Novità Yamaha CP 73/88

  • orange1978
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25-02-19 17.03

@ almavian
Ecco.......... questo semplice post spiega in poche righe quello che non hai capito in 200 risposte che hai dato Orange... il CP1 è sempre l'ammiraglia. Il CP88 è il successore del CP4, chi se lo vuole comprare bene... Ma ciò denota che che al contrario di quello che stai asserendo da 30 pagine, che Yamaha non ha forse intenzione di abbandonare la SCM, magari ci sta lavorando...ma ha dovuto immettere sul mercato un prodotto per rimanere sul segmento degli stage piano di quella fascia di prezzo, mossa di mercato e basta.
Adesso sicuramente risponderai con un post chilometrico adducendo le tue 8000 ragioni.....diciamo che la sintesi non è proprio il tuo forte..
hahahahhaha sto maleeeeee....gesu bambino, ma voi state scherzando non ci posso credere ahahhaha ma quale ammiraglio e colonnello hahahha...


il fatto che il cp1 sia presente nel sito al listino di 5400 NON VUOLE DIRE NULLA! non é piu in produzione da almeno quattro anni!
sul sito cé anche allora il cp300, a 2600 euro di listino....bene prova andare in un negozio a chiedere ordinartene uno, non puoi farlo, non é piu in produzione, saranno almeno dieci anni che non ne vedi uno nuovo nei negozi.

li hanno lasciati probabilmente per mostrare la storia della linea cp, il modello cp1 attenzione costa 5000 euro ma bisogna anche pensare che fu terminato nel 2009, allora anche ai tempi del commodore 64 (1982) un computer come per esempio un pc 386 a 16/32 bit con 8 mega di ram e hard disc sarebbe costato tipo 50 milioni di lire rispetto al c64, gia un ibm con 640k costava 6 milioni e passa....ma nel 1992 un computer 386 costava due milioni di lire circa, un ibm usato degli anni 80 sarebbe costato 800 mila lire, cioe se fai i prezzi pensando al listino del cp1 non puoi ignorare il fatto che sono comunque passati dieci anni, sará successo qualcosa credo in dieci anni no? non penso che la rom per memorizzare i samples costi uguale a dieci anni fa....certo una cosa é vera, la presenza di componenti custom come magari il display o certi chip potrebbe fare lievitare non poco il prezzo (a differenza di korg che usa per dire schede madri comuni a dei normalissimi mini pc con atom...sicuro piu econimiche che una costosa scheda su misura con dsp proprietario) ma nonostante questo, francamente non penso che non si possa avere la stessa qualita sonora del cp1 a un prezzo della metá, se uscisse oggi un cp1 identico in tutto e per tutto senza nemmeno la audiocard usb non potrebbe costare cosi....mi spiace per voi ma cp88 ora come ora é il top di gamma.

i prodotti sul sito sono indicativi ma non sono pii disponibili a meno che non ci siano in giro ancora degli esemplari invenduti ma non singificherebbe nulla, non é che se yamaha avesse ancora in giro 30/40 cp300 disponibili nel mondo questo significa che possa essere considerato un modello in listino....
  • benjomy
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25-02-19 17.13

@ orange1978
hahahahhaha sto maleeeeee....gesu bambino, ma voi state scherzando non ci posso credere ahahhaha ma quale ammiraglio e colonnello hahahha...


il fatto che il cp1 sia presente nel sito al listino di 5400 NON VUOLE DIRE NULLA! non é piu in produzione da almeno quattro anni!
sul sito cé anche allora il cp300, a 2600 euro di listino....bene prova andare in un negozio a chiedere ordinartene uno, non puoi farlo, non é piu in produzione, saranno almeno dieci anni che non ne vedi uno nuovo nei negozi.

li hanno lasciati probabilmente per mostrare la storia della linea cp, il modello cp1 attenzione costa 5000 euro ma bisogna anche pensare che fu terminato nel 2009, allora anche ai tempi del commodore 64 (1982) un computer come per esempio un pc 386 a 16/32 bit con 8 mega di ram e hard disc sarebbe costato tipo 50 milioni di lire rispetto al c64, gia un ibm con 640k costava 6 milioni e passa....ma nel 1992 un computer 386 costava due milioni di lire circa, un ibm usato degli anni 80 sarebbe costato 800 mila lire, cioe se fai i prezzi pensando al listino del cp1 non puoi ignorare il fatto che sono comunque passati dieci anni, sará successo qualcosa credo in dieci anni no? non penso che la rom per memorizzare i samples costi uguale a dieci anni fa....certo una cosa é vera, la presenza di componenti custom come magari il display o certi chip potrebbe fare lievitare non poco il prezzo (a differenza di korg che usa per dire schede madri comuni a dei normalissimi mini pc con atom...sicuro piu econimiche che una costosa scheda su misura con dsp proprietario) ma nonostante questo, francamente non penso che non si possa avere la stessa qualita sonora del cp1 a un prezzo della metá, se uscisse oggi un cp1 identico in tutto e per tutto senza nemmeno la audiocard usb non potrebbe costare cosi....mi spiace per voi ma cp88 ora come ora é il top di gamma.

i prodotti sul sito sono indicativi ma non sono pii disponibili a meno che non ci siano in giro ancora degli esemplari invenduti ma non singificherebbe nulla, non é che se yamaha avesse ancora in giro 30/40 cp300 disponibili nel mondo questo significa che possa essere considerato un modello in listino....
sembra in vedita
  • orange1978
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25-02-19 17.17

@ benjomy
sembra in vedita
nono ma puo essere eh.....

esistono a volte prodotti che non riescono per ragioni commerciali ad andare a ruba ...e quindi puo capitare che il distributore o il magazzino/grossista ne abbia ancora qualcuno invenduto e imballato, mai aperto.

vedi per esempio la roland tb303, fu un flop totale e dopo 18 mesi fu tolta dal listino da roland ma non é che roland se le riprese e le rottamó (per fortuna), furono svendute dai negozianti a meno della metá....per poi cinque anni dopo con l'esplosione della house e in seguito della techno, trance, idm, etc ....raggiungere quotazioni pazzesche, gente che ne prese due a 400 mila lire nuove si ritrovava di colpa tre milioni di lire di valore perche tutti i musicisti house/techno ne volevano una!

non sono cose che capitano tutti i giorni ma possono anche capitare nella storia...
  • benjomy
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25-02-19 17.27

@ orange1978
nono ma puo essere eh.....

esistono a volte prodotti che non riescono per ragioni commerciali ad andare a ruba ...e quindi puo capitare che il distributore o il magazzino/grossista ne abbia ancora qualcuno invenduto e imballato, mai aperto.

vedi per esempio la roland tb303, fu un flop totale e dopo 18 mesi fu tolta dal listino da roland ma non é che roland se le riprese e le rottamó (per fortuna), furono svendute dai negozianti a meno della metá....per poi cinque anni dopo con l'esplosione della house e in seguito della techno, trance, idm, etc ....raggiungere quotazioni pazzesche, gente che ne prese due a 400 mila lire nuove si ritrovava di colpa tre milioni di lire di valore perche tutti i musicisti house/techno ne volevano una!

non sono cose che capitano tutti i giorni ma possono anche capitare nella storia...
trovato un altro
  • maxpiano69
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25-02-19 17.49

orange1978 ha scritto:
i prodotti sul sito sono indicativi ma non sono pii disponibili a meno che non ci siano in giro ancora degli esemplari invenduti ma non singificherebbe nulla, non é che se yamaha avesse ancora in giro 30/40 cp300 disponibili nel mondo questo significa che possa essere considerato un modello in listino....


Sul sito USA i modelli non più in produzione/listino sono chiaramente indicati come "discontinued" (e rimossi dal sito principale) ed il CP1 non lo é, mentre ad esempio il CP5 si (basta cercare in Support/Archived Products )

Magari ne produrranno pochi o su richiesta ma per Yamaha è un prodotto "current" (e Sweetwater, principale reseller, lo ha disponibile).

Io la vedo come zaphod ed altri, CP73/88 è un aggiunta alla famiglia CP, non una "ammiraglia".
  • benjomy
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25-02-19 18.32

maxpiano69 ha scritto:
Io la vedo come zaphod ed altri, CP73/88 è un aggiunta alla famiglia CP, non una "ammiraglia".

concordo
io non lo vedo neppure comeil successore di cp4, ma come qualcosa di diverso. Mi si passi il paragone: a me sembra ispirato un iphone.. con già tutto pronto (rispetto ad esempio a samsung, molto più versatile ma anche complicato) , tre suoni di piano poco modificabili, qualche Ep, qualche pad, riverbero, delay, spli layers.. essenziale...
  • giulio12
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25-02-19 18.59

@ benjomy
maxpiano69 ha scritto:
Io la vedo come zaphod ed altri, CP73/88 è un aggiunta alla famiglia CP, non una "ammiraglia".

concordo
io non lo vedo neppure comeil successore di cp4, ma come qualcosa di diverso. Mi si passi il paragone: a me sembra ispirato un iphone.. con già tutto pronto (rispetto ad esempio a samsung, molto più versatile ma anche complicato) , tre suoni di piano poco modificabili, qualche Ep, qualche pad, riverbero, delay, spli layers.. essenziale...
Quindi uno strumento per ignoranti della programmazione? emo
  • maxpiano69
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25-02-19 19.02

@ benjomy
maxpiano69 ha scritto:
Io la vedo come zaphod ed altri, CP73/88 è un aggiunta alla famiglia CP, non una "ammiraglia".

concordo
io non lo vedo neppure comeil successore di cp4, ma come qualcosa di diverso. Mi si passi il paragone: a me sembra ispirato un iphone.. con già tutto pronto (rispetto ad esempio a samsung, molto più versatile ma anche complicato) , tre suoni di piano poco modificabili, qualche Ep, qualche pad, riverbero, delay, spli layers.. essenziale...
Diciamolo ancora meglio, se si guarda la pagina Music Production/Synthesizers sul sito Yamaha US, si vede che sotto Stage Pianos la famiglia CP73/88 è considerata una linea di prodotto a se stante ("Cp73/88 Series") e che CP4/40 sono per adesso ancora a listino nella "CP Series"
https://usa.yamaha.com/products/music_production/synthesizers/index.html
non credo sia un caso.
  • benjomy
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25-02-19 19.04

@ giulio12
Quindi uno strumento per ignoranti della programmazione? emo
uno strumento per quei pochi rimasti a cui piace sedersi , accendere e suonare.. un po' come aprire il coperchio di un coda....

..e lasciare la programmazione agli ingegneri o agli appassionati...ai cosiddetti spippolatori...
  • maxpiano69
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25-02-19 19.25

@ benjomy
uno strumento per quei pochi rimasti a cui piace sedersi , accendere e suonare.. un po' come aprire il coperchio di un coda....

..e lasciare la programmazione agli ingegneri o agli appassionati...ai cosiddetti spippolatori...
Per quello bastavano anche i modelli precedenti o la serie P, diciamo che hanno voluto proporre uno strumento con un approccio operativo "tutto a pannello" simile a quello di certi altri strumenti della concorrenza (non solo di colore rosso, vedi i già citati Korg SV1 o GeM Promega) il che è assolutamente legittimo beninteso (e non sono i primi).
  • filigroove
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25-02-19 20.08

@ sterky
Rd2000
Nord electro 6 hp
Kurzweil forte se

E sono tutti prodotti che hanno anche molto di più!!
Come filosofia il prodotto fra questi che gli si avvicina maggiormente è il NE, ma gli è alternativo in quanto non ha il clonewheel, però dalla sua ha il pitch band e mod e, sicuramente nel caso dell 88 tasti, una migliore tastiera. Rd è il solito transatlantico Roland, mentre il Kurz non ha questo approccio così sfacciatamente stage oriented. Capisco che chi voleva un'evoluzione di nuove tecnologie presentate con modelli più vecchi sia deluso, ma credo che potrebbe avere un suo mercato.
  • Fabri72
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25-02-19 20.16

almavian ha scritto:
diciamo che la sintesi non è proprio il tuo forte..

Dipende dal tipo di sintesi. Su quella fm Orange mi sembra ferratissimo! emoemo
  • Dadopotter
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25-02-19 22.58

@ maxpiano69
Diciamolo ancora meglio, se si guarda la pagina Music Production/Synthesizers sul sito Yamaha US, si vede che sotto Stage Pianos la famiglia CP73/88 è considerata una linea di prodotto a se stante ("Cp73/88 Series") e che CP4/40 sono per adesso ancora a listino nella "CP Series"
https://usa.yamaha.com/products/music_production/synthesizers/index.html
non credo sia un caso.
Mi sembra giusto!

Questo è uno strumento nuovo con una filosofia totalmente nuova per Yamaha
  • orange1978
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26-02-19 04.17

ma quale filosofia, scienza, matematica....basta arrampicarvi sugli specchi, qui siamo di fronte a un buon piano leggero e bello da vedere, forse facile da usare *perche poi bisognerá valutarlo nella pratica*, fine altro non saprei dire, non vediamoci film che non esistono.

innovativo? ....ma de che? io non ci vedo proprio nulla di innovativo sinceramente.
  • Dadopotter
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26-02-19 05.19

@ orange1978
ma quale filosofia, scienza, matematica....basta arrampicarvi sugli specchi, qui siamo di fronte a un buon piano leggero e bello da vedere, forse facile da usare *perche poi bisognerá valutarlo nella pratica*, fine altro non saprei dire, non vediamoci film che non esistono.

innovativo? ....ma de che? io non ci vedo proprio nulla di innovativo sinceramente.
Non concordo...per il mercato non è nulla di nuovo o sperimentale, ma per Yamaha è un passo primo verso un segmento che sino ad oggi aveva abbondantemente snobbato!

Se faranno buone vendite magari ci sarà la spinta ad investire ed a creare un po’ di concorrenza dove oggi clavia fa da padrona
  • orange1978
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26-02-19 06.28

@ Dadopotter
Non concordo...per il mercato non è nulla di nuovo o sperimentale, ma per Yamaha è un passo primo verso un segmento che sino ad oggi aveva abbondantemente snobbato!

Se faranno buone vendite magari ci sarà la spinta ad investire ed a creare un po’ di concorrenza dove oggi clavia fa da padrona
si ma non é che per esempio un cp1 é poi tanto diverso da uno strumento clavia come concetto, ad esempio nord piano, sul cp1 hai le sezioni subito li, premi un tasto e sotto il display ti escono i parametri per la modifica del suono, controllabili dagli encorders, senza dover vagare nei menu come una workstation tipo motif.

poi che anziche avere gli encoder sotto il display hai i pulsanti dedicati cambia fino a un certo punto, ma il concetto quello é, controllo realtime semplificato, poi ognuno lo realizza a suo modo, come anche con la an1x, diverso dal nord lead ma perche ha piu parametri e non ci starebbero tutti sul pannello ma una volta capito come ragiona sei veloce quasi come clavia.

insomma yamaha non é nuova a queste cose basti pensare che tutta la serie CS, non solo la cs10/20/60/80....ma anche le "nuove" Cs1x, Cs2x, Cs6x, significavano proprio Control Synthesizer ossia "sintetizzatore che offre al musicista un veloce controllo in realtime sulla modifica dei parametri sonori", film gia visto insomma, stravisto.

...io poi tutta questa frenesia per il controllo realtime non la vedo come una necessitá reale, se clavia vende e funziona non é perche ha il pannello pieno di controlli, sicuro quella é una ragione ma non é la sola, secondo me i veri motivi sono altri:

1) ha i suoni migliori in assoluto non solo di pianoforte, musicali e "mix friendly", adatti alla musica degli ultimi vent anni, ed é la sola che possa competere nei suoni di piano/ep con i vst dedicati, in parola povere la colleghi all'impianto e 90% dei casi suona bene.

2) ha campionamenti sempre intercambiabili e aggiornabili nel tempo (cp88 no, ha un concetto diverso basato su updates software), clavia rappresenta quindi un investimento anche a lungo termine

3) é stata la prima a proporre 88/76 tasti che pesassero poco, circa 18 kg le ottantotto in un epoca in cui il peso medio viaggiava sui 26/28 kg delle giapponesi.

....tutto il resto é relativo, le principali ragioni del successo commerciale di clavia sono queste.
  • Dadopotter
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26-02-19 07.21

@ orange1978
si ma non é che per esempio un cp1 é poi tanto diverso da uno strumento clavia come concetto, ad esempio nord piano, sul cp1 hai le sezioni subito li, premi un tasto e sotto il display ti escono i parametri per la modifica del suono, controllabili dagli encorders, senza dover vagare nei menu come una workstation tipo motif.

poi che anziche avere gli encoder sotto il display hai i pulsanti dedicati cambia fino a un certo punto, ma il concetto quello é, controllo realtime semplificato, poi ognuno lo realizza a suo modo, come anche con la an1x, diverso dal nord lead ma perche ha piu parametri e non ci starebbero tutti sul pannello ma una volta capito come ragiona sei veloce quasi come clavia.

insomma yamaha non é nuova a queste cose basti pensare che tutta la serie CS, non solo la cs10/20/60/80....ma anche le "nuove" Cs1x, Cs2x, Cs6x, significavano proprio Control Synthesizer ossia "sintetizzatore che offre al musicista un veloce controllo in realtime sulla modifica dei parametri sonori", film gia visto insomma, stravisto.

...io poi tutta questa frenesia per il controllo realtime non la vedo come una necessitá reale, se clavia vende e funziona non é perche ha il pannello pieno di controlli, sicuro quella é una ragione ma non é la sola, secondo me i veri motivi sono altri:

1) ha i suoni migliori in assoluto non solo di pianoforte, musicali e "mix friendly", adatti alla musica degli ultimi vent anni, ed é la sola che possa competere nei suoni di piano/ep con i vst dedicati, in parola povere la colleghi all'impianto e 90% dei casi suona bene.

2) ha campionamenti sempre intercambiabili e aggiornabili nel tempo (cp88 no, ha un concetto diverso basato su updates software), clavia rappresenta quindi un investimento anche a lungo termine

3) é stata la prima a proporre 88/76 tasti che pesassero poco, circa 18 kg le ottantotto in un epoca in cui il peso medio viaggiava sui 26/28 kg delle giapponesi.

....tutto il resto é relativo, le principali ragioni del successo commerciale di clavia sono queste.
A memoria non ricordo Yamaha con tre sezioni indipendenti in stile clavia!

Comunque le Nord sono apprezzate anche per la robustezza costruttiva e la dimensione molto ridtotta rispetto a macchine concorrenti.

Ovviamente resta il fiore all’occhiello del potersi gestire il parco suoni a totale piacimento che è la punta di diamante ancora oggi non emulata con efficacia da nessuno
  • giulio12
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26-02-19 08.44

@ benjomy
uno strumento per quei pochi rimasti a cui piace sedersi , accendere e suonare.. un po' come aprire il coperchio di un coda....

..e lasciare la programmazione agli ingegneri o agli appassionati...ai cosiddetti spippolatori...
Io la vedo un pò diversamente. Uno strumento stage, esiste per essere suonato sul palco in diversi contesti acustici e di repertorio. Ogni repertorio ed ogni canzone ha bisogno, a mio avviso, del suo suono e quindi della possibilità di modificare i timbri con una adeguata possibilità di editing. Non è detto che lo stesso timbro di pianoforte elettrico o acustico vada bene per suonare "Sofia" e "Whish you were here". Per come la vedo io, un piano è più comodo se mi dà la possibilità di creare il suono per il mio pezzo e salvarlo per la volta successiva. Una volta trovato il timbro desiderato, esso viene salvato e non ci devo lavorare più sopra. Se avessi tutti i comandi a pannello, magari non troverei più quel timbro di cui ho bisogno e poi quando faccio le prove o suono, non mi metto a programmare, spippolare in tempo reale, ascoltare la qualità del suono. Quello deve essere già pronto e funzionante come durante le prove. Durante le esibizioni devo pensare ad altro... IMHO
  • filigroove
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26-02-19 08.52

@ giulio12
Io la vedo un pò diversamente. Uno strumento stage, esiste per essere suonato sul palco in diversi contesti acustici e di repertorio. Ogni repertorio ed ogni canzone ha bisogno, a mio avviso, del suo suono e quindi della possibilità di modificare i timbri con una adeguata possibilità di editing. Non è detto che lo stesso timbro di pianoforte elettrico o acustico vada bene per suonare "Sofia" e "Whish you were here". Per come la vedo io, un piano è più comodo se mi dà la possibilità di creare il suono per il mio pezzo e salvarlo per la volta successiva. Una volta trovato il timbro desiderato, esso viene salvato e non ci devo lavorare più sopra. Se avessi tutti i comandi a pannello, magari non troverei più quel timbro di cui ho bisogno e poi quando faccio le prove o suono, non mi metto a programmare, spippolare in tempo reale, ascoltare la qualità del suono. Quello deve essere già pronto e funzionante come durante le prove. Durante le esibizioni devo pensare ad altro... IMHO
Sì ma una cosa (l'immediatezza di programmazione) non esclude l'altra (la memorizzazione). Talvolta è utile poter essere molto rapidi.
  • benjomy
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26-02-19 09.09

@ giulio12
Io la vedo un pò diversamente. Uno strumento stage, esiste per essere suonato sul palco in diversi contesti acustici e di repertorio. Ogni repertorio ed ogni canzone ha bisogno, a mio avviso, del suo suono e quindi della possibilità di modificare i timbri con una adeguata possibilità di editing. Non è detto che lo stesso timbro di pianoforte elettrico o acustico vada bene per suonare "Sofia" e "Whish you were here". Per come la vedo io, un piano è più comodo se mi dà la possibilità di creare il suono per il mio pezzo e salvarlo per la volta successiva. Una volta trovato il timbro desiderato, esso viene salvato e non ci devo lavorare più sopra. Se avessi tutti i comandi a pannello, magari non troverei più quel timbro di cui ho bisogno e poi quando faccio le prove o suono, non mi metto a programmare, spippolare in tempo reale, ascoltare la qualità del suono. Quello deve essere già pronto e funzionante come durante le prove. Durante le esibizioni devo pensare ad altro... IMHO
OGNi canzone na bisogno del suo suono? Certo se fai il tributo ai nomadi... ma se sostanzialmentw usi il suono di piano, ep, cp, pad, strings.. una volta che hai trovato il suono di piano che ti piace..che ti sei fatto tre/quattro presets diversi non mi pare che serva molto altro. O quelki che suonano sunjn piano acustico cambiano piano ad ogni canzone?emo