Supermario_jazz ha scritto:
Un buon metodo è quello di studiare tutto l'hannon in tutte le tonalità sulla scala che stai studiando (esempio: stai studiando le pentatoniche?? fatti tutto l'hannon in tutte le tonalità ma non con le scale maggiori, bensì con le pentatoniche)
NON CI CREDO! Non può essere vero!
Da pianista classico (ma non di alto livello) sono stato sempre molto scettico verso la tecnica pura, voglio dire, piuttosto che l'Hanon allora l'opera 740 di Czerny, o i quaderni di esercizi di Brahms o Listz...
Con l'hanon fai ginnastica per le dita ma non impari la pronuncia, il linguaggio, il fraseggio...va bene per iniziare secondo me.
Io uso l'hanon scegliendo qualche esercizio che affronti un problema tecnico particolare in cui mi sento carente al momento.
Ma allora tra il gradus di "Clementi", "L'arte di rendere agili le dita" di Czerni, gli studi di Cramer e Chopin ti fai TUTTA la tecnica che serve.
Poi per il tocco ti fai 3 o 4 sonate di Mozart precise, pulite, veloci, senza pedale e una partita di Bach.
Così studi tecnica e musica, non è più utile?
Vuoi studiare gli arpegg con la destrai?: 3' tempo del "Chiaro di luna"
Arpeggi per la sinistra e tecnica sciolta con la destra? Chopin improvviso op.66 in Do# minore
Vuoi studiare le ottave?: Chopin studio si minore op.25 (ci sono passi di velocità e ottave cantabili)
Incroci?: Giga dalla partita in sib maggiore di J.S.BACH
Tecnica della mano sinistra? Scriabin ha scritto un notturno in Reb per mano sinistra più qualche altro pezzo
Deve esserci un corrispettivo nel jazz di uno studio di questo tipo.
Io posso sapere le pentatonice a 2000 km/h ma se mi limito a smanettare su e giù per la tastiera non mi piace.
Comunque buono studio a tutti! Stefano.