@ SavateVoeanti
Mah, può anche essere che Emerson era piu cervellotico dal punto di vista compositivo, però secondo me Wakeman si è adattato meglio al rock nonostante quanto sia barocco il suo stile. Personalmente io preferisco comunque Wakeman perchè mi piacciono di più le sue melodie (sarà perchè mi ci ritrovo in qualche modo), e anche per il suo ritmo inconfondibile, ma non per questo non mi piaccia Emerson eh!
Ah e come composizioni preferisco anche i Nocenzi prima di Emerson.
Edited 23 Apr. 2015 15:03
Il riscontro emotivo è una cosa, è personale, il riscontro oggettivo sul fatto tecnico è un' altro, li "carta canta" e il solo di Wakeman postato all' inizio del 3d sarà anche emotivo ma tecnicamente, difronte a molte cose di Emerson, lo paragonerei ad un tema di 1° anno di liceo con una tesi in filosofia da 110 e lode...
E' una questione anche relativa alla propria insindacabile crescita musicale personale.
Quand' ero piccolo mi bastava suonare un Fa7+ e mi squagliavo... ora ce ne vuole, direi anche "forse purtroppo"!
Se poi il fatto tecnico si sposa con il fatto emotivo... siamo a cavallo!
fatto 100 il valore massimo di ogni aspetto azzardo le proporzioni secondo il mio gusto:
Rudess: 2% dell' Emo / 60% del Tec.
Wakeman: 50% dell' Emo / 45% del Tec.
Emerson: 80% dell' Emo / 100% del Tec.
Questa è una delle cose di Emerson:
The Fugue, nulla di trascendentale per chi ha studiato intensamente ma per i più forse è difficile entrare nella tessitura armonico/melodica ma vi garantisco che è uno sballo, la suonavo anni fa ed era una goduria eseguire tutte quelle note, le linee che serpeggiavano e che evolvevano sino a quella sorta di "stretto finale", pacificante, rilassante... una bellissima escursione del senso musicale, di musica per la musica... un bell' esempio di tecnica asservita all' emozione che (forse) in pochi possono apprezzare appieno.
In questo caso
The Endless Enigma 1 trovo una composizione più diradata, meno formale e tutta rivolta all' impatto emotivo. Tutta quell' attesa iniziale, quei suoni misteriosi, da bosco di notte, dove ogni tanto appare una figura che ci spaventa, una, due, tre volte... viene fuori e ci fa scappare, si corre con l' organo che col suono felpato cerca di sgattaiolare via... (e le note sono tante e ben congegniate), poi la corsa diventa vera fuga, l' organo è più cattivo, entra la batteria con i tipici singhiozzi del progressive... (che poi all' epoca nessuno diceva progressive!).
Insomma, un' architettura che non esiterei a definire Musorgskiana...
infatti
da 3'.53" qualcuno l' ha capito... ma, onestamente, orchestrazione e direzione non mi sono piaciuti, sarebbero serviti Ravel all' orchestrazione e Ferrara alla direzione...
.
Anche in
questo caso! ...mentre qui
approvo in pieno!
Ma anche Emerson prestato al classico:
Fanfare for the Common Man di Aaron Kopland (compositore americano del '900) e qui con Musorgskij
la Grande porta di Kiev
Ma non è che ascolto solo questa roba...
anche questa... per dire...