Per la terza volta sono stato sul punto di morire.

stesgarbi 08-11-25 18.10
Anche questa volta me la sono vista davvero brutta, salvato in extremis da un medico del pronto soccorso che ha capito al volo la mia situazione e mi ha fatto operare d'urgenza.

Questa è stata la terza volta.

La prima volta è stato nel 2000, quando ho cominciato ad avere i sintomi tipici della puntura di un ragno violino su una gamba, che stava andando rapidamente in necrosi.
Al P.S. di un noto Ospedale, la dottoressa di turno non mi voleva ricoverare ma, con le "paroline magiche ("Procura della Repubblica"), ho ottenuto il ricovero.... nel reparto dermatologia, dove mi somministravano l'augmentin.(l'antibiotico che davo a mia figlia piccola).
La mia situazione peggiorava, avevo costantemente oltre 40 di febbre, ma il Primario del reparto era convinto che il problema fosse .... il mio peso (all'epoca 187 Kg.).
Avevo un "cratere" nel polpaccio, ma i medici (che venivano a visitarmi nel pomeriggio) non vedevano la ferita, che mi veniva medicata dagli infermieri la mattina con fasciatura, e continuavano a farmi TAC ed esami che non c'entravano nulla .
Alla fine, stavo perdendo le forze, non riuscivo quasi più a respirare con quasi 41 di febbre .
Solo con un ultimo scatto riuscii a pronunciare una seconda volta le "paroline magiche", con l'aggiunta di "omicidio colposo aggravato" .
Mezz'ora dopo venne da me una giovane dottoressa che, finalmente, vide la situazione della mia gamba e mi trasferì immediatamente al reparto medicina.
Avevo un'infezione da PSEUDOMONAS
Ci mise un mese, quella dottoressa (a cui devo la vita), con molto impegno e umanità, a suon di colture di batteri e sperimentazione di vari "cocktail" di antibiotici a venirne a capo, bloccando la necrosi e facendomi guarire dall'infezione,
Ancora oggi soffro di elefantiasi alla gamba sinistra, a causa dei vasi linfatici distrutti.

La seconda volta fu nel 2007, dopo che (nel 2004) mi ero sottoposto ad un Bypass Gastrico, grazie al quale il mio peso oggi è sui 70 Kg.
Un sabato, improvvisamente un mal di stomaco lancinante ma..... il lunedì avevo un'udienza importante e non volevo ricoverarmi, ignorando le suppliche di mia moglie.
Quella sera il dolore sembrava essermi passato ma, la mattina dopo, bastò un sorso di the per farmelo ritornare più violento che mai.
Così decisi di andare al P.S. (in ambulanza, talmente stavo male), dove un chirurgo mi tastò lo stomaco e disse: "subito in sala operatoria".
Avevo un'ulcera perforata in stato avanzato.
La mattina dopo il chirurgo mi disse che durante l'intervento avevano seriamente temuto di perdermi e che, se fossi arrivato al P.S. anche solo dieci minuti dopo, non mi sarei salvato.

Negli anni successivi tutto è andato bene, fino al 2021, quando cominciai ad avere periodicamente "attacchi" di mal di stomaco, anche "a sorpresa", che in tre situazioni mi avevano costretto ad andare al P.S. .
Di solito, la cosa si risolveva con un antidolorifico di quelli "spinti".
Nel 2023 mi dissero che il problema era dovuto alla colecisti e, quindi mi sono sottoposto ad una colecistectomia, pensando di avere risolto definitivamente.... ma niente. Ogni tanto, gli attacchi mi ritornavano.
Domenica scorsa.... di nuovo al P.S, con dei dolori indicibili.
Grazie al cielo, un medico e la sua assistente hanno subito capito la situazione e, dopo una TAC d'urgenza, hanno chiamato il chirurgo il quale, nonostante la stanchezza (era domenica notte e lui stava lavorando dalle 8 del mattino!), mi ha operato immediatamente.
Avevo una grave occlusione dovuta ad una doppia ernia intestinale...
Anche stavolta, il chirurgo mi ha detto che ho rischiato seriamente di rimetterci le penne.

Debbo ringraziare quegli eroi (la giovane dottoressa, i medici del P.S e i due chirurghi) che mi hanno salvato per tre volte la vita.
E debbo ringraziare il personale infermieristico, che in tutte le situazioni mi ha dato dimostrazione di umanità, gentilezza e dedizione. .
cecchino 08-11-25 20.05
@ stesgarbi
Anche questa volta me la sono vista davvero brutta, salvato in extremis da un medico del pronto soccorso che ha capito al volo la mia situazione e mi ha fatto operare d'urgenza.

Questa è stata la terza volta.

La prima volta è stato nel 2000, quando ho cominciato ad avere i sintomi tipici della puntura di un ragno violino su una gamba, che stava andando rapidamente in necrosi.
Al P.S. di un noto Ospedale, la dottoressa di turno non mi voleva ricoverare ma, con le "paroline magiche ("Procura della Repubblica"), ho ottenuto il ricovero.... nel reparto dermatologia, dove mi somministravano l'augmentin.(l'antibiotico che davo a mia figlia piccola).
La mia situazione peggiorava, avevo costantemente oltre 40 di febbre, ma il Primario del reparto era convinto che il problema fosse .... il mio peso (all'epoca 187 Kg.).
Avevo un "cratere" nel polpaccio, ma i medici (che venivano a visitarmi nel pomeriggio) non vedevano la ferita, che mi veniva medicata dagli infermieri la mattina con fasciatura, e continuavano a farmi TAC ed esami che non c'entravano nulla .
Alla fine, stavo perdendo le forze, non riuscivo quasi più a respirare con quasi 41 di febbre .
Solo con un ultimo scatto riuscii a pronunciare una seconda volta le "paroline magiche", con l'aggiunta di "omicidio colposo aggravato" .
Mezz'ora dopo venne da me una giovane dottoressa che, finalmente, vide la situazione della mia gamba e mi trasferì immediatamente al reparto medicina.
Avevo un'infezione da PSEUDOMONAS
Ci mise un mese, quella dottoressa (a cui devo la vita), con molto impegno e umanità, a suon di colture di batteri e sperimentazione di vari "cocktail" di antibiotici a venirne a capo, bloccando la necrosi e facendomi guarire dall'infezione,
Ancora oggi soffro di elefantiasi alla gamba sinistra, a causa dei vasi linfatici distrutti.

La seconda volta fu nel 2007, dopo che (nel 2004) mi ero sottoposto ad un Bypass Gastrico, grazie al quale il mio peso oggi è sui 70 Kg.
Un sabato, improvvisamente un mal di stomaco lancinante ma..... il lunedì avevo un'udienza importante e non volevo ricoverarmi, ignorando le suppliche di mia moglie.
Quella sera il dolore sembrava essermi passato ma, la mattina dopo, bastò un sorso di the per farmelo ritornare più violento che mai.
Così decisi di andare al P.S. (in ambulanza, talmente stavo male), dove un chirurgo mi tastò lo stomaco e disse: "subito in sala operatoria".
Avevo un'ulcera perforata in stato avanzato.
La mattina dopo il chirurgo mi disse che durante l'intervento avevano seriamente temuto di perdermi e che, se fossi arrivato al P.S. anche solo dieci minuti dopo, non mi sarei salvato.

Negli anni successivi tutto è andato bene, fino al 2021, quando cominciai ad avere periodicamente "attacchi" di mal di stomaco, anche "a sorpresa", che in tre situazioni mi avevano costretto ad andare al P.S. .
Di solito, la cosa si risolveva con un antidolorifico di quelli "spinti".
Nel 2023 mi dissero che il problema era dovuto alla colecisti e, quindi mi sono sottoposto ad una colecistectomia, pensando di avere risolto definitivamente.... ma niente. Ogni tanto, gli attacchi mi ritornavano.
Domenica scorsa.... di nuovo al P.S, con dei dolori indicibili.
Grazie al cielo, un medico e la sua assistente hanno subito capito la situazione e, dopo una TAC d'urgenza, hanno chiamato il chirurgo il quale, nonostante la stanchezza (era domenica notte e lui stava lavorando dalle 8 del mattino!), mi ha operato immediatamente.
Avevo una grave occlusione dovuta ad una doppia ernia intestinale...
Anche stavolta, il chirurgo mi ha detto che ho rischiato seriamente di rimetterci le penne.

Debbo ringraziare quegli eroi (la giovane dottoressa, i medici del P.S e i due chirurghi) che mi hanno salvato per tre volte la vita.
E debbo ringraziare il personale infermieristico, che in tutte le situazioni mi ha dato dimostrazione di umanità, gentilezza e dedizione. .
Mamma mia! Meno male che sei ancora qui a raccontare queste vicende… emo
paolo_b3 08-11-25 23.01
@ stesgarbi
Anche questa volta me la sono vista davvero brutta, salvato in extremis da un medico del pronto soccorso che ha capito al volo la mia situazione e mi ha fatto operare d'urgenza.

Questa è stata la terza volta.

La prima volta è stato nel 2000, quando ho cominciato ad avere i sintomi tipici della puntura di un ragno violino su una gamba, che stava andando rapidamente in necrosi.
Al P.S. di un noto Ospedale, la dottoressa di turno non mi voleva ricoverare ma, con le "paroline magiche ("Procura della Repubblica"), ho ottenuto il ricovero.... nel reparto dermatologia, dove mi somministravano l'augmentin.(l'antibiotico che davo a mia figlia piccola).
La mia situazione peggiorava, avevo costantemente oltre 40 di febbre, ma il Primario del reparto era convinto che il problema fosse .... il mio peso (all'epoca 187 Kg.).
Avevo un "cratere" nel polpaccio, ma i medici (che venivano a visitarmi nel pomeriggio) non vedevano la ferita, che mi veniva medicata dagli infermieri la mattina con fasciatura, e continuavano a farmi TAC ed esami che non c'entravano nulla .
Alla fine, stavo perdendo le forze, non riuscivo quasi più a respirare con quasi 41 di febbre .
Solo con un ultimo scatto riuscii a pronunciare una seconda volta le "paroline magiche", con l'aggiunta di "omicidio colposo aggravato" .
Mezz'ora dopo venne da me una giovane dottoressa che, finalmente, vide la situazione della mia gamba e mi trasferì immediatamente al reparto medicina.
Avevo un'infezione da PSEUDOMONAS
Ci mise un mese, quella dottoressa (a cui devo la vita), con molto impegno e umanità, a suon di colture di batteri e sperimentazione di vari "cocktail" di antibiotici a venirne a capo, bloccando la necrosi e facendomi guarire dall'infezione,
Ancora oggi soffro di elefantiasi alla gamba sinistra, a causa dei vasi linfatici distrutti.

La seconda volta fu nel 2007, dopo che (nel 2004) mi ero sottoposto ad un Bypass Gastrico, grazie al quale il mio peso oggi è sui 70 Kg.
Un sabato, improvvisamente un mal di stomaco lancinante ma..... il lunedì avevo un'udienza importante e non volevo ricoverarmi, ignorando le suppliche di mia moglie.
Quella sera il dolore sembrava essermi passato ma, la mattina dopo, bastò un sorso di the per farmelo ritornare più violento che mai.
Così decisi di andare al P.S. (in ambulanza, talmente stavo male), dove un chirurgo mi tastò lo stomaco e disse: "subito in sala operatoria".
Avevo un'ulcera perforata in stato avanzato.
La mattina dopo il chirurgo mi disse che durante l'intervento avevano seriamente temuto di perdermi e che, se fossi arrivato al P.S. anche solo dieci minuti dopo, non mi sarei salvato.

Negli anni successivi tutto è andato bene, fino al 2021, quando cominciai ad avere periodicamente "attacchi" di mal di stomaco, anche "a sorpresa", che in tre situazioni mi avevano costretto ad andare al P.S. .
Di solito, la cosa si risolveva con un antidolorifico di quelli "spinti".
Nel 2023 mi dissero che il problema era dovuto alla colecisti e, quindi mi sono sottoposto ad una colecistectomia, pensando di avere risolto definitivamente.... ma niente. Ogni tanto, gli attacchi mi ritornavano.
Domenica scorsa.... di nuovo al P.S, con dei dolori indicibili.
Grazie al cielo, un medico e la sua assistente hanno subito capito la situazione e, dopo una TAC d'urgenza, hanno chiamato il chirurgo il quale, nonostante la stanchezza (era domenica notte e lui stava lavorando dalle 8 del mattino!), mi ha operato immediatamente.
Avevo una grave occlusione dovuta ad una doppia ernia intestinale...
Anche stavolta, il chirurgo mi ha detto che ho rischiato seriamente di rimetterci le penne.

Debbo ringraziare quegli eroi (la giovane dottoressa, i medici del P.S e i due chirurghi) che mi hanno salvato per tre volte la vita.
E debbo ringraziare il personale infermieristico, che in tutte le situazioni mi ha dato dimostrazione di umanità, gentilezza e dedizione. .
Cacchio! Sono senza parole. Non c'è due senza tre, però adesso basta...
mima85 09-11-25 11.48
È sempre impressionante leggere queste storie. Meno male che sei qui a raccontarlo!

Speriamo che non ti ricapitino più episodi del genere.
igiardinidimarzo 09-11-25 18.05
@ stesgarbi
Anche questa volta me la sono vista davvero brutta, salvato in extremis da un medico del pronto soccorso che ha capito al volo la mia situazione e mi ha fatto operare d'urgenza.

Questa è stata la terza volta.

La prima volta è stato nel 2000, quando ho cominciato ad avere i sintomi tipici della puntura di un ragno violino su una gamba, che stava andando rapidamente in necrosi.
Al P.S. di un noto Ospedale, la dottoressa di turno non mi voleva ricoverare ma, con le "paroline magiche ("Procura della Repubblica"), ho ottenuto il ricovero.... nel reparto dermatologia, dove mi somministravano l'augmentin.(l'antibiotico che davo a mia figlia piccola).
La mia situazione peggiorava, avevo costantemente oltre 40 di febbre, ma il Primario del reparto era convinto che il problema fosse .... il mio peso (all'epoca 187 Kg.).
Avevo un "cratere" nel polpaccio, ma i medici (che venivano a visitarmi nel pomeriggio) non vedevano la ferita, che mi veniva medicata dagli infermieri la mattina con fasciatura, e continuavano a farmi TAC ed esami che non c'entravano nulla .
Alla fine, stavo perdendo le forze, non riuscivo quasi più a respirare con quasi 41 di febbre .
Solo con un ultimo scatto riuscii a pronunciare una seconda volta le "paroline magiche", con l'aggiunta di "omicidio colposo aggravato" .
Mezz'ora dopo venne da me una giovane dottoressa che, finalmente, vide la situazione della mia gamba e mi trasferì immediatamente al reparto medicina.
Avevo un'infezione da PSEUDOMONAS
Ci mise un mese, quella dottoressa (a cui devo la vita), con molto impegno e umanità, a suon di colture di batteri e sperimentazione di vari "cocktail" di antibiotici a venirne a capo, bloccando la necrosi e facendomi guarire dall'infezione,
Ancora oggi soffro di elefantiasi alla gamba sinistra, a causa dei vasi linfatici distrutti.

La seconda volta fu nel 2007, dopo che (nel 2004) mi ero sottoposto ad un Bypass Gastrico, grazie al quale il mio peso oggi è sui 70 Kg.
Un sabato, improvvisamente un mal di stomaco lancinante ma..... il lunedì avevo un'udienza importante e non volevo ricoverarmi, ignorando le suppliche di mia moglie.
Quella sera il dolore sembrava essermi passato ma, la mattina dopo, bastò un sorso di the per farmelo ritornare più violento che mai.
Così decisi di andare al P.S. (in ambulanza, talmente stavo male), dove un chirurgo mi tastò lo stomaco e disse: "subito in sala operatoria".
Avevo un'ulcera perforata in stato avanzato.
La mattina dopo il chirurgo mi disse che durante l'intervento avevano seriamente temuto di perdermi e che, se fossi arrivato al P.S. anche solo dieci minuti dopo, non mi sarei salvato.

Negli anni successivi tutto è andato bene, fino al 2021, quando cominciai ad avere periodicamente "attacchi" di mal di stomaco, anche "a sorpresa", che in tre situazioni mi avevano costretto ad andare al P.S. .
Di solito, la cosa si risolveva con un antidolorifico di quelli "spinti".
Nel 2023 mi dissero che il problema era dovuto alla colecisti e, quindi mi sono sottoposto ad una colecistectomia, pensando di avere risolto definitivamente.... ma niente. Ogni tanto, gli attacchi mi ritornavano.
Domenica scorsa.... di nuovo al P.S, con dei dolori indicibili.
Grazie al cielo, un medico e la sua assistente hanno subito capito la situazione e, dopo una TAC d'urgenza, hanno chiamato il chirurgo il quale, nonostante la stanchezza (era domenica notte e lui stava lavorando dalle 8 del mattino!), mi ha operato immediatamente.
Avevo una grave occlusione dovuta ad una doppia ernia intestinale...
Anche stavolta, il chirurgo mi ha detto che ho rischiato seriamente di rimetterci le penne.

Debbo ringraziare quegli eroi (la giovane dottoressa, i medici del P.S e i due chirurghi) che mi hanno salvato per tre volte la vita.
E debbo ringraziare il personale infermieristico, che in tutte le situazioni mi ha dato dimostrazione di umanità, gentilezza e dedizione. .
emo...
wildcat80 09-11-25 20.30
Fa piacere leggere queste testimonianze, per due motivi: innanzitutto perché Ste è con noi a testimoniare, e poi perché è quello che facciamo ogni giorno, sbagliando a volte, ma quello che facciamo è cercare di portare a casa la pelle dei nostri pazienti.
La mia ultima urgenza è stata un accoltellato al collo con una lacerazione estesa alla giugulare. In 9 minuti sono passato dal letto di casa al filtro della sala operatoria (abito a 6 km dall'ospedale, potete immaginare la media oraria tenuto conto che dovevo vestirmi) perché il paziente era così instabile che non era neanche passato in TAC.
stesgarbi 10-11-25 11.08
wildcat80 ha scritto:
ma quello che facciamo è cercare di portare a casa la pelle dei nostri pazienti.

Vero e posso testimoniarlo personalmente, con infinita gratitudine.
Purtroppo, come in tutte le professioni, esistono anche eccezioni, come quei medici che dovetti "minacciare"..... ma nella mia non piccola esperienza ospedaliera (9 interventi di vario genere più altri ricoveri) posso dire che quelle "eccezioni" sono davvero poche, a fronte dei molti che mi hanno curato con dedizione e professionalità.
stesgarbi 10-11-25 11.10
@ igiardinidimarzo
emo...
Eh, caro Giardini, nel mio cuore so bene che c'è anche "Lui" di mezzo, e lo ringrazio per avermi concesso di vivere ancora.
lucaGiack 11-11-25 11.22
Alla fine l'importante è poterle raccontare...
Comunque queste testimonianze sono importanti, purtroppo, come ogni essere umano, anche chi fa parte delle professioni mediche può sbagliare, ma fa molto più rumore un singolo errore che milioni di persone curate e salvate.
Certo che le emozioni a te non mancano!emo
Ilaria_Villa 12-11-25 16.08
@ wildcat80
Fa piacere leggere queste testimonianze, per due motivi: innanzitutto perché Ste è con noi a testimoniare, e poi perché è quello che facciamo ogni giorno, sbagliando a volte, ma quello che facciamo è cercare di portare a casa la pelle dei nostri pazienti.
La mia ultima urgenza è stata un accoltellato al collo con una lacerazione estesa alla giugulare. In 9 minuti sono passato dal letto di casa al filtro della sala operatoria (abito a 6 km dall'ospedale, potete immaginare la media oraria tenuto conto che dovevo vestirmi) perché il paziente era così instabile che non era neanche passato in TAC.
emo
Ilaria_Villa 12-11-25 16.09
@ stesgarbi
Eh, caro Giardini, nel mio cuore so bene che c'è anche "Lui" di mezzo, e lo ringrazio per avermi concesso di vivere ancora.
emo