27-11-13 06.40
Qualche link su media che impiegavano rhodes,dynorhodes,cp70 etc....27-11-13 09.15
...e forse mai esisterà. Non sono un grande esperto, ma gli elettromeccanici (incluso anche l'Hammond, ma con meno difficoltà..) sono stati, forse, casi isolati di strumenti capaci di rendere nuances sonore incredibili a valle di un concetto, tutto sommato, semplice. Lamelle per il Rhodes, corde per il CP70, ma i mille volti sonori che 'sti 2 strumenti sono stati capaci di dare presumo siano inimitabili...27-11-13 09.22
27-11-13 10.00
Beh, parlando di strumenti elettromeccanici, dubito che si possa raggiungere l'emulazione perfetta con il digitale. Se poi prendiamo anche in considerazione il fattore vintage, nemmeno costruendo da zero un Rhodes (o un Hammond, o un Clavinet) nuovo di zecca si avrebbe lo stesso suono.
27-11-13 10.51
Secondo me l'eccessiva ricerca verso l'emulazione tarpa le ali alla sperimentazione di qualcosa di realmente nuovo.27-11-13 11.20
Ok alla sperimentazione.....ma per avere di nuovo quei suoni di rhodes, wurli, cp70....oltre alle cose nuove, che bisognerebbe fare,provare con combinazioni tra modelli fisici e sampling, oppure rimettersi a costruirli nuovamente come un tempo?27-11-13 11.32
io voglio imparare sempre meglio la chitarra e il basso, e lasciar perdere il piano e le tastiere!27-11-13 12.02
Nei primi anni '90 ho comprato il mio MkI, ne ho colto subito la magia, ma nello stesso tempo, lo strumento era in pessime condizioni meccaniche. Ho tentato di aggiustarlo, ma allora non ero capace. Così mi sono ritrovato per anni uno strumento insuonabile ed intrasportabile e l'esigenza di avere "quel" suono sul palco con me in un formato più comodo: allora si suonava "Acid Jazz" ed era fondamentale.27-11-13 12.10
27-11-13 13.07
Nel caso del Rhodes anch'io penso che si potrebbero tranquillamente costruire in maniera tradizionale, sia per la tecnologia intrinseca che per gli ingombri ed i pesi.27-11-13 18.51
La discussione è interessante e non scontata. E' forse trita ma è destinata ad essere rispolverata ogni volta che lo stato dell'arte dei cloni è spostato ancora più avanti da nuovi modelli.27-11-13 20.28
dal lato della mia piccolissima esperienza da musicista non professionista: per l'anagrafe io sono nato dopo gli "anni d'oro" della produzione degli strumenti citati, e il mio avvicinamento alla musica è arrivato ovviamente qualche anno dopo ancora. E l'avvicinamento agli strumenti storici anni dopo ancora..27-11-13 21.37
@Zaphod27-11-13 22.17
27-11-13 23.50
Signori, sembra che molti qui non sappiano che sia tine piano (leggi Rhodes) che il "clavicordo elettrico" (leggi Clavinet) sono attualmente prodotti in USA da Vintage Vibe e commercializzati a prezzo adeguato (cioè alto).
28-11-13 00.05
io rimango dell'idea che spesse volte la differenza è più per noi che per loro.. ovvero: NOI che suoniamo notiamo differenze nello spessore di un suono, della suonabilità, della tecnica, del feeling con lo strumento... LORO che ascoltano dal vivo o dalle registrazioni tutte queste differenze non riescono a percepirle, anche se stiamo parlando di musicisti che conoscono lo strumento..28-11-13 00.24
anchio rimango dell'idea che....