Raccomandata a/r che tutela da ai miei brani?

  • vin_roma
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08-10-13 01.34

No efis... la SIAE è preposta a tutelare l' opera dell' ingegno non quella dei furbi.

Se risultasse che la tua opera, diligentemente depositata, è frutto di un "furto" e un giudice dovesse avallare questa condizione, la SIAE deve cancellare l' opera dai tuoi depositi e, come sicuramente il giudice chiederà, restituire tutti gli introiti ricevuti...
  • efis007
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08-10-13 01.51

Tutto chiaro. emo
  • vin_roma
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08-10-13 02.19

emo
Edited 8 Ott. 2013 0:24
  • ettore_duliman
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09-10-13 11.06

comunque vi ricordo che oggi, per certificare la paternità di un'opera, sono disponibili altri meccanismi molto più economici, che fanno uso delle marche da bollo temporali oppure di timestamp informatiche

copyzero



primoautore

  • vin_roma
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09-10-13 13.24

Bah... quelle alternative alla siae sono solo perdite di tempo...

copyzero dice una cosa non vera quando afferma che per depositare un brano alla siae servono più di 100 euro...
assolutamente falso! a parte la quota annuale, che non so a quanto sia arrivata, per il deposito non si paga assolutamente niente! e o un deposito o 100 all' anno la quota annuale non cambia.

primoautore certifica solo che in una certa data qualcuno ha dichiarato la proprietà di una data opera...

ambedue non parlano realmente del controllo sull' utilizzo dell' opera e dei relativi introiti.
Nel caso di rapporti con l' estero non sapranno nemmeno a chi rivolgersi...

E poi non è chiaro il comportamento che adotterebbero nel caso in cui un dato brano avesse un certo successo e si avesse l' esigenza di sollevarlo dalla loro tutela... rimarrebbero comunque in causa? cioè, se dovessi ridepositarlo alla siae per avere più tutela economica dovrò citare anche loro come aventi diritto?

La siae avrà molti difetti ma è una struttura storica e collaudata e garantisce gli introiti in tutto il mondo e con relazioni semestrali dettagliatissime. Certo, se si scrive e basta senza che le proprie opere abbiano una rendita questo per la siae diventa un peso burocratico inutile. Penso che sia per questo che ci sia un costo minimo garantito che se i tuoi pezzi lavorano diventa una frazione estremamente esigua e se stanno fermi copre il costo
  • ettore_duliman
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09-10-13 19.47

ok, ma questo thread si riferisce ad alternative economiche per la certificazione della paternità dell'opera

in questo senso, piuttosto che spedire una raccomandata, o depositare un cd in una cassetta di sicurezza in banca, o un atto notarile, le marche da bollo temporali o i timestamp digitali offrono una soluzione che risponde esattamente alla richiesta iniziale

poi c'è la grande questione della gestione delle royalties

la siae raccoglie e distribuisce le royalties dei bollini dei cd e dei borderò dei concerti, fa anche altro?

lo chiedo senza polemica, gli ispettori siae ascoltano le radio italiane ed internazionali a caccia di violazioni del diritto d'autore?
ascoltano spotify? reverbnation? youtube?

per una band indie squattrinata (come la mia...) ha senso iscriversi alla siae, oppure tanto vale affidarsi a primoautore per la paternità dell'opera e a reverbnation (o cdbaby, tunecore, ...) per la distribuzione digitale del prodotto?

se poi un giorno dovessi ascoltare per radio una nostra canzone cantata da una famosa popstar, la siae mi offrirebbe una qualche tutela legale in più rispetto a primoautore o copyzero?
  • giannirsc
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09-10-13 20.53

Per spotify youtube etc la siae non centra nulla..li le royalties le gestiscono i servizi di distribuzione digitale...io ho diversi brani in vendita o in streaming..per la vendita mi riconoscono 0.6 euro a traccia e per lo streaming 1 euro ogni circa 2000 click..
La siae subentra se dopo l'acquisto un mio brano viene eseguito in radio o davanti un pubblico. .o messo su un cd...e anche se lo streaming viene trasmesso in luoghi pubblici.
  • efis007
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10-10-13 21.36

Ragazzi un favore.
Quando ero ancora studente avevo depositato un semplice brano che si chiamava "il primo valzer" (conservo ancora la cedolina di ricevimento).
Oggi un mio amico musicista sui 70 anni iscritto siae, l'ha parolato, gli ha messo un testo carino e mi ha detto se si poteva ridepositare questo vecchio valzerino con incluso lui come autore delle parole.
gli ho detto di sì'.
A lui piacerebbe chiamarlo "valzerino duo" al posto di "il primo valzer".
So che nel modulo 112 c'è una voce per sostituire un titolo di un brano già depositato, ma non l'ho mai usato e non sono sicuro di compilarlo nel modo giusto.
Mi nspiegate come va compilato, come e dove devo scrivere il titolo vecchio e quello nuovo e compagnia bella?
Grazie boys. emo
  • vin_roma
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11-10-13 02.45

Qualche volta mi è capitato di sostituire il deposito...

se non ricordo male in alto a sinistra c' è uno spazio apposito in cui si dichiara che questo bollettino sostituisce il precedente con n°... con nuovo titolo etc. etc.

Il resto della compilazione è uguale...

Solo che mi pare che si deve attendere l' approvazione alle modifiche dopo aver ridepositato musica e testo.
Se le modifiche invece non interessano il lato artistico ma soltanto il lato amministrativo (editori) non ci dovrebbero essere problemi.

Pare strano ma così accadde a me anni fa quando dovetti aggiungere nuovi autori a diversi pezzi già registrati, mi dissero che dovevano giudicare se le modifiche apportavano una sostanziale differenza con l' originale...
  • giannirsc
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11-10-13 09.16

Efis se vuoi aggiungere un autore o compositore oltre il modulo devi firmare anche una dichiarazione. ..vuoi un consiglio? Depositalo come se fosse un nuovo brano con un titolo diverso.
  • efis007
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11-10-13 15.59

gianni sa se la partitura è uguale al valzer precedente ed è stato solo aggiunto il testo non è che poi lo respingono perchè il ritornello è uguale?
E'sufficiente cambiare solo titolo e lo accettano come brano nuovo?
Edited 11 Ott. 2013 14:01
  • giannirsc
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11-10-13 16.11

Ma mica li controllano !..comunque se vuoi modificare quello gia depositato devi compilare anche una dichiarazione che credo si trovi sul sito siae..insomma vedi tu..
  • vin_roma
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11-10-13 20.58

efis007 ha scritto:
gianni sa se la partitura è uguale al valzer precedente ed è stato solo aggiunto il testo non è che poi lo respingono perchè il ritornello è uguale?

NO!

è lecito ridepositarlo, si fa senza problemi perché l' aggiunta del testo è una modifica essenziale al brano, anche senza toccare la musica scritta.
L' importante è che chi compone il testo sia iscritto alla SIAE sennò è tutto un cavolo.

Ah, per sostituire un deposito precedente basta compilare in alto al centro vicino al marchio siae dove dice:
"se il presente sostituisce altro bollettino indicare: titolo, data e registro.
  • Gixson
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15-10-13 23.59

argomento sempre interessante, anche se ormai sul tema la questione è pressoché risolta. Ma vedo che qualcuno è ancora rimasto col dubbio.

Su HSI se n'è parlato alla nausea, ma devo dire che alcuni utenti esperti hanno chiarito alla perfezione ogni dubbio.

Io stesso ho impiegato un po' per capire il concetto, ma a quanto pare, come dice la stessa legge, la paternità di un opera nasce al momento stesso della sua creazione (sembra ovvio, ma è scritto proprio così). In italia non esiste una legge sulla paternità vera e propria, invece esiste la questione del "fino a prova contraria", e cioè devi dimostrare che in una determinata data eri già in possesso di quell'opera. In un contenzioso non avrebbe senso parlare di paternità.

Spedirsi la raccomandata A/R con dentro spartito o cd, anche se timbrata con sigillo papale, non ha valore legale.
La siae non è un ente per la tutela della "paternità" (termine improprio ma è giusto per capirci), serve per la ripartizione dei proventi. Però è ovvio che viene tenuto conto il fatto che in una data precisa ho depositato l'opera e quello ha valore legale... fino a prova contraria (quindi non assoluto come tanti pensano solo perché sentono il nome SIAE). Se un pinco pallino arriva e dimostra legalmente che era in possesso dell'opera prima della data di deposito siae, quel deposito siae diventa nullo.

Poi non capisco questo attaccamento alla siae quando oggi possiamo affidarci ad enti simili spagnole, francesi ecc... che sono molto meno costose e più affidabili. Ma queste società servono solo per i proventi, per chi guadagna con la musica che produce, e diversamente non ha molto senso.

Per tutelare le proprie opere oggi, com'è già stato detto nel thread, ci si può affidare tranquillamente alla marca temporale e firma digitale. E' immediato e ha valore legale, ne più ne meno del deposito siae. Il costo è minimo, e il più conveniente è aruba pec .

Sempre tramite aruba, esiste un altro metodo legale che permette di dimostrare la "paternità" dell'opera, molto più conveniente anche se limitata: con 5 euro all'anno si può attivare la posta certificata, dove anche gli allegati (file mp3, o spartiti digitalizzati) hanno valore legale. Personalmente uso la posta certificata per tutelare le bozze delle canzoni non finite quando devo mandare le stesse ai famigerati inglesi (la casella ha un limite di memoria di 1 giga, quella da 5 euro, o 5 giga a 25 euro... all'anno).


p.s. certo che... un "avvocato" che non sa queste cose non mi da molto affidamento


Edited 16 Ott. 2013 9:03
  • lipzve
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30-07-15 12.01

riapro questo 3D perchè ho depositato un paio di opere alla siae, ho la sola ricevuta di ritorno ma non il bollettino con il deposito e sono passati già un paio di mesi, alla faccia.

Allora ho preso la mia opera, il mio mp3, il mio spartito e me li sono spediti per PEC.

A parte questo, ma quanto cavolo ci mettono? ricordo che quando depositavo negli anni 90 nel giro di un mese ricevevo il tutto.

E poi, possibile che si debba sempre andare alle poste? Un DL ha decretato che la PEC ha valore legale (solo in Italia? si, certo e la SIAE cos'è, araba?) quindi perchè non posso inviare alla SIAE via PEC?