Pregiudizio verso musicisti con Arranger

Smoothlight 19-12-11 10.19
@Efis007

quello che dici è corretto. In Italia manca la mentalità e sopratutto l'approccio corretto verso la strumentistica e della musica in generale.

Come in tante altre cose siamo una realtà molto provinciale con qualche sprazzo di eccellenza qua e là, ma se ci definiscono caciaroni è la verità, anche se a noi non piace.

Decadenza è la parola giusta.
efis007 22-12-11 03.08
E comunque ragazzi dite quello che volete ma quando sento suonare (non parlo solo di esecuzione tecnica, ma anche di suoni) questo "arranger" io rimango tutte le volte di m.... emo
Chiamarlo arranger è un'offesa con la O maiuscola.
Questo strumento rappresenta "l'hammond B3 degli arranger"!
Cosa si riesce a fare dal vivo con quel bestione (bestione perchè pesa una caterba, circa 100 kg) è incredibile, tanto che mi domando sempre "ma come diavolo faaaa?". emo
Francamente di fronte alle sonorità di uno StageA tutte le nostre attuali workstation mi sembrano quasi dei giocattoli.
Io mi sono fatto una mia personale idea su questo strumento, giusta o sbagliata che sia: per me questo strumento è lo strumento più eccezionale mai costruito. emo
Il summa più alto del tastierismo concertistico live e della completezza sonora.
Francamente non vedo nulla di così completo e di così ben progettato capace di tenere testa ad uno StageA.
Le possibilità sonore di questo strumento sembrano non avere limite, e il modo con cui riesce (in real time, dico, ve ne rendete conto?) a creare gigantesche ed intricate orchestre di altissima qualità mi lascia sbigottito.
E poi ci stupiamo dei nostri "colossali" Roland Jp80, Kronos, Motif, etc. emo

E aggiungo anche un'altra mia nota personale che, sotto sotto, si riallaccia anche ad un altro topic dal titolo "ma tu hai fatto il conservatorio?".
La nota è questa: viviamo in tempi moderni, il che vuol dire che lo studio certificato della musica NON può fermarsi al solito luogocomune del pianismo classico col pianoforte.
Il pianoforte è, e resterà sempre, il re degli strumenti e della grande musica.
Certamente.
Ma siamo nel 2012, non nell'800!
E nel 2012 è ora di aprire le porte a scuole e studi di conservatorio dedicati ANCHE a questa tipologia di strumenti: arranger e workstation.
E' inammissibile che in epoca moderna un giovane studente che ama esclusivamente strumenti come lo StageA (o affini del tastierismo), e ama fare musica esclusivamente con quegli strumenti, NON possa avere un percorso di studio serio, mirato, e certificato su QUEGLI strumenti, con tanto di diploma finale.
In paesi come il giappone, la cina, la thailandia, questa realtà esiste!
Esiste sin dagli anni 90!
Esistono scuole serie e certificate che svolgono il compito culturale di insegnare a diventare "Stageisti professionisti" con tanto di diploma pareggiato ad un diploma di pianoforte classico o di violino classico, e che ha la stessa valenza nell'inquadratura professionale nel mondo del lavoro.
Da noi no. emo
Da noi si è ancora vincolati a tradizioni vecchie come il bacucco che vuole il "pianista classico" al centro del diploma (per poi mandarlo ad insegnare nelle scuole medie col... flauto dolce... roba da matt!).
Ecco perchè da noi la musica tastieristica non funziona o viene ridicolizzata.
Finchè conserveremo questa mentalità putrefatta che non sa vedere più in là del proprio naso, non andremo da nessuna parte. emo

"Quei paesi là" avranno molto da imparare del nostro pianismo classico e del nostro concertismo.
Ma noi abbiamo tanto da imparare "da loro" riguardo la cultura seria del tastierismo e del concertismo a mezzo tastiere ed arranger.
Ma tanto! emo
Edited 22 Dic. 2011 12:24
efis007 22-12-11 04.05
Supermario_jazz ha scritto:
E comunque anche questo modo di suonare, anche se ben fatto, non ha nessuna base culturale per poter essere definita ARTE

Mario questa volta devo dissentire.
Forse abbiamo concetti diversi di arte, ma per me l'arte la puoi esprimere con qualsiasi mezzo hai tra le mani.
Anche in pittura esiste l'arte classica fatta di colori a olio che hanno creato capolavori dell'arte.
Ma esiste anche arte fatta con pezzi di stoffa bruciata, rottami, lattine arrugginite, etc, che messi insieme in un certo modo creano un qualcosa di artistico.
La quale è diverso dall'arte classica o tradizionale che dir si voglia, ma è sempre arte.
Fatta con qualunque cosa si ha tra le mani, "tradizionale" o "non tradizionale".

Supermario_jazz ha scritto:
è semplicemente una copia, fatta con strumenti elettronci (anche se suonati in real time), di qualcosa che già esiste fatta con strumenti acustici.

E' vero.
Ma una cosa è parlare di copia, un'altra è parlare di arte.
Anche quando suono "Per Elisa" di Beethoven con un vero pianoforte sto "copiando" un qualcosa di preesistente.
Ma in cosa lo sto copiando?
Nelle note!
Ma le note non portano dentro di sè il suono.
Le note sono note, il suono è il suono.
E siccome la musica è "l'arte dei suoni" (prima legge universale della musica) nessuno mi impedisce di suonare "Per Elisa" con una tromba con sordina.
O di swingarla addirittura.
Qualsiasi cosa faccio (o uso) prescinde dall'arte.
Spetta a me e alla mia sensibilità usare il suono che desidero, qualsiasi esso sia, reale, o elettronico, e con quello fare arte.
Se uso veri strumenti acustici avrò un determinato suono.
Se uso strumenti elettronici avrò un altro suono, che NON è quello degli strumenti acustici veri, anche se gli somiglia.
Così come il suono di un Bosendorfer non assomiglia ad un Kawai, un violino digitale non assomiglia a un violino vero.
Il somiglia o non somiglia non mi deve importare nulla.
L'unica cosa che mi deve importare è avere tra le mani "un determinato suono", qualunque esso sia, e con quello fare arte.

Oltretutto per me quando uno strumento vero, o acustico che sia, viene microfonato (quindi passa per mixer, controllo toni, e altoparlanti) quello non è già più un suono acustico!
Diventa un suono inesistente, artefatto, elettronico.
Non mi si può dire che uno strumento microfonato è uno strumento acustico.
Lo strumento acustico esige il suono puro e diretto, così come madre natura glielo ha fatto.
Uno strumento acustico ascoltato da mixer, amplificatori e casse, è già divenuto una brutta copia di uno strumento acustico.
Eppure sono in tanti a farlo.

Supermario_jazz ha scritto:
E gli strumenti elettronici non solo simulano un suono di uno strumento elettronico ma simulano anche, ed in maniera pessima,la variante umana-emotiva che solo il vero musicista riesce a creare con il proprio strumento acustico

No, simulano semplicemente il comportamento di quel suono suonato da una tastiera anzichè da "un archetto".
Siccome la tastiera permette di fare alcune cose, ma non farne altre, quello sarà il naturale risultato di quella specifica tecnica strumentale.
Anche Becker con l'EWI ha fatto la stessa cosa: ha fatto suonare un synth da sax.
Qualche problema?
No.
Si è "impadronito" di un suono che non gli compete, e l'ha trattato da sassofonista anzichè da tastierista.
Con un risultato particolare.
Narshell 30-12-11 01.41
io un piccolo pregiudizio che nn riesco a levarmi ce l'ho e riguarda coloro che fanno pianobar con arranger nel migliore dei casi o con solo le basi nel peggiore dei casi. per me sta gente è di mezza età (40-50 anni), alle serate indossa camicie di gusto pessimo (di solito un arancione con disegni indecifrabili sopra) infilata dentro i pantaloni chiusi da cintura sottile marrone. pantaloni di cotone e mocassino.
Musicalmente sono dei primitivi ancora fortemente legati al concetto di "pianola", percuotono lo strumento più che suonarlo e si agitano avanti ed indietro per lo sgabello durante l'esecuzione de "la macarena" (pezzo clou del repertorio) sorridendo festosi. amano le sale da ballo e vivono prevalentemente in emilia e nord italia.

ah p.s. per loro la tastiera non deve avere suoni simili agli originali ma devono essere quanto più plasticosi e appunto da pianola possibile. il suono MIDI del pentium 100 è il loro regno e non si spiegano ancora perché sono stati sostituiti quei bei floppy disky nei quali caricavano repertori interi

emo
Edited 30 Dic. 2011 0:43
mrpalletta 30-12-11 06.00
Narshell ha scritto:
io un piccolo pregiudizio che nn riesco a levarmi ce l'ho e riguarda coloro che fanno pianobar con arranger nel migliore dei casi o con solo le basi nel peggiore dei casi.


Mi piacerebbe capire da cosa nasce il tuo pregiudizio...
Comunque...
Io suono l'arranger da quando ho cominciato...e continuo a farlo come allora, senza l'aiuto di basi musicali o midi file. Nessun pc è collegato al mio impianto. Ovviamente nel tempo ho saputo evolvermi...
E qui, permettetemi di regalare un salto nel tempo a chi sa di cosa sto parlando...
Era la fine degli anni 80 quando ho cominciato da un CASIOTONE CT630, la mitica Roland E20 e poi l'E35 abbinate ad una splendida Yamaha SY77 e poi Korg I4s, Is40, I30 ed ora la magnifica Roland e50 (leggera e maneggevole) abbinata a un piano digitale roland fp4 (quando non c'è il piano acustico sul posto).

Perchè questa premessa? Semplicemente per ribadire che usare un arranger "come si deve" non è assolutamente cosa da poco. L'arranger altro non è che l'evoluzione della "drum machine" (chi si ricorda?) abbinata a un synt per il basso e un pianoforte acustico, insomma, il PIANOBAR.
Il bello dell'arranger, secondo il mio punto di vista, è proprio quella libertà di poter cambiare a piacimento ogni brano scegliendo un arrangiamento più simile all'originale, oppure rivoluzionarlo completamente.
La libertà di poter far durare un po di più o un po di meno il brano...
La libertà di eseguire un brano proprio "come ti piacerebbe che fosse" ed accorgersi che il pubblico ha pure gradito la "nuova versione".
Dal canto mio, l'evoluzione mi ha portato a prendere anche un harmonizer che uso per arricchire ulteriormente gli arrangiamenti, collegato via midi proprio all'arranger.
Io adoro suonare solo piano e voce e c'è ancora qualche luogo dove è richiesto, ma nella maggioranza dei casi, l'ausilio dell'arranger è necessario.

Ma le basi no... nooooo!!!!!!emo

Purtroppo conosco molti colleghi (uno dei quali fu proprio "l'esempio" che seguii) che si sono, purtroppo, addormentati dietro la tecnologia. Qualcuno si fa le basi da solo e ci suona sopra anche altri strumenti acustici (vedi sax, tromba, trombone) e tanto di cappello.
Ma altri hanno abbandonato completamente il concetto di "suonare" limitandosi a strimpellare qualche nota sulle basi spesso nemmeno private della traccia di piano.
E questo per me è davvero triste.

Ma davvero scandalosi, a mio modo di vedere (e qui torniamo al tema principale del thread) sono quei tizi che se ne vanno in giro con un arranger pieno di basi scaricate da internet... a sbattere le mani sulla tastiera, schiacciare play e gridare nel microfono.
E' la cosa peggiore che potesse succedere; Abuso di tecnologia!
Oggi giorno, chiunque un po intonato con un laptop, un paio di casse, un microfono e un mixer va a fare serate e magari si fa pure chiamare musicista!
Ma la cosa più amara da mandare giu, specialmente per quelli con "la tastiera" è che loro pensino che il "DO" sia la conuigazione del verbo dare!
Io li chiamo "I dischettari!"

Qui leggo critiche sugli arranger mentre altrove quei pochi rimasti come me sono addirittura definiti "dinosauri" perchè non usano le basi.
Secondo me l'evoluzione del pianobar è riuscire a suonare da solo più strumenti possibili in "real time", tutto il resto sono solo "pessime imitazioni"!
Buon Anno a tutti!
Mister Palletta!
Narshell 30-12-11 12.38
mrpalletta ha scritto:
Mi piacerebbe capire da cosa nasce il tuo pregiudizio...
Comunque...


è più che altro uno stereotipo del pianobarista. in pratica un soggetto grandetto che non capisce molto di tastiere né bada molto alla qualità dei suoni che pensa più alla quantità che alla qualità nella sua esecuzione. come diceva benissimo qualcuno prima, se uno sa suonare davvero non ha bisogno di basi con 3000 strumenti per poi muovere a piacimento 3 dita da una aprte all'altra della tastiera. Chi intendesse seriamente la cosa a mio avviso potrebbe suonare pur da solo(ma dignitosamente) con una semplice workstation o un piano digitale più una drum machine e max una linea di basso (senza tutte ste trombe trombette). Il resto seppur divertente non è suonare è cazzeggiare con una tastiera per dire che in qualche modo "io suono". è infondo la stessa cosa che accade coi dj. nn ne capiscono un'H di musica però devono dirti che "suonano" quando poi non fanno altro che mette dei cd e farci un pò di buddello sopra.
Concordo con te nel ritenere affascinante la sfida del one man band, ma dev'essere fatto bene, altrimenti puoi riuscire in contemporanea a far suonare 50 strumenti ma risultare pessimo (ovvero non è il numero di strumenti che riesci a fars uonare contemporaneamene a dire quanto sei bravo o meno).

cmq esponevo lo steerotipo con divertimento, per l'amor del cielo ognuno è libero di divertirsi come vuole ci mancherebbe.
mrpalletta 30-12-11 18.34
Narshell ha scritto:
ovvero non è il numero di strumenti che riesci a fars uonare contemporaneamene a dire quanto sei bravo o meno


Beh, mi sembrava scontato che il risultato del suonare più strumenti in realtime deve essere ovviamente ottimale e di qualità... altrimenti altro non sarebbe che un'accozzaglia di "rumori" buttati la...
Scelta dei suoni, esclusione di qualcuno di essi in determinati momenti del brano, equalizzazione, volume, crescendo, dinamica, cura degli stessi styles e spesso anche creazione degli stesso ex novo...
Per fare tutto questo in real time bisogna applicarsi, studiarci sopra, passarci del tempo e sopratutto conoscere bene gli strumenti usati.
E ritengo che questo non sia così diverso dallo studiare e creare nuovi suoni con un synt... o studiare un brano da spartito.
E' solo un modo diverso di fare musica DAL VIVO...
Per cantare su una base basta conoscere la canzone... schiacciare play... e il gioco è fatto...
Ma non credere che non richieda concentrazione dover gestire due tastiere (tra cui un arranger...ed io non uso nemmeno la pedaliera...), un harmonizer e cantarci su...
Ma, ripeto, è ovvio che tutto questo deve essere fatto bene...
Chi usa l'arranger sfruttando le "facilitazioni" che possono esserci quali il traspose, gli accordi semplificati con tre dita (mai usati), pattern di accordi già pronti... a mio modo di vedere non è molto diverso da un dischettaro che si limita a inserire una base...
Aggiungo che... quando si fa musica dal vivo, il proprio divertimento diventa il divertimento del pubblico... perchè l'emozione positiva viene trasmessa.
Rinnovo gli auguri di buon anno a tutti!
Ottimi Saluti
Mister Palletta!
probo 30-12-11 20.27
Provo a mettere un po' di pace... sono un po' grandicello (39 e una figura), e mi pare di essere il MEGLIO ed il PEGGIO dei vostri post in questa discussione!
Allora, ho suonato l'oboe per molti anni, adesso possiedo due arranger, un clavinova, ho appena comprato una MC2000 (..e venduto Novation all'amico NARSHELL), ho avuto roland fantom g, moti xs7 ed adesso sto cercando una workstation con tasto pesato....seria. Soprassiedo sull'attrezzatura dedicata alla voce e le DAW.
A mio modo di vedere la discussione non si può decontestualizzare dall'esibizione!
Premetto che io ho usato arranger anche in contesti "concerto live" (batteria, chitarra, basso elettrico, palco, birra ed annessi e connessi), pongo l'esempio di un'esibizione "tipo": ...ladies and gentleman....IL MATRIMONIO!
Credo che la musica da matrimonio rappresenti il "sunto" della musica da intrattenimento.
Attenzione, non sto parlando di concerti ma di INTRATTENIMENTO.
Io di solito offro:
1- Oltre un'ora (ma può essere di più) di piano e voce...ovviamente tutto LIVE (niente trucco e niente inganno).
2- Uso l'arranger per suonare musica da ascolto ..... SUONANDO (KORG PA2XPRO E AUDYA4)....
3- Utilizzo basi che creo nel mio piccolo Home studio con backing track di cori incisi da me, scelta e cura dei suoni, arrangiamenti ex novo originali... etc.etc. sulle quali ....attenzione...... alle volte...canto ma......NON SUONO! (AHAHAHAHAHAHAHAH!!!! SACRILEGIO!)
4- ....se poi mi chiedono canzoni da dedicare di Claudio Villa (con rispetto parlando)....vogliono cantare "come è bello far l'amore da Trieste in giù" oppure fare un karaoke....piazzo la mia bella base GM (senza traccia melody) e li faccio divertire.......
A proposito ....se alla fine non sono stanchi dei balli "suonati live" ...mi metto a sparare anche una bella selezione di mp3 mixati alla benemeglio (non sono un DJ)!!!
Quindi?
Non sono degno di avere un Synth per crearmi i suoni a casa ed utilizzarlo con la band?
Sono uno che toglie lavoro ai veri artisti?
Le basi sulle quali canto solamente...tutte o quasi ricreate da me...non sono SUONATE DA ME?

Ragazzi....i Talebani dell'una o dell'altra parrocchia, fra la ricerca di un suono progressive e l'inserimento di un FILL in una base, dovrebbero cercare di comprendere i CONTESTI!
Per me, una macarena con l'arranger su un palco live fa ridere.....ma ad un matrimonio NON PUOI fare un concerto...la gente si rompe le palle!
emo
Buon Anno a tutti!
Ofelio 31-12-11 06.14
mrpalletta ha scritto:
Ottimi Saluti

Mister Palletta!

O.T. me so fatto du risate!!!!! ahahah la neve me sta sui cojoni!!! eh... vita da musicistiemo
renatus 31-12-11 09.42
Bellissima discussione da cui ho imparato molto, grazie a tutti.
L'attenzione principale è stata data all'aspetto di intrattenimento. Credo peró che un arranger permetta di più. Scusatemi l'autocitazione:

"Sostenere che gli arranger servono solamente per scopi "pianobaristici" era un'affermazione già discutibile nei primi anni '90. Ora credo sia desueta.

In realtà, un arranger workstation si rivela utile (se non talvolta ideale) in numerose altre occasioni:
Un arranger workstation è lo strumento digitale a tastiera ideale per:

Suonare con una backing band a disposizione, una band che non si stanca mai ed è pronta a ripartire sempre senza litigare e senza perdere tempo a vuoto.
Esercitarsi all’infinito sulle improvvisazioni.
Comporre canzoni e brani musicali ( song writing)
Suonare i vari suoni come su un sintetizzatore grazie ad una tavolozza sonora di qualità.
Sfruttare il database musicale a disposizione di stili e arrangiamenti al fine di costruire una canzone senza perdersi dietro gli aspetti ripetitivi e concentrandosi invece sulla creatività.
Utilizzare il playback delle basi MIDI e il sequencer di bordo allo scopo di personalizzare le proprie esecuzioni.
Essere pronti ad affrontare una grande performance dal vivo, permettendovi di essere interattivi alla massima potenza con l’audience (potete ripetere un ritornello quando è il momento giusto, cambiare il tempo al volo, chiudere una canzone in anticipo se vi rendete conto che è il momento di farlo passando subito al finale, modificare a sorpresa l’arrangiamento di una canzone accostando stili diversi, passare da un brano all’altro cambiando in un batter di ciglia, far divertire il pubblico con la creatività e l’improvvisazione, ricorrere al karaoke..).
Un arranger è uno strumento versatile che vi dà tutto quello di cui avete bisogno per creare esibizioni musicali a livello estremamente professionale. L’abilità di questa tipologia di strumenti vi consente un dominio totale sulle sequenze musicali in tempo reale e vi fornisce un controllo quasi illimitato sulle esecuzioni dal vivo. Un arranger vi offre quella flessibilità straordinaria che nessun altro tipo di strumento sul mercato è in grado di fornire.

E’ lo strumento ideale per:

un professionista che intende suonare veramente dal vivo, senza una band e senza fare finta di suonare
un compositore che intente registrare la prima versione delle proprie canzoni senza rischiare di smarrire l’ispirazione
un musicista non professionale che vuole accrescere la propria qualità tecnica senza rinunciare al divertimento
un principiante per prendere confidenza con il mondo della musica e delle tastiere senza scoraggiarsi.
Se invece suonate in un band, un arranger potrebbe servirvi a ben poco."




Questa è la mia opinione.
Edited 31 Dic. 2011 8:46
Narshell 31-12-11 17.58
probo ha scritto:
Non sono degno di avere un Synth per crearmi i suoni a casa ed utilizzarlo con la band?
Sono uno che toglie lavoro ai veri artisti?
Le basi sulle quali canto solamente...tutte o quasi ricreate da me...non sono SUONATE DA ME?

Ragazzi....i Talebani dell'una o dell'altra parrocchia, fra la ricerca di un suono progressive e l'inserimento di un FILL in una base, dovrebbero cercare di comprendere i CONTESTI!
Per me, una macarena con l'arranger su un palco live fa ridere.....ma ad un matrimonio NON PUOI fare un concerto...la gente si rompe le palle!
emo
Buon Anno a tutti!


concordo in pieno, ripeto cmq che scherzavo, figurarsi se mi metto a censurare o giudicare la gente in base a quello che suona. ed è anche vero il discorso riguardante i contesti. nn ho nulla da aggiungere infatti.
auguri anche a te
efis007 01-01-12 19.14
Naturalmente esistono molti modi per usare gli arranger (ma anche una workstation se è per questo), e tutti hanno un loro scopo.
Il mio dispiacere è solo quello di non vedere esibire gli arranger in modo concertistico come fanno in numerosi altri paesi del mondo.
In certi paesi ogni strumento ha il suo meritato "posto concertistico", sia che si tratti di pianoforte, chitarra, flauto, etc, compreso naturalmente anche l'arranger.
Da noi questa forma non esiste, non viene incentivata, non viene capita.
Il che porta generalmente i possessori di arranger a dedicare poca attenzione e/o scuola a questo strumento, e ad utilizzarlo sempre in contesti inerenti intrattenimento o il ballo.
Che non è il concerto.
Eppure sono convinto che qualcuno che vorrebbe "spremere" l'arranger sino ai limiti della forma concertistica, c'è.
Ma quando poi va a proporre tale forma concertistica a qualcuno (locali o teatri) si vede negare la soddisfazione di esibirsi con l'arranger come lui vorrebbe.
Il tutto perchè a detta di qualcuno (non mi riferisco a voi, mi riferisco alla massa in generale) questo strumento non rappresenta uno strumento serio, e non rappresenta alcuna forma seria di concertismo.
Insomma l'arranger "non viene capito", non c'è sufficiente cultura sull'argomento, ne tanto meno interesse a mostrarlo e ad applaudire il suo esecutore.
In altri Stati del mondo questa cultura e questa consapevolezza esiste ed è realtà, sia tecnica, sia scolastica, sia concertistica, sia culturale.
Da noi non c'è.
E francamente la ritengo una grossa mancanza.
Edited 1 Gen. 2012 18:16
probo 01-01-12 20.49
Efis007:
Il mio dispiacere è solo quello di non vedere esibire gli arranger in modo concertistico come fanno in numerosi altri paesi del mondo.
In certi paesi ogni strumento ha il suo meritato "posto concertistico", sia che si tratti di pianoforte, chitarra, flauto, etc, compreso naturalmente anche l'arranger.

Concordo, il problema e' pero' piu' generale...mi pare che in Italia sia diventato difficile fare concerti a prescindere....fra costi di organizzazione, pochi spazi etc. Siamo messi proprio male!
Nel 2005 ho fatto in auto la cd "Music road" negli Usa e posso dire che da Chicago a New Orleans, passando per menphis, nashville, St.louis tutti fanno musica ovunque, in strada con palchi organizzati, pei parchi, in ogni locale c'e un angolo allestito con musica live dalle 10 del mattino a notte...insomma...in Italia il problema non e' davvero arranger/synth!emo
Edited 1 Gen. 2012 19:51
Smoothlight 03-01-12 19.18
ho visto ottimi interventi, vi ringrazio!
Il primo problema è culturale secondo me, i primi tempi l'arrivo della tastiera,
era una novità in mano a persone che facevano piano bar ed intrattenimento.
Persone e musicisti di altra stoffa e di altra razza.

La possibilità apertasi a molti gha creato un disastro musicale e comportamentale.
Un'arranger rimane nell'immaginario collettico una pianola, caso mai sarebbe più indicato
questo nomignolo ai synth. L'arranger lo ritengo più nobile emo
steve 03-01-12 22.46
l'arranger è come... l' "organo"... bisogna saperlo usare... per la "goduria" di chi ne fruisce emo
probo 04-01-12 17.41
@ steve
l'arranger è come... l' "organo"... bisogna saperlo usare... per la "goduria" di chi ne fruisce emo
....e di chi lo suona!emo
steve 04-01-12 19.27
beh... a dire il vero è così:

qui c'è l'organo >>>>>>> e qui c'è l'organa...

uno suona... e l'altro viene suonato (Gigi proietti - l'educazione sessuale - da "A me gli occhi please") emo
pj84 05-01-12 00.27
mrpalletta ha scritto:
Misterpalletta


Amico mio, sembri simpatico! E probabilmente sei un ottimo musicista! Ma cambia web master... Il sito è agghiacciante!! emoemo
emo
Roberto57 05-01-12 17.59
col vostro permesso, vorrei dare un modestissimo contributo a questa discussione ..

il sottoscritto, come tanti in questo forum, appartiene alla categoria un pò "sfigata" (modo di dire, ma non tanto) di chi si guadagna la pagnotta con la musica ..

è bello suonare col gruppo, con la batteria fatta di legno e pelli, magari un bel contrabbasso, tutta n'altra storia ..

ed allora .. per il gusto di risuonare col gruppo, a dicembre ho accettato di fare 4 serate blues in un pub .. ogni tanto me lo tolgo sto sfizio, per non perdere l'allenamento ...

però ...

per sto sfizio a volte costa mpò .. il cojone che scrive ha dovuto rinunciare al risto-pianobar da un centone a sera ..

quel famoso "centone" col gruppo l'ho preso in 4 serate .. mi sono divertito certo, però mò ciò la sfilza di pagamenti di gennaio, bolli e bollette, condominio e le menate varie .. il veglione è stato un disastro a causa della crisi ..

morale ..

se non rimetto in moto il tanto snobbato "arranger" col c@**o che arrivo a fine mese .. emo










Edited 5 Gen. 2012 16:59
mrpalletta 05-01-12 21.44
pj84 ha scritto:
Amico mio, sembri simpatico! E probabilmente sei un ottimo musicista! Ma cambia web master... Il sito è agghiacciante!!


Beh, infatti io sono un musicista non un websmaster... e il sito me lo sono fatto da solo...
Agghiacciante? Questione di punti di vista...
A me... "me piace"... ;-)