Ecco il solo synth piu espressivo mai fatto...

orange1978 30-11-11 16.33
yamaha vl1

è pazzesco, tutto questo è irreale, è una fiaba che se la raccontassimo sembrerebbe una cosa stile KEN IL GUERRIERO, ossia un mondo evoluto, una guerra nucleare, e poi tutti di nuovo indietro di 1000 anni, un salto indietro nel tempo, tutto si perde, le conoscenze scientifiche, la civiltà, un balzo nel medioevo.

ebbene, con yamaha vl1 è successa una cosa del genere se ci pensiamo.....siamo nel 1994/95, esce una macchina che è fantascienza per l'epoca, ma se esce significa che alla fine è possibile, fantascienza oggi sarebbe sconfiggere mali incurabili, o andare in un anno alla stella piu vicina che dista 4 anni e 4 mesi andando alla velocità della luce però....quindi se l'hanno davvero fatta loro e la vendevano, vuol dire che non era fantascienza, e nemmeno uno scherzo presentato in qualche fiera, conosco una persona che ne ha una in casa e l'ho anche toccata con mano pochi giorni fa.

ma allora, come è possibile tutto cio? che è successo? io devo saperlo, non ci dormo la notte! emoemo


....vi rendete conto che la stessa azienza oggi propone il MOTIF????? emoemoemoemo

niente contro chi possiede quel bidet di tastiera, ci mancherebbe è utile anche il motif, ma io non capisco come possa una casa che possedeva simili tecnologie, ridursi cosi quasi 20 anni dopo!

fatelo pure il motif xf2, fateci anche 100 giga di flash, è legittimo e a chi serve ben venga, ma l'idea che oggi la punta di diamante sia il motif e nel 1995 fosse questa macchina, a me fa PAURA!

vuol dire che un domani potremmo trovarci al posto della televisione il caminetto acceso, cioè se tutto quello che ci circonda puo fare questa fine, forse nel 2040 andremo tutti in bicicletta, oppure sulla fiat topolino.

PS non ho nulla contro chi possiede motif, a me non piace e lo sapete tutti, la mia è solamente una riflessione, evitiamo commenti da bar vi prego, e concentriamoci in silenzio su questa meraviglia che secondo me arriva da marte, non puo yamaha aver fatto una cosa del genere 20 anni fa e oggi fare il motif, ma come è possibile?
Edited 30 Nov. 2011 15:34
lazzar0 30-11-11 16.43
emoemoemo

Bel post davvero e considerazioni assolutamente condivisibili da parte mia.
anonimo 30-11-11 16.48
Credo che lo stesso discorso lo si possa applicare a Roland con il Fantom, e a Korg con chissa' quale altra tastiera.

Se ci sono queste macchine e' perche' ora il mercato mediamente le vuole cosi'.
Possono non piacere a qualcuno, ma se ci sono i Motif in giro e' perche' a molti utenti piace : io non infierirei nei loro confronti visto che i gusti sono soggettivi.

Vl1 concettualmente era uno strumento avanti coi tempi, ma una volta immesse sul mercato le sue tecnologie, c'e' stato scarso interesse verso le medesime.

Non ho grande simpatia per i rom player, non perlomeno per l'invasione trita e ritrita che hanno fatto nel settore.

Pero' va riconosciuto il fatto che se le macchine si vendono e' perche' la maggioranza degli utenti le preferisce cosi' : migliaia di preset in rom, e nessuna fatica a cercare suoni : quando ti stufi cambi macchina et voila'.

D'altro canto non tutti hanno il tempo e la voglia di farsi il suono, lasciarsi ispirare dal timbro, imparare la macchina, programmarla ed avere accesso al suono personale non preconfezionato.

C'e' tanta gente che a ragione sua vuole accendere lo strumento e suonare, e in questo il MotiFantomTriton accontenta tutti questi musicisti.

Per chi non si accontenta, ci sono i VA, gli analogici veri (vintage e non), i VSTi ed i VL... : basta cercarli sul nuovo o sull'usato, et voila'....

Non credo che nessuno ci obblighi a comprare i Motif, e chi lo fa non credo vada messo in croce..emo

orange1978 30-11-11 16.59
robykaiman ha scritto:
Credo che lo stesso discorso lo si possa applicare a Roland con il Fantom


assolutamente no, la fantom è un mix tra JD e JV/XV, è identica e in teoria puo fare esattamente le stesse cose che faceva la JD990, o la serie JV/XV, se conoscessi bene la macchina ti renderesti conto che le strutture di sintesi sono le medesime del 990, ovviamente gli effetti sono leggermente diversi, manca qualche forma d'onda e la funzione filtro suona meno analogica e un po piu dura, però la macchina è al 95% quella, suona diversa forse anche perchè sono cambiati i gusti e le esigenze, ma ti assicuro che non cè nulla nel jd che nn si possa fare con fantom a livello teorico.

invece non si puo dire lo stesso tra VL e Motif , è come paragonare una bicicletta a un cane, due entità completamente diverse.

robykaiman ha scritto:
Korg con chissa' quale altra tastiera.


sti cazzi, korg ha appena fatto la kronos che riunisce il meglio della sua produzione....cosa cè nelle macchine anni 90 korg che nel kronos non cè? si ok, mancano i modelli fisici dei fiati e percussioni che prophecy aveva, questione penso di tempo, si potrebbero implementare.

kurzweil è identica da 20 anni, il Pc3 è un K2000 potenziato, mancano dei campioni del K2000/2500, ma il problema è piu che altro quello, la macchina è la medesima.emo

robykaiman ha scritto:
Se ci sono queste macchine e' perche' ora il mercato mediamente le vuole cosi'.


ma siamo VERAMENTE sicuri che sia cosi? io comincio ad avere i miei dubbi a riguardo.

robykaiman ha scritto:
Pero' va riconosciuto il fatto che se le macchine si vendono e' perche' la maggioranza degli utenti le preferisce cosi' : migliaia di preset in rom, e nessuna fatica a cercare suoni : quando ti stufi cambi macchina et voila'.

D'altro canto non tutti hanno il tempo e la voglia di farsi il suono, lasciarsi ispirare dal timbro, imparare la macchina, programmarla ed avere accesso al suono personale non preconfezionato.


ma questo lo potresti fare con qualsiasi cosa, anche con un modulare, basta vendere banchi di suoni e uno se li carica, oppure le mascherine per ricostruire i parametri, se il problema è non voler programmare i suoni.

perchè non potrebbero fare una VL2 con 1500 preset? penso di si....non credo sia questo il problema.

robykaiman ha scritto:
Per chi non si accontenta, ci sono i VA, gli analogici veri (vintage e non), i VSTi ed i VL... : basta cercarli sul nuovo o sull'usato, et voila'....


i VL sull'usato? non è cosi semplice va.....direi impossibile.

robykaiman ha scritto:
Non credo che nessuno ci obblighi a comprare i Motif, e chi lo fa non credo vada messo in croce..emo


l'ho gia ripetuto piu volte, non ce l'ho con quelli che comprano il motif, ce l'ho con chi potrebbe fare una meraviglia tecnologia e invece produce prodotti mediocri e senza un briciolo di originalità, la motif è una TG500 superpotenziata, rendiamoci conto. emo
Edited 30 Nov. 2011 16:01
anonimo 30-11-11 17.24
orange1978 ha scritto:
assolutamente no, la fantom è un mix tra JD e JV/XV, è identica e in teoria puo fare esattamente le stesse cose che faceva la JD990, o la serie JV/XV, se conoscessi bene la macchina ti renderesti conto che le strutture di sintesi sono le medesime del 990, ovviamente gli effetti sono ............invece non si puo dire lo stesso tra VL e Motif , è come paragonare una bicicletta a un cane, due entità completamente diverse


Intendevo dire che il discorso dell'essersi inchiodati su tastiere come il motif (a campioni) lo si puo' fare anche su Roland e Korg.
Le ultime due case si son salvate facendo cose diverse come il V.Synth, il Radias e piu' recentemente per Korg, Oasys e Kronos.

Ma c'e' stato il periodo dove l'interesse era particolarmente concentrato sui riproduttori di Rom.

Yamaha a mio giudizio ha fatto la scelta piu' folle quando dopo il motif ES tolse perfino le schede di espansione dicendo che i soni del suo successore erano cosi' perfetti che non servivano altri metodi di generazione sonora.

Mi dispiace perche' Yamaha prima ancora della VL fece qualcosa di ancor piu' storico (e per quei tempi si che fu storico e rivoluzionario) che era la FM, che trovo' il suo massimo apice nell'expander FS1R per il quale era prevista anche la versione2 (poi abortita).

Dico che la FM fu rivoluzionaria perche' di fatto entro' in gioco in un periodo dove non c'era la concorrenza del campione, dei virtuali e dei VSTi, e ti assicuro che passare dalla "semplice" sottrattiva alla FM fu una rivoluzione che cambio' l'intera discografia mondiale.

Eppure quando arrivo' l'FS1R l'entusiasmo per questa macchina fu zero, a tal punto che molti non ne conoscevano neppure l'esistenza.
Gli occhi strabuzzavano per i campionatori, le orecchie erano sature di suoni sintetici e di piani metallici FM, e nessuno aveva certo voglia di spaccarsi il cervello con la complicata FM

Penso che con la VL sia successo qualcosa di simile : e' vero che i sintetizzatori immessi erano praticamente dei costosissimi prototipi, pero' era altrettanto vero che da parte degli utilizzatori non c'era granche' voglia di smazzarsi magari timbri piu' realistici, pero' al costo di periferiche che ti complicavano la vita (soffia di qua, premi di la ecc...)..

Quindi non fu boom, il prezzo dei primi esemplari non pote' scendere, e tutto fini' con un expander che ne riprendeva i concetti, ed una scheda di espansione per il motif, che pero' erano ben distanti dal vl1.

Anche Korg, col Prophecy si affretto' a passare ad altro, eppure concettualmente era una gran macchina anche quella (nelle dovute proporzioni), pero' era l'era dove l'utilizzatore era incantato dai campioni, dalle sequenze karma, e dai grandi display, ancor prima che dal tipo di generazione sonora.

orange1978 ha scritto:
Se ci sono queste macchine e' perche' ora il mercato mediamente le vuole cosi'.


Credimi, guarda in giro nei concerti e vedi quanti veri synth con manopole per programmare si vedono..
Si vede prevalentemente roba "stage" e poi motif e similiari, e questo perche' chi fa live suonato spesso vuole cosi'.

cick 30-11-11 17.49
orange1978 ha scritto:
VL sull'usato? non è cosi semplice va.....direi impossibile.


ammazza! se questa è la versione Rack, certo che tiene un bel prezzo!
macofil 30-11-11 18.06
Il guaio è che anche Kronos, con tutte quelle tipologie di sintesi in suo possesso, l'utilizzatore medio
o il musicista poco incline alla programmazione, si limiterà all'utilizzo dei vari preset, ne sono
convinto, preferirà i "soliti campioni" tralasciando tutto il resto.
Anche la motif ha una sua catena di sintesi, la solita, con la quale smanettare, io credo che in Yamaha
sanno benissimo cosa vuole l'utilizzatore medio, così come nelle altre aziende, soltanto dei "bei campioni".
Previsione: dal campione difficilmente si potrà prescindere in futuro, il prossimo passo per questa
tipologia di macchine, visto anche le nuove e più capienti possibilità mnemoniche del SSD, sarà
il campionamento a 24bit, chi aprirà le danze?
am0 30-11-11 21.25
E' indubbiamente notevole, vorrei solo sottolineare che una buona percentuale della resa è dovuta al breath controller.
E' come passare un Viscount DB3 in un Leslie122, ne esce "proprio un'altra cosa", molto più veritiera.

Quando ho costruito il breath controller per il mio motif es, ho fatto alcuni esperimenti con campioni (interni) di strumenti a fiato e devo dire che, con un poco di smanettamento oculato, i risultati erano paragonabili a quelli della demo.
Sull'es c'è un sax soffiato, per intenderci quelli soft da night, che con il bc diventa.... vivoemo
anonimo 30-11-11 21.41
macofil ha scritto:
Il guaio è che anche Kronos, con tutte quelle tipologie di sintesi in suo possesso, l'utilizzatore medio
o il musicista poco incline alla programmazione, si limiterà all'utilizzo dei vari preset, ne sono
o il musicista poco incline alla programmazione, si limiterà all'utilizzo dei vari preset, ne sono
convinto, preferirà i "soliti campioni" tralasciando tutto il resto.
convinto, preferirà i "soliti campioni" tralasciando tutto il resto.


Credo che kronos sara' utilizzata sia da chi ama smanettare e creare suoni, che da chi preferisce il confine dei preset.
Ma intanto kronos offre possibilita' elevate di personalizzazione del suono, che i synth a campione non offrono, e questo mi sembra un passo in avanti non indifferente dopo anni di ristagno sui samples.

macofil ha scritto:
Anche la motif ha una sua catena di sintesi, la solita, con la quale smanettare, io credo che in Yamaha
sanno benissimo cosa vuole l'utilizzatore medio, così come nelle altre aziende, soltanto dei "bei campioni".
sanno benissimo cosa vuole l'utilizzatore medio, così come nelle altre aziende, soltanto dei "bei campioni".


In Yamaha sanno che chi non vuole restare ingabbiato nei samples, prende in aggiunta anche un VA oppure si rifugia nei VSTi che oramai sono numerosissimi.
Pero' e' una scelta che non condivido, visto l'elevato livello sonoro raggiunto nella serie EX, dal quale il motif deriva, dove i timbri in multisintesi erano a dir poco spettacolari.
I limiti della serie EX erano dovuti alle dimensioni dei campioni perche' all'epoca le memorie costavano.
Se Yamaha avesse proseguito su quella strada, mantenendo o addirittura migliorando la multisintesi, avrebbe creato il synth perfetto.

Cosa gli costava uno slot dove inserire una scheda opzionale per FS1R ad esempio?.

Che motif sia oramai trito e ritrito yamaha lo sa, e gia' da tempo aveva messo nel cassetto uno strumento "alternativo" che poi non ha visto luce per via delle incertezze della crisi, che si e' sentita molto piu' nel settore sintetizzatori, rispetto ad altri strumenti e che l'ha portata a ridimensionare alcuni progetti e investimenti.

efis007 30-11-11 21.56
Il VL1 è una macchina straordinaria che a sentirla ancora oggi fa venire il frizzo alla schiena.
Le domande che si è posto Orange credo ce le siamo poste tutti prima o poi: se nel 93 si potevano fare cose del genere, come mai oggi non abbiamo dei degni successori di tale incredibile tecnologia (a parte qualche macchina)?
Credo sia difficile rispondere, possiamo giusto fare delle ipotesi.
Una tra queste potrebbe essere che il VL1, tramite la sua innovativa tecnologia, si prefiggeva di andare oltre il normale campionamento dell'epoca, permettendo di ottenere una "variabilità" in real time del suono che difficilmente i campionatori potevano fare.
Col tempo però l'uso massiccio di memorie di massa e di storage hanno, come dire, messo in ombra questa tecnologia.
In pratica anzichè investire gresse ricerche e risorse nello sviluppo della sintesi a modelli fisici, si è preferita la strada più breve: sampling di tutto e di più.
Intendiamoci, a me personalmente piace un casino la sintesi a modelli fisici, la trovo innovativa, fantasiosa, si può sperimentare di tutto sia di reale, sia di irreale.
Il che la rende interessantissima per fare ricerca del suono.
Dall'altra devo ammettere che il sampling puro (se fatto bene e in quande quantità) riesce ad assicurare una resa sonora molto appagante, soprattutto per certe tipologie di strumenti che a noi piacciono tanto (es il pianoforte).

Naturalmente le mie considerazioni non sono altro che ipotesi, e come tali vanno prese.
Se però il VL1 è "morto" tra virgolette non lo si deve secondo me a un progetto fallimentare (anzi secondo me era geniale), ma ad un sostanziale cambio di tendenza dei tastieristi che (forse chissà) hanno privilegiato il sampling rispetto ai modelli fisici.
Sebbene anche questa sia una mera ipotesi trova però vagamente riscontro nel settore "digital piano", dove da una parte abbiamo Roland che propone un modello a modelli fisici, e dall'altra tutti i vari Korg, Yamaha, Clavia, Kawai, e ancora Roland, che propongono piani basati sul sampling.
I quali trovano maggior accoglimento da parte della clientela, e vendono di più rispetto al Physic Modeling.

Problema di sound?
O di costo?
Non lo so.
Credo comunque che l'ipotesi del cambio di tendenza tra il modello fisico e il sampling sia probabilmente "una" della regioni che hanno fatto (quasi) sparire dalla scena questa tecnologia.
Tuttavia la riflessione di Orange è sensata.
Se nel 93 Yamaha poteva fare cose del genere, cosa avrebbe potuto fare oggi nel 2011 se avesse continuato a sviluppare tale tecnologia?
Secondo me grandi cose.
Ma grandi davvero.
emo
anonimo 30-11-11 22.42
efis007 ha scritto:
Una tra queste potrebbe essere che il VL1, tramite la sua innovativa tecnologia, si prefiggeva di andare oltre il normale campionamento dell'epoca, permettendo di ottenere una "variabilità" in real time del suono che difficilmente i campionatori potevano fare.
Col tempo però l'uso massiccio di memorie di massa e di storage hanno, come dire, messo in ombra questa tecnologia.
Col tempo però l'uso massiccio di memorie di massa e di storage hanno, come dire, messo in ombra questa tecnologia.
In pratica anzichè investire gresse ricerche e risorse nello sviluppo della sintesi a modelli fisici, si è preferita la strada più breve: sampling di tutto e di più.
In pratica anzichè investire gresse ricerche e risorse nello sviluppo della sintesi a modelli fisici, si è preferita la strada più breve: sampling di tutto e di sopiù.


Analisi veristica, e descritta anche in vari articoli su riviste di settore.
inoltre a non far decollare la VL ci fu il fatto di dover usare diversi controlli per attvare le varie simulazioni di soffio, chiavi ecc, che non era gradita proprio a tutti gli utilizzatori.
Estremizzando, si dicava che se per suonare i modelli fisici si doveva re imparare a suonare con tanti controllers, tanto valeva imparare lo strumento vero.

Di fatto si preferi' meno realismo, ma la maggior semplicita' d'uso di campioni sempre piu' dettagliati.

efis007 ha scritto:
Se però il VL1 è "morto" tra virgolette non lo si deve secondo me a un progetto fallimentare (anzi secondo me era geniale), ma ad un sostanziale cambio di tendenza dei tastieristi che (forse chissà) hanno privilegiato il sampling rispetto ai modelli fisici.
emo

efis007 ha scritto:
Problema di sound?
O di costo?
O di costo?


Di costo, e secondo me di limiti della macchina.
Costava qualcosa come 8 milioni delle vecchie lire, ed era comunque limitata a fare in modo eccellente suoni di fiati, ance ecc.

Ma il tastierista tuttofare, voleva mediamente qualcosa che facesse dai pianoforti ai synth, e difficilmente avrebbe speso cifre anche piu' basse (ipotizzandone la diffusione, poteva magari scendere a 4 milioni) per una macchina confinata ad alcune tipologie di strumenti, sebbene riprodotti nel modo piu' realistico della storia dei synth.

Insomma un synth di settore, che costava caro, che comunque richiedeva esercizio nell'uso di diverse periferiche che non la rendevano poi cosi' semplice..

I fattori furono vari, e per yamaha fu comunque dichiaratamente una dimostrazione di potenziale tecnologico, visto che Vl1 nacque come strumento di nicchia poco piu' che sperimentale.








bkbk 01-12-11 02.29
Io sono il primo Grande estimatore della tecnologia VL di Yamaha, ma non accetto la definizione di bidet per il motif, con XS si è fatto un enorme passo avanti rispetto ad un semplice sample playback con l'introduzione dell' Expanded Articulation che rende molto più espressivi gli strumenti solisti, certo il modello fisico è una sintesi molto più complessa che mette in campo molti più fattori facenti parte dello strumento che dei campioni semistatici, ma i risultati delle articolazioni applicati a controlli su campioni, se usati con maestria, non fa rimpiangere niente di tutto questo.
Edited 1 Dic. 2011 1:29
filoteno 01-12-11 08.30
Beh oggi si possono fare le stesse cose del VL1 mettendo una scheda PLG-150 VL su di un motif emo
però è vero che questa tecnologia è stata abbandonata da tempo. peccato emo
Edited 1 Dic. 2011 7:31
anonimo 01-12-11 09.15
bkbk ha scritto:
ma non accetto la definizione di bidet ma non accetto la definizione di bidet


Personalmente non userei un termine simile per nessuna tastiera, neppure per le vecchie bontempi a ventolina, perche' in fondo ho amato e desiderato anche quelle. emo

Pero' il discorso campioni perfezionati, articulations eccetera mi sta bene fino a un certo punto.
Yamaha aveva una bella storia di varie sintesi (AN. VL, FM) e l'ha totalmente archiviata puntando tutto sul campione.

A qualcuno stava bene (gusti) ad altri no.
Io sono di quelli del no, e mi sono aggiustato in un altro modo scegliendomi i tipi di generazione di suono che mi interessano, anche attingendo all'usato, ma attualmente alla 5a versione del motif (considerando anche la serie EX, che di fatto era gia' un motif), trovo che sia davvero un briciolo ritrito come strumento anche se ha ancora i suoi punti di forza.



anonimo 01-12-11 09.17
@ filoteno
Beh oggi si possono fare le stesse cose del VL1 mettendo una scheda PLG-150 VL su di un motif emo
però è vero che questa tecnologia è stata abbandonata da tempo. peccato emo
Edited 1 Dic. 2011 7:31
Penso che tra la scheda PLG ed il VL1 ci sia "un briciolo" di differenza..emo
zaphod 01-12-11 13.05
Un thanks a te per la segnalazione!

Non conoscevo questo synth, è davvero spettacolare!

Viene in effetti da chiedersi perchè non vengano più prodotte cose del genere per il "musicista di massa"...
Ma la risposta, secondo me, viene da sola: l'offerta massiccia di strumenti. Disorienta. Spiazza.
Mi spiego: ai tempi degli analogici, prima che uscisse un sintetizzatore che proponesse suoni davvero alternativi (il DX7), passarono anni. L'utente ha avuto tutto il tempo di sviscerare la sintesi analogica, cavandone tutto il possibile, fino a permettersi il lusso di annoiarsi di tale sintesi.
Lo stesso DX7 ha avuto per molto tempo il monopolio prima che si affermasse la sintesi con wavetable, che anch'essa è stata utilizzata a fondo (la sintesi FM forse meno, ma è più complicata...).
Oggi che succede? Che si rincorre eternamente il "bel suono" offerto da tutti i marchi hardware e software, facendosi allettare ora da questa ora da quella macchina, messe sul mercato a raffica, senza imparare ad usarle a fondo.

...col risultato che un vecchio synth (in generale, non specificamente il VL1) suonato da mani esperte sarà sempre più espressivo di una macchina di nuova generazione suonata da chi non sa cosa si ritrova per le mani, contando inoltre che al giorno d'oggi la curva di apprendimento si fa sempre più ripida...
ziokiller 01-12-11 13.38
Ora non ho più il Motif ma mi son tenuto le due PLG che avevo (che però ho messo in vendita), la scheda VL ha esattamente la stessa sintesi e anche gli stessi preset del VL-1. Ho anche il BC-3 e un WX-5, quindi quei suoni li conosco molto bene, a suo tempo postai pure un bel po' di demo su questo forum...
Giacomo_15 01-12-11 13.54
ogni volta che vedo il meraviglioso VL1 mi viene in mente un'altra cosa.....

anche questo è carino emo
orange1978 01-12-11 13.57
bella, è la VP1, che possiede anche la polifonia e anche ulteriori algoritmi anche se non ho mai capito se alla fine avesse esattamente le stesse cose della VL, e quindi mantenesse la compatibilità.

che belle macchine, il futuro sembrava davvero roseo, invece guarda come ci siamo ridotti emo

motif, s90xs, mox....azz emo complimenti!
salvafunk 01-12-11 14.13
@ orange1978
bella, è la VP1, che possiede anche la polifonia e anche ulteriori algoritmi anche se non ho mai capito se alla fine avesse esattamente le stesse cose della VL, e quindi mantenesse la compatibilità.

che belle macchine, il futuro sembrava davvero roseo, invece guarda come ci siamo ridotti emo

motif, s90xs, mox....azz emo complimenti!
Quella era l'epoca che (per chi l'ha vissuta in pieno) era considerata della "rinascita": la sintesi a modelli fisici ( i vl/vp, la wavedrum, prophecy ed il primo progetto Oasys, e poi il nordlead ecc...) il ritorno degli analogici ( Waldorf, gli studio electronics, Marion ecc....) c'era effettivamente una certa dinamicita'.
Purtroppo non ha avuto seguito. economia? miopia delle politiche? cultura poco approfondita degli utenti?
tutte insieme.
comunque non è vero che non ha avuto seguiito. almeno non come synth classico come lo conosciamo noi.
Tutta la computer music moderna ha origine un po' da quel periodo( e per qualcuno è una nota negativa....)
comunque ritornerà.....