Ecco il solo synth piu espressivo mai fatto...

macofil 01-12-11 14.44
Qualche anno fa la Alesis, propose una workstation molto simile a livello concettuale
all'odierna Kronos, con diverse tipologie di sintesi tra cui: Sample Playback, Virtual Analog
Fm, Physical Modeling.
Che fine ha fatto?? ah! dimenticavo si è fusion.......
mao 01-12-11 14.46
la demo è impressionante... ma sono convinto che molto dipende dal breath controller... Reaktor ha un synth (steam pipe 2) che permette lo stessa identica espressione ma la si controlla dalla mod wheel... ma attaccandoci un breath sarebbe identico al VL1. E' indubbio che l'utilizzo dei modelli fisici su pc permetta una flessibilità e una potenza di calcolo maggiore.

Concordo che la fantasia di yamaha è morta da un pezzo e chi ha un VL1 se lo tenga stretto... come io mi tengo stretto il mio V-synth a mio avviso l'ultima invenzione Roland degna di nota.
bkbk 01-12-11 15.55
@ salvafunk
Quella era l'epoca che (per chi l'ha vissuta in pieno) era considerata della "rinascita": la sintesi a modelli fisici ( i vl/vp, la wavedrum, prophecy ed il primo progetto Oasys, e poi il nordlead ecc...) il ritorno degli analogici ( Waldorf, gli studio electronics, Marion ecc....) c'era effettivamente una certa dinamicita'.
Purtroppo non ha avuto seguito. economia? miopia delle politiche? cultura poco approfondita degli utenti?
tutte insieme.
comunque non è vero che non ha avuto seguiito. almeno non come synth classico come lo conosciamo noi.
Tutta la computer music moderna ha origine un po' da quel periodo( e per qualcuno è una nota negativa....)
comunque ritornerà.....
..e allora come non citare il gagliardo Technics SX-WSA1
gig69 01-12-11 16.03
@ macofil
Qualche anno fa la Alesis, propose una workstation molto simile a livello concettuale
all'odierna Kronos, con diverse tipologie di sintesi tra cui: Sample Playback, Virtual Analog
Fm, Physical Modeling.
Che fine ha fatto?? ah! dimenticavo si è fusion.......
La fusion ha avuto alcuni problemi ad inizio carriera a causa di una wavetable e di preset programmati in modo un pò approssimativo. C'erano anche dei problemi di timing nel cambio delle performance specie se si utilizzavano forme di sintesi differenti.
C'è stato un colpo di coda della Fusion con wavetable riscritta dalla "HollowSun" (ricordo che la wavetable della Fusion è su flash-rom quindi completamente riscrivibile!!!) e con molti problemi dell'SO risolti,ma era troppo tardi perchè Alesis da lì a poco decise di bloccare lo sviluppo e la produzione di questa workstation.

Consiglio a tutti di provarla e se la trovate usata non fatevela sfuggire, imho è un eccellente workstation multisintesi a patto di dedicarle un pò di tempo oer "customizzarla" alle proprie esigenze ;)
Ci sono diversi forum,specie negli USA,di estimatori di questa workstation, ci sarà un motivo no? ;)
Edited 1 Dic. 2011 15:05
efis007 01-12-11 16.14
zaphod ha scritto:
Non conoscevo questo synth, è davvero spettacolare!

Viene in effetti da chiedersi perchè non vengano più prodotte cose del genere per il "musicista di massa"...
Ma la risposta, secondo me, viene da sola: l'offerta massiccia di strumenti. Disorienta. Spiazza.
Mi spiego: ai tempi degli analogici, prima che uscisse un sintetizzatore che proponesse suoni davvero alternativi (il DX7), passarono anni. L'utente ha avuto tutto il tempo di sviscerare la sintesi analogica, cavandone tutto il possibile, fino a permettersi il lusso di annoiarsi di tale sintesi.
Lo stesso DX7 ha avuto per molto tempo il monopolio prima che si affermasse la sintesi con wavetable, che anch'essa è stata utilizzata a fondo (la sintesi FM forse meno, ma è più complicata...).
Oggi che succede? Che si rincorre eternamente il "bel suono" offerto da tutti i marchi hardware e software, facendosi allettare ora da questa ora da quella macchina, messe sul mercato a raffica, senza imparare ad usarle a fondo.

Ho trovato molto interessante questo pensiero.
In effetti a pensarci bene, un tempo si acquistavano synth che già di default nascevano con suoni particolari, ma lungi dall'essere "simili" ai suoni autentici che si voleva imitare (fiati, piano, archi, etc).
Il che portava istintivamente il tastierista ad amare quelle macchine anche per la loro "infedeltà", ossia anzichè fermarsi a quei suoni si sperimentava tantissimo, si spippolava, si andava a fondo nella macchina alla ricerca di nuove entusiasmanti sonorità.
E poco contava se fossero sonorità "reali" o di pura fantasia.
Il bello del gioco era quello: sperimentare la sintesi, sfruttarla tutta o il più possibile.
L'avvento del PCM e dei suoni "reali" (tra virgolette) già pronti, ha messo in ombra quella vecchia e interessante scuola della ricerca all'uso del sintetizzatore.
Oggi viviamo nell'epoca che io goliardicamente chiamo "voglio tutto e subito".
Sta cosa la noto quando osservo i miei nipotini.
Ai miei tempi quando c'era da fare una ricerca scolastica ci si ingegnava, si spulciavano libri ed enciclopedie, si andava a casa dell'amico che aveva la Garzanti, il Conoscere, etc, e insieme si faceva "ricerca" al fine di svolgere il compito.
Oggi questa prassi è praticamente scomparsa.
C'è da fare la ricerca scolastica?
Internet, google, clicca e vai, risolto il problema.
"Voglio tutto e subito", appunto.
Probabilmente questa tendenza ha influenzato anche il musicista.
Oramai sono pochi coloro che hanno voglia di fare "ricerca" col proprio strumento.
Si predilige il "tutto e subito".
Il risultato è che 90 ragazzi su 100, se possono, prediligono comprare una tastiera PCM già bella carrozzata di suoni reali.
Pochi sono invece coloro che amano l'essenza del sintetizzatore, la "vecchia scuola" come si vuol dire, e comprano un sintetizzatore per fare ricerca e sperimentazione.
Ma non sperimentazione frivola frivola del tipo "prendo un brass di default e modifico un po' il cutoff", ma sperimentazione vera, totale, da zero.
Se oggi non esisterebbero le molteplici tastiere PCM "tutto e subito", probabilmente ci sarebbe ancora quella voglia vera del sintetizzatore, e di fare sperimentazione sonora sempre e ovunque.
Una volta questa era la prassi quotidiana, e piaceva.
Oggi non lo è più (o quasi).
emo
Edited 1 Dic. 2011 15:15
macofil 01-12-11 16.48
@ gig69
La fusion ha avuto alcuni problemi ad inizio carriera a causa di una wavetable e di preset programmati in modo un pò approssimativo. C'erano anche dei problemi di timing nel cambio delle performance specie se si utilizzavano forme di sintesi differenti.
C'è stato un colpo di coda della Fusion con wavetable riscritta dalla "HollowSun" (ricordo che la wavetable della Fusion è su flash-rom quindi completamente riscrivibile!!!) e con molti problemi dell'SO risolti,ma era troppo tardi perchè Alesis da lì a poco decise di bloccare lo sviluppo e la produzione di questa workstation.

Consiglio a tutti di provarla e se la trovate usata non fatevela sfuggire, imho è un eccellente workstation multisintesi a patto di dedicarle un pò di tempo oer "customizzarla" alle proprie esigenze ;)
Ci sono diversi forum,specie negli USA,di estimatori di questa workstation, ci sarà un motivo no? ;)
Edited 1 Dic. 2011 15:05
Hai ragione, l'idea di una macchina di questo tipo non è certamente della della Korg,
ma dei soliti"mericani",emo

macofil 01-12-11 17.05
@ orange1978
bella, è la VP1, che possiede anche la polifonia e anche ulteriori algoritmi anche se non ho mai capito se alla fine avesse esattamente le stesse cose della VL, e quindi mantenesse la compatibilità.

che belle macchine, il futuro sembrava davvero roseo, invece guarda come ci siamo ridotti emo

motif, s90xs, mox....azz emo complimenti!
Orange, ma una macchina come l'S90 cos'altro dovrebbe fare? non è altro che uno stage piano
alquanto allargato, non è certo uno strumento pensato per i "syntetisti" è giusto che sia così
com'è, anche se, sempre che uno lo voglia, con la sua catena di sintesi si potrebbero produrre
anche suoni, che poi si mettono a camminare con le loro gambe, insomma quei suoni che a me
generalmente non servono (poco seri diciamo, per il sottoscritto s'intende)

Non sono un possessore della S90/70.
orange1978 01-12-11 17.29
@ macofil
Orange, ma una macchina come l'S90 cos'altro dovrebbe fare? non è altro che uno stage piano
alquanto allargato, non è certo uno strumento pensato per i "syntetisti" è giusto che sia così
com'è, anche se, sempre che uno lo voglia, con la sua catena di sintesi si potrebbero produrre
anche suoni, che poi si mettono a camminare con le loro gambe, insomma quei suoni che a me
generalmente non servono (poco seri diciamo, per il sottoscritto s'intende)

Non sono un possessore della S90/70.
ma infatti io non dico di non produrre piu motif, s90xf, motif ZX, moX, Mof etc.... emo

va benissimo, continuate pure a farli, però quello che alla fine volevo dire, è che sarebbe bello se yamaha facesse ANCHE un vero synth che unisca le sue tecnologie, Korg ha Kronos, Roland ha V.Synth....sarebbe interessante se anche yamaha proponesse un sostituto VERO di VL1/VP1, e magari gia che ci siamo, anche della SY99/DX7.

orange1978 01-12-11 17.31
@ bkbk
..e allora come non citare il gagliardo Technics SX-WSA1
avuta per quasi 5 anni, non c'entra una mazza con la VL1, è un synth costruito attorno a dei campioni pcm controllati da delle funzioni DSP simili alla vast del kurzweil, che modificano il campione simulando i modelli fisici.

in pratica il DRIVER (che è cio che genera il suono) è un campione pcm, il RESONATOR (che puo essere la cassa armonica, un cono, un tubo etc....) è una funzione dsp.

tutto qua, inutile dire che la qualità dei campioni interna non era il massimo e nemmeno degli effetti, e quindi il risultato non era male ma nemmeno molto espressivo.

dai posterò una demo di un pezzo che avevo fatto all'epoca con WSA1.
Edited 1 Dic. 2011 16:32
Jeanlu 01-12-11 17.38
@ macofil
Orange, ma una macchina come l'S90 cos'altro dovrebbe fare? non è altro che uno stage piano
alquanto allargato, non è certo uno strumento pensato per i "syntetisti" è giusto che sia così
com'è, anche se, sempre che uno lo voglia, con la sua catena di sintesi si potrebbero produrre
anche suoni, che poi si mettono a camminare con le loro gambe, insomma quei suoni che a me
generalmente non servono (poco seri diciamo, per il sottoscritto s'intende)

Non sono un possessore della S90/70.
Ma il problema non è quello, ben vengano questi ROMPLER ibridi, questi "synth" tuttofare plug and play! Il mercato ne ha bisogno, il musicista "medio" ne è ha bisogno per le serate, quindi ben vengano davvero!
Il PROBLEMA, secondo me (e credo anche Orange la pensi così) è che l'epoca MOTIF ha cancellato quanto prodotto in precedenza! Yamaha ha praticamente cestinato buona parte del suo know-how maturato tra anni '80 e '90 per dedicarsi al progetto MOTIF e ai suoi "semplici" suoni campionati creati appositamente per il tastierista da palco! Aveva senso portare avanti due progetti separati, due proposte commerciali differenti contemporaneamente (magari proprio due DIVISION aziendali separate) , e invece no!
Hanno preferito cancellare il passato (se non tutto, quasi) e passarci sopra con questa bella tastierona tuttofare ben suonante ma senz'anima. No no no.......non ci siamo! Questo è uno schiaffo alla RICERCA, uno schiaffo alla tecnologia, un "vendersi al mercato" che proprio non comcepisco.
Che peccato...

E poi c'è gente che ancora si meraviglia se qualcuno (come il sottoscritto) preferisce una bella EX5 a una MOTIF!!
E se chiedi informazioni, ti arrivano curiose risposte del tipo: "mah, sai, secondo me ti converrebbe invece una bella MOTIF, anche prima serie, perchè forse ha qualche campione un po' più aggiornato...". emo emo
E pensare che la serie EX è solo la punta dell'iceberg di quanto ha prodotto Yamaha in epoche neanche tanto lontate, il VL-1 di qualche annetto prima ne è l'esempio più lampante. Gran bella macchina!

ROLAND e KORG hanno anche loro sbagliato qualcosa....ma in fondo la KRONOS (come anche il progetto OASYS) è di fatto o cerca di essere un mega riassunto digitale degli ultimi 20 anni KORG.
La FANTOM, come giustamente ricordava ORANGE, ha tutte le carte in regola per ricreare fedelmente tutti suoni e le forme d'onda ROLAND anni '90 (serie JV, XV....). Magari in un confronto modello per modello emergono differenze inerenti la "botta" sonora, l'impatto, la presenza, ma la "pasta" è quella, stesse tecnologie!
KURZWEIL non si tocca.....è sempre lei da 20 anni....
E lo dico io che non ho "vissuto" gli anni '90 come voi, ho cominciato col nuovo millennio a interessarmi agli strumenti musicali. Se avessi 10 anni in + forse sarei ancora più severo, e avrei molte più cose da aggiungere alla "lista dei rimpianti"....
anonimo 01-12-11 17.40
Cos'e' successo? perche' si e' rimasti confinati al campione?.

Personalmente, come mia interpretazione, do un 70% di causa agli utilizzatori, e il restante 30% ai produttori.

Perche' dico questo?.

La storia ci dice che VL1 non ha riscosso grosso interesse per via del proliferare di tastiere a campioni, che inizialmente si evolvevano sulla qualita' del sample, per poi (in un secondo tempo) evolversi scarsamente sotto questo aspetto, e concentrarsi invece sulla quantita' numerica dei preset, oggi giunta a cifre impressionanti.

Assieme a VL1 pero' ci son stati altri strumenti innovativi poco apprezzati dal mercato.

La Fusion che e' gia' stata citata in post precedenti, poi il Promega3 che gia' dieci anni fa faceva cio' che da poco ha introdotto Roland con il suo stage a modelli fisici.

Gli stessi VA sono rimasti abbastanza in nicchia, mentre invece continua ad essere alta (seppur in graduale calo) la richiesta dei cosiddetto ROM Player.

Premesso che VL1, Fusion e promega sono cose differenti tra loro, e' la tendenza ad ignorare questi strumenti che mi fa pensare che in fondo i costruttori abbiano provato ad "imboccare" il mercato con qualche novita', ma solo pochi utilizzatori hanno recepito questo messaggio.

Chi si ricorda della mia precedente presenza nel forum, quando usci' il Motif XS a sostituire L'ES, io mi incavolai come una bestia per la soprpessione delle schede PLG (mi aspettavo invece un'evoluzione di queste ultime) e di conseguenza della multisintesi, che aveva reso tanto grande l'EX5 (EX7).

All'epoca di entusiasmo per il motif XS il forum si divise in due partiti : quelli che dicevano che la multisintesi non serviva piu', perche' i campioni oramai suonavano meglio, e coloro come me (in minoranza) che invece non comprendevano e non accettavano questa scelta.

Ad anni di distanza comunque e' cambiato poco : magari l'entusiasmo del campione e' calato, si e' davvero cominciato a sentire odore di trito e ritrito su molti strumenti, e l'immissione di Kronos ha stimolato molte persone a riscoprire quanto sia potente e creativo disporre di una tavolozza di creazione del suono formata da piu' colori anziche' il bianco e nero della wavetable.

Pero' per mia sensazione prevalgono ancora gli utilizzatori del pasto pre confezionato, coloro che vogliono cercare tra i 3000 preset qual'e' il piu' simile a quello di "Jump", e limitarsi a premere il preset.

Io (e credo tanti altri) sono di diverso parere : spesso e' dal suono che nasce l'ispirazione alla musica, e piu' e' grande la tavolozza dei colori e piu' bello sara' il quadro che ne uscira' fuori.

kaiman.
pentatonic 01-12-11 18.10
l'espressività non deriva dal tipo di generazione sonora, ma dalla possibilità di intervenire sul suono con dei controlli fisici in modo consapevole e immediato.
E trovo che la mancanza di controlli sia la mancanza maggiore delle macchine degli ultimi vent'anni.
A prescindere dalla generazione sonora, che è un fattore secondo me secondario per massima parte dei tastieristi.

I Rompler hanno una loro ragion d'essere, suonare su un D50 può essere stato molto piacevole suonando i Soft Cell (dell'epoca), ma suonando R&B era un po' frustrante. Con i rompler certe esigenze basic vengono soddisfatte senza troppi pensieri.

Se alcuni amano fare suoni, altri potrebbero amare fare musica. Non esiste meglio/peggio, esiste quello che ci riesce meglio e che ci permette di esprimere quello che abbiamo dentro, e stare bene dopo.
Giacomo_15 01-12-11 18.13
@ orange1978
bella, è la VP1, che possiede anche la polifonia e anche ulteriori algoritmi anche se non ho mai capito se alla fine avesse esattamente le stesse cose della VL, e quindi mantenesse la compatibilità.

che belle macchine, il futuro sembrava davvero roseo, invece guarda come ci siamo ridotti emo

motif, s90xs, mox....azz emo complimenti!
si, tra l'altro possiede anche un costo lievemente superiore alla VL1, ma poco poco eh emoemoemo
macofil 01-12-11 20.51
@ pentatonic
l'espressività non deriva dal tipo di generazione sonora, ma dalla possibilità di intervenire sul suono con dei controlli fisici in modo consapevole e immediato.
E trovo che la mancanza di controlli sia la mancanza maggiore delle macchine degli ultimi vent'anni.
A prescindere dalla generazione sonora, che è un fattore secondo me secondario per massima parte dei tastieristi.

I Rompler hanno una loro ragion d'essere, suonare su un D50 può essere stato molto piacevole suonando i Soft Cell (dell'epoca), ma suonando R&B era un po' frustrante. Con i rompler certe esigenze basic vengono soddisfatte senza troppi pensieri.

Se alcuni amano fare suoni, altri potrebbero amare fare musica. Non esiste meglio/peggio, esiste quello che ci riesce meglio e che ci permette di esprimere quello che abbiamo dentro, e stare bene dopo.
Eccoci arrivati al punto, se ho capito bene il senso del post di pentatonic, e che non dovremmo interessarci
con quale sintesi è creato questo o quel suono,ma piuttosto ritenere se quel suono può fare al caso
nostro, è probabile faccio un esempio, che Yamaha abbia ritenuto sufficienti, i vari campioni di suoni
in FM, piuttosto che implementare la sintesi in FM, memore del fatto che molti in quegli anni (80)
avevano una certa difficoltà nel programmare con questa sintesi, non dimentichiamo poi, che le sintesi
a modellazione ,spesso richiedono processori alquanto potenti, tenendo conto della grossa mole di
calcoli per poterli esprimere, di questo me ne accorgo spesso, quando uso un plug in come Sculpture
contenuto in Logic, a sto puno mi chiederei: Kronos che "processorone" usa?
Edited 1 Dic. 2011 20:21
anonimo 01-12-11 21.20
pentatonic ha scritto:
I Rompler hanno una loro ragion d'essere


Su questo punto non c'e' ombra di dubbio.
Per anni, da quando e' stato inventato il sintetizzatore, si e' sognato di poter avere un suono di archi realistico, o di fiati, anche eccetera.
Anzi, questo sogno e' molto piu' antico ed era gia' presente negli antichi organi liturgici, dove le canne venivano calibrate per somigliare a strumenti da orchestra, ed i pomelli per selezionarle portavano nomi come "oboe" "tromba" e perfino "viola" eccetera.

Forse nell'inconscio di allora, c'era gia' la volonta' di costruire suoni orchestrali, ed era la mentalita' con il quale son stati costruiti anche i primi sintetizzatori.

Caso volle che con la loro struttura, i primi sintetizzatori riuscissero appena a sfiorare la similitudine con strumenti reali, ed il realismo si avvicinava su strumenti come gli archi e alcuni fiati, ma era ben lontano da essere fedele alla realta'.

Con i sintetizzatori analogici nacque un nuovo suono, esclusivo e caldo, ma all'epoca non fu capito da tutti, perche' i piu' cercavano violini orchestrali veri, fiati, pianoforti elettrici ecc.

Quando arrivarono i sintetizzatori digitali e i campionatori, furono molti a buttare frettolosamente nei cassonetti (a svendere a prezzi stracciati) i vari arp odissey e simili (me li ricordo ancora accatastati nei negozi sperando di trovare qualcuno che li apprezzasse).
Molti capirono tardi il grande valore sonoro del synth.

Quindi il rompler rappresenta quel desiderio secolare di avere dentro una macchina uno strumento in grado di contenere e riprodurre tutti i suoni che l'uomo ha concepito sia a livello acustico che a livello elettronico.

Pero' con la nascita del sintetizzatore in senso analogico, si e' anche scoperta un altra opportunita', che e' quella dei suoni di fantasia, quelli mai esistiti prima e che hanno ispirato ogni genere musicale.

Si e' scoperto che il suono non e' solo quello che nasce percuotendo o pizzicando una corda, o soffiando dentro un involucro calibrato, ma e' anche quello che si puo' creare plasmando la fisica stessa del suono.

E qui c'e' il punto di discordanza tra tastieristi : e' vero che c'e' chi ama suonare, ma c'e' anche chi ama creare il suono.
Chi compone colonne sonore, o semplicemente cerca il suo sound ha la necessita' di varcare i limiti dei suoni conosciuti perche' la musica stessa si e' evoluta attraverso i suoni nuovi.

Basti pensare a colonne sonore come Blade Runner, dove il futuro era rappresentato proprio dal sound tipico del sintetizzatore analogico, protagonista nel film sia per le musiche di Vangelis, che per gli effetti sonori.

Nessun preset avrebbe potuto dare tanta personalita' alle musiche e agli effetti di un film che ha fatto storia non solo per la trama.

Non sono solo i tastieristi a cercare di uscire dai confini del suono del proprio strumento : anche chitarre, bassi ed altri strumenti han fatto del timbro il loro punto di forza per la musica, e ci sono musicisti che a momenti son piu' famosi per i loro suoni che per le loro musiche.

Allora bisogna capire cosa uno vuole dallo strumento.
Se cerca il suono di "jump", o quello di "Jean Michel Jarre" senza fatica, in un rompler trovera' preset dai nomi poco fantasiosi come "Jumper" o "Jarresque" : bastera' premere il bottone e il gioco e' fatto.
Se invece cerca il SUO suono, per brani con il proprio stile e impronta allora il preset diventa una gabbia
Edited 1 Dic. 2011 20:24
bkbk 02-12-11 02.25
@ orange1978
avuta per quasi 5 anni, non c'entra una mazza con la VL1, è un synth costruito attorno a dei campioni pcm controllati da delle funzioni DSP simili alla vast del kurzweil, che modificano il campione simulando i modelli fisici.

in pratica il DRIVER (che è cio che genera il suono) è un campione pcm, il RESONATOR (che puo essere la cassa armonica, un cono, un tubo etc....) è una funzione dsp.

tutto qua, inutile dire che la qualità dei campioni interna non era il massimo e nemmeno degli effetti, e quindi il risultato non era male ma nemmeno molto espressivo.

dai posterò una demo di un pezzo che avevo fatto all'epoca con WSA1.
Edited 1 Dic. 2011 16:32
....ma io infatti non mi sono permesso di paragonarla ne alla vl1 ne ad altre macchine, la mia era solo una citazione tra le tante di macchine che avevano una sua pecularietà negli anni '90.
Grazie Orange del tuo intervento, ma Io conosco bene la SX-WSA1 della technics come la sua matrice di sintesi (anche se non l'ho posseduta, ma in quel periodo ero tentato a prendere la vers. rack) e da quell'uscita ho avuto sempre molto rispetto dei synth Technics.....ma proprio gli arranger non li ho mai digeriti.....sarà per la loro forma....bohemo
Sarebbe bello cmq rivedere un ex-novo synth technics!emo
Dai posta la demo che sono curioso adessoemo
bkbk 02-12-11 02.39
...ho iniziato a suonare in gruppo nel 1991 a 14 anni e dalla wx2 ad oggi ho avuto parecchi strumenti ma dal 1993 ad oggi l'unica cosa che non ho ancora rivenduto è la SY99, sarà perchè ormai non posso più fare serate e sono confinato nel mio piccolo studio casalingo, sarà perchè ci sono troppo affezionato, ho preso anche motif XS6 e qualche anno fà l'ho rivenduta senza ripensamento, ormai quei tipi di suoni a campionamento con i VST ti riescono meglio e in una situazione di home recording rendono meglio (anche se con una WS si ha la praticità e velocità a sua favore)....ma mi dispiace synth della stazza del SY99 et simili come fai a rivenderli, magari per 5-600 euro, quando ho voglia di sperimentare su un suono è una goduria, ancora a distanza di quasi 20 anni...!
anonimo 02-12-11 09.07
Del mio ho risolto la diatriba conservando un rompler solo, ed arricchendo il set di strumenti con VA di diversa natura (novation, Clavia modular G2x, Virus Ti2), e l'ultimo baluardo della FM che e' l'FS1R.

Con questo set, decisamente da home studio, dal punto di vista del suono e della sperimentazione non mi manca nulla.

Dovessi tornare in un gruppo, non avrei dubbi : un rompler da non spenderci troppo e soprattutto leggero, ed un VA e basta.

Mi fa solo un po' rabbia sapere che la tecnologia attuale consentirebbe la creazione della tastiera perfetta, ma essa viene volutamente tenuta con i dovuti limiti, cosi' da poter riproporre piu' volte gli stessi prodotti (o quasi).

A korg do il merito di aver fatto qualcosa di diverso in piu' casi, e kronos mi piace non poco (sicuramente piu' di Motif e Fantom vari) pur non essendone attualmente interessato.

Poi ovviamente ognuno scelga la macchina che preferisce di piu', in base alle sue reali esigenze.

kaiman.
mima85 02-12-11 10.58
macofil ha scritto:
a sto puno mi chiederei: Kronos che "processorone" usa?


Un banalissimo Intel Atom D510 emo

Questa è la scheda madre di Kronos. La medesima con cui io ci ho fatto il mio PC barebone da salotto.
Edited 2 Dic. 2011 9:59
anonimo 02-12-11 11.48
Comunque e' un thread interessante, dove leggo un mucchio di cose interessanti emo