Aiuto idee tesi laurea triennale in pianoforte

  • kikkag91
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20-07-13 18.13

[g]Salve a tutti mi chiamo Francesca e frequento il 2° anno del triennio al conservatorio di Catania indirizzo strumentale Pianoforte. Vi scrivo per chiedervi dei consigli in merito alla tesi di laurea (triennale) in pianoforte.
Vorrei iniziare a vedere un po che argomento trattare e con quale programma di strumento affiancarlo.
Visto che sto seguendo anche il percorso didattico non mi dispiacerebbe usarlo come argomento di tesi ma purtroppo,come vi ho già scritto, non ho idee per quanto riguarda il programma strumentale.
Spero che mi possiate aiutare, almeno ad avere qualche idea :) Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione [/g]emoemo:)
  • Michele76
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21-07-13 16.11

Ciao Francesca, per la parte strumentale, non so se hai un minimo qualche piccolo indizio ma potresti pensare di lavorare su un pianista/compositore che in qualche maniera abbia, ad un certo punto, rivoluzionato il modo di scrivere, di comporre per pianoforte, tipo Bartok per esempio. Certo poi non è semplice analizzare il lato compositivo di Bartok, per dirne uno...
  • kikkag91
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22-07-13 13.43

Grazie è molto interessante....non ci avevo pensato...certo è abbastanza pesante pianisticamente parlando...ci penserò :) come idea è molto bella...forse anche Bach potrebbe entrarci...o Chopin...che ne dice?
  • jacus78
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22-07-13 13.49

tutto dipende da quello che sei portata a s uonare.....se ti piace suonare bartok nulla ti vieta di presentarlo, ma se chopin o beethoven o schubert o chiccchessia ti escono meglio pianisticamnete parlando, forse è meglio discutere di un compositore che cmq si abbia maggiormente sotto le dita.

oppure un altro tema potrebbe essere chessò....romanticismo, nobiltà e salottismo.....
e presentare a questo punto il primo mozart o wagner o listz....nel senso.....scegliere più un periodo che un compositore solo......ma ci ne sono tante alternative...
  • Michele76
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22-07-13 14.18

@ kikkag91
Grazie è molto interessante....non ci avevo pensato...certo è abbastanza pesante pianisticamente parlando...ci penserò :) come idea è molto bella...forse anche Bach potrebbe entrarci...o Chopin...che ne dice?
Sono tutti impegnativi questi "personaggi" dal punto di vista dell'analisi di quello che hanno composto. Chiaramente conviene scegliere quello che piace di più. Bartok è meno orecchiabile in un certo senso, però ha delle particolarità nella sua musica che sono molto diverse rispetto a chi lo ha preceduto, è ovvio. Su Bach è un altro tipo di lavoro e su Chopin forse è più "romantico" anche il lavoro da fare alla fine. Su Bartok o compositori più recenti, con un anno di tempo, si possono aprire degli orizzonti nuovi su soluzioni molto diverse. Nulla vieta però di fare un lavoro del genere su Chopin o su altri pianisti di periodi meno recenti, anzi.
Dammi pure del tu!
  • kikkag91
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22-07-13 16.05

romanticismo, nobiltà e salottismo..... mi piace come idea :) trattando però il primo mozart....come carattere mi rispecchio molto nei compositori romantici...ma suono molto volentieri anche mozart,beethoven....cercherò di parlare al più presto con i miei relatori di tesi e mostrando loro gia diverse idee....la ringrazio per l'aiuto :) e sul piano didattico ha qualche suggerimento?
  • kikkag91
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22-07-13 16.08

ascolterò pure il Tuo di consiglio....come ho risposto a jacus 78 mi piacerebbe trattare qualcosa anche che riguarda il percorso didattico...hai qualche idea? perché trattare qualcosa sulla musicoterapia non si può vero? non essendo nel piano di studi....
  • jacus78
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22-07-13 19.24

anche a me....stu LEI mi fa sembrare più grande di quanto lo sia.....(solo 35emo)

sul piano didattico dici??

intanto potrei sapere cosa si intende "sul piano didattico"?
io per quanto sia ancora un ragazzinoemo, sono diplomato col vecchio ordinamento, ho mollato tutti diciamo nel 2001 e non mi sono più interessato a quello che è successo in conservatorio in questi 12 anni.

se magari ci dici in 2 parole cosa comprende il piano di studio, le idee saltano fuori più dettagliatamente.

Edited 22 Lug. 2013 17:29
  • kikkag91
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23-07-13 13.14

ahahaha ok jacus 78 il lei è abolito :) alla fine siamo coetanei ahahha (22 anni) :)
comunque, ritornando al discorso "percorso didattico" con il nuovo ordinamento,quindi triennale 3+2 hanno dato la possibilità a chi lo volesse di seguire 6 materie a scelta di indirizzo didattico ( esempio: storia della musica per didatica,elementi e metodi di composizione per didattica, direzione di coro per didattica, direzione d'insieme per didattica ecc ecc) divise nei 3 anni che ci fanno avere 21 crediti che poi verranno convalidati.
avendo la passione per l'insegnamento e lavorando con i bambini mi piacerebbe come argomento da trattare...e visto anche che farò i 2 anni successivi in musicoterapia vorrei magari far vedere che la musica non serve solo per essere ascoltata nei teatri ecc ma che ha una forza ancora più importante..quella magari di aiutare gli altri....che dici?
  • Michele76
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23-07-13 15.57

Eh sì, questa mi sembra un'ottima idea. L'utilizzo "curativo" e educativo nel senso... "sensoriale" non è male. Ci sono dei testi universitari sicuramente su questi argomenti ma ci sono anche dei libretti molto semplici utilizzati nella preparazione di corsi di didattica musicale tipo "Grammatica della fantasia" di Rodari che sono molto interessanti secondo me. Anch'io sono un vecchio di 36 anni finiti e pochi anni fa, proprio per una prova di ammissione al corso di didattica lessi il volume indicato sopra poi di Edgar Morin "La testa ben fatta" che mi è piaciuto molto.
Quindi prova a cercare un programma di didattica della musica per vedere alcuni titoli indicati. Per il discorso della musicoterapia invece il discorso è vastissimo (e io non sono preparato) quindi non ti so indirizzare ma in questo momento dei tuoi studi, da giovanissima, secondo me, più che percorrere e anzi, RIpercorrere delle strade già battute, sarebbe bello vedere una tesi fatta ovviamente su conoscenze tue della materia ma che indichino piuttosto un qualcosa di originale, come te faresti se... chiaramente deve essere tutto un cammino razionale e non da sogno, deve avere delle radici ben afferrate nel contesto che stai trattando ma quello è scontato.

Il lavoro di analisi sul lato compositivo accennato l'altro giorno è tutto un altro tipo di lavoro e, dei due, scegli quello che ti piace di più, perché comunque sono molto complessi entrambi...
  • jacus78
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23-07-13 20.36

kikkag91 ha scritto:
alla fine siamo coetanei ahahha (22 anni) :)

eccoemo

kikkag91 ha scritto:
comunque, ritornando al discorso "percorso didattico" con il nuovo ordinamento,quindi triennale 3+2 hanno dato la possibilità a chi lo volesse di seguire 6 materie a scelta di indirizzo didattico ( esempio: storia della musica per didatica,elementi e metodi di composizione per didattica, direzione di coro per didattica, direzione d'insieme per didattica ecc ecc) divise nei 3 anni che ci fanno avere 21 crediti che poi verranno convalidati.

boh per me è etrusco antico, non lo capisco......ma guarda te dove siamo arrivati.

kikkag91 ha scritto:
avendo la passione per l'insegnamento e lavorando con i bambini mi piacerebbe come argomento da trattare...e visto anche che farò i 2 anni successivi in musicoterapia vorrei magari far vedere che la musica non serve solo per essere ascoltata nei teatri ecc ma che ha una forza ancora più importante..quella magari di aiutare gli altri....che dici?

dico che da questo punto di vista non ti posso aiutare, considerato il fatto che queste materie sono (mi pare di aver capito) molto personali nella scelta. se la musicoterapia è ciò per cui ti senti più portata, vai di corsa.

se come materia didattica ti senti più portata a contrastare coi bimbi, ahimè non farlo.....ne ho una a casa ed è una terrorista, ti alzi dal letto al mattino già stanca dal giorno di primaemo.....(ma no, scherzo, sono belli i bimbi).
io secondo le mie attitudini potrei pensare di fare il corso per direzione di coro. però non so se poi bisogna lavorare su una tesi tendente al repertorio coristico e suonarlo pure.
storia della musica, manco a parlarne, mi sono bastati 3 anni. quindi mi rimarrebbe metodi di composizione, così parlerei dei compositori ed è tutto collegato anche pianisticamente.

ah ma leggo ora che le materie devono essere 6.......... io non potrei più reiscrivermi al conservatorio. ma suonate ogni tanto?emo
Edited 23 Lug. 2013 18:48
  • kikkag91
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25-07-13 21.03

E già sono cambiate un bel po di cose(per quanto riguarda le nuove materie e i vari corsi)...amo i bambini e ci lavoro :) quindi cercherò di impegnarmi per trovare un percorso di tesi che si avvicini il più possibile al mio mondo... :) ti ringrazio per i consigli... :) per quanto riguarda il suonare....lasciamo stare guarda....di norma gli strumentisti dovrebbero studiare minimo 4 ore al giorno...io in tempo di piena università(conservatorio),cioè appena iniziano tutti i corsi TUTTI con OBBLIGO di frequenza...in più mettici che la maggior parte siamo pendolari, io personalmente si e no riesco a studiare 2 ore al giorno,che come sai non sono niente per chi studia uno strumento... :) ma grazie a Dio l'anno prossimo finisco :)

26-07-13 01.58

kikkag91 ha scritto:
io personalmente si e no riesco a studiare 2 ore al giorno,che come sai non sono niente per chi studia uno strumento


non direi... se riesci a 'sfruttarle' a pieno...
  • vin_roma
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26-07-13 06.10

Bah, non so se sia buono il nuovo ordinamento...

Sta di fatto che tra gli studenti "recenti" trovo molti "approssimativi", inerpicati tra teorie di programmi e percorsi di studio, capre in solfeggio e preoccupati solo di poter prendere in futuro un posto per insegnare.

Non mi piace il paragone con l' università, è sminuire un patrimonio personale tra i tanti obblighi di frequenza, tesi e tesine...

Quando in Italia i conservatori si contavano sulle punte delle dita a Roma si poteva entrare anche dalla 4^ elementare e a 16/18 ti potevi anche diplomare e gli insegnanti non si perdevano in burocrazia ma ti seguivano con la loro esperienza perché ad insegnare c' erano fior fiore di concertisti, direttori, compositori... e anche le "banali" lezioni di canto corale o solfeggio erano di grande rigore ma con altrettanta soddisfazione...

26-07-13 14.24

Temo tu abbia ragione...
  • jacus78
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26-07-13 14.46

eh si....e io in confronto a te sono ancora "fresco" di diploma (2001), ma ricordo che al Bellini di Palermo il solfeggio non era tanto una lezione banale, ma altrettanto importante quanto quella di strumento e ricordo come fosse ieri che quando solfeggiavamo in classe il nostro maestro ci gridava "grinta....grintaaaaa, non siate mosci, urlate le noteeee....che avete mangiato stamattinaaaa?? sembrate dei conigli atterritiiiii, svegliaaaaaaaa" e noi solfeggiavamo come cavallette impazzite, il tempo lo staccavano lui ed era uguale per tutti.... e alcuni solfeggi erano veri e propri scioglilingua con cambi di tempo da 9/8 a 7/4 da una battuta all'altra (vedi Pedron o Bettinelli) e se a casa non ti studiavi la pronuncia esatta delle note senza farti appiccicare la lingua al palato, non ti facevano andare avanti......per non parlare del setticlavio che conoscevamo quanto e più della chiave di violino, i dettati, i solfeggi cantati, tutta la teoria.......se ci penso.....

al 9 e 10 anno, invece, vista la mole di programma da preparare, e viste le difficoltà dei brani che dovevamo suonare al concerto finale di 1 ora e mezza a memoria, sul palco dell'aula magna, con un mezzacoda provato una sola volta, e davanti 12 insegnanti di piano in commissione, più il pubblico seduto sulle poltroncine stile teatro che ti ascoltava, la tremarella era a 10mila, sono arrivato a studiare anche 9-10 ore al giorno, 7 giorni su 7 (avevo già finito la ragioneria.)

e per quella tremarella, mi son mangiato un rigo di un corale di bach, l'ho sbagliato, e pur non fermandomi, ho inventato seduta stante per poi riprendere da dove ricordavo, ma se ne sono accorti lo stesso.emo e per quell'errore mi hanno dato 9.

adesso mi vien da pensare, che una tecnica come quella nostra ( tralasciando il fatto che ora si va via via perdendo) non la possono più sviluppare......c'erano ragazzi di 9° o 10° anno che erano dei veri "mostri", quanto o più dei loro stessi maestri.
peccato.

26-07-13 18.26

con chi hai studiato al Bellini?...
  • jacus78
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26-07-13 18.37

Manno (1°anno-4°anno), Bolone (5°-9°), Giarrizzo (9°-10°), pianoforte
Mannino storia della musica
Padre Spatola armonia
Correnti solfeggio

Giacchino musica da camera
Edited 26 Lug. 2013 16:40

26-07-13 18.49

come mai tutti questi 'cambi' di insegnante?...
  • jacus78
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26-07-13 21.05

la prima si era trasferita, poi è ritornata..... il secondo è morto (giovane peraltro....sulla 50ina).....il terzo mi ha portato al diploma ed è ancora là.
Edited 26 Lug. 2013 19:12