) ...ti impoverisci.