Il DJ producer

orange1978 14-07-18 05.20
@ mauroverdoliva
Beh forse hai scelto la piattaforma sbagliata x cercare la verità emo
Il famoso arsenale di cui parli, di sicuro viene impiegato da mostri veri come i daft punk per esempio, anche loro producer, ma con la P maiuscola x fare un esempio.
Non è la quantità secondo me che conta, ma la qualità dei dischi fatti, la voglia di "osare" nuovi stili, nuovi sound ecc...
Quelli che hanno 100.000 hardware e ne usano lo ZERO VIRGOLA, saranno i classici spacconi che per "dimostrare/apparire" pensano che avendo tutto sarebbero i "tipi buoni".
Su un punto hai ragione: la tanta musica disco che esce oggi, reggaeton compresa, con un po' di buona volontà ci potrei riuscire anche io con un po' di tempo libero e comprando qualche tastierina...emo
seee...certo come no.

ma scusa, se sei convinto che con una tastierina e un computer puoi da solo fare brani reggaeton di successo e guadagnare un mucchio di soldi senza nemmeno sforzo, ma perche non lo fai domani? io lo farei anche adesso se fossi in grado, diciamo che tecnicamente lo sono ma mentalmente non ne ho energie per fare cose del genere.

il reggaeton mi fa lo stesso effetto di quella pastiglia alla prugna con la confezione rossa, peró ammetto che come ogni cosa professionale farla bene é difficilissimo, anche il fatto di concepirne il testo, le melodie....o sei cosi o non puoi.

sono cazzate, favole, uno non puo alzarsi una mattina e decidere di essere enrique iglesias, nemmeno se sei frank zappa o joe zawinul.
ognuno ha il suo mondo e non puoi dall'oggi al domani diventare una gallina se sei un piccione, per produrre reggaeton devi pensare in quel modo.

io sono in grado tecnicamente, nel senso che se andassi in uno studio e mi dicessero "registrami le voci per questo pezzo reggaeton, e fammi un bel lavoro di editing e arrangiamento corale, e mixami il pezzo" lo potrei anche fare, perche sono perfettamente in grado di capire cosa va e non va in qualsiasi brano a prescindere dal genere.

ma se mi dici sediamoci qui davanti alla master keyboard e logic e componiamo insieme reggaeton oppure " ti pago se mi fai una base reggaeton"....ti dico NO!

....non sarei in capace, non riesco nemmeno a concepirla una merda del genere, non la sento mia, perche non é mia!

se mi dai delle belle tracce, te la posso mixare, se mi dai un bel midi di basso posso farti un suoni che funziona nel mix (forse...), ma progettare un pezzo qualsiasi genere sia é un altra cosa, ben piu complessa, non ci si puo inventare artisti rock se non si ama il rock.

potrei fare il produttore reggaeton nel senso prendere una band cosi e guidarla nel registrare voci, cori, basso, chitarre, assemblare i synth e poi mixare....ma appunto interfacciandomi con gli artisti, non sostituendoli in toto.
sterky 14-07-18 07.59
@ anonimo
La mia domanda originaria era (e resta): cosa se ne fa un dj producer ITALIANO (No Bob Sinclair, no sound designer di M. Jackson), OGGI 2018 (non ai tempi del dx7), di tutto quell'arsenale strumentistico se poi su soundcloud mette le solite scoreggette che puoi partorire con un fruityloops qualunque?... A me sembra che per produrre ciò che ho sentito, non servano Moog, Jv/Xv, Arp e via dicendo, ma un semplice Reaper con i giusti vst... Magari però mi sbaglio, ripeto, sono ignorante in materia, io e il mondo dance siamo anni luce distanti. Magari sono io che non so apprezzare il genere musicale e quindi la faccio facile.
Cosa se ne fanno molti di noi con kronos, genos, rosse come se piovesse, ce poi alla fine si usa solo 1 piano, 2 ep e 1 hammond?

Io sono convinto che la maggiorparte di persone del forum non sfrutta più del 20/30 % delle reali potenzialità delle macchine che ha a casa...
michelet 14-07-18 08.38
Aggiungo a tutte le considerazioni che la struttura semplificata dei brani dance consente, quasi a chiunque, di realizzare un prodotto avvalendosi anche di un PC, pochi virtual instrument ed una cuffia.
Non si tratta si comporre una colonna sonora stile Ennio Morriconw, John Williams o Howard Shore, solo per citare i primi che mi vengono in mente oppure un intricato brano fusion con soluzioni armoniche innovative. La musica dance si basa su moduli semplici, ripetitivi e spesso non particolarmente originali. È lo specchio del progressivo imbarbarimento culturale a cui assistiamo assistendo giornalmente.
Tokio94 14-07-18 11.10
@ michelet
Aggiungo a tutte le considerazioni che la struttura semplificata dei brani dance consente, quasi a chiunque, di realizzare un prodotto avvalendosi anche di un PC, pochi virtual instrument ed una cuffia.
Non si tratta si comporre una colonna sonora stile Ennio Morriconw, John Williams o Howard Shore, solo per citare i primi che mi vengono in mente oppure un intricato brano fusion con soluzioni armoniche innovative. La musica dance si basa su moduli semplici, ripetitivi e spesso non particolarmente originali. È lo specchio del progressivo imbarbarimento culturale a cui assistiamo assistendo giornalmente.
Non sono d'accordo, è il giudizio di chi non apprezza il mondo elettronico. Non generalizziamo, un brano techno (ad esempio) che può essere minimal o meno, racchiude dentro molta conoscenza e know-how di teoria musicale. Io sono diplomato al conservatorio in musica elettronica e non mi sento assolutamente inferiore ad uno collega che si è diplomato in direzione d'orchestra, perchè dovrei? Ha studiato quanto me, solo cose diverse.
mauroverdoliva 14-07-18 12.20
@ orange1978
seee...certo come no.

ma scusa, se sei convinto che con una tastierina e un computer puoi da solo fare brani reggaeton di successo e guadagnare un mucchio di soldi senza nemmeno sforzo, ma perche non lo fai domani? io lo farei anche adesso se fossi in grado, diciamo che tecnicamente lo sono ma mentalmente non ne ho energie per fare cose del genere.

il reggaeton mi fa lo stesso effetto di quella pastiglia alla prugna con la confezione rossa, peró ammetto che come ogni cosa professionale farla bene é difficilissimo, anche il fatto di concepirne il testo, le melodie....o sei cosi o non puoi.

sono cazzate, favole, uno non puo alzarsi una mattina e decidere di essere enrique iglesias, nemmeno se sei frank zappa o joe zawinul.
ognuno ha il suo mondo e non puoi dall'oggi al domani diventare una gallina se sei un piccione, per produrre reggaeton devi pensare in quel modo.

io sono in grado tecnicamente, nel senso che se andassi in uno studio e mi dicessero "registrami le voci per questo pezzo reggaeton, e fammi un bel lavoro di editing e arrangiamento corale, e mixami il pezzo" lo potrei anche fare, perche sono perfettamente in grado di capire cosa va e non va in qualsiasi brano a prescindere dal genere.

ma se mi dici sediamoci qui davanti alla master keyboard e logic e componiamo insieme reggaeton oppure " ti pago se mi fai una base reggaeton"....ti dico NO!

....non sarei in capace, non riesco nemmeno a concepirla una merda del genere, non la sento mia, perche non é mia!

se mi dai delle belle tracce, te la posso mixare, se mi dai un bel midi di basso posso farti un suoni che funziona nel mix (forse...), ma progettare un pezzo qualsiasi genere sia é un altra cosa, ben piu complessa, non ci si puo inventare artisti rock se non si ama il rock.

potrei fare il produttore reggaeton nel senso prendere una band cosi e guidarla nel registrare voci, cori, basso, chitarre, assemblare i synth e poi mixare....ma appunto interfacciandomi con gli artisti, non sostituendoli in toto.
La parte ritmica e melodica di un disco reggaeton, in due giorni, in collaborazione con un chitarrista, esempio, si fa.
È chiaro che mancherebbe una voce di livello, ma se uno "osasse" ti posso assicurare...
Non ci tento perché:
1 schifo il genere
2 faccio già due lavori
3 nn ho tempo da dedicare a queste cose senza sapere che "successo" avranno le mie produzioni
4 varie ed eventuali
mauroverdoliva 14-07-18 12.22
@ Tokio94
Non sono d'accordo, è il giudizio di chi non apprezza il mondo elettronico. Non generalizziamo, un brano techno (ad esempio) che può essere minimal o meno, racchiude dentro molta conoscenza e know-how di teoria musicale. Io sono diplomato al conservatorio in musica elettronica e non mi sento assolutamente inferiore ad uno collega che si è diplomato in direzione d'orchestra, perchè dovrei? Ha studiato quanto me, solo cose diverse.
Finalmente una voce fuori dal solito coro....
Consiglio per MICHELET: vatti A sentire TODD TERJE e poi vediamo se vomiti ancora concetti preconfezionati...emo
Tokio94 14-07-18 13.41
@ mauroverdoliva
Finalmente una voce fuori dal solito coro....
Consiglio per MICHELET: vatti A sentire TODD TERJE e poi vediamo se vomiti ancora concetti preconfezionati...emo
Ben detto!
orange1978 14-07-18 13.57
@ mauroverdoliva
Finalmente una voce fuori dal solito coro....
Consiglio per MICHELET: vatti A sentire TODD TERJE e poi vediamo se vomiti ancora concetti preconfezionati...emo
la musica da comporre é sempre difficile sia che sia dance techno drum n bass o jazz.
si incontrano difficoltá diverse, diciamo che la musica classica per esempio, immaginiamo di voler fare il petrassi o il busoni della situazione, é piu economica e facile della house, é difficile scriverla a livello armonico o contrappuntistico piu di ogni cosa ma alla fine per diventare ravel non ci vuol molto....basta un pianoforte anche digitale e carta e penna.
bisogna avere le capacitá ovviamente, puoi diventare il piu grande compositore del mondo solo con della carta, il computer e i vst puoi anche ignorarli ci sono anche oggi compositori le cui opere vengono eseguite in sale prestigiose e non sanno nemmeno cosa sono i vst tipo vienna o simili.

la house come il pop anche invece é piu bastarda, perche oltre ad essere il compositore devi essere anche l'esecutore, il direttore....e devi anche essere il tuo tecnico.
contano molto i soldi, ci sono casi di gente che con poco ha fatto successo ma sono tutte stronzate, il fatto che gli oasis suonano da dio e tu no al 70% é per il soldi....non prendiamoci in giro, ti fanno credere che oggi con fruity loops in casa puoi fare tutto ma non é proprio cosi.

quando il tuo concorrente masterizza il pezzo dentro una catena con compressore shadow hills analogico, chandler curve bender, fatso, focusrite isomorphic e maselec limiter...e tu invece entri nell'oxford inflator e nel waves L316....o magari con il fruity limiter, e con le casse in casa tua spesso nemmeno trattata, la differenza é enorme, certo si possono fare cose che un tempo sarebbero state impossibili in casa.

insomma nei generi come la dance devi sempre essere competitivo...ora va di moda quel suono....come lo si fa? eh serve quel vst instrument....e compralo.
adesso va di moda quell effetto sulle voci se non lo metti non ballano piu....cosa é? il nuovo autotune 5 con funzione formant distortion....cazzo 300 euro....eh compralo....
adesso usano tutti quelle casse di quella libreria....e non ce l ho! e compriamola.....continui investimenti di soldi e tempo, non si finisce mai, da un lato puo essere interessante ma alla lunga diventa stressante.

per fare musica stile bartok non serve nulla di tutto questo, basta solo la tua testa, e carta e penna, gli strumenti sono sempre quelli e anche i compositori di musica elettronica colta per rispondere in anticipo a qualche idiota cje ora scriverá che non é vero, non sono come nella musica dance cosi soggetti alle mode, ci sono compositori come eliane radigue che hanno comprato un arp 2500 negli anni 70 e usano quello da allora, solo quello, altri che lavorano con csound da trent anni e basta, o con max msp e fine....

il mondo della musica pop che sia rock punk dance house o metal invece richiede sempre soldi, a volte sembra che per farti prendere sul serio devi avere quella cosa la, cé uno che ha iniziato dopo anni a rivolgermi la parola da quando ho preso il model d, prima ero uno sfigato senza sapere nemmeno chi fossi o cosa facessi solo perche non avevo i synth analogici vintage che non é vero....li ho da decenni....ma da quando ho preso un model d sono diventato degno di poter discuterci, prima no perche "io con chi usa un voyager non ci parlo"

e i chitarristi sono ancora peggio, che chitarra hai? fender stratocaster.....di che anno? boh 2014 mi pare.....ahhh che merda io ho una vintage del 1968 e due custom shop del 1990...ma vai a studiare ragazzino! parlano cosi, non mi invento niente, non ti chiedono cosa suoni e come suoni ma cosa usi.

insomma il mondo della musica moderna é brutto, spesso ipocrita e privo della sostanza ossia la musica, si parla piu dei convertitori che della musica che devono convertire gli stessi.

quindi mettersi a fare il dj producer vorrá dire dover in prima persona scontrarsi con queste idiozie giornalmente, pensate ancora sia cosi facile?
mauroverdoliva 14-07-18 17.13
@ orange1978
la musica da comporre é sempre difficile sia che sia dance techno drum n bass o jazz.
si incontrano difficoltá diverse, diciamo che la musica classica per esempio, immaginiamo di voler fare il petrassi o il busoni della situazione, é piu economica e facile della house, é difficile scriverla a livello armonico o contrappuntistico piu di ogni cosa ma alla fine per diventare ravel non ci vuol molto....basta un pianoforte anche digitale e carta e penna.
bisogna avere le capacitá ovviamente, puoi diventare il piu grande compositore del mondo solo con della carta, il computer e i vst puoi anche ignorarli ci sono anche oggi compositori le cui opere vengono eseguite in sale prestigiose e non sanno nemmeno cosa sono i vst tipo vienna o simili.

la house come il pop anche invece é piu bastarda, perche oltre ad essere il compositore devi essere anche l'esecutore, il direttore....e devi anche essere il tuo tecnico.
contano molto i soldi, ci sono casi di gente che con poco ha fatto successo ma sono tutte stronzate, il fatto che gli oasis suonano da dio e tu no al 70% é per il soldi....non prendiamoci in giro, ti fanno credere che oggi con fruity loops in casa puoi fare tutto ma non é proprio cosi.

quando il tuo concorrente masterizza il pezzo dentro una catena con compressore shadow hills analogico, chandler curve bender, fatso, focusrite isomorphic e maselec limiter...e tu invece entri nell'oxford inflator e nel waves L316....o magari con il fruity limiter, e con le casse in casa tua spesso nemmeno trattata, la differenza é enorme, certo si possono fare cose che un tempo sarebbero state impossibili in casa.

insomma nei generi come la dance devi sempre essere competitivo...ora va di moda quel suono....come lo si fa? eh serve quel vst instrument....e compralo.
adesso va di moda quell effetto sulle voci se non lo metti non ballano piu....cosa é? il nuovo autotune 5 con funzione formant distortion....cazzo 300 euro....eh compralo....
adesso usano tutti quelle casse di quella libreria....e non ce l ho! e compriamola.....continui investimenti di soldi e tempo, non si finisce mai, da un lato puo essere interessante ma alla lunga diventa stressante.

per fare musica stile bartok non serve nulla di tutto questo, basta solo la tua testa, e carta e penna, gli strumenti sono sempre quelli e anche i compositori di musica elettronica colta per rispondere in anticipo a qualche idiota cje ora scriverá che non é vero, non sono come nella musica dance cosi soggetti alle mode, ci sono compositori come eliane radigue che hanno comprato un arp 2500 negli anni 70 e usano quello da allora, solo quello, altri che lavorano con csound da trent anni e basta, o con max msp e fine....

il mondo della musica pop che sia rock punk dance house o metal invece richiede sempre soldi, a volte sembra che per farti prendere sul serio devi avere quella cosa la, cé uno che ha iniziato dopo anni a rivolgermi la parola da quando ho preso il model d, prima ero uno sfigato senza sapere nemmeno chi fossi o cosa facessi solo perche non avevo i synth analogici vintage che non é vero....li ho da decenni....ma da quando ho preso un model d sono diventato degno di poter discuterci, prima no perche "io con chi usa un voyager non ci parlo"

e i chitarristi sono ancora peggio, che chitarra hai? fender stratocaster.....di che anno? boh 2014 mi pare.....ahhh che merda io ho una vintage del 1968 e due custom shop del 1990...ma vai a studiare ragazzino! parlano cosi, non mi invento niente, non ti chiedono cosa suoni e come suoni ma cosa usi.

insomma il mondo della musica moderna é brutto, spesso ipocrita e privo della sostanza ossia la musica, si parla piu dei convertitori che della musica che devono convertire gli stessi.

quindi mettersi a fare il dj producer vorrá dire dover in prima persona scontrarsi con queste idiozie giornalmente, pensate ancora sia cosi facile?
Non lo dire a me...
mima85 14-07-18 18.56
orange1978 ha scritto:
cé uno che ha iniziato dopo anni a rivolgermi la parola da quando ho preso il model d, prima ero uno sfigato senza sapere nemmeno chi fossi o cosa facessi solo perche non avevo i synth analogici vintage che non é vero....li ho da decenni....ma da quando ho preso un model d sono diventato degno di poter discuterci, prima no perche "io con chi usa un voyager non ci parlo"


Ma tipo spaccarglielo in testa il Vojager a 'sto imbecille? Mamma mia che gentaglia che c'è in giro... emo
anonimo 14-07-18 19.06
@ mima85
orange1978 ha scritto:
cé uno che ha iniziato dopo anni a rivolgermi la parola da quando ho preso il model d, prima ero uno sfigato senza sapere nemmeno chi fossi o cosa facessi solo perche non avevo i synth analogici vintage che non é vero....li ho da decenni....ma da quando ho preso un model d sono diventato degno di poter discuterci, prima no perche "io con chi usa un voyager non ci parlo"


Ma tipo spaccarglielo in testa il Vojager a 'sto imbecille? Mamma mia che gentaglia che c'è in giro... emo
Voyager
michelet 14-07-18 20.45
@ Tokio94
Non sono d'accordo, è il giudizio di chi non apprezza il mondo elettronico. Non generalizziamo, un brano techno (ad esempio) che può essere minimal o meno, racchiude dentro molta conoscenza e know-how di teoria musicale. Io sono diplomato al conservatorio in musica elettronica e non mi sento assolutamente inferiore ad uno collega che si è diplomato in direzione d'orchestra, perchè dovrei? Ha studiato quanto me, solo cose diverse.
OK, aspetto la tua prossima produzione che subisserà Hans Zimmer... emo
Tokio94 14-07-18 23.54
michelet ha scritto:
OK, aspetto la tua prossima produzione che subisserà Hans Zimmer... emo


chi si paragona ad Hans Zimmer scusa? Avevo risposto poichè il tuo messaggio era rigorosamente un preconcetto spocchioso e superato.
Generalizzare che la musica dance sia facilmente componibile con un computer e una tastiera denota poca cultura musicale, perchè è un concetto estendibile a qualsiasi genere musicale. Ma fare bene una cosa, o eccellere, è un altro discorso.
orange1978 15-07-18 00.13
@ Tokio94
michelet ha scritto:
OK, aspetto la tua prossima produzione che subisserà Hans Zimmer... emo


chi si paragona ad Hans Zimmer scusa? Avevo risposto poichè il tuo messaggio era rigorosamente un preconcetto spocchioso e superato.
Generalizzare che la musica dance sia facilmente componibile con un computer e una tastiera denota poca cultura musicale, perchè è un concetto estendibile a qualsiasi genere musicale. Ma fare bene una cosa, o eccellere, è un altro discorso.
comporre musica house con un pc e una daw puo farlo chiunque...

diventare guy called gerald, bob sinclair, todd terry o laurent garnier della situazione....no...non puo farlo chiunque, altrimenti lo faremmo tutti quanti (a chi farebbe schifo entrare nella storia della musica e guadagnare 50 mila euro a serata per un dj set di un ora?)
orange1978 15-07-18 15.49
@ mima85
orange1978 ha scritto:
cé uno che ha iniziato dopo anni a rivolgermi la parola da quando ho preso il model d, prima ero uno sfigato senza sapere nemmeno chi fossi o cosa facessi solo perche non avevo i synth analogici vintage che non é vero....li ho da decenni....ma da quando ho preso un model d sono diventato degno di poter discuterci, prima no perche "io con chi usa un voyager non ci parlo"


Ma tipo spaccarglielo in testa il Vojager a 'sto imbecille? Mamma mia che gentaglia che c'è in giro... emo
hai voglia, non hai idea spesso che gente incontro nei negozi, dal oh bella zio cioe io faccio techno, al sessantenne che quando guardi le chitarre da 1500 euro vedi che ride e parla nelle orecchie all amico per sfotterti (e io non sono scemo.....), come oer dire "coglioncello io ho una vintage che vale il triplo e tu non sei un cazzo", e molti altri.

ce ne sono di tutti i gusti ma i collezionisti audiofili del vintage sopratutto chitarre ma anche synth, sono i peggiori perche combinano la tipica spocchia da audiofilo con l'atteggiamento a prescindere di superiorità anagrafica.

ma che ne vuoi sapere tu dell arp2600 io lo usavo quando nemmeno eri nato, vai a giocare coi vst arturia (pure questo mi hanno detto!)

che schifo mi vien da dire -.-
mima85 15-07-18 19.26
orange1978 ha scritto:
ce ne sono di tutti i gusti ma i collezionisti audiofili del vintage sopratutto chitarre ma anche synth, sono i peggiori perche combinano la tipica spocchia da audiofilo con l'atteggiamento a prescindere di superiorità anagrafica.


Quella evidentemente è gente che colleziona solo per poter avere un pretesto di mostrarsi superiore agli altri, e non per puro hobby personale. Spesso e volentieri nonostante la spocchia che mostrano sono i primi a non capire un accidente di quel che stanno collezionando.
Dallaluna69 15-07-18 23.50
@ anonimo
Perdonate la mia ignoranza e la domanda probabilmente banale, ma del mondo "dance" ne so meno di niente.
Di cosa si occupa un Dj producer?
Noto che alcuni di loro (italiani) spesso ex-dj, hanno studi di tutto rispetto, zeppi di svariati synth analogici, varie drum machine, console analogiche a 128 tracce, stack dei migliori effetti a rack... niente vst niente mac o pc...
Per tornare alla domanda originale, ovvero "ma che ci fanno con tutto quell'hardware?" Devo dire di aver letto, anche recentemente, molte interviste a vari producer europei e arriva sempre la domanda "software?" a cui rispondono con un elenco abbastanza lungo con una DAW, 4/5 vst instruments (ma roba corposa, tipo Omnisphere) e 4/5 pacchetti di plugins di effetti, tipo Waves, Native Instruments...
Invece alla domanda "hardware?" Rispondono con un breve elenco, di solito composto da Apple Mac Pro, Motu 1248, Shure e tastiera master. Raramente ho visto veri strumenti hardware in queste interviste.
Evidentemente in Italia funziona diversamente.
mike71 16-07-18 01.28
orange1978 ha scritto:
.no...non puo farlo chiunque, altrimenti lo faremmo tutti quanti

Del resto tra i miloni di gruppi rock composti da due chitarre, basso e batteria ben pochi sfondano, od almeno pubblicano un disco.
orange1978 16-07-18 02.36
@ mike71
orange1978 ha scritto:
.no...non puo farlo chiunque, altrimenti lo faremmo tutti quanti

Del resto tra i miloni di gruppi rock composti da due chitarre, basso e batteria ben pochi sfondano, od almeno pubblicano un disco.
.....e tra i milioni laureati in pianoforte classico nelle accademie e conservatori, ben pochi diventano glenn gould, maurizio pollini, arturo benedetti michelangeli o anche un semplice vincenzo vitale.

una cosa peró è vera, imparare a usare ableton live e riuscire a creare un brano house richiede un centesimo del tempo che richiederebbe fare anche una sonata di beethoven LIVE fatta bene, con velocità, precisione, dinamiche etc etc etc...

uno studente da zero in pianoforte in soli tre anni puo raggiungere notevoli risultati solo in casi rarissimi, mentre un ipotetico producer che fa una lezione alla settimana di ableton live o reason e tutti i giorni ci dedica 4/5 ore a impararlo ed esercitarsi in un solo anno se ha orecchio e predisposizione avrà ben piu risultati che un pianista che in un anno se arrivasse gia a fare uno studio di pozzoli bene sarebbe gia molto.

anche per quel che riguarda i synth ci sono delle capre come wakeman o altri del prog italiano che non avevano mai visto un synth prima di mettere piede in uno studio di registrazione, poi appena gli hanno messo davanti un minimoog o un odyssey nel giro di pochi giorni hanno fatto suoni entrati nella storia anzi...hanno inventato tecniche che ora alcuni addirittura studiano ahaaahhaha segno che appunto il prog e i synth analogici anni 70 sono in realta molto piu semplici di quello che vorrebbero far credere alcuni.

un wakeman ha fatti dei soli mostruosi e tecnicamente ineccepibili e addirittura con strumenti nuovi e diversi e lo stesso hanno fatto fabio premoli o gianni leone, senza averne mai visto uno prima.

la pfm riusci a farsi dare il moog quasi in prestito per fare impressioni di settembre e subito usci uno stile nuovo che ancora oggi molti cercano di copiare ma....premoli ci avra messo qualche giorno a impararlo abahaha non è che ha passato un anno a studiare quel coso monofonico a tre oscillatori, e lo stesso gianni leone che non aveva mai visto un moog prima di registrare un disco.

ma perche questo...semplice....wakeman, emerson, leone, premoli avevano una base solida di studi classici su uno strumento acustico, chi pianoforte chi organo classico chi fisarmonica (premoli), se sai padroneggiare uno strumento classico acustico l'elettronica la domini abbastanza in fretta.

e poi perche in realtà il sintetizzatore è una porcata di strumento in se, ignorante e progettato da gente musicalmente ignorante.

ci fosse stato invece del model d, un ondes martenot del 1932 oppure un trautonium col cazzo che emerson o wakeman nel giro di poco lo avrebbero padroneggiato, occorrono anni per quelle cose e lo stesso dicasi per gli altri.

il minimoog come il modular sono organi con la sintesi sviluppata ma a livello espressivo hanno ben poco di fisico che richiede pratica.

se suoni perfettamente il pianoforte acustico jazz e blues, e hai anche studi di organo hammond jazz e gospel, tecnicamente il 70% dei soli di synth che esistono li fai senza nemmeno accorgertene.

prova con l'ondes martenot a fare anche solo una parte della turangalia symphony di messiaen o un brano di milhaud....non è automatico.
mike71 16-07-18 09.09
Chi ha studiato composizione e teroia musicale è avvantaggiato a passare da uno strumento ad un altro. Dopodiché è ovvio che per poter usare tecniche virtuosistiche bisogna affinare la tecnica di esecuzione.
I pionieri della musica elttronica come Delia Derbishire ed il Radiophonic workshop, oppure Kid Baltan, oppure Pierre Henry, si arrangiavano con quello che avevano, tagliando ed incollando nastri magnetici. Ma avevano in testa quello che volevano ottenere.
Detto questo non mi stupisco che un organista classico ci metta du secondi a capire come usare uno strumento a tastiera, specie un Hammond, un Lowrey od un Farfisa. Da lì a passare ad uno strumento a tastiera che usa una tastiera molto simile a quella di un organo il passo è brebe.
L'esempio dell'organo casca a fagiuolo, dato che anche quelli a canne se ci pensi fanno sintesi addittiva, hanno i registri che modificano il suono. Fra l'altro per esempio Profondo Rosso sul disco e nel film era stato fatto dai Goblin andado a registrare un organo a canne in una chiesa di Roma, ma dal vivo lo facevano con un sintetizzatore per ovvi motivi.


Il Model D è divenuto di successo perché poco costoso, robusto ed affidabile e cona interfaccia utente chiara, molo più chiara di una serie di moduli.

Detto questo, io sono convinto che sia parzialmente una questione di tecnica, nel senso che devi conoscere il tuo strumento per tradurre in suono la tua idea,che si tratti di un sintetizzatore analogico, che un pianoforte, che un contrabbasso, ma dietro ci deve essere l'idea.

Per esserci l'idea ci deve essere intuizione e talento, che deve essere aiutato da quache conoscenza di teoria, che magari non deve essere data da aver passato dieci anni al conservatorio, ma magari basta aver letto qualche buon libro ed aver ascoltato tanto.