steve ha scritto:
gli italiani hanno avuto solo il merito di essere stati fortunati a nascere e crescere in un area del pianeta terra che gli ha permesso di vivere una vita piu che dignitosa... solo per questo avrebbero il dovere di essere solidali verso i piu deboli...
Purtroppo non sono d' accordo, i Rom di per se non sono "deboli", anzi...
Giusto pochi minuti fa, mentre rientravo a casa, facevo delle considerazioni vedendo le alte colonne di fumo che ammorbavano l' aria sulla zona dell' Appia Antica, colonne prodotte dai copertoni bruciati per estrarne i fili di metallo. Fiamme alte svariati metri!, intendiamoci, e per le quali i Vigili del Fuoco non intervengono perché all' interno di campi Rom comunali.
E' una situazione che non si sana e sono loro a non volerla sanare...
Sono "veri" nomadi quelli della Mongolia, dell' Africa Sahariana, che vivono delle loro cose, autonomamente...
I Rom nostrani no! E non voglio essere chiamato razzista, perché non lo sono neanche lontanamente.
Ma ho disagio verso gente che non vuole integrarsi ma pretende di vivere liberamente in contesti precostituiti.
Non hanno autonomia, non hanno modo di creare le loro cose e il loro benessere, ma hanno roulotte ed auto di lusso, va anche bene che non paghino tasse e cose varie ma come le mantengono? Se acquistano, da cosa ricavano i soldi?
Tiriamo giù la maschera, la loro società è molto malata, fatta di soprusi interni (accattonaggio, schiavitù) ed esterni (sciacallaggio, strozzinaggio, furti, scommesse) e certo che ce li troviamo a ridosso delle nostre città, nei territori liberi (ce ne fossero) dovrebbero preoccuparsi perlomeno della pastorizia, invece no!
Sono quì, non molto lontano da casa mia, vicino al G.R.A., dove il comune ha dovuto costruire un enorme villaggio, decine e decine di prefabbricati con tutti i servizi, per continuare a farli essere quello che sono sempre stati: parassiti volontari, perché non aggiungo alle società che li ospitano, caso mai "tolgono".
Sarei indulgente con persone che realmente avessero bisogno, ma il male stà nel fatto che loro "vogliono" aver bisogno, e pretendono...
Non sanno vivere senza l' acqua ma non se la creano o se la cercano, la vogliono da chi ce l' ha, le case le vogliono, ma non intervengono, non collaborano, le vogliono lì, senza che la loro struttura sociale metta qualcosa, creando almeno un pò d' autonomia, no!
Quando si insedia una nuova colonia state pur certi che si verificheranno quei piccoli ma fastidiosi fenomeni di borseggio, furti d' auto, visite in appartamenti.
Ricordo ancora una mattina quando in casa ci trovammo due bambini che si erano "accomodati" in cucina a far... colazione! Sì, avevano messo mani nella credenza riempendosi un sacco con merendine, caffè, scatolette...!
Io chiamo la loro una società malata perché può sopravvivere solo in stato di palese e volontario parassitismo, (per essere buoni) mettendo mano a tutti i metodi più illeciti e facili per farlo.
Altrimenti mi spiegassero come fanno a vivere.
Ma quello che più mi dispiace è che l' innocenza dei loro bambini viene presto deviata dalla malvagia volontà dei grandi.