Crisi da pianisti

  • Fr4nc3sc4
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10-09-16 18.41

Buongiorno a tutti,
sono nuova di questo forum, ma mi necessita un'opinione esterna a proposito di un argomento forse già noto ad alcuni.

Suono il pianoforte da circa 8 anni con un insegnante privato, ma da un anno a questa parte credo di aver perso lo slancio; il fatto è che forse sono un po' stanca di suonare cose 'tecniche' ed esercizi noiosi fine a se stessi, o magari è solo insofferenza al metodo d'insegnamento accademico.

Inoltre mi sembra di non aver raggiunto il livello sperato, dopo tutti questi anni di lezioni mi trovo in grande difficoltà a suonare con disinvoltura, soprattutto senza una partitura e in pubblico, affronto gli esercizi che alla fine sono appena appena accettabili.

Dato che sto rischiando di mollare tutto -e sarebbe un peccato-, mi stavo domandando se non fosse una cosa utile cambiare maestro.
Allo stesso tempo però mi domando se questo stumento non richieda un approccio che in realtà è uguale un po' per tutti gli insegnanti, inoltre in fondo mi dispiace cambiare maestro dopo tutti questi anni.

Scusate tutto sto papiro, grazie in anticipo!
  • anonimo

10-09-16 19.56

beh, 8 anni non si buttano dalla finestra. Prima di molare tutto cambierei maestro, magari orientandomi su uno che fa genere moderno jazz, pop etc.., sempre se ti piace il genere.

Mi chiedo solo perchè hai atteso così tanto prima di chiedere un quakche consiglio.
  • aiki957
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10-09-16 21.34

Prova ad andare su youtube e cerca tino carugati e comincia dal primo video. Tino propone un modo diverso di approcciarsi al piano, cmq secondo me non hai più bisogno di maestri, di tecnica sicuramente ne hai a sufficenza, e di esercizi tediosi ormai credo ne hai fatti abbastanza. Ora si tratta secondo me di imparare ad armonizzare una qualunque melodia, rock, jazz,pop, senza spartito, armonizzando gli accordi con la melodia, ed incominciando ad imparare i voicing di bud powell, i kelly evans, le armonizzazioni a decime, l'improvvisazione. Suonando con altri, rendendo il piano uno strumento creativo, senza bisogno di maestri, camminando con le proprie gambe.
  • vin_roma
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11-09-16 04.54

Quanti anni hai o, per non essere indiscreto, in che momento della vita sei?

Avere un approccio diverso verso lo strumento non dipende dal maestro ma dalla tua voglia, dai tuoi obiettivi.

In genere il periodo "accademico" è uguale per tutti e serve a creare la tecnica ...poi il senso artistico o la voglia di esprimersi in altri ambiti è un' esigenza naturale in cui il bagaglio tecnico è fondamentale.

Per liberarsi dall' approccio "normale" servono diverse doti: esigenza interiore, curiosità verso l' armonia e le architetture della composizione, voglia di sondare, anche a livello elementare, le proprie capacità nel riprodurre ad "orecchio" ciò che ti passa per la testa...
Se il tuo è un hobby penso che un maestro "nuovo" che ti proponga un primo periodo basato sulla comprensione del sistema teorico/armonico e successivamente ti stimoli ad esprimerti in ambiti più personalizzati sia il benvenuto ...ma dipende anche dalla tua predisposizione a dominare la musica e il messaggio che vuoi esprimere col suono e soprattutto serve un maestro capace ...non ce ne sono molti in questo senso.

Insomma ...se pensando a questo approccio ti vengono le farfalle nello stomaco ...siamo già ad un buon punto!
  • aiki957
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11-09-16 11.39

Secondo me un percorso pianistico creativo è come prendere la patente, impari la teoria, impari a guidare l'auto con l'istruttore (il maestro di piano) poi presa la patente arriverà il giorno che dovrai salire da sola sulla tua auto ed affrontare la strada, all'inizio non è facile ma poi diventa la cosa più normale del mondo. Diverso è se il tuo approccio al piano è di stampo classico, in quel caso ti limiterai a seguire lo spartito, ma secondo me una gabbia anche se d'oro è sempre una gabbia. Ti racconto un aneddoto che mi è stato riportato, un amico che suona esclusivamente leggendo lo spartito è andato a suonare con altri, ad un certo punto del brano lui teneva una nota più a lungo, gli altri g!i hanno fatto notare che la durata di quella nota era più breve, ma lui ha ribadito che così era segnato sullo spartito e che lui intendeva attenersi a quanto scritto. Da un più attento esame si sono accorti che sullo spartito il punto che allungava la nota era un moscerino seccato schiacciato sulla carta.....a buon intenditore poche parole.
  • Fr4nc3sc4
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11-09-16 16.52

Beh intanto grazie a tutti per questi spunti molto interessanti di riflessione.

Per rispondere, ho 28 anni -si ho iniziato tardi a suonare e il tempo delle sperimentazioni è bello che passato!- e appunto per riassumere il tutto, vorrei acquisire un po' di 'indipendenza' da un insegnate.
Ho iniziato a pensarci quando ho iniziato a suonare un altro strumento totalmente diverso con un maestro molto innovativo e mi lascia libera di sperimentare, perciò c'ho preso gusto diciamo! Mi rendo conto che sono ancora alla ricerca della mia identità come musicista a questo punto emo

È esatto, sono troppo abituata a seguire le partiture e so bene che non è il massimo...
Edited 11 Set. 2016 14:53
  • aiki957
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11-09-16 17.55

Io ho 59 anni e sperimento ancora, in realtà si prova, si sperimenta per tutta la vita, quando non lo farai più, la tua musica diventerà stagnante. Cmq senza maestro ci vuole un proprio metodo di studio. Innanzitutto bisogna che sia chiaro che il fine ultimo è il repertorio, che più vasto è meglio è. Ti dò qualche consiglio per il tuo lavoro, scegli un brano che ti piace jazz, pop, musica leggera, etc., Magari all'inizio semplice e con pochi accordi. Da uno spartito studiati la melodia, quindi con le dita esterne della mano dx (medio, anulare e mignolo) suona la melodia, con il mignolo della mano sx suona la radice dell'accordo e con indice e pollice delle due mani suona le restanti note dell'accordo. Quindi per fare un esempio se dallo spartito vedi che devi suonare un do7, e la melodia in quel momento è sul mi, che suonerai con il mignolo della dx, suonerai il do con il mignolo della mano sx due ottave sotto e con il pollice della sx il sib, con l'indice della mano dx se vuoi di nuovo il sib e con il pollice il sol. In realtà così a dx suonerai la melodia, a sx i bassi ed al centro l'accompagnamento. Quindi in sintesi devi suonare la tonica, la terza (o decima) e la settima (o sesta), la quinta è la nota meno importante puoi non metterla, o suonarla quando le altre sono già state inserite. Poi studiati i voicing di Bud Powell, le inversions, il walking base, lo stride piano. Generalmente queste cose non le impari dai maestri, ma sono frutto di una tua ricerca, cmq puoi andare su jazzitalia _ lezioni. Buon studio, e non demordere. Dimenticavo, la melodia che studierai è bene che non venga eseguita come "un compitino fatto bene" ma modificala a tuo piacimento.
  • Fr4nc3sc4
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11-09-16 19.01

Grazie mille, proverò a documentarmi!
  • anonimo

12-09-16 13.00

Carissima, innanzitutto devi comprendere cosa vuoi veramente fare

Vuoi diventare una dignitosa concertista di musica classica?
Vuoi suonare jazz?
Vuoi lanciarti nella musica pop/rock?

Insomma, a seconda di ciò che desideri ottenere, ci sono vie diverse da percorrere
  • anonimo

12-09-16 13.33

@ anonimo
Carissima, innanzitutto devi comprendere cosa vuoi veramente fare

Vuoi diventare una dignitosa concertista di musica classica?
Vuoi suonare jazz?
Vuoi lanciarti nella musica pop/rock?

Insomma, a seconda di ciò che desideri ottenere, ci sono vie diverse da percorrere
Fra Cyrano chi meglio di lei può indicare la retta via! emo
  • Fr4nc3sc4
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12-09-16 15.12

Hahaha mi sembra giusto!
  • anonimo

12-09-16 15.33

@ anonimo
Fra Cyrano chi meglio di lei può indicare la retta via! emo
emo figliuoli, un po' di rispetto...emo

emo
  • vin_roma
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12-09-16 18.12

Ma Francesca non sa che Cyrano è veramente un ex Fra...
  • Fr4nc3sc4
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13-09-16 18.22

ok probabilmente ho perso un passaggio...emo
  • anonimo

13-09-16 21.03

@ Fr4nc3sc4
ok probabilmente ho perso un passaggio...emo
emo

comunque dicci, cosa desideri ottenere? concertismo classico, jazz, pop/rock...altro?emo
Edited 13 Set. 2016 19:03
  • Markelly
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13-09-16 22.12

A parte casi particolari, e quello di Francesca lo sarà sicuramente, ma dubito che iniziare a suonare a vent'anni e aver solo studiato per otto anni, possa portare a una carriera musicale.
Per cui dico alla nostra forumer: comincia a suonare quello che ti pare, se vuoi essere ancora seguita da un maestro, scegliti quello che ti dà maggior soddisfazione, lasciati andare, cercati una band, insomma divertiti.

Poi invece sei una "genia", e allora non ascoltarmi! emo
emo
  • anonimo

13-09-16 22.35

la carriera musicale molte volte non dipende dall'abilità del musicista
  • anonimo

13-09-16 22.44

credo che il concertismo classico di alto livello presupponga due cose:

1) aver iniziato molto giovani (comunque non dopo i 10/12 anni)
2) avere un talento particolarissimo

Detto questo, ci sono opzioni di ripiego anche nella classica: organo e composizione organistica, maestro concertatore, clavicembalo etcetera

Nel jazz penso di poter garantire che, se c'é il talento specifico, si può iniziare anche molto tardi

Nella musica leggera non vedo ostacoli di sorta se non l'artrite galoppanteemo

emo
  • Markelly
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13-09-16 23.14

@ anonimo
la carriera musicale molte volte non dipende dall'abilità del musicista
Ma dal "so quello che voglio" sì, però! emo
  • aiki957
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14-09-16 00.52

Il problema credo sia un altro, quando da giovane vuoi imparare a suonare uno strumento, in questo caso il piano, spesso qualcuno ti dice," impara secondo il metodo del pianoforte classico, così poi potrai suonare quello che vuoi" quindi l'aspirante pianista comincia a sorbirsi esercizi tecnici tediosissimi, brani prima più semplici poi più complessi, che però sempre richiamano suoni e melodie non attuali, dei secoli passati, magari belli, ma che magari non era per quelli che avevi cominciato a studiare il piano. Dopo anni di duro lavoro, magari dopo 8 o 10 anni di studio, ti accorgi che non sei in grado di armonizzare una semplice melodia, che mentrei suoni un brano non sai chiaramente cosa stai facendo, che accordo stai suonando, e perché è stato inserito in quel punto, cioè non sai fare una analisi del brano. Di improvvisare neanche a parlarne, si limiti a suonare una nota dopo l'altra cercando di dare espressione al brano e questo è tutto. In realtà gli studi classici il più delle volte non ti danno più libertà ma te la tolgono e ti condizionano. Questa "crisi" quindi è normale, tantissimi pianisti l'hanno avuta, e sono riusciti ad integrare quello che hanno imparato prima con un nuovo modo di suonare piu' libero. C'È chi è riuscito da solo, e chi invece ha bisogno di un maestro, in questo ultimo caso, credo bisognerebbe trovare un bravo maestro di piano jazz, che insegni in profondità l'armonia musicale, che insegni ad armonizzare uno standard, a sostituire gli accordi etc. In realtà dovrebbe insegnare allo studente ad essere libero musicalmente.