Il piano del casio px5 (o reddere rationem 2)

mi perdoni il buon Anumj per la sua citazione, ma ho pensato che ci stesse. E' una demo registrata alla veloce, in cui è presente il famigerato suono del piano del px5.
Un po' modificato da me.
Sì, alla fine l'ho comprato.

Ascolta la demo nel Lab: Ascolta la demo

E’ una demo suonata un po’ nella stessa maniera in cui avevo suonato una demo in cui comparavo CP1 ad un paio di piani virtuali. L’ho fatto apposta, per rendere il confronto un po’ più fruibile. qui il 3d

Il perché dell’acquisto?
Durante l’ennesimo tentativo di convincere mia figlia ad uscire dalla custodia del CP1 che, aperta, giaceva nell’ingresso di casa mentre io arrivavo col CP1 dall’altra stanza, ecco, mi sono trovato davanti all’alternativa di insegnare precocemente l’arte della bestemmia ai pargoli, oppure di alleggerire mostruosamente il setup delle prove.

Francamente, mi ricordo una prova del FA-08 e col cuore avrei scelto quello. Il suono di piano passabile, il resto validissimo… però sono quasi mille euro e 6kg in più.
Allora, per una volta (la prima) nella mia vita artistica, ho fatto una scelta di testa e ho cercato di immedesimarmi nel talebano del peso.

Tanto per addentrarmi in due animati temi di discussione:

keybed: Passata la sensazione strana di non avere un tasto liscio e molto finto al tatto, devo dare ragione a chi dice che non è la migliore keybed sul mercato, ma che in 11kg di piano era la migliore che potessero metterci. E’ un filino pesante, più affaticante del CP1. Ecco, se quest’ultimo ricorda (da lontano) un coda, il px5 rimembra più un verticale. Sarà un caso, ma si sposa meglio con The Giant (un verticale) piuttosto che col Vintage D. E’ presto per valutazioni di questo tipo, devo ancora fare tutte le prove e i settaggi. Comunque, impressione più che buona.

Suono di piano: beh, la accendi e ti ritrovi come quello col 126 che viene bruciato al semaforo dal BMW. Passato lo shock, basta addentrarsi un pochino nei parametri per adattare meglio il suono ai propri gusti. Il suono del demo, è il primo preset a cui ho modificato solo il cutoff e l’EQ. Eppure il cambiamento (in meglio) è stato netto. Volendo, al posto dell’EQ, nel dsp si possono richiamare effetti pianistici, tipo simulazione del lid, ecc. Il suono diventa certo più presente. Ma non mi è parso più bello. Comunque, ci devo lavorare su. L’ho appena scartata e ho toccato un paio di cose! La base di partenza del suono, comunque, è quella che è. Quindi non si possono fare miracoli. La userò con vst, ma a pelle c’è l’impressione che se ti scoppia il computer, una serata riesci a portarla a termine dignitosamente. Comunque non capisco perché ci hanno messo un preset che sembra di cartone, bidimensionale. Basta poco per migliorare. E se ci sono riuscito io…

Altri suoni: decenti i piani elettrici… i synth paiono molto interessanti. Tutti da scoprire.
Alla fine, il peggio viene dagli organi e dalle batterie. Queste sono proprio terribili, erano meglio quelle del Technics KN2000 che avevo 20 anni fa.

Però:

11kg

11kg

11kg

Benvenuto nel "Club 11Kg"

Mi ritrovo in praticamente tutto quello che scrivi, compreso (per esperienza diretta ) il poter portare a casa la serata se il PC+VST avesse dei problemi.

Anche io mi sono creato un mio preset per il pianoforte, lavorando di EQ ed aggiungendo qualcosa a livello di DSP; lo trovi nella sezione download Px5s di CasioMusicForums e si chiama... MaxPiano (che altro?) , ma ovviamente ce ne sono altri magari migliori.

PS: se non lo hai ancora fatto scarica da Casiomusicforums il nuovo set di suoni "factory" fatto da Mike Martin e riorganizzato per categorie, lo trovi qui

grazie Max!
Nei prossimi giorni provo!

Il suono del casio continua a non piacermi, però tu suoni proprio bene

Bella l'esecuzione!
il suono non è niente di che, però è suonabile! (e soprattutto è ben editabile, cosa da non sottovalutare su un piano digitale)

Ciao ragazzi, una cortesia... come mai si trovano 2 files con estensione .zal nei suoni "factory" di Mike Martin?

gliel'ho consigliato a un collega che inizia a suonare, e all'ascolto ha deciso di abbinarci una coppia di casse m-audio non ricordo il modello.

Se quando mi invita da lui volessi migliorargli il piano, che editing mi consigli?

Uno dei due é organizzato per categorie, l'altro invece maniene l'ordine originale degli Stage Setting (é spiegato nel testo della pagina di download)

bravo Bill Zaphod

molti complimenti per l'esecuzione! per il suono di piano ac confermi le mie impressioni da prova in negozio, è solo un fatto di personalizzarlo, forse casio mette quel preset per dare fiducia a chiunque, basta un minimo di intervento e il suono migliora considerevolmente stimolando l'utente a spippolare.
Sì mi piace il px5, vorrei sapere se qualcuno ha avuto modo di fare un confronto face to face tra i rhodes / wurly del casio con quelli di clavia.
Per la dinamica del vintage d usa l'opzione shift nella sezione velocity e vedrai che modificando di poco il parametro out (in + o in -) troverai la giusta interazione col px5.
ad es io uso il vintage d col nord stage (inutile dire quanto il vintage d sia migliore dei piani ac clavia, per la connessione tasto suono, la dinamica, gli armonici, ma più di tutto per l'espressività che permette)
ed è molto bello suonato con la tp40L del nord stage però ho notato (scusate il piccolo ot)
che se il vintage d lo piloto senza attivare la sezione external (ossia con la velocity curve che usa il ns per i suoni propietari) dà un risposta quasi perfetta col vintage d (appena appena troppo soft, ma basta correggere col parametro shift come detto prima) mentre se attivo la sez external e uso quella per pilotare il vintage d, spara veramente troppo e devo intervenire considerevolmente con lo shift.
così giusto per condividere, comunque a me interessa il confronto
piani elettrici px5 VS clavia

un grazie sentito a chi ha apprezzato.

Ieri sera ho provato e devo dire che i 16kg in meno rispetto al cp1 li ho graditi.
Certo, ho movimentato anche il portatile e la scheda audio. Ma non c'è paragone.
L'effetto è stato notevole. Un po' grazie ai vst, e anche al px5, finalmente ho potuto suonare un pianoforte non compresso. Già, perchè gli stage hanno sempre quel filino di compressione, secondo me (non so se nella curva dinamica o nei campioni proprio) che permette al suono di uscire bene e sempre.
Invece, ieri ho dovuto remare come se fossi stato ad un piano vero.
Il pregio è che i pp vengono effettivamente pianissimo.
Neo: non fatevi sviare dal terzo sensore per i ribattuti. Il cp1 ha due sensori, eppure i ribattuti vengono meglio.

a prescindere dai suoni utilizzati, voglio farti i miei più sinceri complimenti per l'esecuzione!

Quoto, una meccanica ben fatta gestisce bene i ribattuti anche con i classici 2 sensori, il terzo sensore della Px secondo me attacca un po' troppo in alto rispetto a quello che ci si aspetterebbe.

Quoto anche la differenza nel suonare un piano Virtual Instrument, soprattutto sui passaggi p e pp, rispetto agli stage piano, stessa sensazione anche per me.

PS: dimenticavo i complimenti per l'esecuzione, bellissima!

@dantes: i piani elettrici del Casio non sono male, una volta perdonalizzati, ma io continuo a preferire quelli Clavia (infatti la Px5s la uso puramente come master quando c'é il NS2).
Riguardo la differente curva di velocity tra External e Global sui Nord Stage, é un fatto noto (ma sulla sezione Extern puoi selezionare tra le 3 curve quella che si sposa meglio con il tuo tocco)

bravo in tutto zaphod e complimenti per il demo
si nota molto il Cutoff più chiuso per rendere più mellow il timbro



ooohh finalmente ....pensare che la Casio è stata tra le prime a pubblicizzare l'inserimento del il 3° sensore ed i suoi pregi.........ma dove lo ha inserito proprio non lo so'

io nen PX5 non l'ho mai notato e rispetto al mio old strumento a 2 sensori è molto peggio.

Nello strumento che utilizzo ora ....lo senti dopo pochissime note suonate (anche se non ribattute)

sì certo , quello che volevo dire è che nessuna delle 3 curve di velocity per la sezione ext agisce come quella global
(che risulta più pianistica ad es col vintage d)

hai la mia benedizione.

grazie anche a emidio, max e imola!

Anche secondo me (pur dopo poche note, ma il buon giorno si vede dal mattino) i piani Clavia sono meglio. Acustici ed elettrici. E senza neppure molto sforzo.
Nel casio manca soprattutto l'attacco credibile. Quella piccola frazione di secondo iniziale che nei Clavia è bella aggressiva, nel Casio è come avesse vergogna di farsi sentire.
Con l'occhio al prezzo, va quasi bene così.
Un paio di curiosità: chissà perchè nei preset del Wurlitzer non è mai stato messo il tremolo... eppure è la morte sua. Altra cosa: non mi spiego i quattro pomelli con il fermo centrale. Per settare di fino un parametro, alla fine usi più i pulsanti +/- che quelle manopole. Bah..

@ lipzve: negli effetti dsp, come ho spiegato nel secondo post, c'è (in ultima posizione, mi pare) "piano effect", in cui puoi selezionare l'apertura (virtuale) del coperchio, risonanze varie, ecc. Il suono migliora, anzi emerge proprio, soprattutto se giochi coi parametri dry/wet: anzi, il meglio si ottiene forse alzando più il dry.
Io per la demo ho invece usato il semplice eq, togliendo un po' di bassi e medio/bassi per limare la scatolosità.

e bravo Imola che hai sentito il cutoff. In effetti non è un segreto che mi piacciano i piani più scuri.
Anzi, i preset tipo "bright piano" li salto a piè pari.
Anche il classico preset, che si trova un po' dappertutto, "L.A. Piano". Ma in California usano sempre dei suoni così di merda? A me non risulta!! Che poi, quale sarebbe questo piano di Los Angeles cui pare ogni tastiera debba tributare omaggio?

É che il programmatore capo del D50 era originario di Los Angeles...

ora si spiega tutto.


altra cosa sul px5: il mio aveva la versione 1.11 e ho fatto l'upgrade alla 1.13.
Sono rimasto impressionato dai 100 e passa mega del file di upgrade... quando un fw upgrade Clavia (tanto per tirarla sempre in ballo) o anche del CP1 è di pochi Mb