Blues e didattica

Salvatore05 22-05-19 19.10
Buonasera a tutti voi,
Da qualche mese sono alla ricerca di materiale riguardante il Blues; un genere che mi piace molto e ancor di più mi piacerebbe imparare a suonare con la tastiera.
Prima di fare qualche spesa inutile fra l'oceano di offerte sul web vi chiedo consigli sul tipo di didattica da acquistare ed in particolare:
1) Metodi per comprendere e suonare il Blues partendo proprio dalle nozioni basilari (possibilmente in lingua italiana);
2) libri contenenti spartiti (facilitati) di questo genere.
3)Qualche ottimo libro sulla storia del Blues.
Vi ringrazio molto.
Salvatore
FranzBraile 22-05-19 23.23
@ Salvatore05
Buonasera a tutti voi,
Da qualche mese sono alla ricerca di materiale riguardante il Blues; un genere che mi piace molto e ancor di più mi piacerebbe imparare a suonare con la tastiera.
Prima di fare qualche spesa inutile fra l'oceano di offerte sul web vi chiedo consigli sul tipo di didattica da acquistare ed in particolare:
1) Metodi per comprendere e suonare il Blues partendo proprio dalle nozioni basilari (possibilmente in lingua italiana);
2) libri contenenti spartiti (facilitati) di questo genere.
3)Qualche ottimo libro sulla storia del Blues.
Vi ringrazio molto.
Salvatore
Un buon maestro in zona che ti porti al Blues attraverso il Jazz?
Salvatore05 23-05-19 06.35
@ FranzBraile
Un buon maestro in zona che ti porti al Blues attraverso il Jazz?
Grazie Franz. Ho tentato ma in zona non ci sono persone competenti in materia.
maxpiano69 23-05-19 09.04
Oggi come oggi puoi trovare degli ottimi tutorial in rete, in particolare su Youtube.

Guarda ad esempio quelli del Tino Carugati, a partire da questo Tino Carugati Lez 29 - Improvvisazione Blues. e se l'inglese non é un problema guarda anche quelli americani (in fondo il blues é "cosa loro") emo
FranzBraile 23-05-19 09.21
Bisognerebbe vedere da che base parti... qual'è il tuo background?
Salvatore05 23-05-19 20.15
@ maxpiano69
Oggi come oggi puoi trovare degli ottimi tutorial in rete, in particolare su Youtube.

Guarda ad esempio quelli del Tino Carugati, a partire da questo Tino Carugati Lez 29 - Improvvisazione Blues. e se l'inglese non é un problema guarda anche quelli americani (in fondo il blues é "cosa loro") emo
Grazie del suggerimento Maxpiano69. Le prime ricerche fatte su questo Forum mi hanno consentito di scoprire lo scorso anno il Tino Carugati; infatti nel mese di agosto del 2018 ho espresso un mio pensiero nella pagina dedicata al Tino menzionando tra l'altro proprio la lezione che mi hai consigliato e cioè la n. 29. Da allora non lo mollo più.
Adesso mi piacerebbe trovare dell'ottimo materiale cartaceo.
Salvatore05 23-05-19 20.19
@ maxpiano69
Oggi come oggi puoi trovare degli ottimi tutorial in rete, in particolare su Youtube.

Guarda ad esempio quelli del Tino Carugati, a partire da questo Tino Carugati Lez 29 - Improvvisazione Blues. e se l'inglese non é un problema guarda anche quelli americani (in fondo il blues é "cosa loro") emo
Grazie Maxpiano69 del tuo suggerimento. Proprio su questo Forum lo scorso anno ho scoperto il Tino Carugati e le sue lezioni.
Ora mi piacerebbe trovare dell'ottimo materiale cartaceo.
Salvatore05 23-05-19 20.23
@ maxpiano69
Oggi come oggi puoi trovare degli ottimi tutorial in rete, in particolare su Youtube.

Guarda ad esempio quelli del Tino Carugati, a partire da questo Tino Carugati Lez 29 - Improvvisazione Blues. e se l'inglese non é un problema guarda anche quelli americani (in fondo il blues é "cosa loro") emo
Grazie dei consigli Maxpiano69. Il Tino Carugati l'ho scoperto proprio su questo Forum lo scorso anno; ormai non lo mollo più.
Adesso mi piacerebbe trovare dell'ottimo materiale cartaceo.
Raptus 23-05-19 20.36
@ Salvatore05
Grazie Maxpiano69 del tuo suggerimento. Proprio su questo Forum lo scorso anno ho scoperto il Tino Carugati e le sue lezioni.
Ora mi piacerebbe trovare dell'ottimo materiale cartaceo.
Materiale cartaceo in italiano sul Blues: "Improvvisare il blues al piano." (di Tim Richards), io ho la versione inglese e spiega molto bene... tuttavia quello che ti consiglio, perchè ci ho sbattuto pure io la testa, è di farti un corso di Jazz.
Una volta che hai una solida base Jazz (scale, armonia, improvvisazione) hai tutte le conoscenze per poter suonare blues.
Poi per suonare veramente bene quel genere occorre avere una manualità enorme, un sacco di esperienza (cioè conoscere i "licks") e un buon orecchio... motivo per cui di solito chi suona bene blues in realtà di teoria sa molto poco (sarà per questo che ci sono così pochi libri?) ... io sono partito col voler imparare il blues per finire poi col preferire la musica Jazz emo
Salvatore05 23-05-19 21.11
@ Raptus
Materiale cartaceo in italiano sul Blues: "Improvvisare il blues al piano." (di Tim Richards), io ho la versione inglese e spiega molto bene... tuttavia quello che ti consiglio, perchè ci ho sbattuto pure io la testa, è di farti un corso di Jazz.
Una volta che hai una solida base Jazz (scale, armonia, improvvisazione) hai tutte le conoscenze per poter suonare blues.
Poi per suonare veramente bene quel genere occorre avere una manualità enorme, un sacco di esperienza (cioè conoscere i "licks") e un buon orecchio... motivo per cui di solito chi suona bene blues in realtà di teoria sa molto poco (sarà per questo che ci sono così pochi libri?) ... io sono partito col voler imparare il blues per finire poi col preferire la musica Jazz emo
Grazie Raptus dei consigli che mi hai dato.
Ringrazio tutti dei pensieri espressi.
Sono troppo attaccato al materiale cartaceo rispetto ai videocorsi che pure seguo ma con meno interesse: ciò perché nel poco tempo a disposizione mi piace suonare seguendo magari un buon libro di didattica.
A questo punto ne approfitto per chiedervi consigli su qualche buon manuale di jazz.
zaphod 23-05-19 21.26
@ Salvatore05
Buonasera a tutti voi,
Da qualche mese sono alla ricerca di materiale riguardante il Blues; un genere che mi piace molto e ancor di più mi piacerebbe imparare a suonare con la tastiera.
Prima di fare qualche spesa inutile fra l'oceano di offerte sul web vi chiedo consigli sul tipo di didattica da acquistare ed in particolare:
1) Metodi per comprendere e suonare il Blues partendo proprio dalle nozioni basilari (possibilmente in lingua italiana);
2) libri contenenti spartiti (facilitati) di questo genere.
3)Qualche ottimo libro sulla storia del Blues.
Vi ringrazio molto.
Salvatore
Leggo adesso il topic.
Non voglio scoraggiarti, anzi spero che il mio pensiero ti sia di stimolo; eviterei qualunque manuale. Il blues non è un genere codificabile, al di là delle 12 misure standard (esistono blues in molte altre forme, però).
Il mio consiglio è uno solo: l’ascolto. Coniugato al play along, cioè metti un disco e suonaci sopra.
Una postilla: esistono tanti sottogeneri del blues, non so se sei legato al blues tradizionale, il roots, Delta o Mississippi, più acustico, più elettrico, o più evoluto come il Chicago Blues. Le evoluzioni più moderne (Robben Ford) hanno altre caratteristiche, forse perché lui è bianco, forse perché è un genere che non è mai morto ma cambia la pelle come i serpenti.
Comunque: ascolta! Riproduci i lick di piano, gli accompagnamenti, le progressioni, la scala blues è una codifica successiva al fenomeno musicale, quindi va presa con le pinze perché può essere un limite, piuttosto che una facilitazione.
Arrivarci dal jazz è contro natura, secondo me. Sono due linguaggi con la stessa radice, ma il jazz viene dopo il blues, storicamente. Mette male suonare un brano di Elmore James dopo che hai suonato un blues di Charlie Parker. Si può fare, ma restano comunque due linguaggi distinti e secondo me una formazione jazzistica non aiuta, nel senso che per suonare blues è tempo perso dedicarsi prima al jazz. My two cents.
Raptus 23-05-19 22.21
@ zaphod
Leggo adesso il topic.
Non voglio scoraggiarti, anzi spero che il mio pensiero ti sia di stimolo; eviterei qualunque manuale. Il blues non è un genere codificabile, al di là delle 12 misure standard (esistono blues in molte altre forme, però).
Il mio consiglio è uno solo: l’ascolto. Coniugato al play along, cioè metti un disco e suonaci sopra.
Una postilla: esistono tanti sottogeneri del blues, non so se sei legato al blues tradizionale, il roots, Delta o Mississippi, più acustico, più elettrico, o più evoluto come il Chicago Blues. Le evoluzioni più moderne (Robben Ford) hanno altre caratteristiche, forse perché lui è bianco, forse perché è un genere che non è mai morto ma cambia la pelle come i serpenti.
Comunque: ascolta! Riproduci i lick di piano, gli accompagnamenti, le progressioni, la scala blues è una codifica successiva al fenomeno musicale, quindi va presa con le pinze perché può essere un limite, piuttosto che una facilitazione.
Arrivarci dal jazz è contro natura, secondo me. Sono due linguaggi con la stessa radice, ma il jazz viene dopo il blues, storicamente. Mette male suonare un brano di Elmore James dopo che hai suonato un blues di Charlie Parker. Si può fare, ma restano comunque due linguaggi distinti e secondo me una formazione jazzistica non aiuta, nel senso che per suonare blues è tempo perso dedicarsi prima al jazz. My two cents.
Non sono d'accordo..Proprio partendo da quello che hai detto io ho capito che mi serviva sapere altro, cioè conoscenze teoriche e tecniche... da qui l'arrivo al Jazz (che mi ha appassionato di più) partendo proprio dal voler improvvisare sul blues.
Poi è vero, cosa si intende per blues? Io lo associavo al blues-rock ad esempio, l'ho pure confuso col boogie woogie, in realtà è un mondo.
A forza di tentare di suonare con l'andare del tempo le cose che mi stancavano erano:
1) Come fai ad improvvisare senza paura su tutte le tonalità senza... teoria?
2) Come fai ad inventarti intro e outro (per il nostro amico: inizi e i finali) senza sapere cromatismi o cadenze armoniche?
3) Senza qualcuno che te li insegni come li impari i licks solo... ascoltando?

Insomma trovo che nel blues sia davvero difficile formarsi da autodidatti e arrivare a risultati soddisfacenti... poi che sia diverso dal jazz è ovvio ma che avere le conoscenze teoriche del jazz non sia d'aiuto lo trovo strano!

vin_roma 24-05-19 05.55
...mmh, sono sempre dell'idea che se il jazz
il rock o il blues, li devi studiare ...allora hai perso. emo
Se per capire ed eseguire questa musica pensi che basti studiare, come per una sonata di Mozart ...no, non ci siamo.
Questa è musica che puoi fare se, anche solo al primo approccio, scopri di avere istintivamente del feeling per lei.
Studiarne la struttura può essere solo un mezzo per arrivare prima ma, se sai l'armonia, la differenzz è tra "mi metto e suono comunque" e "scusa, com'è il giro?", robs di 10 minuti in più insomma...
Il resto è ascoltare, distillare, imitare, non tanto le note fini a se stesse, ma l'energia che le provoca,
Se non ci si innamora di un solo ascoltato, se non si ha voglia di imitarlo, se non si ha un istintivo bisogno di esprimere quell'energia ...a poco serve un manuale.

Se vuoi suonare questa musica ti bastano poche conoscenze di armonia, una tecnica utile allo scopo e tanto bisogno di esserci, il resto viene e deve venire, da se, altrimenti non funziona.
anonimo 24-05-19 07.52
@ Salvatore05
Grazie Raptus dei consigli che mi hai dato.
Ringrazio tutti dei pensieri espressi.
Sono troppo attaccato al materiale cartaceo rispetto ai videocorsi che pure seguo ma con meno interesse: ciò perché nel poco tempo a disposizione mi piace suonare seguendo magari un buon libro di didattica.
A questo punto ne approfitto per chiedervi consigli su qualche buon manuale di jazz.
The jazz piano book e the jazz theory book di mark levine

Poi bisogna che interiorizzi il concetto di tensione e risoluzione correlato ai tempi forti ed ai tempi deboli, nonchè la tripartizione della frase...ma qui materiale cartaceo non ce n'è (ancora) in quanto sono concetti sviluppati da me medesimo

Su tubo, prova a dare un occhiata al concetto di pentatonic pairs di Willie Thomas
anonimo 24-05-19 07.59
Alcuni concetti di base sul blues

1) struttura tripartita: sulle prime 4 misure si afferma una frase, sulle seconde 4 la si conferma, sulle ultime 4 si conclude con una frase diversa

2) gravitazione sulla tonica: le frasi tendono a concludersi scendendo alla tonica

3) le due pentatoniche: usare sia la pentatonica maggiore che quella minore

4) dominanti di passaggio: accompagnando, si può usare la dominante dell'accordo che suona in quel momento per "preparare l'accordo stesso"

Esempio

C |F | C| C|

diventa

C C7 (o Gb7)|F G7 (o Db7)| C

considerando che l'accordo di dominante deve veramente "cadere" rapidamente sull'accordo base

5) Fare le frasi: non suonare la pentatonica su e giù come se non ci fosse un domani, ma creare incisi melodici chiari, brevi ed intensi

6) punto di arresto: la frase non si ferma sul 4 tempo della battuta, ma sul 1 tempo della battuta successiva

7) intenzione: bandire virtuosismo ed aleatorietà, suonare semplice, intenso, preciso, avendo qualcosa da dire
maxpiano69 24-05-19 08.28
@ vin_roma
...mmh, sono sempre dell'idea che se il jazz
il rock o il blues, li devi studiare ...allora hai perso. emo
Se per capire ed eseguire questa musica pensi che basti studiare, come per una sonata di Mozart ...no, non ci siamo.
Questa è musica che puoi fare se, anche solo al primo approccio, scopri di avere istintivamente del feeling per lei.
Studiarne la struttura può essere solo un mezzo per arrivare prima ma, se sai l'armonia, la differenzz è tra "mi metto e suono comunque" e "scusa, com'è il giro?", robs di 10 minuti in più insomma...
Il resto è ascoltare, distillare, imitare, non tanto le note fini a se stesse, ma l'energia che le provoca,
Se non ci si innamora di un solo ascoltato, se non si ha voglia di imitarlo, se non si ha un istintivo bisogno di esprimere quell'energia ...a poco serve un manuale.

Se vuoi suonare questa musica ti bastano poche conoscenze di armonia, una tecnica utile allo scopo e tanto bisogno di esserci, il resto viene e deve venire, da se, altrimenti non funziona.
Non volevo dirlo, perché ognuno é libero di tentare la sua strada e fare i propri "errori", ma la penso come te... per quello ho suggerito un video, che almeno non é fredda teoria ma un insegnamento mediante esempi. Ma se quella musica ti piace, la ascolti e non ultimo la "senti", il modo di suonarla lo trovi da te (il "tuo" modo).

In ogni caso un libro senza un insegnante a supporto non basta, a meno che tu non abbia giá delle solide basi credo che piú o meno ci siamo passati tutti da questo tipo di tentativi.

PS: proprio ieri per caso ho visto questo video, che secondo me "illustra" il concetto, anche se non si tratta di blues
anonimo 24-05-19 08.40
Un piccolo appunto.

Una volta Ron Carter venne a Genova per suonare con Dado Moroni (mi ricordo che ci suonai un blues, appunto, insieme) e a cena ci disse queste parole: "non è vero che il jazz si impara ascoltando e basta. quando ero ragazzo, certamente ascoltavamo, ma poi ci facevamo spiegare le cose da chi ne sapeva più di noi"
zaphod 24-05-19 10.25
Cyrano ha scritto:
"non è vero che il jazz si impara ascoltando e basta. quando ero ragazzo, certamente ascoltavamo, ma poi ci facevamo spiegare le cose da chi ne sapeva più di noi"

bravo, mi hai fatto venire in mente una cosa: jazz ma soprattutto blues, sono forme d'arte che, almeno all'inizio della loro storia, venivano tramandate oralmente, o per emulazione diretta, per contaminazione. Nessuno si è seduto a tavolino a scrivere delle regole, dei canoni. Chi cantava blues accompagnandosi con uno strumento, non era certo un musicista provetto; la ritmica era solo un supporto alle parole del blues, in genere parole di dolore e tristezza. I virtuosi delle 12 misure arrivarono più tardi, in un certo modo snaturando quella musica. Musica essenzialmente nera, di derivazione africana, che si dotò in seguito di strumenti occidentali. Ma restarono quelle blue notes, terze e quinte nè maggioni nè minori, peraltro irriproducibili su pianoforte,
Per i bluesmen, la ritmica era solo di contorno a quello che avevano da dire: se ascolti con orecchio clinico John Lee Hoker, a volte non sai nemmeno se va sul IV grado. Ma poi scopri che non te ne frega niente, il messaggio non cambia se vai sul IV o meno. A me piace il jazz, lo suono e lo ascolto volentieri. Ma se devo dire cosa è mio, beh quello è il blues. Che è strano venga detto da un quarantenne ligure dalla pelle bianca, ma così è.
anonimo 24-05-19 10.43
@ zaphod
Cyrano ha scritto:
"non è vero che il jazz si impara ascoltando e basta. quando ero ragazzo, certamente ascoltavamo, ma poi ci facevamo spiegare le cose da chi ne sapeva più di noi"

bravo, mi hai fatto venire in mente una cosa: jazz ma soprattutto blues, sono forme d'arte che, almeno all'inizio della loro storia, venivano tramandate oralmente, o per emulazione diretta, per contaminazione. Nessuno si è seduto a tavolino a scrivere delle regole, dei canoni. Chi cantava blues accompagnandosi con uno strumento, non era certo un musicista provetto; la ritmica era solo un supporto alle parole del blues, in genere parole di dolore e tristezza. I virtuosi delle 12 misure arrivarono più tardi, in un certo modo snaturando quella musica. Musica essenzialmente nera, di derivazione africana, che si dotò in seguito di strumenti occidentali. Ma restarono quelle blue notes, terze e quinte nè maggioni nè minori, peraltro irriproducibili su pianoforte,
Per i bluesmen, la ritmica era solo di contorno a quello che avevano da dire: se ascolti con orecchio clinico John Lee Hoker, a volte non sai nemmeno se va sul IV grado. Ma poi scopri che non te ne frega niente, il messaggio non cambia se vai sul IV o meno. A me piace il jazz, lo suono e lo ascolto volentieri. Ma se devo dire cosa è mio, beh quello è il blues. Che è strano venga detto da un quarantenne ligure dalla pelle bianca, ma così è.
Il blues più che un genere musicale è uno stato d'animo, quando non addirittura un'antropologia di fondo
giumargio 24-05-19 12.12
"Il Blues è un dono del cielo, qualcosa che ti scorre nelle vene, che ti nutre e ti riempie l'anima."
(Billard Blues - Maxence Fermine)
emo