agli utilizzatori di workstations

greg 27-01-17 13.24
La workstation nei decenni è stata la protagonista nei setup della maggor parte di: tastieristi, pianisti, organisti, poi sopraggiunti karaokiani eccetera eccetera...... Mi chiedevo e chiedevo a coloro che usano questa serie di strumenti in modo completo, quindi suonando, usando backing sequence, registrando e filtrando voce e coro.....siamo in un punto di svolta? Oramai si torna indietro, dalla Trinity Korg sono trascorsi oltre 20 anni, ma credo che concettualmente ci sia una involuzione tecnica, quasi una non volontà da parte dei produttori ad andare incontro alle reali esigenze di buona parte di coloro che realmente utilizzano simili macchine, a giudicare da quanti si attendono ad ogni evento fieristico l'a presentazione della nuova workstation, che regolarmente manca all'appello. Tranne la Kronos Korg, che risponde al 90% delle esigenze, per il resto mi sembra che il concetto stesso di workstation tenda a regredire, magari a specializzarsi in un senso o nell'altro, ma a perdere nella sostanza certi crismi insiti nell'idea iniziale di codesto strumento.
Attenzione, non mi interessano discussioni solite sulla qualità e quantità di campioni, o di quante sintesi virtuali e non siano inserite nei vari prodotti,, sto più semplicemente parlando di funzioni complete per un utilizzo professionale di una singola tastiera, che, con tutta la tecnologia a disposizione oggi giorno, è sempre più anacronistico dover creare una serie di connessioni per ottenere un risultato soddisfacente.
Ad esempio erano interessanti prodotti tipo Openlabs, Lionstrack che però non hanno mai raggiunto quell'obbiettivo. Resta da capire perchè Roland è involuta da Fantom G a Fantom FA, o Yamaha che la butta più sul prodotto per DJ iperevoluti, sfruttando una tecnologia di fine anni ottanta potenziata. Kurzweil sta lavorando bene a parer mio, ma non raggiunge la fruibilità della registrazione audio......picchiatemi pure.
Purchè a rispondere siano coloro i quali vivessero il mio genere di problematiche..........non ho mai sperato che da una workstation uscisse uno Stenway in legno ed avorio.......chiaro il concetto?
Arci66 27-01-17 13.37
Le workstation non sono strumenti ideali per il palco, quelle che vedevi fino a qualche hanno fa le vedevi suonate da Endorser che poi ci suonavano il preset di piano o di synt, cose che potevi fare con un piano elettronico o un synt.
Le workstation non sono strumenti ideali da studio, i computer ed i VST le hanno progressivamente durante gli ultimi dieci anni buttate fuori dagli studi.
Le workstation non sono strumenti ideali per fare esibizioni/karaoke in pizzeria, li vanno molto meglio gli arranger che si mangiano il midi file e sputano fuori quello che serve con poco sforzo.

Le workstation le hanno comprate in passato soprattutto gli appassionati per suonarci in casa, poi gli stessi amatori hanno iniziato a capire che con un PC/Mac potevi fare di meglio...

Le workstation fra qualche hanno usciranno dai listini....
alemar78 27-01-17 13.50
Che possano uscire dai listini non so, ma per il resto condivido il pensiero...
L'ultima che ho posseduto è stato il Motif ES 6 (e non perchè avessi bisogno di tutte le funzioni di workstation, ma piuttosto perchè all'epoca ero molto più ignorante di ora relativamente agli aspetti tecnici e ho comprato senza rendermi conto di ciò che mi servisse davvero)... Dopodichè di workstation vere e proprie non ne ho più avute, fino ad arrivare all'estremo opposto di master + Mainstage
anonimo 27-01-17 13.52
Nei negozi di strumenti musicali, lo spazio per i synth si sta riducendo drasticamente, a discapito di quello per attrezzature DJ e software.

Pur essendo il sottoscritto amante degli strumenti hardware, devo (purtroppo) ammettere che i tempi sono cambiati.
Si suona di meno e si "mixa" di piu', e quando si suona lo si fa usando sempre piu' software (non apriamo la solita diatriba tra hard e soft).

Credo che il passo indietro dei costruttori sulle workstation, sia dovuto principalmente a questo motivo (poi ce ne saranno altri).
Altri costruttori hanno puntato sul ritorno dell'analogico per dare un nuovo stimolo al mercato dei synth, ma si saturera' anche quella nicchia.
Altri ancora hanno proposto tonnellate di minisynth (alcuni validi, ed altri fallimentari), per cercare di catturare l'interesse di DJ e simili, ma oramai credo che la strada sia segnata.
Il synth non scomparira', ma tra le tipologie di sintetizzatori, quella che ha risentito piu' di tutte di questi cambiamenti sembra essere proprio la workstation.
Forse e' colpa dei costruttori stessi, che le hanno lasciate concettualmente rigide, costose e spesso soggette ad invecchiamento precoce rispetto ai computers.
Il dischetto sui synth comparve quando c'erano gia' hard disk capienti e cd, e costava una cifra sproporzionata rispetto ad un lettore floppy per pc.
Stessa cosa per SCSI, smartmedia, e cose simili.
Con Kronos abbiamo visto come una scheda audio normale, diventi ermetica e costosa e cosi' via.
Alla fine se una workstation synth deve essere piu' costosa e rigida di un computer (che oramai fa quasi le stesse cose, e a volte di piu'), tanta gente ha preferito optare per il computer.

Aggiungiamoci pure che tanti utenti compravano le workstation e continuavano a lavorare su PC.
Perche' non hanno mai dotato (tranne rari casi) le wk di uscite monitor, mouse e tastiera qwerty, lasciando all'utente la decisione di utilizzarle come pc (editing recording ecc) in home studio, e come synth in live?
Alla fine editare un sequencer di un motif (o di possibili eredi) diventava laborioso : renderlo semplice era un costo che i costruttori non hanno mai voluto prendere in considerazione (porte mouse ecc.).. e questo (assieme al diverso modo di far musica di DJ ecc) ha sancito il declino del concetto di workstation.

Detto da me che (lo ribadisco) sono un affezionato dell'hardware, e mai ci rinuncero', ma credo che le cose stiano cosi'.
Dallaluna69 27-01-17 13.57
Hai chiesto che rispondessero quelli che vivono le tue stesse problematiche, quindi forse dovrei star zitto. Personalmente suono le tastiere master collegate ad un portatile. Sul portatile, tra le altre cose, c'è una Digital Audio Workstation (DAW).
Se voglio, posso registrarmi con qualità molto alta, posso crearmi o importarmi basi, posso assegnare un pulsante della mia tastiera a una sequenza. Posso scegliere tra un'infinità di suoni anche di altissima qualità. Posso aggiungere effetti, riverberi, echi, cori, compressori, etc. Posso splittare a piacimento.
Insomma, penso anch'io che una persona che si approcci oggi all'uso della tastiera, per suonare in una band o registrarsi, troverebbe tutto quello che normalmente si trova in un workstation semplicemente collegando la sua tastiera a un portatile.
Tutto ciò rigorosamente imho. emo
zerinovic 27-01-17 14.58
ho usato le workstation, e anche parecchio,(korg i4s,korg karma) i computer e i software erano molto meno affidabili, veloci, e i programmi non proprio facili,(sequencer). cosi anche a costo di perderci la vista, imparavi su quegli schermettini., c'era un rapporto molto piu stretto con lo strumento. una conoscenza profonda, rispetto ad adesso, anche perché c'era piu tempo...parlo dall'1985(per me) al 2005 circa(anno del sorpasso)emo),

nel 2008, passai al software con macbook, ottimo sotto tutti i punti di vista, ma mi resi conto e anche i miei compagni di band, che avevo perso la mia creatività, gli stimoli che ricevi con una workstation sono tanti,per via dei preset,ti consentono di mettere a fuoco, una tua idea,subito, e via via modificarla e arricchirla come se facessi una jam session interattiva. questa cosa con il computer non c'e', tutto è impostabile,ma ci sono pochi, se non assenti pre impostazioni,(almeno al tempo, adesso gia vedo che è cambiato qualcosa,ti danno master,con programmi dove knobs e slider sono gia assegnati)... è questo secondo me il grosso vantaggio che ti da una workstation. stimola la creatività.suoni subito e di piu'.. ecco perché credo che venderanno cara la pelle, stanno progressivamente perdendo cose come il sequencer, ormai è diventato limitante, rispetto a quello che puo offrire un portatile.
magari si perfezioneranno gli editor, includento funzionalita sequencer, solo via pc.dandoti un prodotto software perfettamente plasmato con l'hardware, pulsanti,funzioni dedicate.ecc...

sono convinto che hanno ancora molto da dire.
non per niente adesso. ho sia l'uno che l'altro.
sterky 27-01-17 15.03
cosa intendi con "la fruibilità della registrazione audio" riguardo a kurzweil?
benjomy 27-01-17 16.25
le Ws sono tastiere che fanno tutto...ma quasi niente al top
la meccanica deve essere di compromesso altrimenti come fai a suonarci un piano, un organo, un lead. una chitarra distorta..
i suoni sono belli ma difficile competer, ad esempio con una libreria di archi
i sequencer.. beh.. vuoi metter utilizzare uno schermo da Cp piuttosto che uno schermo da pochi pollici..
secondo me questo è il settore dove maggiormente il pc surclasserà i synth..
se invece cerchi ancora un bel suono di piano, un bel suono di ep. un bel pad, e vuoi facilità di collegamenti, split, layers, etc.., magari tutto concentrato in una tastiera d a10 kg complessivi, secondo me qui per i computers c'è ancora strada da fare....
artemiasalina 27-01-17 17.57
Dico la mia:

ho sempre preferito l'hardware, per anni ho suonato dal vivo addirittura con arranger (in gruppi) e poi con workstation.
Da qualche anno, per la composizione, sto usando il pc per ovvi motivi (qualità dei VST).

Ora uso una workstation ed un notebook per le sequenze, con relativa scheda audio... ma convivo con la paura che qualche cosa possa non funzionare nel pc (crash di windows, la scheda audio che non viene rilevata... e tante altre cose che potrebbero verificarsi).

Il mio primo lavoro è il tecnico informatico e conosco bene quanto siano instabili e problematici i pc/notebook, anche se ottimizzati bene.
Se potessi scegliere tornerei all'hardware, ma al momento, sul mercato, non c'è nulla che faccia tutto quello che mi serve e che sia in un peso contenuto. Quello che più si avvicinerebbe è la vecchia Roland Fantom G. Ma ora reperirla è difficile e l'assistenza non so nemmeno se sia ancora possibile.

E poi vuoi mettere? Portarsi un unico strumento.... stupendo!!!
anonimo 27-01-17 19.58
Eppure con il costo dell'hardware attuale, dotare una workstation di scheda video, porte per mouse e tastiera, da utilizzare quando servono, non sarebbe cosi' complicato.
In questo modo l'utente potrebbe scegliere il miglior utilizzo : solo tastiera dal vivo, e configurazione tipo PC in studio o in casa, dove ci si prepara con comodo il materiale per suonare.
Perfino una workstation con doppia tastiera, sarebbe fattibile senza sconfinare troppo sul peso.
Pero' i costruttori hanno mollato, e cercano di puntare su sintetizzatori triti e ritriti, ribollendo in continuazione le solite minestre dell'ultimo ventennio.

E' il cane che si morde la coda : sempre piu' persone si buttano verso il computer, ed i costruttori allarmati dal calo di supporters dell'hardware, tendono a diffidare da nuovi investimenti.
greg 28-01-17 18.41
Rispondo a Sterky, intanto; intendo che sembra venuto il momento del sorpasso di Kurz sulle concorrenti giapponesi. Però potrebbero aggiungere la possibilità di registrare audio. Fruibilità in questo senso
greg 28-01-17 18.46
Rispondo ad Artemiasalina. Spero di aver detto bene.......è proprio il caso mio. Ho sempre preferito la " lentezza" hardware alla instabilità di un pc dal vivo. Anche io credo che Fantom G sia stata l'ultima vera workstation degna di nota. Io mi accontentai di Fusion Alesis che era una bomba autentica, ma con troppi bugs insopportabili. Sperando sempre che migliorassero......macché. Alesis scomparsa da questo genere di mercato.
greg 28-01-17 18.56
Sono d' accordo con te, Valenciano. Era k' idea di Openlabs. Il punto poi riguardo alla qualità di tastiera e suoni è pura teoria. Io non cerco lo strumento perfetto sotto questi aspetti. Con tanta menoria a disposizione oggi da poter dotare un simile strumento, hai voglia di librerie da caricare. Qui si parla di poter avere a disposizione un centro comandi completo da cui poter agire come si vuole a 360 gradi nella preparazione del prodotto che si vuol raggiungere. Sempre tenendo presente il fattore di chi prediluge utilizzare questo genere di strumenti. Quindi non disprezzo chi usa Nordstage o quant'altro. Parliamo da un altro ordine di cose. Come chi preferisce workstations-arranger. Io credo che sia chiaro il mio indirizzo di scelte
greg 28-01-17 18.56
Sono d' accordo con te, Valenciano. Era k' idea di Openlabs. Il punto poi riguardo alla qualità di tastiera e suoni è pura teoria. Io non cerco lo strumento perfetto sotto questi aspetti. Con tanta menoria a disposizione oggi da poter dotare un simile strumento, hai voglia di librerie da caricare. Qui si parla di poter avere a disposizione un centro comandi completo da cui poter agire come si vuole a 360 gradi nella preparazione del prodotto che si vuol raggiungere. Sempre tenendo presente il fattore di chi prediluge utilizzare questo genere di strumenti. Quindi non disprezzo chi usa Nordstage o quant'altro. Parliamo da un altro ordine di cose. Come chi preferisce workstations-arranger. Io credo che sia chiaro il mio indirizzo di scelte
paolo_b3 28-01-17 19.40
Secondo me ci sono tutte le possibilità che vuoi, è ora di iniziare a suonare.
anonimo 28-01-17 19.54
@ Greg.

di fatto la tecnologia consentirebbe di creare workstation gestibili come computers, ma i costruttori temono di lanciarsi su questa strada, perche' preferiscono i percorsi gia' battuti e dal mercato facile.

Il FA della Roland ha utenze sicure, che sono comunque la maggior parte dei tastieristi : quelli che hanno solo bisogno di caricarsi uno strumento, portarlo dove suonano, e premere i pulsanti giusti per il suono che devono usare.

Yamaha ha mantenuto i MOx unicamente perche' i costi sono ammortizzati da tempo (di fatto hanno la struttura che risale agli EX e ai Motif), ma mi sa che prima o poi abbandonera' anche lei questo tipo di prodotto.

Come ho detto in un post precedente, e' un cane che si morde la coda : chi trova scomodo lavorare alla workstation tradizionale, passa al pc, e la minor richiesta di WK limita i costruttori a sviluppare prodotti innovativi e piu' completi.
CoccigeSupremo 29-01-17 00.00
Io penso totalmente l'opposto: Le workstation imho sono state le uniche macchine che hanno risolto al 90% tutte le esigenze del "performer".

Prendiamo una Motif XF : Diverse "modalità" (suoni singoli, modalità song, pattern, master per interfacciarla ad un pc o in midi ad una seconda tastiera con personalizzazione totale), migliaia di preset, schermo a colori, 8 faders, 8 knobs, FX di qualità, ingresso microfono, scheda flash in cui inserire i propri campioni/librerie aggiuntive, sequencer, uscite separate per sequenze/click,ottima meccanica...
Insomma, sfido a dire che "manchi qualcosa".

L'unico motivo per cui ho comprato altre tastiere nel tempo? Il peso.
Motif XF8 pesa 30 chili, è ingombrante.
Quando fu annunciata la MOX8 vidi la "luce", salvo poi scoprire che i fader erano scomparsi, i knobs rotativi erano diventati a "giro infinito", gli FX assegnabili ai suoni erano passati da 8 del motif XF a 3, le uscite aggiuntive erano scomparse, e lo schermo è diventato pari a quello di una calcolatrice.
Insomma un chiarissimo "compromesso", che annunciava poi l'andazzo degli sviluppatori : Darci sempre meno, ascoltandoci sempre meno.

Con la MOXF8 hanno corretto il tiro, ma mancano comunque i drawbars e i knobs con giro limitato, e soprattutto un paio di uscite audio aggiuntive.


Se oggi si aspetta ancora il namm in cerca di una nuova workstation è perchè gli sviluppatori hanno sfiorato anni fa una tastiera perfetta. Ce ne siamo accorti tutti e se ne sono poi accorti loro, sfiorando la vendita globale e totale. Col cavolo che pensano semplicemente ad alleggerire una MOTIF XF. Non compreremmo più nulla per i prossimi 20 anni.

Le workstation imho, e in sintesi dato che ho scritto troppo e avrò annoiato più di qualcuno, hanno ancora vita lunga e continueranno ad uscire modelli per altri decenni, ci faranno soffrire per un bel po.

PS: Stranamente Korg ha tentato il colpaccio con una kronos light. L'avesse fatto anni fa Yamaha, non avrebbe potuto poi mostrarci una montage...

Maledetto Mercato.
cecchino 29-01-17 10.32
Mah!, io sono un utente "handicappato" di workstation, mi piace suonare tutto con le manine, niente sequencer, basi backing tracks etc., dove non si arriva si riarrangia. Quello che amo ed uso intensivamente delle ws è la possibilità di organizzare i suoni con la massima flessibilità in termini di split, layer, suoni che entrano ed escono al tocco di un tasto, un pedale, un cursore.
Diciamo che nemmeno mi servirebbe una ws nel senso stretto del termine, ma una tastiera in grado di fare quanto sopra sì.
Sì può fare anche col PC? Certo, forse si può fare anche meglio, ma... Ci ho provato un annetto fa a vendere tutto e suonare con due master e mainstage, ma proprio non mi sono trovato a mio agio. Troppi pezzi da portare e montare, troppe complicazioni, non faceva per me. E sono tornato indietro. Ieri sera mi sono fatto la mia brava serata con la PC3-61 sopra e la Moxf8 sotto, due ore e mezza di classico rock e prog anni '60 e '70 e tanto, tanto divertimento emo
CoccigeSupremo 29-01-17 11.27
Il punto Cecchino è proprio questo:

Al momento le tastiere che ti consentono quella flessibilità e quell'organizzazione certosina di suoni/split/layer/midi che si fa adorare(al punto da arrivare a dover schiacciare semplicemente un tasto per passare anche da un layer all'altro o da un brano all'altro o addirittura per passare da un layer di "tastiere") te lo consentono solo le workstations.

Stage piano odierni come Casio PX5s e Nord Electro 5d/Stage strizzano l'occhio alle workstation, ma hanno grossi limiti in quel senso (split e layer limitati, stacco di suono tra i cambi patch), e,stando a quanto vedo, non hanno intenzione di cambiare.

Anch'io ho sempre pensato (e penso ancora) che suonare tutto con le "manine" sia il massimo, però in alcune situazioni è anche molto soddisfacente essere in grado di far ascoltare un intero lavoro fatto in studio via sequenza, magari sincronizzati tramite uscita secondaria+click ad un batterista e suonando ovviamente la parte che ci interessa (soprattutto in campo "inediti").

Questione PC: Ripensando all'utilizzo che se ne può fare (in sede live intendo) e ai rischi che esso comporta (scheda audio non riconosciuta, programmi in background che si attivano, vst host che si impallano ecc ecc), credo che, diversamente a come credevo in principio, il pc può soppiantare maggiormente gli stage piano piuttosto che le workstation.
Una volta che hai caricato un Kontakt con Vintage D, Scarbee e Vintage Organs hai uno stage piano che difficilmente si impallerà, e hai una qualità decisamente superiore agli stage.

Se invece vuoi trasformare il pc in una workstation,hai comunque il "problema" di dover preparare tutto, nei minimi dettagli, a casa, perchè in live, al contrario che su una workstation, a meno di un'impostazione dei parametri di TUTTI i suoni usati su un controller midi, non puoi modificare praticamente nulla.

Ecco perchè penso che le workstation, ironicamente, avranno più vita degli stage piano....
O al massimo, pian piano gli stage piano diverranno sempre più workstation (PX5s docet)

Tutto rigorosamente imho emo
Ulell 29-01-17 14.46
Francamente, sono anni che suono tastiere e sono anni che sento sempre il solito tormentone.."i pc sostituiranno le workstation, in quanto allo stesso prezzo puoi avere più cose e più fruibilità".
Io non reputo così veritiera la cosa, se restiamo nell'acquisto legale di un software.
Chi come me, si arrangia i pezzi da solo, e gli piace "comporre" (parolone), per poter avere un materiale completo di strumentistica (chitarra, piani, orchestre, synth,batterie) solo di VST spenderebbe quasi quanto una workstation.
Fare il conto è abbastanza facile. Fingiamo che abbiamo bisogno di scrivere un pezzo rock-sinfonico:
Come tastiera, mi compro un kronos e bene o male spendendo 4000 euro, ho già tutto incluso.
E sicuramente con l'interfaccia di kronos io tutta questa difficoltà compositiva non ce la trovo.