Voicelive: indispensabile o superfluo?

dielle63 09-03-16 22.36
Ciao a tutti.

Sono stato colto da un "raptus di semplificazioe". Comincio a prenderci gusto nel rendere più essenziale la mia strumentazione.

Non sono un cantante eccellente e, dovendo comunque cantare qualcosina, mi sono dotato di un Voicelive 2 (Tc-helicon).

Ero partito accogliendo il consiglio di un collega che mi diceva di comprare un compressore o un channel strip: poi leggendo sui forum ho visto questo aggeggio e l'ho preso ed usato per qualche anno.

Però tutte le volte che c'è un Service professionale, appena mi vedono tirar fuori questo attrezzo rabbrividiscono e anche come consiglio (nell'ottica dell'uso da farne quando il service non c'è....quando usiamo il nostro mixer e le nostre casse) mi dicono di fare a meno di questi attrezzi nel live.

Allora chiedo: mi aiuta davvero?

Oppure devo tagliar via questa complicazione e magari investire in un microfono migliore (come dicono alcuni).

Premetto che ho già un Senheiser 945 (qualcosa del genere).
grattacorde 09-03-16 22.57
Io ho preso il voicelive 3 tempo fa, poi mi sono accorto che mi complicava un pò la vita in live (controllo già i pedali della chitarra), e ho preso un voicelive play (il fratellino minore). Quest'ultimo mi risulta più facile da usare, e guai se manca!
Io però suono in situazioni dove mi autogestisco suoni-effetti-volumi-ecc...
Prima del voicelive usavo compressore FRNC; effetto TC-M one XL; microfono EV767/ND.
Devo però ammettere che il risultato che ottengo con il voicelive mi soddisfa, per cui lo utilizzo sempre.

Se mi dovesse capitare una serata con fonico, lascio a lui il compito di gestirmi voce ed effetti, negli altri casi invece, W IL TC!
gabrieleagosta 09-03-16 23.11
Credo dipenda principalmente da te e da come canti. Quindi indispensabile non è di certo (puoi sempre migliorare nel canto, e molti cantanti ne fanno a meno), però potrebbe essere utile in certe occasioni.

grattacorde ha scritto:
Se mi dovesse capitare una serata con fonico, lascio a lui il compito di gestirmi voce ed effetti, negli altri casi invece, W IL TC!


Ecco già qui c'è a mio parere una buona distinzione, che condivido. Se ti piace il suono del TC, e non è una complicazione inutile, continua ad usarlo, magari evitandolo in quei contesti in cui un professionista può regolarti la voce dall'esterno (sperando che lo faccia meglio del TC emo)

emo
dielle63 09-03-16 23.56
Mi piacerebbe semplificare: meno cavi...niente trasformatore...meno pulsanti da controllare (uso il voice live con le mani, su uno stand).

Mi dicevano che in un contesto semplice (mixer e casse buoni...ma sempre di livello non professionale) non aggiunge molto avere un pre o un compressore (anch'esso di qualità e costo non elevato).

E' molto diffuso in ambito amatoriale l'uso di questi "ausili"?

Di cosa non fate mai a meno?
dielle63 10-03-16 12.00
Nessun aiuto?emo

Su queste pagine quando si tratta di tastiere si riesce a sapere tutto......anche il quante viti ci sono dentro a quel singolo modello.

Sul canto siamo meno preparati (io sono all'ultimo posto).

Forza amici....mi aspettavo almeno un consiglio sul fatto di puntare, per esempio, di più su un microfono migliore....
emidio 10-03-16 12.58
eccomi!
Come sapete io sono soprattutto cantante, quindi ti dirò volentieri quello che è il mio pensiero attuale, frutto di tutte le mie esperienze.
Tempo fa credevo che tutto ciò che potesse effettare la voce aiutasse ed abbellisse il live dell'artista: avevo comprato, quindi, un bel flight case modello "frigorifero" in cui avevo montato mixer rack mont e tutta una serie di rack: avevo un dbx che fungeva da compressore, de-esser, gate/limiter ed enhancer; un altro dbx che fungeva da preamp ed equalizzatore parametrico; un Alesis Quadraverb per gli effetti di riverberazione e un Midiverb per delay (tutti controllati a tempo via midi) ed effetti di modulazione.
Passavo quindi i pomeriggi a smanettare e settare il tutto, con buona pace del mio tempo libero... Poi andavo in serata, montavo il frigorifero, mi prendevo i complimenti e gli sguardi ammirati di altri amici cantanti, accendevo il tutto e... Non passava mezzora di orologio che subito avevo bypassato tutto... emo
Quindi tutto questo mi ha insegnato una regola: o SAI DAVVERO come usare l'effettistica, oppure non fai altro che ROVINARE TUTTO! Una cosa è il live, ben altra cosa è il lavoro in studio. Il live va affrontato con la massima semplicità, altrimenti l'effettistica non solo non ti aiuta, ma ti affossa l'esibizione.
Si sente l'esigenza di un serio sistema di compressione solo in situazioni di grande wattaggio, e lì infatti sarà il fonico a regolarlo nel migliore dei modi... Dopodichè lo studio e l'allenamento permettono di avere dentro di noi il compressore migliore che possa esistere, che è la nostra capacità di emissione data da un corretto "appoggio" e da un corretto utilizzo del diaframma. Nelle situazioni piccole, in cui gestiamo noi la nostra amplificazione, non solo non c'è bisogno di nulla oltre a un buon microfono e una punta di riverbero, ma (come ho già detto) tutto ciò che viene aggiunto rischia seriamente non solo di non aiutare, ma di fare peggio.
Discorso a parte può essere fatto per gli effetti "di contorno"... Ad esempio, un delay a tempo che - sempre se regolato bene - può essere decisamente piacevole. E "regolato bene" equivale sempre a "il minimo volume percepibile" e "solo in alcuni punti circoscritti"... Altrimenti si impasta tutto. Stessa cosa per il riverbero: agli inizi della mia carriera sembrava sempre che cantassi in chiesa! Il live ne richiede poco, solo il tanto che serve affinchè la voce non risulti troppo asciutta e decontestualizzata rispetto agli altri strumenti.
Tenendo conto anche del fatto che l'effettistica in live contribuisce in maniera determiante ai larsen (ecco perchè gli effetti sono così temuti dai fonici).
Attualmente io giro solo con il microfono (personalmente uso un beta58a) e - solo quando le canzoni lo richiedono - un voicelive play che utilizzo esclusivamente per aggiungere tap delay oppure flanger.
A proposito di voicelive, consiglio pratico: escludi tutti i sistemi automatici di processazione del suono (comp, de-esser, limiter, ecc), e utilizza solo gli effetti che vuoi aggiungere per abbellire il suono (solo quando servono, e al giusto livello): vedrai che il suono migliorerà emo
dielle63 10-03-16 14.43
Grazie emidio.

Approfitto per qualche domanda, visto che conosci bene anche il voicelive.

Io uso solo due preset: uno dove mi servono i cori (credo sia il "pop trio") ed una perchè ha un bel riverbero ed un'ottima funzione doubling).

In effetti quello che mi da veramente aiuto è la funzione doubling, che inserisco di solito nei ritornelli per dare più corpo alla voce (non sono un cantante che possa definirsi tale).

Ho visto però che ho sul mixer la funzione doubling (attivabile anche con pedale; è un Dynachord 1600).

Non credi che otterrei di più, nei contesti piccoli, eliminando il voicelive e puntando ad un microfono più performante? Adesso ho un Senheiser 945.emo
ahivela 10-03-16 17.10
Per quella che e' la mia esperienza, in live meno roba porti, monti, ecc. e meglio e', per tante ragioni, qualita' finale compresa. Anch'io sono passato per la fase rack, compressore, vocalizer, reverbero dedicato... poi strada facendo mi sono reso conto che non serve a nulla, anzi. Uso giusto un filo di rev (mi basta quello integrato nel mixer), ma tanto poco che a volte, staccandolo nel parlato, mi scordo di riattivarlo nel canto, e manco me ne accorgo...
Sull'uso o meno del tuo voicelive c'e' una precisa discriminante, ovvero l'uso, o meno, dell'armonizzazione. Quella e' una cosa che non puoi surrogare, se ci deve essere, ci deve essere. Se la usi in modo importante, non puoi farne a meno. Se invece non la ritieni una cosa essenziale, toglierei pure il voicelive (e quindi tutte le altre funzioni, che lasciano il tempo che trovano). E a dirla tutta, pure l'harmonizer, per quanto gradevole, alla lunga finisce per diventare un po' stucchevole e irrealistico: un tizio che canta da solo, e senti i Manhattan Transfer...
serpaven 10-03-16 19.40
emidio ha scritto:
una regola: o SAI DAVVERO come usare l'effettistica, oppure non fai altro che ROVINARE TUTTO! Una cosa è il live, ben altra cosa è il lavoro in studio. Il live va affrontato con la massima semplicità, altrimenti l'effettistica non solo non ti aiuta, ma ti affossa l'esibizione.
Si sente l'esigenza di un serio sistema di compressione solo in situazioni di grande wattaggio, e lì infatti sarà il fonico a regolarlo nel migliore dei modi... Dopodichè lo studio e l'allenamento permettono di avere dentro di noi il compressore migliore che possa esistere, che è la nostra capacità di emissione data da un corretto "appoggio" e da un corretto utilizzo del diaframma. Nelle situazioni piccole, in cui gestiamo noi la nostra amplificazione, non solo non c'è bisogno di nulla oltre a un buon microfono e una punta di riverbero

emidio ha scritto:
l'effettistica in live contribuisce in maniera determiante ai larsen (ecco perchè gli effetti sono così temuti dai fonici).

sono d'accordo.

investi sulla voce parte del budget/tempo che impieghi per esercitarti sul tuo strumento esterno.
per quanto mi riguarda in live solo vst, un compressore che lavori a bassa ratio, con attack/decay lenti, threshold "a pelo" ed un po' di gain make + un equalizzatore semplice a campanatura larga, in pratica questo + un riverbero.


.
Edited 10 Mar. 2016 18:41
dielle63 10-03-16 21.00
e sul microfono?

vale la pena buttarsi su qualcosa di migliore?
emidio 10-03-16 21.30
@ dielle63
e sul microfono?

vale la pena buttarsi su qualcosa di migliore?
Direi di no: imho hai già un ottimo microfono. Un mic diverso magari potrebbe darti più o meno sensibilità, più o meno "apertura", potrebbe essere più o meno squillante, tutto qui. Di sicuro però non ti darà un canto migliore o una migliore impostazione.
Poi il microfono va anche molto a gusti: non è detto che "più costoso" debba per forza significare "migliore". Restando in casa Shure (per fare un esempio), io amo il beta58, perché adoro quella punta di eq che ha sulle medie frequenze; bene, conosco tanti cantanti bravissimi che invece proprio per questo lo odiano, preferendo la pulizia del più semplice sm58... Quindi qual è migliore? Quello che sentì "tuo" emo
serpaven 10-03-16 21.30
dielle63 ha scritto:
e sul microfono?

vale la pena buttarsi su qualcosa di migliore?

imho no.

capisco che è più facile comprare un microfono che lavorare sulla voce, ma la seconda opzione è l'unica che può fare la vera differenza... emo
serpaven 10-03-16 21.33
emidio ha scritto:
io amo il beta58, perché adoro quella punta di eq che ha sulle medie frequenze; bene, conosco tanti cantanti bravissimi che invece proprio per questo lo odiano, preferendo la pulizia del più semplice sm58...

tutto si può dire dell'SM58 tranne che sia pulito, è intubato, per me è 'na chiavica!

thomann ha in offerta @99 euro gli EV N/D 767-967, imho entrambi superiori sia all'SM che al beta58.

cmq, i microfoni sono come le scarpe, bisogna provarle e sentire quelle che si trovano più comode.
Edited 10 Mar. 2016 20:36
emidio 10-03-16 21.41
@ serpaven
emidio ha scritto:
io amo il beta58, perché adoro quella punta di eq che ha sulle medie frequenze; bene, conosco tanti cantanti bravissimi che invece proprio per questo lo odiano, preferendo la pulizia del più semplice sm58...

tutto si può dire dell'SM58 tranne che sia pulito, è intubato, per me è 'na chiavica!

thomann ha in offerta @99 euro gli EV N/D 767-967, imho entrambi superiori sia all'SM che al beta58.

cmq, i microfoni sono come le scarpe, bisogna provarle e sentire quelle che si trovano più comode.
Edited 10 Mar. 2016 20:36
Per pulito intendo che ha una curva eq molto più piatta del beta.
E non hai idea di cosa ha sentito fare a cantanti con la C maiuscola con quella che tu chiami "chiavica": può piacere o no, ma il 58 è uno standard.
Poi sono d'accordo con te sul fatto che esistano millemila mic migliori emo
Edited 10 Mar. 2016 20:44
dielle63 10-03-16 22.03
Premesso che chiedo sempre per imparare (e in genere ascolto i consigli) , trovo curioso il fatto che spesso nelle risposte ci sono dei controsensi.

Nel live meglio portare il meno possibile: però poi facciamo passare il tutto in un pc con compressore, pre, ecc (sia pure VST).

Un microfono migliore ti darebbe solo una maggiore apertura e piu' sensibilità : e cosa dovrei chiedere di più? che canti al posto mio?

Ribadisco ....detto sempre con gratitudine per i consigli e stima per la vostra competenza.emoemoemo


Edited 10 Mar. 2016 21:08
emidio 10-03-16 23.07
@ dielle63
Premesso che chiedo sempre per imparare (e in genere ascolto i consigli) , trovo curioso il fatto che spesso nelle risposte ci sono dei controsensi.

Nel live meglio portare il meno possibile: però poi facciamo passare il tutto in un pc con compressore, pre, ecc (sia pure VST).

Un microfono migliore ti darebbe solo una maggiore apertura e piu' sensibilità : e cosa dovrei chiedere di più? che canti al posto mio?

Ribadisco ....detto sempre con gratitudine per i consigli e stima per la vostra competenza.emoemoemo


Edited 10 Mar. 2016 21:08
Ti rispondo per quanto riguarda la parte che ho scritto io (apertura e sensibilità) perché credo che tu mi abbia frainteso.
Un microfono più sensibile o più aperto , parlando naturalmente di buoni microfoni, non equivale per forza a migliore: potrebbero essere delle caratteristiche che in live potrebbero portare a larsen, invece di darti miglioramenti tangibili. Ti abbiamo detto tutti che il tuo è già un ottimo microfono: non troveresti quindi qualcosa di migliore, ma di diverso. Ti ho fatto anche l'esempio di professionisti che preferiscono l'sm al beta, pur essendo quest'ultimo più aperto, più sensibile e sulla carta "migliore".
Sennheiser è già il top, secondo me. Con il tuo mic sei già oltre rispetto a quello che normalmente uso io.
Per quanto riguarda il discorso vst, rimango coerente con quanto espresso prima, e ti dico sinceramente che io non ne utilizzerei.
serpaven 11-03-16 00.18
emidio ha scritto:
E non hai idea di cosa ha sentito fare a cantanti con la C maiuscola con quella che tu chiami "chiavica": può piacere o no, ma il 58 è uno standard.

no, è grazie ai fonici con la F maiuscola, di per se è un mic robusto senza nè lode nè infamia solo ben supportato commercialmente .
serpaven 11-03-16 00.24
dielle63 ha scritto:
trovo curioso il fatto che spesso nelle risposte ci sono dei controsensi.
Nel live meglio portare il meno possibile: però poi facciamo passare il tutto in un pc con compressore, pre, ecc (sia pure VST).

non è un controsenso, non utilizzo mixer hardware ma una buona scheda audio, ed un semplice e leggero processamento con una strip vst è una cosa che non ti pesa, ingombra, stressa.

un microfono più dettagliato oltre a far risaltare quanto c'è di buono nella tua voce e nella tua tecnica vocale te ne sbatterà in faccia senza pietà pure i difetti. ti senti così sicuro del tuo strumento voce e pensi che il tuo microfono limiti la tua arte vocale? allora prendi un neumann KMS104 o uno shure KSM9! emo

P.S: vedi perchè nessuno ti da consigli sulla voce?
perchè si impatta sulla sfera personale in quanto chiunque si mette davanti ad un microfono ha la presunzione di cantare solo per il fatto di avere una voce, come se uno steinway o un fazioli facesse di me un bollani.

se vuoi migliorare il canto devi studiare, così come e quanto (se non di più...) hai studiato il tuo strumento con i tasti. tutto il resto è una conseguenza e viene dopo, almeno sino quando non inventeranno il "miracolizer" emo
Edited 10 Mar. 2016 23:30
dielle63 11-03-16 00.48
Grazie per le risposte.


Non condivido la visione di Serpaven (se non ricordo male ne abbiamo discusso altre volte): un pessimo cantante non diventerà bravo con un ottimo microfono....ma non puo' che andare meglio.

Se sono un pianista scadente e suono con un piano da negozio di giocattoli...potro' solo andare peggio che su un Fazioli.
ahivela 11-03-16 00.55
serpaven ha scritto:
thomann ha in offerta @99 euro gli EV N/D 767-967,


Mi piacciono entrambi, ma ancora non ho capito la differenza tra i due, pur ascoltando i campioni di thomann sui miei monitor... anche se il 967 e' indubbiamente piu' bello esteticamente emo
Un buon indizio comunque sarebbe sapere chi resiste di piu' al feedback.
Comunque ho deciso che ne prendo uno, da affiancare ai beta58 e sm58 che uso ormai da troppi anni.