Programmarsi il piano "custom" con la workstation

  • anonimo

08-06-10 17.01

Ciao a tutti,

volevo chiedere se vi capita di sfruttare il campionatore delle varie workstations attuali
(M3, Fantom, Motif) per costruirvi un suono di piano personalizzato.
Il mio problema : voglio cambiare pianoforte digitale, ora ho un Promega 2 e mi sto
guardando attorno. Pensavo al CP5 della Yamaha, che sembra di ottima qualita', ma dalle poche
informazioni che sono riuscito a trovare non ho capito quanto il suono sia veramente editabile.

Siccome ho anche una Triton Studio che ad un certo punto vorrei anche aggiornare (ha quasi 10 anni),
pensavo che una soluzione globale per avere un suono di piano aggiornabile in futuro e pure
la workstation rinnovata fosse appunto una nuova workstation moderna, con un campionatore
versatile.
Tuttavia, quanto viene bene un suono di pianoforte personalizzato su queste workstations,
usando una libreria di suoni da campionare e smanettando con i parametri ?
(Io non ci ho mai provato...D'accordo, potrei farlo sulla Triton, ma prima di spendere qualche centinaio
di euro per una libreria, vorrei sapere se il risultato finale sara' appagante o no...)

Ho visto che la M3 permette di gestire fino a 4 livelli di velocity switching (che mi fanno gola),
il Motif ha 8 "elementi" per controllare il suono, mentre non conosco la gestione dei samples
sul Fantom G. Il dubbio piu' grande in tutti i casi, rimangono quelle cosette tipo la risonanza
simpatetica, il suono del pedale, del martelletto ecc. che sono quasi certo sono gestibili
meglio su strumenti dedicati tipo il CP5 o i piani Clavia. Pero', se il risultato viene bene anche
su una moderna workstation, magari mi accontento.

Insomma, voi sulle workstations moderne vi aspettereste
di costruirvi un buon suono personalizzato di piano (partendo da una libreria di campioni),
o per questa applicazione e' meglio lasciar perdere e prendere un piano stage, perche'
sulle workstation il risultato farebbe venire il latte alle caviglie ?
  • carmol
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08-06-10 17.21

DUBITO fortemente che su una workstation
puoi tirare fuori un piano migliore di quello del promega2.
Escluderei assolutamente il discorso workstation.
Riguardo la personalizzazione,
su clavia non puoi modificare i parametri di cui
parli, solo mettere off o on la string resonance o
il rumore del pedale. Puoi usare a piacimento
effetti, compressore, equalizzatore e riverbero.
Sul cp5 non so.
Mi meraviglio che cerchi altro solo per la personalizzazione,
i piani gem sono molto personalizzabili, e rimangono IMHO molto validi,
prima di cambiare ascolta gli altri stage piano
perchè potresti persino rimanere deluso.
Leggiti gli altri post su rp-x, clavia etc.
Edited 8 Giu. 2010 15:23
  • Gianluca13_2
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08-06-10 19.02

Premetto che non conosco affato il suono del Promega 2 però a mio avviso il suono di piano in generale é uno dei suoni più discussi che ci sia. Ergo é un suono che necessità quasi sempre di essere personalizzato. Il che non vuol dire che sia sempre personalizzabile o che lo sia sempre con buoni risultati. Che dirti ... io ci sto lavorando molto in questi giorni su una architettura di tipo Fantom per intenderci quella del SonicCell che dal Fantom eredita il motore audio. I risultati mi stanno dando delle ottime soddifazioni. Ma questo non vuol dire che i miei pianoforti editati siano necessariamente migliori di quelli originali. Vuol dire invece, ed é certo, che quelli editati da me mi piacciono molto di più e suonarli mi da molta più soddisfazione.
  • anonimo

08-06-10 19.14

Vi ringrazio per il vostro punto di vista.
In effetti non ha senso parlare di suono "migliore",
ad essere onesto, non e' che il Promega suoni male, e'
solo che vorrei che suonasse diversamente, dopo 6 anni
che lo ascolto...Inoltre (e questo e' un problema piu' serio),
la tastiera e' piuttosto usueta, in un altro thread infatti chiedevo
se fosse normale che il suono di note diverse potesse avere una risposta
alla velocity non proprio uniforme su tutta la tastiera (leggi : la tastiera e' consumata).

Ecco perche' voglio cambiare. Ora non sono davanti al Promega,
ma mi ricordo che l'editing e' ridotto ad un equalizzatore a 4 bande,
ad un filtro passa basso e alla curva della velocity.
Di sicuro non posso importare nuovi campioni, stabilire lo switching
dei multisamples sulla base della velocity, o cosette del genere,
ma se anche le migliori workstations (che queste cose le fanno)
non suonano perlomeno "simile" ai piano synth dedicati, allora
forse faccio meglio a lasciar stare l'idea della workstation e
a prendermi un piano in condizioni migliori del mio emo
  • Gianluca13_2
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08-06-10 19.23

Logicat ha scritto:
non e' che il Promega suoni male, e'
solo che vorrei che suonasse diversamente, dopo 6 anni
che lo ascolto

ti capisco una certa stanchezza verso un suono che ormai ti é entrato anche nei pori della pelle é normale. Però guarda che proprio in questi casi cambiare non é facile. Ci si abitua ad un certo tipo di suono e poi diventa difficile accettarne altri. Inoltre va detto che anche il più potente degli editing non ti darà mai quello che nei samples originali non c'é e quindi l'unica soluzione prima di cambiare e provare, provare ed ancora provare. Andando in giro per negozzi, amici, conoscenti, forumers, ascoltando demo insomma questo in assoluto del suono del piano é stato ed é fra tutti il mio problema più serio quindi ti capisco molto bene ma so anche che é un gran casino. Di suoni ce ne sono tanti di pareri anche di più ma alla fine é a te che deve piacere.
Edited 8 Giu. 2010 17:24
  • michelet
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08-06-10 19.53

Logicat

Il tuo progetto è veramente ambizioso: creare un buon timbro di pianoforte su una workstation. Ma come diceva il buon Umbero Eco nel Pendolo di Focault “Per ogni problema complesso esiste una soluzione semplice, ed è quella sbagliata” emo

Esistono librerie di campioni di pianoforti da interi gigabyte, pilotati da un apposito sofware player, che si avvicinano molto ad un timbro acustico... ma rimangono sempre ad un pelo dall'assomigliarvici.

Come pensi di raggiungere il tuo obiettivo se la workstation ha una memoria RAM limitata, anche ad un solo GB?

Dalla modestissima esperienza che ho potuto fare con un AKAI Z8 (512MB di RAM) ed un Korg TR76 (64MB di RAM) posso dirti che spesso la fatica non è commisurata al risultato, proprio perché il sistema di lavorare che ha un comune mortale non è comparabile al know-how di un produttore di strumenti musicali come Yamaha, Roland e Korg.
Il timbro di pianoforte è uno tra i più difficili da emulare, specialmente quando si hanno limitatissime risorse come le workstation odierne.
Anche se M3 ha 4 layer e Motif XS 8, sai che fatica bestiale gestire tutti quei parametri ed i relativi samples?
Ti perdi e fai presto a fare confusione già con 2 layer da 25 - 30 campioni, disposti per terze. Figurati averne 4 o, peggio, 8.
Tra l'altro con 8 layer, 1 GB di RAM si esaurisce velocemente, oppure devi impostare molti campioni con loop.

In conclusione, il mio consiglio è di trovare un pianoforte digitale che ti soddisfi, trovare una workstation che ti soddisfi per tutti gli altri timbri eccettuato il pianoforte ed il tempo che risparmi in programmazione lo impieghi per comporre.
  • adea
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08-06-10 20.30

..o usi il piano dell'xs che è già molto bello di suo
Edited 8 Giu. 2010 18:30
  • clouseau57
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26-07-10 13.15

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