zaphod ha scritto:
Non conoscevo questo synth, è davvero spettacolare!
Viene in effetti da chiedersi perchè non vengano più prodotte cose del genere per il "musicista di massa"...
Ma la risposta, secondo me, viene da sola: l'offerta massiccia di strumenti. Disorienta. Spiazza.
Mi spiego: ai tempi degli analogici, prima che uscisse un sintetizzatore che proponesse suoni davvero alternativi (il DX7), passarono anni. L'utente ha avuto tutto il tempo di sviscerare la sintesi analogica, cavandone tutto il possibile, fino a permettersi il lusso di annoiarsi di tale sintesi.
Lo stesso DX7 ha avuto per molto tempo il monopolio prima che si affermasse la sintesi con wavetable, che anch'essa è stata utilizzata a fondo (la sintesi FM forse meno, ma è più complicata...).
Oggi che succede? Che si rincorre eternamente il "bel suono" offerto da tutti i marchi hardware e software, facendosi allettare ora da questa ora da quella macchina, messe sul mercato a raffica, senza imparare ad usarle a fondo.
Ho trovato molto interessante questo pensiero.
In effetti a pensarci bene, un tempo si acquistavano synth che già di default nascevano con suoni particolari, ma lungi dall'essere "simili" ai suoni autentici che si voleva imitare (fiati, piano, archi, etc).
Il che portava istintivamente il tastierista ad amare quelle macchine anche per la loro "infedeltà", ossia anzichè fermarsi a quei suoni si sperimentava tantissimo, si spippolava, si andava a fondo nella macchina alla ricerca di nuove entusiasmanti sonorità.
E poco contava se fossero sonorità "reali" o di pura fantasia.
Il bello del gioco era quello: sperimentare la sintesi, sfruttarla tutta o il più possibile.
L'avvento del PCM e dei suoni "reali" (tra virgolette) già pronti, ha messo in ombra quella vecchia e interessante scuola della ricerca all'uso del sintetizzatore.
Oggi viviamo nell'epoca che io goliardicamente chiamo "voglio tutto e subito".
Sta cosa la noto quando osservo i miei nipotini.
Ai miei tempi quando c'era da fare una ricerca scolastica ci si ingegnava, si spulciavano libri ed enciclopedie, si andava a casa dell'amico che aveva la Garzanti, il Conoscere, etc, e insieme si faceva "ricerca" al fine di svolgere il compito.
Oggi questa prassi è praticamente scomparsa.
C'è da fare la ricerca scolastica?
Internet, google, clicca e vai, risolto il problema.
"Voglio tutto e subito", appunto.
Probabilmente questa tendenza ha influenzato anche il musicista.
Oramai sono pochi coloro che hanno voglia di fare "ricerca" col proprio strumento.
Si predilige il "tutto e subito".
Il risultato è che 90 ragazzi su 100, se possono, prediligono comprare una tastiera PCM già bella carrozzata di suoni reali.
Pochi sono invece coloro che amano l'essenza del sintetizzatore, la "vecchia scuola" come si vuol dire, e comprano un sintetizzatore per fare ricerca e sperimentazione.
Ma non sperimentazione frivola frivola del tipo "prendo un brass di default e modifico un po' il cutoff", ma sperimentazione vera, totale, da zero.
Se oggi non esisterebbero le molteplici tastiere PCM "tutto e subito", probabilmente ci sarebbe ancora quella voglia vera del sintetizzatore, e di fare sperimentazione sonora sempre e ovunque.
Una volta questa era la prassi quotidiana, e piaceva.
Oggi non lo è più (o quasi).

Edited 1 Dic. 2011 15:15