Roland juno g e gi

michelet 25-02-12 11.30
Mi chiedo quali siano le diversità tra Juno G e Gi, a parte lo pseudocampionatore presente nel primo ed il registratore ad 8 tracce del secondo...

Visti i prezzi attuali, a vostro avviso potrebbe Juno Gi essere un buon compagno di viaggio per Motif XF7 oppure è meglio ripiegare sul più anziano G?

grazie
M
lapopat 28-02-12 15.06
sinceramente... nessuna delle due.. sono due giocattoli...se hai un motifXF7 e vuoi aggiungere una tastiera senza perdere la qualità della prima comprati una 61/76/88 tasti midi (ad es. una CME UF 6-7-8-60-70-80) che alla fine ha le stesse meccaniche e controller della yamaha dato che deriva dall'azienda che produce i componenti per yamaha e nello specifico proprio per la serie motif) ed i suoni li controlli tutti dalla XF...non potrai mai avere problemi di polifonia visto che XF ha 128...io con la mia S90 che ha pol=64 non ho mai avuto casi di sovrapposizione, anche utilizzando contemporaneamente il sequencer e le due tastiere...fidati: spendi meno ed hai il miglior risultato.
Se c'è poi una cosa che non tollero della roland sono quei cazzo di tasti ridotti...ho capito che siete giapponesi, ma cazzo..se da secoli i tasti di un piano o di un calvicembalo hanno quelle dimensioni..perchè voi dovete fare le tastiere che dite essere "professionali" con i tasti di una fisarmonica?
un ultima cosa..ti consiglio questo anche perchè tra qualità di suoni di una XF e di una Juno g-gi c'è un abisso e magari poi ti ritrovi lo stesso a collegare un cavo midi per far uscire dalla roland i suoni yamaha.
ONDASONORA 28-02-12 15.18
Ma... io da possessore ti consiglio invece di prendere sull'usato un bel fantom X, è leggero pratico ha un'ottima tastiera migliore del motif ed è complementare come suoni, troverai specie nei synth e pad uno spessore che manca al motif.
emo
michelet 28-02-12 17.14
Grazie a tutti e due, vi ho dato un thanks non solo per le informazioni ed il diverso punto di vista, ma anche perché avete riesumato il mio thread... emo

In realtà, dovendo fare i conti con un budget limitato (non vorrei superare i 900 euro al massimo), l'obiettivo era quello di avere un'altra tastiera con generazione sonora complementare...
Tra le scelte possibili ci sarebbe anche uno stage piano Roland usato (anche se mi complicherebbe la vita per le sue dimensioni e peso) oppure una Korg M-50 che è altrettanto complementare a MotifXF e rappresenterebbe un'evoluzione del TR76 avuta in precedenza.

Intanto ci ragiono su... Certo è che tutto non si può avere: o un synth o lo stage piano. emo
Dantes 28-02-12 17.55
@ michelet
Grazie a tutti e due, vi ho dato un thanks non solo per le informazioni ed il diverso punto di vista, ma anche perché avete riesumato il mio thread... emo

In realtà, dovendo fare i conti con un budget limitato (non vorrei superare i 900 euro al massimo), l'obiettivo era quello di avere un'altra tastiera con generazione sonora complementare...
Tra le scelte possibili ci sarebbe anche uno stage piano Roland usato (anche se mi complicherebbe la vita per le sue dimensioni e peso) oppure una Korg M-50 che è altrettanto complementare a MotifXF e rappresenterebbe un'evoluzione del TR76 avuta in precedenza.

Intanto ci ragiono su... Certo è che tutto non si può avere: o un synth o lo stage piano. emo
occhio che la m50 accanto al motif non ti convincerà (reduce da questa esperienza recentemente, rivenduta m50)
alternativeemo
dipende da cosa intendi per generazione sonora complementare, io ci vedrei un va..
cick 28-02-12 18.13
tra le 2 verioni, i opterei per il Gi.
tasti a parte, sembra comportarsi molto bene in tutte le situazioni, LIVE incluso.
secondo me, dietro la sua apparente "giocattolosità", si nasconde un prodotto molto versatile.
e poi, oltre al sequencer, ci sono altre feature da considerare: Song player; LIVE SET; Vocoder; uscita click/metro dedicata; supporti di memorizzazione USB e SD...tutto i 6/7 kg.
infine, i suoi suoni rimangono pur sempre di derivazione Fantom.
francamente, anche io sarei tentato ad acquistare un Gi se non fosse che nell'usato ci sarebbe modo di trovare qualche M50 o Motif ES6 a prezzi anche inferiori.
sicuramente lo hai già fatto, ma eventualmente, ti invito a guardare i numerosi video o tutorial del Gi, presenti in rete.
se può interessare, leggi anche:
questo e questo.

michelet 28-02-12 18.46
@ Dantes
occhio che la m50 accanto al motif non ti convincerà (reduce da questa esperienza recentemente, rivenduta m50)
alternativeemo
dipende da cosa intendi per generazione sonora complementare, io ci vedrei un va..
In realtà, ho pensato a M50 perché la timbrica di TR76 mi manca a livello di Program e qualche Combination (non per l'uso multitimbrico che aveva una resa pietosa). L'uso che ne prevedo dell'eventuale seconda tastiera è essenzialmente per il live al 75% ed il resto in project studio.

Da questo punto di vista, penso che tra M50 e JunoGi sia quest'ultimo il più immediato e quello con la timbrica da workstation che si fonde meglio con quella Yamaha.
C'è da dire, poi, che gran parte delle features come l'arpeggiatore doppio di M50 sono difficili da usare dal vivo, a meno di non inviare il click al batterista e/o non programmare le sequenze in anticipo. Di conseguenza, una parte sostanziale di M50 rimarrebbe di fatto inutilizzata. Per come vedo l'andamento del mio gruppo, l'uso delle tastiere è solo di contorno e non ha esigenze di estrema complessità (per fortuna... emo) Di conseguenza, quello che si cerca sono sempre le solite timbriche.
Raffrontando i due possibili candidati, simili anche nel prezzo, posso dire che Juno Gi ha maggiori frecce nella sua faretra, non da ultima il registratore digitale che risulta utile in contesto di band.

Poi, come dicevo prima, c'è sempre la grande incertezza se non indirizzare il budget ad uno stage piano anziché ad un'altra workstation con tastiera synth action... emo
michelet 07-03-12 18.05
Riesumo questo thread per informarvi che ho scoperto delle realtà abbastanza deludenti su Juno Gi.... emo emo

Innanzitutto Juno Gi è un ROMpler con scarsissime possibilità di editing della Patch (ecco perché non riuscivo a trovare sul manuale PDF una sezione relativa alle modifiche "in profondità" emo)

Ma la cosa che mi ha fatto cadere le braccia è scoprire che Juno Gi non ha un editor librarian come tutte le altre workstation Roland dalla più economica alla ammiraglia... emo

Quindi è un prodotto anomalo che ti alletta per il suo registratore digirale a 8 tracce su SD Card, ma ti frega perché non puoi modificare le sue timbriche...

A questo punto, meglio un Juno Di che costa meno oppure un Korg X-50 o, se lo trovo usato e ben conservato, un Juno G...
cick 07-03-12 18.37
michelet ha scritto:
perché non puoi modificare le sue timbriche...

ma cosa intendi per "modificare"? nemmeno i parametri di ADSR, oppure l'uso di un EFX piuttosto che un'altro?
oppure come credo che sia, ti riferisci al fatto che non si possano editare nel senso di riprogrammarli (forma d'onda., oscillattori., etc.etc)?emo
Edited 7 Mar. 2012 17:37
michelet 07-03-12 19.12
@ cick
michelet ha scritto:
perché non puoi modificare le sue timbriche...

ma cosa intendi per "modificare"? nemmeno i parametri di ADSR, oppure l'uso di un EFX piuttosto che un'altro?
oppure come credo che sia, ti riferisci al fatto che non si possano editare nel senso di riprogrammarli (forma d'onda., oscillattori., etc.etc)?emo
Edited 7 Mar. 2012 17:37
In realtà dal manuale proprio non si capisce, o meglio si comprende chiaramente che le modifiche possibili sono solo per "scostamento" dai valori preimpostati, ma non si può costruire una Patch da zero... Almeno quello che riesco a dedurre...
L'assenza di un editor librarian a mio modesto avviso è una prova lampante del limite intrinseco dell'apparecchiatura.

A mio avviso, bocciata senza appello emo
matrizoo 07-03-12 20.51
ma l'editor del juno-g su questo non funziona?
cick 07-03-12 21.43
michelet ha scritto:
In realtà dal manuale proprio non si capisce, o meglio si comprende chiaramente che le modifiche possibili sono solo per "scostamento" dai valori preimpostati, ma non si può costruire una Patch da zero.

emo...mha! a questo punto, se la priorità che determina l'acquisto di un prodotto è da riferire quasi esclusivamente alla sua capacità di garantire la creazione di patch originali e personalizzate, che esulano dalle "semplici" operazioni di editing, relative alla modifiche di paramatri ed elementi diciamo "comuni", credo sia meglio considerare strumenti come un Kurzweil PC361.
per quel che riguarda il Juno Gi, almeno da ciò che si vede sui video/tutorial in rete, sembrerebbe che i preset siano editabili. chiaramente, si tratta di capire quale sia il limite e le esigenze puramente soggettive che entrano in gioco.
francamente, a me sembra che il "giocattolino" metta a disposizione una tavolozza sonora molto nutrita, adatta a molti generi e gusti.
senti, a sto punto credo sia meglio che la tua attenzionie si sposti verso un VA, che garantisca anche una personalità timbrica "generalista". avrai più elementi di ispirazione.
infine però, a me sto Juno Gi, mi intriga parecchioemo.
Edited 7 Mar. 2012 20:44
losfogos 07-03-12 22.58
Miche' lascia perdere.. Stessi soldi, Fantom usato.emo
michelet 08-03-12 08.30
@ matrizoo
ma l'editor del juno-g su questo non funziona?
No, mi sembra di aver letto su Roland Clan o qualche altro forum in tema che già qualcuno ha provat, senza successo.
michelet 08-03-12 08.58
@ cick
michelet ha scritto:
In realtà dal manuale proprio non si capisce, o meglio si comprende chiaramente che le modifiche possibili sono solo per "scostamento" dai valori preimpostati, ma non si può costruire una Patch da zero.

emo...mha! a questo punto, se la priorità che determina l'acquisto di un prodotto è da riferire quasi esclusivamente alla sua capacità di garantire la creazione di patch originali e personalizzate, che esulano dalle "semplici" operazioni di editing, relative alla modifiche di paramatri ed elementi diciamo "comuni", credo sia meglio considerare strumenti come un Kurzweil PC361.
per quel che riguarda il Juno Gi, almeno da ciò che si vede sui video/tutorial in rete, sembrerebbe che i preset siano editabili. chiaramente, si tratta di capire quale sia il limite e le esigenze puramente soggettive che entrano in gioco.
francamente, a me sembra che il "giocattolino" metta a disposizione una tavolozza sonora molto nutrita, adatta a molti generi e gusti.
senti, a sto punto credo sia meglio che la tua attenzionie si sposti verso un VA, che garantisca anche una personalità timbrica "generalista". avrai più elementi di ispirazione.
infine però, a me sto Juno Gi, mi intriga parecchioemo.
Edited 7 Mar. 2012 20:44
La questione è che Juno Gi non ha un'area USER diversamente dal piccolo Di...
Sinceramente ho già fatto esperienza con Korg TR che non aveva una memoria user e devo dire che ne ho abbastanza emo
cick 08-03-12 12.13
michelet ha scritto:
La questione è che Juno Gi non ha un'area USER

emo...però nelle specifiche viene riportato testualmente: " User memory LiveSet 256".
magari queste (diciamo) Performance, presenti di default saranno sicuramente utili per il live; è mi sembrato di capire che questi LIVE set, siano personalizzabili, ovviamente presumo, sovrascrivendo i residenti.
a questo punto credo che tu ti riferisca all'assenza di memoria per locazioni User completamente vuoti, o sbaglioemo?
Edited 8 Mar. 2012 11:44
anonimo 08-03-12 12.42
michelet ha scritto:
In realtà, ho pensato a M50 perché la timbrica di TR76 mi manca a livello di Program e qualche Combination (non per l'uso multitimbrico che aveva una resa pietosa). L'uso che ne prevedo dell'eventuale seconda tastiera è essenzialmente per il live al 75% ed il resto in project studio.



ho recentemente preso un m50 (usato pagato poco consegna a mano).
devo dire che pur non essendo un amante di cose korg mi ha impressionato favorevolmente.
mooolto meglio dell'x50 che ho avuto qualche tempo fa.
meccanica scarsa è vero, ma alla fine è la mano che suona.

michelet ha scritto:
Poi, come dicevo prima, c'è sempre la grande incertezza se non indirizzare il budget ad uno stage piano anziché ad un'altra workstation con tastiera synth action... emo


m50-88 e tagli la testa al toro?
michelet 08-03-12 14.38
@ cick
michelet ha scritto:
La questione è che Juno Gi non ha un'area USER

emo...però nelle specifiche viene riportato testualmente: " User memory LiveSet 256".
magari queste (diciamo) Performance, presenti di default saranno sicuramente utili per il live; è mi sembrato di capire che questi LIVE set, siano personalizzabili, ovviamente presumo, sovrascrivendo i residenti.
a questo punto credo che tu ti riferisca all'assenza di memoria per locazioni User completamente vuoti, o sbaglioemo?
Edited 8 Mar. 2012 11:44
Questa mattina ho voluto andare a provare Juno Gi.
Non è stata un prova molto estesa, ho potuto dedicarle solo un'ora abbondante, ma ho cercato di focalizzare subito gli aspetti che mi interessavano: la timbrica.
Per i soldi che costa, posso dire che suona molto bene, tuttavia l'interfaccia con l'utilizzatore risente degli inevitabili tagli derivati dal settore di mercato a cui è indirizzata.
Sulla qualità della tastiera posso dire che mi sembra leggermente migliore di quella dei vari Korg X-50, M-50.
Relativamente all'interfaccia, posso dire che è stata un po' una piccola avventura stamane capire come accedere al banco USER memory Live Set, ma alla fine ci sono riuscito. Fondamentalmente si riesce ad accedere solo attraverso la selezione manuale del banco User, non so se sia possibile fare in modo che sia subito disponibile all'accensione.
Relativamente alla consueta modalità "standard" Voice/Performance, per dirla in termini Yamaha, a cui siamo abituati ho l'impressione che questa non esista, ma sia stata sostituita da un LiveSet che non è altro che una Performance sempre attiva. Se si vuole utilizzare la modalità Voice, si deve entrare nei Preset e festa finita.
Qualora si desideri editare una delle Voices Preset, bisognerà caricarla in uno dei 256 User memory LiveSet ed effettuare tutte le modifiche del caso. Tutto sommato 256 locazioni utente sono sufficienti anche ad un rompipalle come me... emo
Da quanto ho potuto vedere e capire, il LiveSet ha una serie di parametri "basilari" come cutoff, resonance, attack ecc. ecc. che vanno ad influenzare localmente la Voice, oltre ad un editing più approfondito realizzabile attraverso una modalità aggiuntiva.
Ho quindi provato a creare un semplicissimo layer di Pianoforte ed Archi. In pochi minuti sono riuscito a realizzarlo, senza diventare pazzo attraverso decine di schermate diverse.
Un LiveSet è composto da massimo 4 Voices, 2 Upper e 2 Lower.
Una certa difficoltà l'ho incontrata a causa di un certo tasto "Shift" che alterna diverse schermate ed altri tasti multifunzione. Una volta capita la logica, però, tutto diventa più scorrevole.
Mi lascia perplesso, come dicevo prima, questa modalità LiveSet che non so come collocare, anche se ritengo Juno Gi uno strumento versatile in rapporto al prezzo.
Anche se nulla è veramente indispensabile, non capisco proprio la mancanza dell'editor, un passo falso abbastanza evidente da parte della ditta di Osaka.
Non posso dire nulla in merito alla sezione di registratore audio perché ho solo avuto modo di ascoltare le demo songs contenute che, ovviamente, sono super pompate e ben suonanti.
La quantità di Patches interne è talmente vasta che mi sono limitato ad ascoltarne qualcuna, selezionandole a caso. In generale la qualità è molto buona, sempre in rapporto alla classe dello strumento. Forse, più di così non sarebbe stato possibile fare... a parte l'editor emo
michelet 08-03-12 14.45
matteog ha scritto:
m50-88 e tagli la testa al toro?

Purtroppo la timbrica di pianoforte Korg non è mai stata di mio gradimento, diversamente dagli archi ed altre timbriche orchestrali, organi e brass.
A parte le questioni di spazio, questa mattina ho capito che il complmento per la mia MotifXF7 è una workstation Roland, anche se di fascia bassa. Se ci saranno soldi, più avanti, valuterò lo stage piano. Per ora ho necessità gran quantità di timbriche da poter utilizzare subito e con poche modifiche essenziali. Strumenti come Juno Gi si avvicinano all'obiettivo.
marko79 08-03-12 16.01
Il juno gi dispone di 256 locazioni user. In modalita live set si possono successivamente organizzare i propri suoni in 10 banchi da 8 locazioni ciascuno senza sovrascrivere in alcun modo la memoria utente. Per quanto riguarda le funzioni di editing rispetto alla struttura del fantom dove abbiabo una modalita' performance da 16 patch ciascuna composta da 4 tone ciascuno formato da due waveforms, nel juno abbiamo solo la possibilita' di creare dei program composti da 4 layer distinti.
Personalmente ho venduto un fantom x6 dopo aver acquistato un juno gi, e non tornerei piu' indietro. Il peso piuma e la possibilita' di gestir le sequenze dal vivo grazie al lettore usb sono impagabile, e' logico che il juno si deve integrare in un set up piu ampio. Non potrebbe mai essere la parte centrale di un set up almeno di non voler scendere a compromessi paurosi sul feeling giocattoloso che restituisce suonandola.
Se si da la priorita' alle possibilita' di editing e alla qualita' dell'action sicuramente fantom, se si preferisce la leggerezza e trasportabilita' sicuramente juno!