Platipo ha scritto:
quindi l'idea di avere uno strumento che sostanzialmente è la stessa cosa (codice che gira su un qualche processore) sul quale puoi mapparti i pomelli come ti pare per te lo rende falso?
Siiiii, lo vuoi capire, siiii !
Quello che per me è di fondamentale importanza quando sono in concerto davanti al pubblico è:
1- Avere davanti alle mani uno strumento completo full panel dependent.
2- Immediatezza e rapidità d'uso.
3- Affidabilità.
Nel tuo esempio invece sarebbe uguale (o forse meglio ) usare questa
roba per far suonare questa
roba.
Aldilà dell'effettiva valenza sonora dei synth Vst (mai detto che suonano male!), quello che non capisci è che c'è una immane differenza tra questa
interfaccia e questa
interfaccia.
Le interfacce dei synth hardware sono fatte per permetterti il controllo totale all'istante.
Le interfacce controller per i vst sono fatte per non farti capire un accidenti di niente!
Come cazzo lo piloti un synth in tempi brevi con una inferfaccia del genere dove NON ESISTE manco una serigrafia dei parametri che stai toccando?
Ci sono solo bottoni e potenziometri generici che non indicano un accidente.
Per poter trasformare quell'interfaccia in qualcosa di comprensibile dovresti riempirla tutta di targhette adesive con scritto tutto ciò che hai mappato manopola per manopola, sino a trasformarla in un pasticcio di cartellini dappertutto.
E sei obbligato a farlo, altrimenti non ti ricordi più cosa fa ogni manopola e ogni bottone.
E qualora riesci a riempirla tutta di targhette adesive non avrai mai abbastanza controlli per accedere a tutte le funzioni che ci sono sul VST (sono pagine e pagine di schermate dappertutto) e ti ritroverai ad usare il mouse sul tamagochi del pc.
In studio puoi fare tutto quello che vuoi.
Dal vivo no!
Dal vivo l'interfaccia di un synth come il Prophet, il Virus, il NL, si mangia a colazione qualsiasi stupido controller collegato a vst.
In un synth hardware ogni bottone e manopola è esattamente dove deve essere, serigrafato, distribuito in modo logico, e ogni bottone e manopola presente sul pannello rispecchia
la logica dello strumento al completo.
Un controller collegato al vst invece non rispecchia un accidente, e questo ne fa uno strumento musicale per nulla intuitivo, poverissimo di controlli, e sconfusionato.
Una manopola serigrafata "filter" su un vero synth hardware è il
filter e sarà sempre il filter.
Una manopola serigrafata "1" su un controller può essere qualsiasi puttanata, un filtro, un resonance, un amp, un tune, un vattelapesca, va tu a sapere che accidenti è.
"Eh ma lo posso mappare come desidero".
Certo, è poi vatti a ricordare tutte le mappature che hai fatto.
Si parlava di display mancanti del NL4: pensa te se devo stare a riempire un controller midi di cartellini adesivi per ricordarmi cosa fa ogni bottone o manopola che ho mappato.
Sarebbe questa la soluzione al problema del display mancante del NL4?
Comprare un cazzabubbolo di controller privo di display a cui devo anche fargli le serigrafie di carta col pennarello?