Problema con concentrazione al piano

191819 02-09-12 12.59
Salve a tutti sono 3 anni che suono il pianoforte (musica classica) anche se mi sono reso conto da poco(qualche giorno) che quando suono un brano che sia esso a posto o da sistemare mi capita di pensare ad altro... è come se le mani andassero via per conto loro e questo a volte mi porta a errori stupidi o a cui non riesco prontamente a rimediare dato che non seguo lo spartito.... se invece cerco di stare attento ci riesco per 3-5 battute dopo di che viaggio di nuovo con la mente anche se in questo caso ho comunque un minimo di concentrazione in più rispetto a quanto ho detto prima e riesco a seguire lo spartito e quindi a sprazzi riesco durante l'esecuzione a concentrarmi nuovamente...questo mi causa un profondo malumore, ma anche rabbia e frustrazione causati dal fatto che per quanto tento di sforzarmi non riesco ad ottenere una buona concentrazione.... qualcuno può aiutarmi?? è un grande problema per me... a qualcuno di voi è capitato quello che succede a me?? grazie per le risposte

EDIT: ho notato che questo mi accade anche quando sto studiando un particolare passaggio, oppure mentre sto facendo degli esercizi... mentre se improvviso, magari su un giro blues o funky sono più concentrato, immagino sia perchè in questo caso le note le tiro fuori in quel momento e quindi devo automaticamente essere in grado di sapere quello che faccio.
Anche di carattere sono particolarmente con la testa sulle nuvole, tipo a scuola... forse questo problema è solo una conseguenza del mio carattere? so che è difficile rispondere senza neppure conoscermi ma se volete dare un consiglio o un aiuto li accetto tuttiemo
Edited 2 Set. 2012 12:46
giannirsc 02-09-12 13.33
capitava anche a me e quando ne parlai al mio insegnante di piano sorridendo mi disse che non era uno psicologo..probabilmente non ti diverti a suonare quelle cose..
191819 02-09-12 14.40
ma questo per dire mi capita pure suonando l'intro di firth of fith, magari non tantissimo ma comunque si... sul fatto che magari non mi diverta potrebbe essere vero però ad esempio all'ultimo saggio suonando i miei pezzi mi sono divertito da morire quindi non saprei...comunque tu come hai risolto?
giannirsc 02-09-12 14.59
fregandomene...suono per divertirmi..
vin_roma 02-09-12 21.15
Capita, capita...

Quando le cose sono sicure vanno da sole e se la cosa è routinaria e non è impegnativa si comincia a pensare alle bollette, alle ruote da cambiare... ma mi capita pure di dimenticarmi di respirare per quanto sono"preso" da ciò che suono.
191819 03-09-12 12.00
grazie ragazziemo mi state dando un pò di sollievoemo
mima85 03-09-12 14.51
Capita anche a me e sono nella tua stessa identica situazione. Sto ancora cercando di capire come ovviare a questa cosa.
tonybanks 07-09-12 18.21
Prova a suonare come se avessi di fronte un pubblico attento e competente.
Oppure prova a suonare, registrando quello che suoni per poi riascoltarlo (operazione più laboriosa perchè poi è necessario riascoltarsi.....sennò.....).
191819 07-09-12 22.23
la cosa mi preoccupa maggiormente perchè ho paura che magari un domani se dovessi suonare in un gruppo questo mio problema potrebbe portarmi a fare errori stupidi... magari non so più quando ricomincia la strofa o cose cosi... secondo voi mi sto preoccupando troppo?
191819 14-09-12 23.45
le mie preoccupazioni sono fondate?
vin_roma 15-09-12 01.56
TU MI PREOCCUPI... emo
vin_roma 15-09-12 02.04
Ca22o, davvero.

smettitela di pensarci... fai qualche altra cosa.

Che so',...suona la Ficarmonica, gioca a calcetto...

insomma, dimenticati per un po' della musica e tornaci quando sei più sereno perché per me stai prendendo un binario sbagliato e se cristallizzi questi pensieri poi non te li togli più.
shiningkeyboard 22-09-12 12.05
vado un attmo cntrocorrente rispetto a chi ti dice "fregatene"...
NON FREGARTENE!
è stato il mio problema principale fino a un paio d'anni fa, ed è tutt'ora uno dei problemi con i quali devo convivere.. onestamente, avrei preferito un po' meno mani, e un po' più testa! dissociare mentre si suona è una cosa poco piacevole..
sono dell'idea che il "fregarsene" e il "andare a sentimento" sia un momento più avanzato del saper suonare, e certamente viene dopo i 3 anni di studio (non per sottovalutarti, sia chiaro, espongo un dato di fatto!); o per lo meno, è uno stato che "ci si può permettere" (perchè di questo si tratta) quando si ha una consapevolezza tecnica di ciò che si sta suonando, sia spartito o improvvisazione, assoluta.
ricordo la prima volta che in conservatorio mi dissero: "le note DO PER SCONTATO che tu le sappia, qui ci occupiamo della musica".. ecco.. non vuol dire che devi fregartene della tecnica o dell'aspetto formale, anzi! vuol dire che queste cose non devono essere più un pensiero perchè le hai studiate :D

la mia soluzione, quindi, è stata uno studio maggiore dell' aspetto "non musicale" del brano. successivamente, uno studio ESCLUSIVAMENTE musicale del brano, e soprattutto -nel caso di studio di partiture-, scrivere TUTTO sul foglio. più riferimenti hai, prima visivi, poi via via interiorizzati, più rimani attento!
e sostanzialmente imparare a suonare sta tutto qui.. anche nei pezzi più noiosi: uno stratagemma per rimanere concentrato durante pezzi VERAMENTE BRUTTI era, molto banalmente, il non avere fretta di arrivare in fondo e.. pensare alle note emo mi spiace non poterti essere d'aiuto in maniera precisa ma ogni caso è diverso..
e tieni presente che "impari quel che suoni": se suoni con la testa altrove, migliori nel suonare con la testa altrove. l'unico modo per imparare a stare concentrati mentre si suona è, ancora banalmente, studiare concentrati ed abituarsi ad essere concentrati :) esattamente come suonando un esercizio in maniera errata non imparerai mai ad eseguirlo correttamente..

detto ciò... suoni mai davanti a delle persone, anche solo degli amici? ti registri mai, anche solo col cellulare? questo ti mette in un altro stato mentale, più "vigile", vicino a quello dell'esecuzione pubblica.. pian piano "abitui" il cervello a conoscere quella sensazione e a riprodurla..

almeno, queste sono cose che mi hanno aiutato!
191819 22-09-12 17.12
grazie mille a tutti dei consigli e degli aiuti:) comunque mi è capitato di suonare davanti a un pubblico...all'ultimo saggio, dopo aver studiato un bel po' i brani(classici) nel periodo precedente, ero molto concentrato su ciò che stavo facendo al contrario dell'anno prima quando invece mi ero bloccato a metà proprio per questo fatto della concentrazione( in quel periodo però non mi ero ancora reso conto del problema)
vin_roma 22-09-12 17.52
Suonare ai saggi è la cosa peggiore perché devi dimostrare, suonando sul tuo limite, ben sapendo che la gente è lì per vedere se lo fai bene...

odiosi i saggi!

Altra cosa è suonare per offrire musica, senza dover dimostrare niente, solo quello che ti piace. E allora è un' altra cosa.
shiningkeyboard 22-09-12 22.38
vin (non per polemica, ma tanto per discutere :D ):
secondo me il bravo musicista deve proprio abituarsi ad essere "esaminato".. al contempo non perdersi nella pura minuzia tecnica; d'altronde ci muoviamo sempre su questo doppio binario (la musica stessa è sempre stata in bilico! '900 a parte), e trovo che sia anche la cosa bella del mestiere..
credo che una buona esecuzione per non risultare insufficiente debba essere positiva sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista emozionale, per cui credo i saggi servano un bel po'! anche perchè una cappella ad un saggio è un' umiliazione, una cappella (ok, magari una no, però..) dal vivo significa una ripercussione negativa sulla "reputazione"!

shiningkeyboard 22-09-12 22.43
191819 ha scritto:
razie mille a tutti dei consigli e degli aiuti:) comunque mi è capitato di suonare davanti a un pubblico...all'ultimo saggio, dopo aver studiato un bel po' i brani(classici) nel periodo precedente, ero molto concentrato su ciò che stavo facendo al contrario dell'anno prima quando invece mi ero bloccato a metà proprio per questo fatto della concentrazione( in quel periodo però non mi ero ancora reso conto del problema)

e la consapevolezza del problema è il punto 1 :D tieni sempre presente che la concentrazione non è un problema meccanico, e anzi proprio i pezzi che hai studiato di più sono facili a errori del genere!
mi è capitato ad un saggio (tra l'altro, ho suonato in mezzo a gente veramente mostruosa, ho conservato "la scaletta" perchè è veramente da pelle d'oca) in cui ho portato la consolazione n.2 di liszt, brano tecnicamente semplice e che avevo studiato molto e anche piuttosto bene... ad un certo punto mi sono incantato su due battute, buio totale!

ah si, altra cosa che indirettamente aiuta: se sbagli mentre provi un brano, vai avanti ancora per qualche battuta e fermati QUANDO LO DECIDI TU, dopodichè torna indietro e ripeti l'errore.. così ci si abitua a "tirare dritto" in caso di problemi :)
191819 24-09-12 22.38
Ma a te è mai capitato di fare errori durante dei live magari con una band proprio a causa della concentrazione?
DaniloSesti 25-09-12 00.14
Più sono rilassato e più penso ai cavoli miei.....all'ultima serata col gruppo stavo guardando il tipo che faceva le foto e mi preoccupavo di venir bene :D
vin_roma 25-09-12 01.51
shiningkeyboard ha scritto:
vin (non per polemica, ma tanto per discutere :D ):
secondo me il bravo musicista deve proprio abituarsi ad essere "esaminato"

Per carità, sono pareri, ognuno ha i suoi.

Una volta ho veramente "stretto le chiappe" dopo essere stato scelto come pianista all' Accademia di S. Cecilia sotto la direzione di Leonard Bernestein per un concerto di musiche sue con una vena Gospel-Blues. Avevo 24 anni e neanche l' 8° anno!
Beh, suonavo con paura, era una sfida... e alle prove una volta ho sbagliato (solo lì per fortuna) e il Maestro si è fermato invitandomi a ripetere la parte con lui... più suonavo e più sbagliavo... alla fine ha ceduto lui.

La vergogna era a 1000 ma lì ho capito che non era quello lo spirito con cui affrontare la musica.

Un sano timore bisogna averlo prima di suonare, è positivo, dà carica, ma il timore non deve essere sull' esame delle proprie capacità tecniche ma sulla capacità di soddisfare il pubblico che ti attende. Il suonare deve essere scontato, tranquillo, altrimenti si sta facendo un saggio e si è ancora lontano dal vero scopo del fare musica.
Edited 24 Set. 2012 23:56