Aftertouch: chi, come e quando

maxipf 25-09-08 16.35
Ho deciso di aprire questo thread non trovando discussioni sull'argomento.....

Visto che l'aftertouch è nominato in quasi tutti i post, pare sia diventato metro di paragone e ago della bilancia nel giudicare la "bontà" di una nuova tastiera.

Indubbiamente ha la sua utilità che ovviamente varia da utente ad utente (il "chi"), e questo è il motivo per cui ho deciso di aprire la discussione, in modo da trovare degli spunti, magari tramite esempi pratici, che possano aiutare chi, come me, non lo utilizza perchè non ha idea di "quando" e "come" utilizzarlo.

Io suono con un gruppo dal vivo, genere disco-rock '70/'80 ed utilizzo una caterva di layer e split.

A dire il vero mi fa anche paura utilizzare l'aftertouch dal vivo, perchè nel casino del mix è molto difficile dosare la forza dei ditini (es. l'armonica con lo slide - velocity - che a casa è una figata mentre dal vivo ti tirano le uova perchè pesti troppo e vengono fuori i lamenti tipici di una megattera che partorisce) e l'effetto ti arriva soltanto dopo che hai fatto la frittata.

Grazie.....

Max




Animapone 25-09-08 16.47
Io lo uso "pochissimo", legandolo di solito all'apertura del filtro (con i synthpad), oppure alla "vibrazione" del suono (synthlead).
anonimo 25-09-08 17.05
@ Animapone
Io lo uso "pochissimo", legandolo di solito all'apertura del filtro (con i synthpad), oppure alla "vibrazione" del suono (synthlead).
Non è che sia poi tanto indispensabile a mio avviso.... però dipende molto da modo che si ha di suonare. Io lo uso pochissimo ci sono invece musicisti che non ne possono fare a meno. PER ME questo non determina assolutamente se un prodotto sia di rapporto qualità prezzo o meno.
scappo che ho da fare....emo
maxipf 25-09-08 17.12
Ah sì, questo mi pare che ci sia in automatico anche su molti preset pad/synth, però mi era sembrato di capire, dall'enfasi con la quale si "cerca" la funzione sui nuovi prodotti, che in certi ambiti una o più funzionalità dell'aftertouch siano indispensabili, ma non riesco a capire quali e come viene programmato/utilizzato.
Grazie per l'intervento, Animapone.
Max
maxipf 25-09-08 17.13
e anche a erresound.......sono arrivato in ritardo........
quindi siamo già in tre ad usarlo poco o niente; insomma, se c'è bene se no CSF.
Max
jaxter73 25-09-08 17.29
@ maxipf
e anche a erresound.......sono arrivato in ritardo........
quindi siamo già in tre ad usarlo poco o niente; insomma, se c'è bene se no CSF.
Max
Ma quale e' la differenza tra velocity e aftertouch???...io non lo ho ancora capito!! ( forse perche' non ne ho mai fatto uso)...emo
PiccoloNoGlobal 25-09-08 17.35
Io a dire il vero trovo addirittura più comodo assegnarlo ad un pedale...più controllabile.
Animapone 25-09-08 17.39
@ jaxter73
Ma quale e' la differenza tra velocity e aftertouch???...io non lo ho ancora capito!! ( forse perche' non ne ho mai fatto uso)...emo
La velocity è l'intensità con cui si preme il tasto (ovvero la dinamica), mentre l'aftertouch, come dice la parola, è la pressione ulteriore che si esercita sul tasto una volta giunto a fine corsa.
Animapone 25-09-08 17.45
maxipf ha scritto:
in certi ambiti una o più funzionalità dell'aftertouch siano indispensabili, ma non riesco a capire quali e come viene programmato/utilizzato.


L'aftertouch va visto come un qualsiasi controllo a cui assegnare determinate funzioni.
In pratica quello che si può fare con l'AT, lo si può benissimo fare anche con un breath controller, uno slider, un pedale di espressione, il DBeam, il pitchbend, la modulation ecc. ecc.

Il discorso è la "comodità" di poter utilizzare questo controllo direttamente con la mano che ha premuto le note a cui applicare il controllo.

Pensate ad una sitazione in cui la sinistra è impegnata nel suonare un accompagnamento, i pedali che avete a dispoizione sono assegnati già a delle funzioni ben specifiche, in questo caso non avete altra scelta che usare l'AT per applicare una modifica al suono che state utilizzando
LloydG 25-09-08 18.08
Concordo con Animapone, l'AT è ben sostituibile da altri controlli assegnabili.....ma poterlo usare, non guasta mai !!!

Sul FantomX ad esempio, su molte patch factory, l'AT programmato corrisponde anche alla funzione regolata dal Sw1........solo che, ad esempio, se stò suonando un brass e voglio che salga di volume (o cali) sull'accordo mentre il resto rrimane invariato, non posso usare ne il volume ne altri controlli perchè ho già le mani impegnate....con l'AT, premendo più decisamente sull'accordo, si ha invece l'effetto desiderato.

Altro caso in cui lo uso......brevi parti di Hammond in accompagnamento, (sì, lo sò, quello del Fantom non è proprio il massimo ma...) passo dal low al fast premendo più forte il basso e/o l'accordo !!!

Voglio che un pad o uno sweep si moduli a mio piacimento ed ogni volta in modo diverso? assegno un filtro all'AT e lo gestisco come voglio........( l'AT non è "ON_OFF" è graduale!!!)

Non lo reputo essenziale, ma abb. importante.....su due tastiere alla pari o quasi, quella con AT vince....è un controllo real-time abb. funzionale/malleabile che ti permette qualche giochetto in più.

Ciauz emo Vito_
gig69 25-09-08 18.10
@ Animapone
maxipf ha scritto:
in certi ambiti una o più funzionalità dell'aftertouch siano indispensabili, ma non riesco a capire quali e come viene programmato/utilizzato.


L'aftertouch va visto come un qualsiasi controllo a cui assegnare determinate funzioni.
In pratica quello che si può fare con l'AT, lo si può benissimo fare anche con un breath controller, uno slider, un pedale di espressione, il DBeam, il pitchbend, la modulation ecc. ecc.

Il discorso è la "comodità" di poter utilizzare questo controllo direttamente con la mano che ha premuto le note a cui applicare il controllo.

Pensate ad una sitazione in cui la sinistra è impegnata nel suonare un accompagnamento, i pedali che avete a dispoizione sono assegnati già a delle funzioni ben specifiche, in questo caso non avete altra scelta che usare l'AT per applicare una modifica al suono che state utilizzando
Esatto, infatti lo trovo indispensabile specie negli arranger dove la mano sinistra è spesso impegnata a immettere gli accordi, e dove si usano suoni come il sax ad esempio,dove poter modulare il suono senza l'uso della modulation è fondamentale.
E' però bello da usare anche con i suoni synth, all'aftertouch puoi assegnare non solo la modulation, ma l'apertura del filtro di un lead, la risonanza,la quantità di riverbero (bello l'effetto improvviso dell'aumento di reverbero per certi soli di leads o synth guitar emo), insomma....ci deve essere, l'importante che la tastiera abbia anche un aftertouch modulabile, e non con effetto on/off come spesso accade in tastiere + economiche.

Una curiosità che mi ha davvero lasciato sorpreso e stranito !emo
Sul motifES6 pensavo che l'aftertouch fosse guasto, invece no, erano tutte (il 99%) le voice che erano programmate senza prevedere l'uso dell'aftertouch!emo
Infatti ho dovuto riprogrammare l'aftertounch in tutti i suoni che usavo.
Edited 25 Set. 2008 16:13
88tasty 25-09-08 18.12
io lo usavo spesso, poi ho cambiato tastiera per il live e non lo uso, non ne faccio un dramma, ma resta che certe cose non le posso più fare.
ad esempio aprire il filtro mentre fai un pad. Non si può fare con una rotella perché magari stai suonando altro.
gig69 25-09-08 18.16
@ 88tasty
io lo usavo spesso, poi ho cambiato tastiera per il live e non lo uso, non ne faccio un dramma, ma resta che certe cose non le posso più fare.
ad esempio aprire il filtro mentre fai un pad. Non si può fare con una rotella perché magari stai suonando altro.
La S3 turbo ricordo che aveva un bell'aftertoch, molto modulabile, ed alcuni suoni,come i synth pad ad esempio ne facevano ampio uso,,,,poi quando si apriva il fitro su un pad analogico della S3,si sentiva !!emoemo
maxipf 25-09-08 18.21
Capito.
E' un ulteriore fonte di controllo; facevo fatica a capire perchè di solito il passaggio sui tasti è veloce, e quindi un ulteriore pressione è molto difficile, ma potrebbe essere utile nel caso cui volessi ad es. attivare i violini tramite un ulteriore pressione delle note di un accordo di pad, oppure fare numerosi stacca-attacca con il leslie.
Quello che non riesco ancora a capire è perchè sia una funzionalità così "ricercata" da "svalutare" le caratteristiche di una WS (e anche degli arranger) di medio livello, come si legge in moltissimi post.
Max
88tasty 25-09-08 18.22
@ gig69
La S3 turbo ricordo che aveva un bell'aftertoch, molto modulabile, ed alcuni suoni,come i synth pad ad esempio ne facevano ampio uso,,,,poi quando si apriva il fitro su un pad analogico della S3,si sentiva !!emoemo
yes man! emoemo
ottavanota 25-09-08 18.33
Se registri un brano con tastiera in cui c'e' l'aftertouch devi stare attento allo "sfracasso" di dati MIDI che generi... poiche' se non e' ben modulato pui fare molto traffico... generando ritardi midi consistenti... ma per il resto lascio la parola ai piu' esperti!
Edited 25 Set. 2008 16:35
LloydG 25-09-08 18.50
@ maxipf
Capito.
E' un ulteriore fonte di controllo; facevo fatica a capire perchè di solito il passaggio sui tasti è veloce, e quindi un ulteriore pressione è molto difficile, ma potrebbe essere utile nel caso cui volessi ad es. attivare i violini tramite un ulteriore pressione delle note di un accordo di pad, oppure fare numerosi stacca-attacca con il leslie.
Quello che non riesco ancora a capire è perchè sia una funzionalità così "ricercata" da "svalutare" le caratteristiche di una WS (e anche degli arranger) di medio livello, come si legge in moltissimi post.
Max
certo, sui passaggi veloci è "impossibile" da usare l'AT...però poni la situazione...

solo di Lead e accompagnamento di pad con la mano sx

fai il solo, col pedale controlli il volume generale, con la sinistra accompagni.....e se vuoi modulare??

regoli l'AT sul tuo timbro, poi nella perf. attivi o meno sui layer che ti pare....

parti con l'assolo arrivi su un sostenuto, premi di più, apre il filtro o la modulation....ed il solo prende vita....non sei su un sostenuto ma vuoi che l'assolo divenga unico? mentre fai gli accordi, premi più forte, anche variabilmente, ed il solo non sarà più quello di prima!!!

Non credo che con l'AT si possa attivare o disatt. parti, però riesc ia modulare il suono per rendoerlo ancora più personale e variante all'interno di un brano!!!

Se hai degli archi e ad un certo punto di un accordo vuoi che salga gradualmente di volume....puoi farlo anche con l'AT anzichè col pedale.....se vuoi che salga di ottava idem, se vuoi aumentare/diminuire il rate del filtro.....iinsomma, tante piccole cose che, con le mani occupate ed i pedali assegnati non faresti!!

poi è chiaro, dipende dal genere che suoni e da come la suoni!!!
Chi fa tanti soli di lead o synth brass, ne trova sicuro giovamento.......
Fino all'avvento dell'xp80 non lo avevo mai avuto su nessuna tasteira e non mi mancava....da quando l'ho scoperto, dove non lo trovo, mi sento castrato....davvero!!! emo
maxipf 25-09-08 19.01
Grazie LloydG, da stasera mi impegno per capirlo in pratica.
Mi hai fatto venire molte idee.....
Max
Dvd 25-09-08 19.19
Non lo vedo indispensabile ma avendocelo lo uso spesso per aprire il filtro in suoni tipo synth brass.
Ciao
emo
anumj 25-09-08 19.36
A prescindere dall'utilità o meno, l'AT oggi dovrebbero regalarlo con gli ovetti kinder. Una tecnologia acquisita da 20 anni, dai costi oramai ridicoli, viene ancora brutalmente 'decurtata' dai modelli più infelici.

Che poi uno lo disabiliti o no, è un altro paio di maniche, ma se ti serve per modulare la quantità di efx su uno Shenai o per simulare il mantice di una Concertina... beh ce l'hai e lo usi.

L'AT non è un pedale, non è una ruota, non è il breath controller ... è l'unico controllo che consente di modificare i timbri senza l'ausilio di interventi esterni e senza dovere staccare le mani dalla tastiera.