Ho avuto il Coronavirus...

wildcat80 04-11-20 00.29
...e non lo sapevo.
Ho fatto il primo tampone e sierologico ad aprile, negativi.
Due settimane fa ho avuto un contatto ad alto rischio, ed è partito il protocollo: in sintesi 2 tamponi molecolari e 3 antigenici in una settimana.
Sono stato poi a fare gli esami di medicina preventiva di routine in cui è stata inserita la sierologia.
Stasera mi sono arrivati i referti: IgG in range di franca positività, titolo alto (test quantitativo e quindi affidabile).
Ora la questione è molto semplice: sono mesi che non ho un raffreddore, un mal di gola, un mal di testa... Febbre avuta l'ultima volta a dicembre.
Sono mesi che frequentiamo le stesse persone in maniera esclusiva, fra l'altro tutta gente che nei mesi ha fatto tamponi o sierologici, mai nessuna positività.
Domani farò fare il test alla mia compagna: l'unico momento in cui potremmo aver avuto un'esposizione è stato in ferie, siamo stati nel sud della Corsica, che dopo è venuto fuori che era una bomba biologica, soprattutto la zona di Portu Vechju, abbiamo preso 3 traghetti sempre con mascherine e attenzioni, poi nel Nord della Sardegna, ma in zone in cui non ci sono stati casi.
Sono rimasto sorpreso, e un pochino sono sereno perché ho un titolo anticorpale alto, e almeno ora dovrei essere immune...
La cosa è inquietante: sempre massima attenzione, le poche volte che abbiamo cenato fuori, sempre con i soliti e solo all'aperto... Sono stato fortunato, sono sano, sono più forte, ho avuto un'esposizione a una bassa carica virale, non lo so... Dico solo che evidentemente è facile essere contagiati, e che questo deve fare riflettere sul rischio di portare in giro la malattia: precauzioni sempre, non tutti hanno la fortuna di passare la malattia indenni.
soicaM 04-11-20 14.15
@ wildcat80
...e non lo sapevo.
Ho fatto il primo tampone e sierologico ad aprile, negativi.
Due settimane fa ho avuto un contatto ad alto rischio, ed è partito il protocollo: in sintesi 2 tamponi molecolari e 3 antigenici in una settimana.
Sono stato poi a fare gli esami di medicina preventiva di routine in cui è stata inserita la sierologia.
Stasera mi sono arrivati i referti: IgG in range di franca positività, titolo alto (test quantitativo e quindi affidabile).
Ora la questione è molto semplice: sono mesi che non ho un raffreddore, un mal di gola, un mal di testa... Febbre avuta l'ultima volta a dicembre.
Sono mesi che frequentiamo le stesse persone in maniera esclusiva, fra l'altro tutta gente che nei mesi ha fatto tamponi o sierologici, mai nessuna positività.
Domani farò fare il test alla mia compagna: l'unico momento in cui potremmo aver avuto un'esposizione è stato in ferie, siamo stati nel sud della Corsica, che dopo è venuto fuori che era una bomba biologica, soprattutto la zona di Portu Vechju, abbiamo preso 3 traghetti sempre con mascherine e attenzioni, poi nel Nord della Sardegna, ma in zone in cui non ci sono stati casi.
Sono rimasto sorpreso, e un pochino sono sereno perché ho un titolo anticorpale alto, e almeno ora dovrei essere immune...
La cosa è inquietante: sempre massima attenzione, le poche volte che abbiamo cenato fuori, sempre con i soliti e solo all'aperto... Sono stato fortunato, sono sano, sono più forte, ho avuto un'esposizione a una bassa carica virale, non lo so... Dico solo che evidentemente è facile essere contagiati, e che questo deve fare riflettere sul rischio di portare in giro la malattia: precauzioni sempre, non tutti hanno la fortuna di passare la malattia indenni.
Io sarei per il liberi tutti e amen, quelli che moriranno si saranno sacrificati per la libertà
mima85 04-11-20 16.07
@ soicaM
Io sarei per il liberi tutti e amen, quelli che moriranno si saranno sacrificati per la libertà
Un modo un po' egoistico di vederla, a mio parere. Saresti della stessa opinione se a morire fosse una persona che ami?

Uno si sacrifica per la libertà se sceglie di farlo e si immola per la causa. In tutti gli altri casi sarà stato sacrificato per la libertà, ovvero la società avrà deliberatamente deciso di lasciarlo morire, ma non credo che lui sarebbe stato d'accordo.

Di quale libertà stiamo parlando poi, quella di guardare solo il proprio orticello e fregarsene degli altri? È logico che certe misure quali coprifuoco e via dicendo sappiano molto di dittatura e non siano certo gradevoli ne gradite, ma ricordiamoci che se nelle scorse settimane e mesi ci fossimo comportati tutti in modo un po' più prudente, invece di strafregarcene e fare come se nulla fosse come hanno fatto in molti, forse ora non saremmo a questo livello.

Preciso che questo vale non solo per l'Italia ma per tutti i paesi. Io sto in Svizzera, ed in proporzione qui siamo messi pure peggio che da voi.
wildcat80 04-11-20 16.20
@ soicaM
Io sarei per il liberi tutti e amen, quelli che moriranno si saranno sacrificati per la libertà
Se a morire fosse un qualunque tuo familiare la penseresti così?
Io non sono certo di quel che risponderei.
Probabilmente fosse capitato a mia nonna, che è morta a 93 anni, me ne sarei fatto una ragione.
Ma se capitasse mio padre che ne ha 65, non credo che me ne farei una ragione.
E questo provvedimento "coreano" avrebbe ragione di esistere solo se i malati venissero deportati e lasciati morire.
La tua libertà vale più di quella degli altri?
La mia vale finché non lede la tua.
Se la tua libertà porta a morire mia madre, o viceversa, come la mettiamo?
Non si possono fare discorsi qualunquistici.
È un gran casino.
Se il Governo vi avesse gonfiato le tasche prima di chiudere, avreste altre idee, perché un fin dei conti, per molti la libertà è lo scudo che di usa per parlare di denaro.
soicaM 04-11-20 16.38
@ wildcat80
Se a morire fosse un qualunque tuo familiare la penseresti così?
Io non sono certo di quel che risponderei.
Probabilmente fosse capitato a mia nonna, che è morta a 93 anni, me ne sarei fatto una ragione.
Ma se capitasse mio padre che ne ha 65, non credo che me ne farei una ragione.
E questo provvedimento "coreano" avrebbe ragione di esistere solo se i malati venissero deportati e lasciati morire.
La tua libertà vale più di quella degli altri?
La mia vale finché non lede la tua.
Se la tua libertà porta a morire mia madre, o viceversa, come la mettiamo?
Non si possono fare discorsi qualunquistici.
È un gran casino.
Se il Governo vi avesse gonfiato le tasche prima di chiudere, avreste altre idee, perché un fin dei conti, per molti la libertà è lo scudo che di usa per parlare di denaro.
D'altronde obbedisco, è che sembra così surreale emo
mike71 04-11-20 16.42
Il problema principale non sono quelli che muoiono.
Il problema sono quelli che finiscono in ospedale in terapia intensiva, o che comunque occupano letti, e dato che questi valori crescono con una funzione esponenziale senza tentativi di mitigazione si arriva prima o poi alla saturazione degli ospedali, indipendentemente da quanti posti letto si hanno, che comunque in Italia son pochi.
Se gli ospedali non riescono piu` a curare le persone la mortalita` iniziera` ad andare su. Inoltre anche chi guarisce ci mette del tempo ed ha degli strascichi piu` o meno lunghi nel tempo se non danni permanenti.
mima85 04-11-20 16.56
mike71 ha scritto:
Se gli ospedali non riescono piu` a curare le persone la mortalita` iniziera` ad andare su.


Aggiungo che questa cosa non riguarda solo le persone malate di Covid19. C'è una soglia il cui superamento fa si che le operazioni per tumori o altre malattie vengano rinviate, proprio per evitare di raggiungere il limite di capacità del sistema sanitario.

Ci sono paesi in cui questa soglia è stata superata. Sono arrivati ad un punto in cui chi è malato di tumore ed aveva un'operazione pianificata in queste settimane, se l'è vista rinviare, e magari quelle settimane di rinvio gli faranno la differenza tra il continuare a vivere o morire.

Il prossimo passo sarà che gli ospedali saranno costretti a rifiutare di curare le persone con un quadro già compromesso o troppo in la con l'età, abbandonandole al loro destino. E non solo per i malati di Covid19, ma anche per tutti coloro che dovessero avere bisogno di cure per altri motivi. Se continua così, tra pochissime settimane saremo a questo livello.

È anche per questo che non concepisco discorsi del tipo "tutti liberi, chi dovrà vivere vivrà, e chi dovrà morire morirà". Non è solo una questione di chi deve vivere e chi deve morire, è una questione che stiamo rischiando tutti quanti di non poter più essere curati per diverso tempo, perché si dovrà dare precedenza a chi è malato di Covid19.
wildcat80 04-11-20 18.06
Io credo che la tendenza al rifiuto della situazione che stiamo vivendo sia assolutamente comprensibile.
Ciò che contesto è il modo, i toni, le idee su cui si basa questo rifiuto.
La mia visione è semplice: pensavamo di essere invincibili, pensavamo che solo la crisi economica o la guerra potessero mettere in discussione la nostra società.
Pensavamo che i problemi fossero i tumori, le malattie cardiovascolari e l'HIV.
Invece non è così: la natura ci ha fatto saltare i piani, mettendo a nudo tutte le carenze sottostanti alla nostra apparente solidità.
Siamo troppo democratici, come ho detto recentemente in una discussione fra colleghi, "la democrazia è troppo democratica", e nel caso dell'Italia c'è pure la burocrazia a complicare le cose.
Per essere democratici, serve avere uno stato forte e ricco.
Senza i soldi, senza far sentire lo stato vicino, il malcontento esplode: ed è naturale, tu stato mi obblighi a chiudere, mi obblighi a stare a casa, e in cambio? Non mi fai ammalare? Forse. Ma non mi metti in condizioni di sopravvivere.
La crisi causata dalla pandemia dobbiamo ancora vederla, ci vorrà qualche mese.
paolo_b3 05-11-20 12.12
Guarda, io credo che con il COVID 19 i nodi della contraddizione in seno alla nostra società siano giunti al pettine. Questo vale per l'Italia sicuramente, ma credo anche per molte altre nazioni, almeno qui in Europa.
Il protocollo sanitario messo a punto negli ultimi decenni garantisce la salute, diciamo almeno in linea di principio, ma ce lo possiamo permettere?
Facciamo finta che il vaccino non arrivi o non funzioni, cosa facciamo? Continuiamo per anni a stare in casa da novembre a maggio? Ce lo possiamo permettere?
Medici, immunologi, virologi e compagnia bella ora salgono in cattedra a dirci cosa si doveva fare, cosa non è stato fatto, ecc. ecc. ma possiamo veramente pensare di organizzare la nostra società solo in funzione di ridurre il rischio sanitario, perchè di statistica si parla, non di certezza matematica.
Abbiamo trascorso l'estate con la mascherina, distanziati e cosa ne è risultato? A mio parere tra poco e niente, con il caldo il contagio si è attenuato ed ai primi freddi ha ricominciato a correre, secondo la normale dinamica dei virus influenzali.
Veramente possiamo dare la colpa di questa nuova ondata al manipolo di disobbedienti che non ha adottato le precauzioni previste?

Adesso il mantello della pandemia sta coprendo il problema della finanza pubblica, ma quando prima o poi avremo superato l'emergenza, ammesso che non succeda prima, la situazione si paleserà in tutta la sua gravità. Intanto per sedare la popolazione sospendiamo il pagamento delle tasse arretrate...
wildcat80 05-11-20 12.22
La pandemia è stato il grimaldello che ha permesso di fare venire alla luce tutte le incongruenze della società odierna.
Con il soldo, fai tutto.
Senza soldo, serve la forza.
Il nostro è un paese wannabe: vorremmo dire che possiamo chiudere tutto e aiutare tutti, ma non ce lo possiamo permettere, vogliamo essere forti e imporre la chiusura ma ci sono la costituzione e i consensi politici che non ce lo consentono.
Senza forza e senza danari chi perderà sarà il popolo.
Ma lo vedremo più avanti, perché al momento la schiera dei nuovi poveri non è ancora completa.
Vediamo quanta gente resterà a casa a fine epidemia.
paolo_b3 05-11-20 12.58
@ wildcat80
La pandemia è stato il grimaldello che ha permesso di fare venire alla luce tutte le incongruenze della società odierna.
Con il soldo, fai tutto.
Senza soldo, serve la forza.
Il nostro è un paese wannabe: vorremmo dire che possiamo chiudere tutto e aiutare tutti, ma non ce lo possiamo permettere, vogliamo essere forti e imporre la chiusura ma ci sono la costituzione e i consensi politici che non ce lo consentono.
Senza forza e senza danari chi perderà sarà il popolo.
Ma lo vedremo più avanti, perché al momento la schiera dei nuovi poveri non è ancora completa.
Vediamo quanta gente resterà a casa a fine epidemia.
Vedi, io stimo Antonio Conte per il semplice fatto che ha la capacità di mediazione, quella che dovrebbero avere tutti i politici, detto in altre parole la capacità di mettere d'accordo le persone. Ma quello che si sta facendo oggi in Italia è l'ennesimo New Deal. E' chiaro che così si va nel fosso, ma ci penseranno le generazioni future, così come oggi noi stiamo pagando i debiti contratti ai tempi della Milano da bere.

C'è solo un piccolo problema: i giornalisti fecero notare a Roosevelt che così facendo entro 50 anni l'economia del paese sarebbe andata a catafascio, oggi noi, se va bene, avremo 10 anni di autonomia.
mima85 05-11-20 13.15
paolo_b3 ha scritto:
Veramente possiamo dare la colpa di questa nuova ondata al manipolo di disobbedienti che non ha adottato le precauzioni previste?


Il problema di fondo di quel "manipolo di disobbedienti", è che il loro comportamento è sintomo di egoismo, arroganza e mancanza di senso civico. Oggi si manifesta col covid, prima del covid si manifestava col mancato rispetto della cosa pubblica, della natura e spesso anche delle altre persone, e dopo il covid ci sarà qualcos altro di cui se ne fregheranno. Questa gente è la rovina della società.

Per quanto mi riguarda, in casi come la pandemia che stiamo attraversando per me vale il principio della precauzione. Se ne sa poco, magari può farmi male, magari mi becco il virus ma neanche me ne accorgo, come è successo perfino a Wildcat. Però in ogni caso rischio di portarlo in giro e farlo beccare a persone per cui potrebbe essere molto più dannoso che per me.

Proprio perché se ne sa poco e perché per certe categorie di persone questo virus è molto pericoloso, trovo sia doveroso fare una valutazione e rinunciare per il momento a certe cose che potrebbero favorire la diffusione del patogeno. Non dico di tapparci in casa, io anche adesso continuo ad uscire e farmi le mie passeggiate ed ogni tanto vedo qualche amico, c'è anche la sanità mentale da mantenere e non voglio arrivare alla fine di questo casino a dovermi rivolgere ad uno strizzacervelli. Ma ho ridotto le frequenze dei contatti, non vado in pub/cinema/ristoranti/discoteche (in queste ultime non ci andavo nemmeno prima tra l'altro), metto la mascherina dove devo ed in ogni caso cerco di evitare il più possibile le folle. Ho trovato un compromesso tra il mantenere la mia sanità mentale e la riduzione delle probabilità di contrarre il virus.

Trovare questo compromesso non è scienza missilistica, non bisogna essere dei geni, bisogna solo essere disposti a fare qualche rinuncia temporanea. Se l'avessero fatto anche tutti quelli che invece se ne sono strafregati e sono andati ad affollare spiagge, discoteche, pub e piazze come se non ci fosse un domani, forse adesso non saremmo qui a rischiare di finire di nuovo tutti tappati in casa. O forse saremmo lo stesso in questa situazione, ma perlomeno non si potrebbe dire di non averci nemmeno provato.
paolo_b3 05-11-20 14.27
mima85 ha scritto:
Trovare questo compromesso non è scienza missilistica, non bisogna essere dei geni, bisogna solo essere disposti a fare qualche rinuncia temporanea. Se l'avessero fatto anche tutti quelli che invece se ne sono strafregati e sono andati ad affollare spiagge, discoteche, pub e piazze come se non ci fosse un domani, forse adesso non saremmo qui a rischiare di finire di nuovo tutti tappati in casa. O forse saremmo lo stesso in questa situazione, ma perlomeno non si potrebbe dire di non averci nemmeno provato.

Il tuo intervento trasuda il concetto "se fossimo tutti più buoni", ma dobbiamo fare i conti con la realtà, l'essere umano è un animale ferocissimo e pericolosissimo che, come tutti gli altri animali, ha due imperativi biologici: mangiare e riprodursi. Partire dal presupposto di poter cambiare questo stato delle cose è utopia, prima te ne fai una ragione meglio è.
Ma il punto non è questo, con tutta la buona volontà che possiamo metterci, quanto possiamo rimanere a casa?
mima85 05-11-20 14.37
paolo_b3 ha scritto:
Il tuo intervento trasuda il concetto "se fossimo tutti più buoni"


No, non è "se fossimo tutti più buoni" ma "se fossimo tutti più civili".

paolo_b3 ha scritto:
ma dobbiamo fare i conti con la realtà, l'essere umano è un animale ferocissimo e pericolosissimo che, come tutti gli altri animali, ha due imperativi biologici: mangiare e riprodursi. Partire dal presupposto di poter cambiare questo stato delle cose è utopia, prima te ne fai una ragione meglio è.


Non mi farò mai una ragione dell'inciviltà, non la accetto e non ho intenzione di arrendermi ad essa. E su questo sono adamantino, perché se è vero che l'essere umano è ferocissimo, pericolosissimo e tutto quello che vuoi, più volte dimostra anche di saper usare il cervello. Il senso di civiltà non è una prerogativa per pochi e soprattutto non bisogna essere dei geni per averlo e comprenderlo.

La verità è che stiamo vivendo in una società del cazzo, dove l'individualismo, l'egoismo, l'ignoranza e la pigrizia la fanno da padroni, alimentati da un sistema che li favorisce perché ne trae guadagno. Prendiamo un altro esempio, quello dei rifiuti. Ho visto un sacco di volte cartacce, bottiglie, fazzoletti e via dicendo abbandonati per strada, quando a pochi metri da quell'esatto posto c'era un bidone della spazzatura. Cosa cacchio costa alzare il culo, fare due passi fino al bidone, e gettare la spazzatura la dentro?

Alzare il culo, appunto, manco fosse chissà che sforzo titanico. Il senso di civiltà in realtà si compone di alcune piccole azioni che non sono affatto difficili da intraprendere.

E ora è pure il turno delle mascherine, ormai le vedi gettate dappertutto, perfino nei boschi. Cosa costa tenersele in tasca e buttarle nel primo bidone che capita?

paolo_b3 ha scritto:
Ma il punto non è questo, con tutta la buona volontà che possiamo metterci, quanto possiamo rimanere a casa?


Non è ovviamente pensabile rimanere tappati in casa a lungo. E se molta gente invece di fregarsene altamente prendesse qualche semplice precauzione, magari non si arriverebbe nemmeno a doverlo fare. Ma siccome ci sono in giro un sacco di coglioni che se ne sbattono ancora adesso, nonostante il casino in cui siamo, il confinamento diventa un rischio sempre più presente.

Il fatto è che siamo tutti sulla stessa barca, ed in casi come questi bisogna remare tutti quanti nella stessa direzione, ovvero quella di attutire il più possibile il colpo. Quelli che remano contro non fanno altro che peggiorare la situazione.
paolo_b3 05-11-20 15.06
mima85 ha scritto:
No, non è "se fossimo tutti più buoni" ma "se fossimo tutti più civili".

Che dir si voglia...

mima85 ha scritto:
Il senso di civiltà non è una prerogativa per pochi e soprattutto non bisogna essere dei geni per averlo e comprenderlo.

Direi che i fatti ti smentiscono. Io me la metto la mascherina, ma non mi faccio delle illusioni.

mima85 ha scritto:
Non è ovviamente pensabile rimanere tappati in casa a lungo. E se molta gente invece di fregarsene altamente prendesse qualche semplice precauzione, magari non si arriverebbe nemmeno a doverlo fare.

Ma sei così sicuro? Se ce ne stessimo tutti chiusi in casa probabilmente si, ma come esci di casa ti esponi. Gli operatori sanitari mentre espletano le loro funzioni si proteggono, hanno l'interesse e la competenza per farlo, eppure uno di loro ha aperto questa discussione perchè a contratto il virus e ne conosco personalmente altri.

Ma in definitiva, fino a quando restiamo in casa?
mima85 05-11-20 15.19
paolo_b3 ha scritto:
Ma sei così sicuro? Se ce ne stessimo tutti chiusi in casa probabilmente si, ma come esci di casa ti esponi. Gli operatori sanitari mentre espletano le loro funzioni si proteggono, hanno l'interesse e la competenza per farlo, eppure uno di loro ha aperto questa discussione perchè a contratto il virus e ne conosco personalmente altri.


La sicurezza al 100% non esiste, è tutta una corsa a ridurre il più possibile le probabilità di contagio. Se esci di casa ma adotti delle precauzioni e rinunci agli aperitivi ed a far serata tutti i santi week-end, riduci le possibilità di contagio e puoi comunque andare avanti con la tua vita. Se esci di casa e te ne sbatti, magari andando a rinchiuderti nei pub o nelle discoteche come se niente fosse, le aumenti.

Magari verremo contagiati tutti da questo virus. Magari io e te lo siamo già stati e manco lo sappiamo, come è successo a Wildcat. Il concetto è che bisogna evitare che il sistema sanitario vada a tappo, perché i confinamenti (e cose pure peggiori tipo lo scegliere chi curare e chi no) ne sono la conseguenza. Se facciamo in modo anche solo di diminuire la velocità del contagio, evitando il collasso del sistema sanitario, non c'è bisogno del confinamento. Se continuiamo a sbattercene, remiamo invece nella sua direzione. Poi piangeremo tutti quanti.

paolo_b3 ha scritto:
Ma in definitiva, fino a quando restiamo in casa?


Non ho la risposta a questa domanda, probabilmente non ce l'ha nessuno. È per questo che dico che bisogna fare in modo da non arrivare di nuovo a prendere questo provvedimento. Non sono affatto un fautore dello #stateacasa (quanto odio questi slogan, specie se c'è l'hashtag davanti...), ma tra lo #stateacasa ed il #macheccazzomenefregaammé c'è tutta una serie di piccoli provvedimenti che si possono prendere, per cercare se non altro di peggiorare ulteriormente la situazione.
paolo_b3 05-11-20 16.16
@ mima85
paolo_b3 ha scritto:
Ma sei così sicuro? Se ce ne stessimo tutti chiusi in casa probabilmente si, ma come esci di casa ti esponi. Gli operatori sanitari mentre espletano le loro funzioni si proteggono, hanno l'interesse e la competenza per farlo, eppure uno di loro ha aperto questa discussione perchè a contratto il virus e ne conosco personalmente altri.


La sicurezza al 100% non esiste, è tutta una corsa a ridurre il più possibile le probabilità di contagio. Se esci di casa ma adotti delle precauzioni e rinunci agli aperitivi ed a far serata tutti i santi week-end, riduci le possibilità di contagio e puoi comunque andare avanti con la tua vita. Se esci di casa e te ne sbatti, magari andando a rinchiuderti nei pub o nelle discoteche come se niente fosse, le aumenti.

Magari verremo contagiati tutti da questo virus. Magari io e te lo siamo già stati e manco lo sappiamo, come è successo a Wildcat. Il concetto è che bisogna evitare che il sistema sanitario vada a tappo, perché i confinamenti (e cose pure peggiori tipo lo scegliere chi curare e chi no) ne sono la conseguenza. Se facciamo in modo anche solo di diminuire la velocità del contagio, evitando il collasso del sistema sanitario, non c'è bisogno del confinamento. Se continuiamo a sbattercene, remiamo invece nella sua direzione. Poi piangeremo tutti quanti.

paolo_b3 ha scritto:
Ma in definitiva, fino a quando restiamo in casa?


Non ho la risposta a questa domanda, probabilmente non ce l'ha nessuno. È per questo che dico che bisogna fare in modo da non arrivare di nuovo a prendere questo provvedimento. Non sono affatto un fautore dello #stateacasa (quanto odio questi slogan, specie se c'è l'hashtag davanti...), ma tra lo #stateacasa ed il #macheccazzomenefregaammé c'è tutta una serie di piccoli provvedimenti che si possono prendere, per cercare se non altro di peggiorare ulteriormente la situazione.
Si ma rimanere a casa significa bloccare le attività produttive. Io posso anche rimanere a casa, ma se vogliamo fare le cose come vanno fatte dobbiamo fermare il paese.
Oppure uscendo dalle 5 alle 22 non si può contrarre il virus?
Però stiamo tornando alla discussione trita e ritrita. Quello che volevo sapere è se c'è un piano che tenga conto dell'economia del paese o se non sovraccaricare le strutture sanitarie è un obiettivo da perseguire a qualunque costo.
mima85 05-11-20 16.31
@ paolo_b3
Si ma rimanere a casa significa bloccare le attività produttive. Io posso anche rimanere a casa, ma se vogliamo fare le cose come vanno fatte dobbiamo fermare il paese.
Oppure uscendo dalle 5 alle 22 non si può contrarre il virus?
Però stiamo tornando alla discussione trita e ritrita. Quello che volevo sapere è se c'è un piano che tenga conto dell'economia del paese o se non sovraccaricare le strutture sanitarie è un obiettivo da perseguire a qualunque costo.
A questi dilemmi ci stanno lavorando menti molto più preparate della mia, in tutti i paesi. Non ti so rispondere. Ti posso solo dire che qui in Svizzera fin'ora si sta facendo di tutto per evitare i confinamenti generalizzati proprio per cercare di arginare il danno economico, ed in un mese siamo passati dall'essere uno dei paesi con la situazione relativamente più tranquilla in Europa ad uno di quelli messi peggio. Oggi e ieri abbiamo superato i 10'000 contagi giornalieri, e siamo un paesino di circa 8 milioni di abitanti. Se continua così abbiamo risorse sanitarie solo per ancora due settimane e poi siamo al collasso.

Ti posso anche dire che da parte dei nostri "colleghi" confederati della Svizzera interna, che tanto si fanno passare per disciplinati e spesso non perdono occasione di puntare il dito contro gli altri quando sbagliano (oltre il quasi sfotterci quando noi in Ticino in primavera eravamo nella palta con il coronavirus, mentre da loro la situazione era tranquilla), ho visto molti comportamenti di inciviltà e menefreghismo. Non dico che è colpa solo di questo se ora siamo arrivati ad avere più di 10'000 casi giornalieri e le strutture sanitarie quasi a tappo in certe zone (la Svizzera francese è quella messa decisamente peggio), ma credo che se tanta gente si fosse comportata in modo più accorto probabilmente ora non saremmo a questo punto. Magari i casi starebbero aumentando comunque, ma non con la stessa velocità, ed il sistema sanitario sarebbe in grado di assorbire meglio l'urto.

A riguardo del se viene prima l'economia o la sanità, ho letto anche di chi ha affermato che se la sanità crolla, si tira dietro anche l'economia. Quindi il dare la precedenza all'economia rispetto alla sanità rischia di rivelarsi un boomerang.
soicaM 05-11-20 16.32
Chi ha torto o ragione, chi è Napoleone
e se tutto va bene siamo rovinati
Di Bella, io ci credo, un po' per ignoranza e po' per sesto senso, e un po' perché le persone, al di là di quello che dicono, vanno guardare in faccia
mike71 05-11-20 22.00
Secondo me e` un discorso di costo-opportunita`. Se ti tieni la mascherina sulla faccia e` una cosa un po' fastidiosa, ma riduci di molto i rischi sia per te che per gli altri. Se eviti baci ed abbracci e` certamente fastidioso ma e` la stessa storia. Se ti lavi bene e spesso le mani lo stesso. Se eviti di fumare una sigaretta e toglierti quindi la mascherina addirittura rischi di evitare l'enfisema polmonare ed il cancro, oltre a non rompere i maroni agli altri.

Mi sembra chiaro che molte persone non ci arrivano e purtroppo diventa necessario passare a provvedimenti invasivi che purtroppo generano furbetti. I runners sono spariti due mesi estivi e stasera mentre tornavo a casa lentamente con due borse della spesa sono stato quasi travolto da due runners. Spettacolo che non vedevo da aprile.