La musica come cura o medicina

fulezone 21-05-19 11.23
Avete mai sentito di un certo medico chiamato Patch Adams? Lui diceva che se associate a una cura medica le risate, la cura funziona meglio, anzi in alcuni casi sembra che la cura principale siano le risate e le medicine diventino addirittura secondarie, parliamo in casi come la depressione e roba simile. Avete mai pensato che la vostra musica abbia aiutato qualcuno che stava male? La musica come cura o associata a un farmaco come se fosse un integratore per aiutare il farmaco a funzionare meglio?
Non parlo di quelle cavolate tipo memoria dell'acqua o roba del genere, parlo del fatto che la musica possa far aumentare la produzione di endorfine nel cervello accelerando la cura.
giumargio 21-05-19 12.01
Ecco emo
Per circa quindici anni sono stato prima allievo e poi di supporto alle mie due insegnanti di Nada Yoga: si tratta di una disciplina dello yoga che utilizza il suono come pratica di riequilibrio energetico (sia attiva che passiva cioè contando/suonando o solo ascoltando). Tale pratica nasce dal Maestro indiano Sri Vemu Mukunda, tra l'latro docente (finché era in vita) di fisica nucleare in Inghilterra.
Ora taluni parlano anche di improvvise ed inspiegabili guarigioni, quello che posso dire io è che con semplicissimi esercizi, che focalizzano la vibrazione del suono utilizzandolo a mo' di massaggio per i vari centri di energia del corpo, dei benefici anche immediati si hanno.
I miei due centesimi emo
divicos 21-05-19 12.04
Esistono esperimenti di musicoterapia, in alcuni casi con eccellenti risultati. Oltre alla funzione socio-pedagogica, ormai acclarata ed utilizzata spessissimo specie in casi "particolari", come bambini con sindrome di down, autismo, asperger, dda e via discorrendo.
Non ci cureremo mai il cancro, immagino, ma in tutti quei campi in cui la predisposizione psicologica del paziente alla cura è parte integrante della cura stessa, è efficace.
markelly2 21-05-19 13.01
Non ho esperienze dirette né indirette di musicoterapia applicata nelle scienze, ma so che io ascolto musica e sto bene, ma veramente bene.
Non nel senso che, dopo una giornata o una settimana di lavoro, poi mi sfogo delle tensioni, ma proprio sento un benessere spirituale, che mi riconcilia col mondo, diciamo. E è un'idea che prosegue anche quando la musica non la sto ascoltando: la mia testa continua a pensare alla musica, ai suoni, alle soluzioni sonore, è un piacevole turbinio di pensieri musicali, ovviamente nelle pause temporali ammesse dalle relazioni sociali.
Non so se questo si può considerare una medicina, ma chissà, magari se non sono mai caduto in depressione è anche merito di questo.
paolo_b3 21-05-19 13.16
@ markelly2
Non ho esperienze dirette né indirette di musicoterapia applicata nelle scienze, ma so che io ascolto musica e sto bene, ma veramente bene.
Non nel senso che, dopo una giornata o una settimana di lavoro, poi mi sfogo delle tensioni, ma proprio sento un benessere spirituale, che mi riconcilia col mondo, diciamo. E è un'idea che prosegue anche quando la musica non la sto ascoltando: la mia testa continua a pensare alla musica, ai suoni, alle soluzioni sonore, è un piacevole turbinio di pensieri musicali, ovviamente nelle pause temporali ammesse dalle relazioni sociali.
Non so se questo si può considerare una medicina, ma chissà, magari se non sono mai caduto in depressione è anche merito di questo.
Sicuramente come cura non ce la vedo, ma come prevenzione si!
fulezone 21-05-19 14.40
@ paolo_b3
Sicuramente come cura non ce la vedo, ma come prevenzione si!
perchè come cura non la vedi?
è scientificamente provato che il rilascio di endorfine nel cervello stimola anche
il sistema immunitario a lavorare meglio,
forse non guarirai prima da una gamba rotta ma da un'influenza potresti,

sei a casa tua con un forte mal di testa e per strada martellano perchè stanno rifacendo la strada,
sei a casa tua con un forte mal di testa e ascolti la musica che ti piace e ti rilassa

se solo il brufen ha effetto e l'ambiente circostante invece no, stare in entrambe le situazioni non ne modifica il risultato
ne il tempo necessario a far passare il mal di testa!

In ogni caso questo post mira a conoscere il vostro parere.
giumargio 21-05-19 14.55
markelly2 ha scritto:
Non ho esperienze dirette né indirette di musicoterapia applicata nelle scienze, ma so che io ascolto musica e sto bene, ma veramente bene.

Beh, questo è il lato emozionale emo; esistono studi che ritengono individuabili determinate frequenze che possono interagire fisicamente, tant'è che ognuno di noi ha una propria accordatura (rilevabile in una mezz'ora e con un minimo di pratica con un normale accordatore) emo
giumargio 21-05-19 15.01
fulezone ha scritto:
è scientificamente provato che il rilascio di endorfine nel cervello stimola anche
il sistema immunitario a lavorare meglio,

Perdona fulezone, solo per non creare confusione in quanto ho provato a spiegare della mia esperienza: la produzione di endorfine mi pare sia un processo chimico, io parlo di un vero e proprio impatto fisico, se vuoi finanche meccanico.
Determinate frequenze, se ben accordate, fungono - anche involontariamente - da vero e proprio massaggio rigenerante. Se le frequenze sono quelle giuste, in teoria, non c'è limite al loro interagire. emo
fulezone 21-05-19 15.08
@ giumargio
fulezone ha scritto:
è scientificamente provato che il rilascio di endorfine nel cervello stimola anche
il sistema immunitario a lavorare meglio,

Perdona fulezone, solo per non creare confusione in quanto ho provato a spiegare della mia esperienza: la produzione di endorfine mi pare sia un processo chimico, io parlo di un vero e proprio impatto fisico, se vuoi finanche meccanico.
Determinate frequenze, se ben accordate, fungono - anche involontariamente - da vero e proprio massaggio rigenerante. Se le frequenze sono quelle giuste, in teoria, non c'è limite al loro interagire. emo
queste sono cose che non conosco, cmq molto interessanti!
divicos 21-05-19 15.22
giumargio ha scritto:
Determinate frequenze, se ben accordate, fungono - anche involontariamente - da vero e proprio massaggio rigenerante. Se le frequenze sono quelle giuste, in teoria, non c'è limite al loro interagire.

D'accordissimo, è anche il principio base della Tecar, e delle terapie post-trauma di ultima generazione. Onde (in quel caso elettromagnetiche) ad una determinata frequenza (di solito differente per ognuno di noi) favoriscono la rigenerazione dei tessuti.
paolo_b3 21-05-19 15.25
Se liberare le endorfine avesse effetti misurabili gli attori porno avrebbero una salute di ferro. emo
anonimo 21-05-19 15.30
fulezone ha scritto:
se associate a una cura medica le risate, la cura funziona meglio, anzi in alcuni casi sembra che la cura principale siano le risate e le medicine diventino addirittura secondarie, parliamo in casi come la depressione e roba simile. Avete mai pensato che la vostra musica abbia aiutato qualcuno che stava male? La musica come cura o associata a un farmaco come se fosse un integratore per aiutare il farmaco a funzionare meglio?

E' un argomento molto delicato e anche "pericoloso": si rischia di far passare il messaggio che si possa guarire senza cure mediche e senza farmaci, si rischia di incitare la gente a fare a meno di farmaci importanti, magari salva-vita. emo

Ho una Laurea in ambito Sanitario e lavoro in Ospedale da quasi 25 anni, quindi, qualche parola in merito, penso di poterla dire.

Sicuramente l'atteggiamento psicologico positivo (a parità di Patologia guaribile e di Farmaci assunti) aiuta a guarire prima e meglio. Chi si "immagina", chi si "vede" già guarito, chi "visualizza" la propria guarigione, chi spera e pensa di guarire in fretta, guarirà senz'altro prima e meglio di chi, invece, si lascia andare alla depressione ed alla disperazione. Ne ho fatta esperienza personale quando, 14 anni fa, sono passato dal ruolo di Operatore Sanitario a quello di Paziente, ritrovandomi improvvisamente ricoverato in Ospedale per un grave evento cardiovascolare. Ho avuto tutte le cure del caso (Eparina, anti coagulanti, ecc.), ma i miei "Colleghi" Sanitari avevano previsto, per me, una guarigione molto lenta e dei tempi di recupero molto lunghi, invece, sono riuscito a riprendermi relativamente in fretta, forse appunto per il fatto che non mi sono mai demoralizzato ed ho sperato di guarire il più in fretta possibile (anche aiutato dai moltissimi amici che venivano a trovarmi in Ospedale tutti i giorni e mi tenevano "allegro").

Quindi, sì: l'ottimismo ed il buon umore, possono senz'altro aiutare, sono una buona Medicina Complementare, ma non rinunciamo alla Medicina Ufficiale.

Per quanto riguarda la Musica, esistono degli studi riguardanti la Musico-Terapia. E' senz'altro una buona forma di Medicina Complementare. Personalmente, quando sono un po' triste, ascolto della buona Musica Brasiliana: mi mette subito di buon umore perché mi fa pensare al sole, al mare, alle spiagge di Ipanema e Copacabana (dove sono stato anni fa...). emo
marcoballa 21-05-19 15.37
fulezone ha scritto:
Avete mai pensato che la vostra musica abbia aiutato qualcuno che stava male?

sì.
Mèstessomedesimo.

Quando con malattia in fase attiva (Morbo di Crohn) il mio fisico è in balia di farmaci e antidolorifici e quando anche la codeina non fa più effetto... SE ho la forza di sedermi davanti al pianoforte, 10 minuti di musichetta sono una buona "automedicazione".
Ovviamente la malattia non guarisce, nè coi farmaci nè tantomeno con la musica, ma quest'ultima è stata negli ultimi 30 anni una fonte di relativo benessere insperato a cui non ho mai potuto rinunciare.
emo
anonimo 21-05-19 15.40
marcoballa ha scritto:
Ovviamente la malattia non guarisce, nè coi farmaci nè tantomeno con la musica, ma quest'ultima è stata negli ultimi 30 anni una fonte di relativo benessere insperato a cui non ho mai potuto rinunciare.

emo emo emo emo emo
igiardinidimarzo 21-05-19 15.51
se pensiamo che Dio ha creato l'Universo con il 'suono', è chiaro che la Musica possiede, in sè, un potenziale enorme...
chatullo 21-05-19 16.06
Sto frequentando un master della Sapienza a Roma in Artiterapie che prevede l'utilizzo appunto delle 4 arti, la danza-movimento-terapia, l’arte plastico-figurativa, la teatro-terapia e la musicoterapia, in contesti educativi e riabilitativi. Oltre che sulla teoria il master si basa su lezioni di tipo esperenziale siamo noi corsisti, cioè, ad impersonare il paziente che deve essere riabilitato acquisendo in questo modo direttamente tutte le varie tecniche di intervento....Beh, vi assicuro che si vivono momenti veramente intensi che vanno a smuovere situazioni psicologiche anche difficili.
Non vanno assolutamente intesi come interventi alternativi alla medicina farmacologica ufficiale ma piuttosto come un valido strumento psicoterapeutico...Si può intervenire ad esempio su tutte le disabilità sia fisiche che psichiche, sugli anziani, su tutte le categorie disagiate come nelle case famiglia, nei carceri. Senza dimenticare l'ampio bacino di utenza delle persone normali, che magari non volendo intraprendere un percorso accademico nello studio di uno strumento piuttosto che nella danza, possono comunque trarre grandi giovamenti dalla loro pratica.
fulezone 21-05-19 16.19
@ anonimo
fulezone ha scritto:
se associate a una cura medica le risate, la cura funziona meglio, anzi in alcuni casi sembra che la cura principale siano le risate e le medicine diventino addirittura secondarie, parliamo in casi come la depressione e roba simile. Avete mai pensato che la vostra musica abbia aiutato qualcuno che stava male? La musica come cura o associata a un farmaco come se fosse un integratore per aiutare il farmaco a funzionare meglio?

E' un argomento molto delicato e anche "pericoloso": si rischia di far passare il messaggio che si possa guarire senza cure mediche e senza farmaci, si rischia di incitare la gente a fare a meno di farmaci importanti, magari salva-vita. emo

Ho una Laurea in ambito Sanitario e lavoro in Ospedale da quasi 25 anni, quindi, qualche parola in merito, penso di poterla dire.

Sicuramente l'atteggiamento psicologico positivo (a parità di Patologia guaribile e di Farmaci assunti) aiuta a guarire prima e meglio. Chi si "immagina", chi si "vede" già guarito, chi "visualizza" la propria guarigione, chi spera e pensa di guarire in fretta, guarirà senz'altro prima e meglio di chi, invece, si lascia andare alla depressione ed alla disperazione. Ne ho fatta esperienza personale quando, 14 anni fa, sono passato dal ruolo di Operatore Sanitario a quello di Paziente, ritrovandomi improvvisamente ricoverato in Ospedale per un grave evento cardiovascolare. Ho avuto tutte le cure del caso (Eparina, anti coagulanti, ecc.), ma i miei "Colleghi" Sanitari avevano previsto, per me, una guarigione molto lenta e dei tempi di recupero molto lunghi, invece, sono riuscito a riprendermi relativamente in fretta, forse appunto per il fatto che non mi sono mai demoralizzato ed ho sperato di guarire il più in fretta possibile (anche aiutato dai moltissimi amici che venivano a trovarmi in Ospedale tutti i giorni e mi tenevano "allegro").

Quindi, sì: l'ottimismo ed il buon umore, possono senz'altro aiutare, sono una buona Medicina Complementare, ma non rinunciamo alla Medicina Ufficiale.

Per quanto riguarda la Musica, esistono degli studi riguardanti la Musico-Terapia. E' senz'altro una buona forma di Medicina Complementare. Personalmente, quando sono un po' triste, ascolto della buona Musica Brasiliana: mi mette subito di buon umore perché mi fa pensare al sole, al mare, alle spiagge di Ipanema e Copacabana (dove sono stato anni fa...). emo
se rileggi il mio post ho sempre specificato che affiancata a una corretta cura ne potrebbe aumentare l'efficacia e non ho mai detto sostituire, anche quando dico che le medicine in alcuni casi diventano secondarie non ho mai detto che si può sospendere il loro uso, parliamo di un uso logico della medicina e della musica che niente a che fare con memoria dell'acqua o cure miracolose o complotti o terrapiatta e roba del genere, parliamo di migliorare l'umore di una persona in modo tale che il suo sistema immunitario reagisca in modo più pronto ed energico, niente di trascendentale o cure e rimedi di santoni!

La domanda è anche la musica come le risate di Patch Adams possono migliorare l'effetto delle medicine? Si o No?
Nessuno parla di sostituire le medicine.
dielle63 21-05-19 18.39
Anche se sono laureato in medicina non so molto della musico-terapia. Non credo vi sia efficacia riconosciuta in ambito clinico.

Posso immaginare che rientri in quella categoria che racchiude pratiche tipo la cromoterapia o lo psicodramma, ma non ho competenza per poterne giudicare l'efficacia. Ho notizia di buoni risultati nella riabilitazione di piccoli pazienti autistici.

Secondo me è posto male il titolo del topic: se parliamo di musica come "medicina" (un po' meno come "cura") ritengo non accettabile la definizione.

Effetti positivi sulla salute sono innegabili, sopratutto perchè è un'attività (sia per chi suona che per chi partecipa ad un evento) che ha forte influenza sulla riduzione dello stress, ma allo stesso modo delle risate, della pratica sportiva e di una buona vita di relazione.

Ridurla ad un fatto fisico, ovvero al beneficio degli effetti meccanici delle vibrazioni musicali, mi sembra molto riduttivo e forzato. Se alcune frequenze sono in grado di portare effetti benefici ci sarà sicuramente un metodo adatto per farne uso senza che questo risulti necessariamente ottenuto con lunghezze d'onda "musicali".

Quello che è innegabile è che la musica a noi fa bene, e chi suona ne sviluppa una benefica dipendenza positiva.
paolo_b3 21-05-19 18.43
@ dielle63
Anche se sono laureato in medicina non so molto della musico-terapia. Non credo vi sia efficacia riconosciuta in ambito clinico.

Posso immaginare che rientri in quella categoria che racchiude pratiche tipo la cromoterapia o lo psicodramma, ma non ho competenza per poterne giudicare l'efficacia. Ho notizia di buoni risultati nella riabilitazione di piccoli pazienti autistici.

Secondo me è posto male il titolo del topic: se parliamo di musica come "medicina" (un po' meno come "cura") ritengo non accettabile la definizione.

Effetti positivi sulla salute sono innegabili, sopratutto perchè è un'attività (sia per chi suona che per chi partecipa ad un evento) che ha forte influenza sulla riduzione dello stress, ma allo stesso modo delle risate, della pratica sportiva e di una buona vita di relazione.

Ridurla ad un fatto fisico, ovvero al beneficio degli effetti meccanici delle vibrazioni musicali, mi sembra molto riduttivo e forzato. Se alcune frequenze sono in grado di portare effetti benefici ci sarà sicuramente un metodo adatto per farne uso senza che questo risulti necessariamente ottenuto con lunghezze d'onda "musicali".

Quello che è innegabile è che la musica a noi fa bene, e chi suona ne sviluppa una benefica dipendenza positiva.
Sostanzialmente quello che ho definito prevenzione e non cura. emo
dielle63 21-05-19 18.59
@ paolo_b3
Sostanzialmente quello che ho definito prevenzione e non cura. emo
Prevenzione....ci sta.

Non voglio aver dato l'impressione di negare però un valore alla medicina olistica in genere. Però anche la notevolissima azione di Pacth Adams, in realtà, va riportata a quello che davvero è, non alla meravigliosa narrazione del film. La clownterapia svolge un'azione meritoria e importantissima......però dimentichiamoci di ricondurre all'uso di queste pratiche la possibilità di far a meno dei farmaci, se non in senso lato: riduco lo stress e l'pertensione arteriosa migliora; che si azzeri...temo di no.