@ igiardinidimarzo
Per Nole è anche, e soprattutto, una rivalsa per tutti gli stupri subiti dai suoi persecutori pandemici (molti di quegli stessi che oggi lo osannano): un esempio fulgido di coerenza, tenacia e fede cristiana...
Visione un po' estrema, non trovi?
La retorica dell'uomo solo contro tutti sinceramente ha stancato. È uno dei migliori sportivi di tutti i tempi, quello che ha fatto nel tennis è probabilmente ineguagliabile soprattutto per i modi e per gli avversari che si è ritrovato, in tre hanno generato 15/20 anni di epica sportiva, alla fine lui si è dimostrato il più forte, vincente e con una longevità ai massimi livelli (intendo massimi massimi, da numero 1 al mondo) inossidabile (almeno fino alla semifinale degli AO 2024... dove finalmente l'età ha iniziato a mostrargli il conto). E ora che quello "vecchio" è lui il pubblico lo tifa e lo supporta senza problemi.
Quello che ha subito durante la pandemia se l'è causato da solo, e non mi riferisco ai tornei persi per via della mancata vaccinazione, ma al fatto di aver cercato di fare il furbo in Australia. Ecco, quello poteva risparmiarselo; se veramente voleva essere coerente fino in fondo doveva accettare e rispettare le regole.
Per il resto è uno dei giocatori che più elaborano durante le interviste, sempre molto acuto e obiettivo nelle analisi e non taglia corto nelle risposte, argomenta parecchio. Chi gli contesta delle brutte scenate da bordocampo verso il suo angolo...ha ragione, anche se contro i grandi avversari le evita e nella sconfitta abbandona immediatamente le armi ed è sempre uno dei tennisti più sportivi e pronti a riconoscere i meriti dell'avversario. Vedasi la pesantissima finale persa a W2023 lo scorso anno. Bello anche il modo con cui interagisce con i nuovi campioni. Lui stesso ha detto che preferisce l'atmosfera che c'è ora nella spogliatoio piuttosto che quella di qualche anno fa.
Io lo ammiro per la passione che mette in quello che gli piace fare, e cioè giocare a tennis, e nell'impegnarsi a livelli disumani per farlo sempre al top a dispetto dell'età che avanza in uno sport implacabile dove alla fine puoi contare soltanto su te stesso. Ma è pur sempre un privilegiato, non c'è bisogno di renderlo martire...