Ho comprato yamaha cp1. Recensione

Rh0des 06-07-13 21.27
Ciao a tutti,
due giorni fa il mio setup si è arricchito dello stage piano di punta di Yamaha, il CP1. emo

L'ho acquistato da un signore che l'aveva preso ex-demo un paio di mesi fa ma non era soddisfatto dell'acquisto, non adatto alle sue esigenze. Ottima occasione per me, dato che mi è costato quanto un CP5. Ha solo qualche graffietto sui fianchetti laterali in legno, per il resto è come nuovo. emo

L'avevo provato al Music Italy Show lo scorso mese e avevo avuto già una impressione positiva.

Ora, dopo averlo suonato per un po' in questi due giorni, do i voti.

TASTIERA/MECCANICA 10
La tastiera NW-STAGE dà la sensazione di suonare un vero pianoforte, grazie alla copertura dei tasti in avorio sintetico, molto ben riprodotto, a mio parere. La meccanica risulta ben pesata, né poco né troppo, e il ritorno dei tasti riesce sempre molto bene, anche sui ribattuti, consentendo di eseguire brani di qualsiasi genere musicale senza problemi.

SUONI 10
Sono presenti le seguenti tipologie di suono: piani acustici (Yamaha CFIIIS e S6), Rhodes (MK I, MKII e Dyno), Wurlitzer, CP80 e DX. Tutti i suoni sono di ottima qualità ed è ben calibrata la risposta dinamica rispetto alla tastiera. I Rhodes: a dir poco splendidi, difficile smettere di suonarli! In generale, mi è piaciuta la filosofia del "poco ma buono".

EFFETTI 9
Ottimi gli effetti, che non sembrano essere i classici effetti digitali poco definiti e rumorosi, come in diverse tastiere di qualche anno fa; al contrario, risultano molto simili a veri analogici. Purtroppo, il voto si ferma a 9 causa l'assenza di un effetto Delay (che mi piacerebbe abbinato ai Rhodes).

... to be continued ...
Adelo69 06-07-13 23.24
Grande acquisto ed ottimo prezzo. Bella recensione.
emoemo
zaphod 06-07-13 23.31
Complimenti per l'acquisto!!
...e benvenuto nel club emo

Hai ragione sul delay. Magari uno col tap tempo potevano metterlo.
Io trovo scomoda la regolazione della risposta alla velocity. Nel senso che un riscontro grafico mi avrebbe fatto piacere. Non intendo la scelta tra soft, hard, wide, ecc., ma la regolazione con due parametri che si può settare per ogni preset.
giulio12 07-07-13 00.34
emoemoemo
wireless 07-06-15 00.12
Riapro questo argomento per chiedere, ai possessori del CP1, se e come hanno adattato i controlli sulla risposta dinamica del piano. Parametri che come dice giustamete Zaphod sono un pò nascosti e forse non abbastanza efficaci e quindi risolutivi. Ho sempre l'impressione che ci sia poca dinamica... con i settaggi di default mi sembra che i pianissimo siano poco controllabili. Possiedo anche il modulo RPX che, collegato MIDI al CP1, risponde alla dinamica in modo molto più convincente. Ho provato a "sommare" il CFIII al preset 2 dell' RPX ed il controllo (sulla dinamica) migliora, secondo me, moltissimo. Nessuno ha mai avuto questa impressione, o sono solo io a lamentarmene? Aggiungo anche che l' RPX da solo ha un'escursione dinamica (PPP - FFF) assolutamente maggiore del CP1. Poi, sul piano di punta Yamaha avrei altro da direemo
anonimo 07-06-15 00.27
usalo come master. i suoni del piccolo gem ( almeno gli acustici) secondo mè sono miglioriemo. Fenomeni Yamaha emoemoemoemo
Edited 7 Giu. 2015 7:58
wireless 07-06-15 00.34
Certo che una master da 4000 Euro... Ma, non so, ci sono aspetti del CP1 che mi convincono poco. C'è voluto del tempo per accettare che questo piano avesse dei limiti, ma secondo me come ammiraglia Yamaha, avrebbero potuto (dovuto) fare di più
bellideapaolo 07-06-15 05.34
Mi hai fatto crollare un mitoemo
vin_roma 07-06-15 05.53
Yamaha, avendo provato CP5/1/4, con questi modelli mi ha dato la stessa impressione, anzi, non impressione, certezza!

Suono e controllo, al di là del timbro che nella gamma Mf/FF è bello, sembra fatto apposta per i live con una certa compressione dinamica voluta per "pararsi il culo" in modo che nessuno possa dire "sparisce nel mix", quindi difficile, se non impossibile, creare i colori del P e del PP.
Perlomeno è quello che non sono riuscito a tirar fuori io.
pianomanit 07-06-15 11.19
@ vin_roma
Yamaha, avendo provato CP5/1/4, con questi modelli mi ha dato la stessa impressione, anzi, non impressione, certezza!

Suono e controllo, al di là del timbro che nella gamma Mf/FF è bello, sembra fatto apposta per i live con una certa compressione dinamica voluta per "pararsi il culo" in modo che nessuno possa dire "sparisce nel mix", quindi difficile, se non impossibile, creare i colori del P e del PP.
Perlomeno è quello che non sono riuscito a tirar fuori io.
Concordo in pieno con vin, io ho provato a fondo CP5 e CP4 avendo la stessa impressione. Non sono mai riuscito a creare quel bel suono chiuso "plunk" del pianissimo. E di conseguenza non sono neanche riuscito ad acquistarli.
serpaven 07-06-15 11.39
bene! (o male...) emo

allora non è solo la provinciale studiologic ad avere di questi problemi, anche la multinazionale leader di mercato su prodotti top da migliaia di euro si perde in un bicchier d'acqua, e dire che con la dinamica già parecchi anni fa avevano avuto una marea di lamentele con il CP33, ma evidentemente non sono bastate per risolvere il problema... emo
Edited 7 Giu. 2015 11:55
zavaton 07-06-15 11.49
Sinceramente il giorno che acquisterò un piano digitale andrò direttamente su Kawai, almeno ho la certezza di portarmi a casa un signor strumento.
bigsquash 07-06-15 12.06
interessante argomentazione. Mi apre un po' il cervello. a me era sembrato di otare la medesima, se non addirittura più marcta, caratteristica di una certa compressione dinamica un mattino che avevo provato per due ore tutti i pianoforti che aveva in casa un noto negoziante di Torino: kawai mp5, CP5, nord piano e korg svp1 ( credo). a me era sembrato , a furia di riprovarli uno dopo l'altro in cerchio, che il nord avesse una dinamica davvero troppo ridotta. e il pianìssimo venisse fuori davvero poco. Adesso posso immaginare che sia una scelta stilistica legata alla volontà dio bucare nel mix meglio.
Grazie ragazzi: l'idea di per sè non è nemmeno così mal fatta. Basta sapelo. Adesso anche mi spiego perchè rpx a me piace sempre un sacco e physis pure...
wireless 07-06-15 13.41
A suo tempo ho venduto il CP300 per fare un "salto" di qualità acquistando CP1 (provato per una ventina di minuti) convinto di trovarmi davanti ad un PIANOFORTE anche se stage. Certo è ben realizzato, ci mancherebbe!!! ma andando a cercare saltano fuori un sacco di incongruenze. Nuova tastiera in legno (non è vero) sviluppata apposta per mediare sulle necessità espressive di piano acustico ed elettrico, salvo poi, col CP4, dichiarato stage come se il CP1 non lo fosse, tornare ad una meccanica pesata. Cp1 con tasti terribilmente corti (ma che senso ha?) se provate a fare una scala cromatica avrete la sensazione di non riuscire a rendere omogeneo il livello, come se alcune note rispondessero meglio di altre. Sommando al CFIII una parte del preset 2 di RPX questa sensazione sparisce senza peraltro alterarne la dinamica. Cioè non migliora la resa verso "il basso" a scapito del fortissimo. Diciamo che è tutto più controllabile, espressivo. E la modifica ai parametri di velocity non mi ha dato i risultati sperati. Ora, come già detto in altre occasioni, io sono una scarpa a suonare, ma mi piace in un modo pazzaesco. Da qui le analisi e le critiche nei confronti di un piano che avrei pensato "di riferimento". Yamaha secondo me, ovvio, sta facendo un brutto lavoro... ho provato il CLP585... ma la tanto decantata tastiera mi è parsa un attrezzo da palestra. Pessima impresione, dura da morire. Questa è la mia personale impressione. Sarebbe di conforto avere i vostri graditissimi pareri. Su una cosa YAMAHA è maestra: l' affidabilità. Questa è una caratteristica importantissima che le va riconosciuta. Ho scaricato la demo di Pianoteq5 e, anche se con il mio vecchio PC ho problemi di latenza e non solo, noto che ilcontrollo espressivo e quindi la dinamica ottenibile sia decisamente maggiore di quanto ottenibile dai suoni interni di CP1. Ah, altro limite... il timbro mi sembra rimanga sempre invariato , a qualunque livello dinamico. Physis parrebbe essere la soluzione anche se, ho letto, la tastiera sia il suo punto debole. Ma nel 2015 (ed anche nel 2009 a 4000 Euro) mi sarei aspettato un controllo espressivo molto più realistico. In aggiunta, di CP1 sui palchi se ne vedono pochissimi (Mark Harris con Renato Zero e, non so adesso, i Pooh) e non credo per il prezzo...
Edited 7 Giu. 2015 14:31
zaphod 07-06-15 18.46
wireless ha scritto:
Certo che una master da 4000 Euro...

emo
Per usarlo come master, se fisso, allora meglio il Kawai vpc. Anzi, potendo (spazio e soldi permettendo) meglio ancora un acustico silent. Questa sarebbe la scelta definitiva, con cui andare avanti parecchi anni.
Come master portatili, ce ne sono di più leggere e soprattutto meglio performanti. Il Cp1 trasmette giusto le note e i pedali. emo

Per quanto riguarda la risposta dinamica, è indubbio che un piano stage sia più o meno leggermente compresso: nei Nord è, come detto da qualcuno, un po' più evidente (almeno, questo ricordo nel mio fu Stage Classic); nel Cp1 te ne accorgi nei pezzi particolarmente rarefatti. Tipo fumosa introduzione in un trio jazz. Comunque, niente di immodificabile: intanto c'è sempre la regolazione della curva global: soft, normal, hard, e l'interessante wide, che ti esalta i pp e i ff. Io preferisco usare la normal e ritoccare la risposta di ogni singolo suono. Per questa ci sono due parametri, mi pare si chiamino VelDepth e Offset. Il manuale li spiega, ma un riscontro grafico sarebbe benvenuto, anche magari con un editor esterno. Però vanno toccati pochissimo: I valori vanno da 0 a 127, di default sono a 64 ma basta metterli a 63 entrambi per sentire già una minore difficoltà a fare i pp.
Come per il suono, anche per la risposta dinamica ognuno credo possa trovare il compromesso migliore.
Poi la mano pensa al resto... emo

@ serpaven: forse sono io, ma non comprendo per nulla il tuo astioso intervento: un conto è un piano con difettosità riconosciuta (dinamica fallace su alcuni tasti), altro è uno stage programmato per funzionare in un certo modo.
E che fa esattamente quello per cui è programmato. Sta a noi farcelo andare bene. Se non ci va, allora abbiamo sbagliato strumento.

E i tasti cortissimi?? Ragazzi ma pensate che i pianoforti abbiano tutti le stesse caratteristiche? Ci sono piani di pietra, piani che si suonano solo a guardarli (o quasi emo), piani ben tenuti che rispondono bene, piani mal tenuti che fanno sempre lo stesso suono (sì, succede anche in qualche acustico)...
Solitamente è il pianista che si adatta allo strumento, non viceversa. Tant'è che riesco bene o male a suonare su qualunque digitale o acustico, a volte godendo, a volte turandomi il naso emo
Edited 7 Giu. 2015 21:59
anonimo 07-06-15 23.58
@ zaphod
wireless ha scritto:
Certo che una master da 4000 Euro...

emo
Per usarlo come master, se fisso, allora meglio il Kawai vpc. Anzi, potendo (spazio e soldi permettendo) meglio ancora un acustico silent. Questa sarebbe la scelta definitiva, con cui andare avanti parecchi anni.
Come master portatili, ce ne sono di più leggere e soprattutto meglio performanti. Il Cp1 trasmette giusto le note e i pedali. emo

Per quanto riguarda la risposta dinamica, è indubbio che un piano stage sia più o meno leggermente compresso: nei Nord è, come detto da qualcuno, un po' più evidente (almeno, questo ricordo nel mio fu Stage Classic); nel Cp1 te ne accorgi nei pezzi particolarmente rarefatti. Tipo fumosa introduzione in un trio jazz. Comunque, niente di immodificabile: intanto c'è sempre la regolazione della curva global: soft, normal, hard, e l'interessante wide, che ti esalta i pp e i ff. Io preferisco usare la normal e ritoccare la risposta di ogni singolo suono. Per questa ci sono due parametri, mi pare si chiamino VelDepth e Offset. Il manuale li spiega, ma un riscontro grafico sarebbe benvenuto, anche magari con un editor esterno. Però vanno toccati pochissimo: I valori vanno da 0 a 127, di default sono a 64 ma basta metterli a 63 entrambi per sentire già una minore difficoltà a fare i pp.
Come per il suono, anche per la risposta dinamica ognuno credo possa trovare il compromesso migliore.
Poi la mano pensa al resto... emo

@ serpaven: forse sono io, ma non comprendo per nulla il tuo astioso intervento: un conto è un piano con difettosità riconosciuta (dinamica fallace su alcuni tasti), altro è uno stage programmato per funzionare in un certo modo.
E che fa esattamente quello per cui è programmato. Sta a noi farcelo andare bene. Se non ci va, allora abbiamo sbagliato strumento.

E i tasti cortissimi?? Ragazzi ma pensate che i pianoforti abbiano tutti le stesse caratteristiche? Ci sono piani di pietra, piani che si suonano solo a guardarli (o quasi emo), piani ben tenuti che rispondono bene, piani mal tenuti che fanno sempre lo stesso suono (sì, succede anche in qualche acustico)...
Solitamente è il pianista che si adatta allo strumento, non viceversa. Tant'è che riesco bene o male a suonare su qualunque digitale o acustico, a volte godendo, a volte turandomi il naso emo
Edited 7 Giu. 2015 21:59
Quoto
zaphod 08-06-15 00.16
grazie Cyrano emo

piccolo aneddoto: ad una jam, tempo fa, trovai uno yamaha verticale, serie U (non ricordo di preciso, forse U3).
Mi dissi "beh, potevo capitare molto peggio".
In realtà era talmente maltenuto che era impossibile farci un piano, e aveva un'orribile tastiera a scatti.
C'era pure la scordatura di rito, ma non infastidiva come il resto.
Il cp1 sarebbe stato infinitamente meglio, eppure è un digitale!!!
Quindi?
Io direi: troviamoci la cosa che ci fa stare meglio. Finora il cp1 è lo strumento che meno mi ha fatto rimpiangere un buon acustico. Però la cosa vale per me. Contento io, va bene così.
Il resto è fuffa.
wireless 08-06-15 00.21
Zaphod, non sai l'invidia che ho delle tue mani e di quelle dei tantissimi altri pianisti (e tastieristi) che scrivono qui emo Ed è per questo che ascolto con orecchie dilatate le vostre considerazioni. Non so, forse come dici tu, ho sbagliato strumento... forse Yamaha avrebbe potuto, in uno stage cosi costoso, inserire suoni "compressi" e suoni più adatti ad un uso diciamo, intimo ed espressivo. Questo pomeriggio ho suonato, per le Cresime, con il P250 (Grand Piano 2). Per me è ancora un timbro "esplosivo", buca ma si può anche controllare in modo inaspettato considerando che è il risultato di un lavoro di progettazione dei primi anni duemila. Non so, forse voglio troppoemo Ma le considerazioni che ho esposto precedentemente credo siano comunque valide indipendentemete che siano mani Maestre come le vostre o solo impacciate come le mie a suonare lo strumento. O forse, per Yamaha, è la solita operazione di marketing per poter invogliare all' acquisto il maggior numero di persone, dimenticando che a qualcuno non sfuggono le incongruenze (e le piccole bugie) promozionali.
Edited 7 Giu. 2015 22:46
zaphod 08-06-15 10.18
troppo buono, wireless... emo

wireless ha scritto:
forse Yamaha avrebbe potuto, in uno stage cosi costoso, inserire suoni "compressi" e suoni più adatti ad un uso diciamo, intimo ed espressivo

non sono i suoni ad essere compressi: è la risposta alla velocity. Infatti, i campioni pp ci sono. Tra i due piani residenti, l'S6 è quello che risulta più espressivo, secondo me. Prova con quello, piuttosto che col cf-III, e regola quei due parametri di cui ho parlato prima. emo

wireless ha scritto:
forse, per Yamaha, è la solita operazione di marketing per poter invogliare all' acquisto il maggior numero di persone, dimenticando che a qualcuno non sfuggono le incongruenze (e le piccole bugie) promozionali

beh, comunque non te lo presentano come un piano da salotto, ma come uno stage, e in quanto tale penso vada bene per il 90% delle applicazioni per cui si propone. Né più né meno di altri strumenti professionali.
Poi, tutti gli strumenti hanno difetti. O comunque incongruenze e/o incompletezze. A volte, però, quelli che percepiamo come difetti, sono caratteristiche dello strumento.
Tu giustamente dici: per quello che costa, dovrebbe essere perfetto.
Io aggiungo: poteva avere più suoni, poteva avere funzioni da masterkeyboard, ecc.
Il cp1 è uno degli acquisti meno razionali che si possano fare.
Però è una delle cose che meno mi hanno dato la sensazione di avere buttato i soldi. emo

anonimo 08-06-15 12.05
4000 euro per suonare l ' s6 già presente su s 90 es ( con una suonabilita senza paragoni )emoemoemoemoemoemo
Edited 8 Giu. 2015 10:23