Ragazzi credevo che Garbarek fosse il peggio
anonimo
22-05-20 18.39
Credevo che oltre a Garbarek non ci fosse più nulla di altrettanto orrendo.Neppure la Consoli, Bocelli, Allevi, Einaudi e forse neppure la Mazzoni.
Invece mi devo ricredere.
Spinto da insana curiosità ho voluto sentire cosa sono questi Joy Division di cui si fa un gran parlare.
Preferirei essere stato colto da un attacco di Covid intestinale con febbre terzana e pustole rosse.
Non pensavo che esistesse roba simile.
Certo, esistono gruppi dilettantistici molto peggiori, roba grottesca, stonata, scordata, abietta.
Ma non fanno dischi e vengono idolatrati da milioni di persone.
anonimo
22-05-20 18.55
@ anonimo
A me Einaudi fa ribrezzo
voleva insegnarlo a me un maestro, sono scappato A me Einaudi fa ribrezzo
quello che diceva che il jazz è musica per chi non sa suonare e imbroglia. Guai per lui improvvisare, guai, solo lo spartito.
anonimo
22-05-20 19.00
@ anonimo
voleva insegnarlo a me un maestro, sono scappato quello che diceva che il jazz è musica per chi non sa suonare e imbroglia. Guai per lui improvvisare, guai, solo lo spartito.
Hai fatto stra-bene
voleva insegnarlo a me un maestro, sono scappato
quello che diceva che il jazz è musica per chi non sa suonare e imbroglia. Guai per lui improvvisare, guai, solo lo spartito.
- 1paolo
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22-05-20 19.03
@ anonimo
Credevo che oltre a Garbarek non ci fosse più nulla di altrettanto orrendo.
Neppure la Consoli, Bocelli, Allevi, Einaudi e forse neppure la Mazzoni.
Invece mi devo ricredere.
Spinto da insana curiosità ho voluto sentire cosa sono questi Joy Division di cui si fa un gran parlare.
Preferirei essere stato colto da un attacco di Covid intestinale con febbre terzana e pustole rosse.
Non pensavo che esistesse roba simile.
Certo, esistono gruppi dilettantistici molto peggiori, roba grottesca, stonata, scordata, abietta.
Ma non fanno dischi e vengono idolatrati da milioni di persone.
Ovviamente “de gustibus..” ; contestualizzati nel periodo post punk di fine anno 70/inizio 80, loro ma soprattutto il cantante Ian Curtis ha saputo rappresentare l’angoscia e il pessimismo dilagante del periodo tatcheriano. Sulla parte “tecnica” concordo che ci sia di meglio..
Credevo che oltre a Garbarek non ci fosse più nulla di altrettanto orrendo.
Neppure la Consoli, Bocelli, Allevi, Einaudi e forse neppure la Mazzoni.
Invece mi devo ricredere.
Spinto da insana curiosità ho voluto sentire cosa sono questi Joy Division di cui si fa un gran parlare.
Preferirei essere stato colto da un attacco di Covid intestinale con febbre terzana e pustole rosse.
Non pensavo che esistesse roba simile.
Certo, esistono gruppi dilettantistici molto peggiori, roba grottesca, stonata, scordata, abietta.
Ma non fanno dischi e vengono idolatrati da milioni di persone.
anonimo
22-05-20 19.09
@ 1paolo
Ovviamente “de gustibus..” ; contestualizzati nel periodo post punk di fine anno 70/inizio 80, loro ma soprattutto il cantante Ian Curtis ha saputo rappresentare l’angoscia e il pessimismo dilagante del periodo tatcheriano. Sulla parte “tecnica” concordo che ci sia di meglio..
Lo sai Paolo che io non credo al “gusto” in musica.
Ovviamente “de gustibus..” ; contestualizzati nel periodo post punk di fine anno 70/inizio 80, loro ma soprattutto il cantante Ian Curtis ha saputo rappresentare l’angoscia e il pessimismo dilagante del periodo tatcheriano. Sulla parte “tecnica” concordo che ci sia di meglio..
Per me l’Arte ed il bello sono come la matematica: 2+2 fa sempre 4, a prescindere dal “gusto“.
- anonimo
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22-05-20 19.11
@ anonimo
Credevo che oltre a Garbarek non ci fosse più nulla di altrettanto orrendo.
Neppure la Consoli, Bocelli, Allevi, Einaudi e forse neppure la Mazzoni.
Invece mi devo ricredere.
Spinto da insana curiosità ho voluto sentire cosa sono questi Joy Division di cui si fa un gran parlare.
Preferirei essere stato colto da un attacco di Covid intestinale con febbre terzana e pustole rosse.
Non pensavo che esistesse roba simile.
Certo, esistono gruppi dilettantistici molto peggiori, roba grottesca, stonata, scordata, abietta.
Ma non fanno dischi e vengono idolatrati da milioni di persone.
Beh se entri nel girone punk dark conta l'attitudine, la tecnica è un optional
Credevo che oltre a Garbarek non ci fosse più nulla di altrettanto orrendo.
Neppure la Consoli, Bocelli, Allevi, Einaudi e forse neppure la Mazzoni.
Invece mi devo ricredere.
Spinto da insana curiosità ho voluto sentire cosa sono questi Joy Division di cui si fa un gran parlare.
Preferirei essere stato colto da un attacco di Covid intestinale con febbre terzana e pustole rosse.
Non pensavo che esistesse roba simile.
Certo, esistono gruppi dilettantistici molto peggiori, roba grottesca, stonata, scordata, abietta.
Ma non fanno dischi e vengono idolatrati da milioni di persone.
anonimo
22-05-20 19.11
@ anonimo
che ideona
Io mi sono fatto stampare una foto di Garbarek sulla carta igienica.
che ideona
anonimo
22-05-20 19.12
@ anonimo
Io mi sono fatto stampare una foto di Garbarek sulla carta igienica.
Io mi sono fatto stampare una foto di Garbarek sulla carta igienica.
son cascato dalla sedia
- anonimo
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22-05-20 19.13
@ anonimo
Lo sai Paolo che io non credo al “gusto” in musica.
Per me l’Arte ed il bello sono come la matematica: 2+2 fa sempre 4, a prescindere dal “gusto“.
Platonismo puro Lo sai Paolo che io non credo al “gusto” in musica.
Per me l’Arte ed il bello sono come la matematica: 2+2 fa sempre 4, a prescindere dal “gusto“.
Allora ti consiglio i Meshuggah
Compongono le strutture dei loro brani attraverso algoritmi
- 1paolo
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22-05-20 19.14
@ anonimo
Lo sai Paolo che io non credo al “gusto” in musica.
Per me l’Arte ed il bello sono come la matematica: 2+2 fa sempre 4, a prescindere dal “gusto“.
Io ho avuto l’imprinting musicale nei magnifici ‘70 paragonabili al rinascimento nella pittura e quindi la penso come te. Però qua e là qualcosa fuori dai canoni matematici/musicali mi emoziona al di là della razionalità ...ps io non sono un musicista ma un appassionato di musica
Lo sai Paolo che io non credo al “gusto” in musica.
Per me l’Arte ed il bello sono come la matematica: 2+2 fa sempre 4, a prescindere dal “gusto“.
anonimo
22-05-20 19.17
@ 1paolo
Io ho avuto l’imprinting musicale nei magnifici ‘70 paragonabili al rinascimento nella pittura e quindi la penso come te. Però qua e là qualcosa fuori dai canoni matematici/musicali mi emoziona al di là della razionalità ...ps io non sono un musicista ma un appassionato di musica
Non è che non ci si debba emozionare, anzi!
Io ho avuto l’imprinting musicale nei magnifici ‘70 paragonabili al rinascimento nella pittura e quindi la penso come te. Però qua e là qualcosa fuori dai canoni matematici/musicali mi emoziona al di là della razionalità ...ps io non sono un musicista ma un appassionato di musica
Davanti al Bello ed al Vero ci si emoziona sempre, secondo me.
- 1paolo
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22-05-20 19.23
@ anonimo
Non è che non ci si debba emozionare, anzi!
Davanti al Bello ed al Vero ci si emoziona sempre, secondo me.
Ecco; la vicenda umana di un mio coetaneo che canta e suona in quel modo e a soli 23 anni si suicida rendono vera ed onesta la sua proposta e, forse, un po’ la mitizzano (come anche i Doors e Morrison)
Non è che non ci si debba emozionare, anzi!
Davanti al Bello ed al Vero ci si emoziona sempre, secondo me.
- Raptus
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22-05-20 19.34
@ anonimo
Non è che non ci si debba emozionare, anzi!
Davanti al Bello ed al Vero ci si emoziona sempre, secondo me.
Concordo sul "chi minchia sono?" e sul fatto del chissenefrega della supercazzola prematurata post punk anni 70 Non è che non ci si debba emozionare, anzi!
Davanti al Bello ed al Vero ci si emoziona sempre, secondo me.
Son solo curioso di una cosa Cyrano, perché non ti piace Einaudi?
