Quale strada percorrere?

  • nicolo
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12-12-20 22.31

Vin, bellissimo intervento, amaro e acuto. Hai un vissuto enorme, artisticamente, eppure sai guardare in avanti e darne una lettura. Cosa non darei per averti ad un mio concerto, poi chiederti un'impressione, magari davanti ad una birra. Ma siamo fermi da marzo, porca miseria...
  • vin_roma
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13-12-20 00.48

@ nicolo
Vin, bellissimo intervento, amaro e acuto. Hai un vissuto enorme, artisticamente, eppure sai guardare in avanti e darne una lettura. Cosa non darei per averti ad un mio concerto, poi chiederti un'impressione, magari davanti ad una birra. Ma siamo fermi da marzo, porca miseria...
nicolo, ahahah, potrebbe sembrare chissaché ma il "vissuto artistico enorme" appartiene ad altri, io alla fine ho solo fatto il mestierante, il facchino della musica: tournée, arrangiamenti, tv, radio, concerti, ma quello che veramente volevo fare non mi è riuscito: musicare i film e penso che lì avrei potuto dire qualcosa di serio ma mi si sono presentate altre occasioni e ad oggi non è che sia tanto soddisfatto, soprattutto co' 'sto covid.
  • soicaM
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13-12-20 00.55

L'unica speranza è ascoltare chi ha perduto la speranza, c'è oggettivamente un clima da fine del mondo
Io se avessi vent'anni, prenderei e andrei su, verso nord, Germania, Danimarca, Olanda, Svezia, Norvegia......cambiare aria ti potrebbe aprire la mente e magari ti verrebbe l'ideuzza

Vin_roma, immenso emo
  • Giuffreeze
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13-12-20 01.07

@ giulio12
Sei bravo in quello che fai? La gente vi chiama a suonare? Piacete? Vi pagano?
Sento di cavarmela piuttosto bene alla batteria. Non posso dire lo stesso per la chitarra o per l'utilizzo di Cubase, ma quest'ultimo ce l'ho da poco, quindi ci vuole ancora tempo.
Con questa mia ultima e attuale band non abbiamo ancora fatto esibizioni, quindi non posso rispondere alle ultime tre domande. In passato però con un'altra band è successo: piacevamo e ci pagavano.
  • Giuffreeze
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13-12-20 01.11

@ Dallaluna69
Guarda che secondo me, Vincenzo non voleva dire che a 21 anni sei già in ritardo.
Vincenzo è uno dei pochi musicisti professionisti sul forum. Ha avuto una lunga e variegata esperienza professionale ed è tuttora in attività.
Secondo me, quello che voleva dire è che in passato era più facile decidere di intraprendere una carriera musicale. C'erano più soldi e più opportunità. Tutto qui.

A parte questo, il mondo della musica è vastissimo. Secondo me, prima ti chiarisci le idee, dandoti un obiettivo macro con un progetto definito, meglio è.
Se vuoi diventare il pianista concertista che fa le tournée, il percorso è diverso rispetto a diventare DJ o cantante nella band metal.
Io partirei proprio da questo: un bell'elenco di "quelli che con la musica ci campano" e inizierei a depennare quello che non vuoi diventare. Più restringi, meglio è emo
Ho frainteso il suo messaggio allora.
Comunque il punto è proprio questo: io SO cosa voglio, ma non so COSA fare per raggiungerlo oltre al provare e sperimentare.
  • Giuffreeze
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13-12-20 01.22

@ d_phatt
Ciao.
Le cose sicure sono due: uno, hai questa passione per la musica ed è sacrosanto e giustissimo che tu la persegua, in qualche modo, professionale o no.
Due: devi assolutamente scegliere UNO strumento principale, devi capire qual è il tuo strumento. Come già ti è stato detto. Questo non significa che non puoi saper suonare gli altri in maniera decente, ma già serve una vita di studio e dedicazione per saperne suonare uno a livello professionale. Se vuoi diventare veramente bravo in qualcosa devi scegliere cosa portare avanti e cosa lasciare indietro, altrimenti rischi di essere "solo" un buon amatore polistrumentista e tuttofare (che già non è poco), che però non è "professionale" in niente. Specialmente se non inizi tutto da piccolissimo. Anche se non è impossibile essere, per esempio, un ottimo batterista e un ottimo tecnico del suono. E questo lo so perché conosco molto bene uno così, il batterista con cui suono in varie situazioni da quasi 10 anni ormai, e mio grande amico.

Devi capire cosa ti piace, cosa vuoi che diventi parte integrante della tua vita, perché lo studio vero di uno strumento, sia al conservatorio che non, richiede tantissimo tempo e impegno.
Inoltre devi sempre ricordare che lo studio vero e serio di uno strumento, anche se culmina con un 10 e lode al diploma di conservatorio, e magari perfezionato con corsi e studi successivi e interminabili, non serve a fare di te un artista, ma un bravo e solido professionista. Se poi tale professionista è anche un artista creativo...è un altro discorso. Dipende dalle persone.

Il mio consiglio, brutto, triste, ma credo sensato è questo: studia quello che vuoi, quanto vuoi, ma tieni sempre pronta con te una strada parallela o di riserva, qualcosa di sicuro che ti permetta di non rimanere senza un tetto, perché E' VERO che OGGI e sicuramente anche domani campare (bene) di musica è quasi impossibile, e diventa sempre più difficile. Se poi ti capita...bravo, e sopratutto fortunato, ma sai quanti pianisti bravissimi conosco che di lavoro fanno gli ingegneri, o altro? Parlo anche di gente che è uscita con 10 e lode dal vecchio ordinamento e ha fatto multipli percorsi di perfezionamento con grandi pianisti.

Io invece pur avendo studiato al conservatorio ho smesso senza finire quel percorso, e nel frattempo ho studiato e studio matematica (a proposito di strade alternative), ma i miei motivi sono altri. Non ho mai avuto la pretesa né la volontà di fare il concertista classico, e la matematica per me non è mai stata una semplice riserva. Anche perché non credo che sia possibile studiarla davvero senza la massima passione.
Come la musica, del resto.

Buona fortuna, e valuta bene.
d_phatt quello che dici lo trovo giusto. Per me però vedo solo questo come futuro, ma è anche vero che cercherò di avere una base economica più solida con altri mezzi finché non avrò raggiunto ciò che voglio. Lo sto facendo anche adesso.
  • Giuffreeze
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13-12-20 01.57

@ vin_roma
Giuffreeze, se sai tutto, sei convinto, cosa chiedi a fare? Vuoi che ti si dica che è tutto come la vedi tu?

C'ho speso la vita nella musica ed ho visto com'era prima e com'è adesso.
A vent'anni mi bastò suonare al portone di un'edizione musicale cinematografica e mi fecero entrare, mi accolsero e lavorai con loro in sala d'incisione e nei corridoi incontravo Morricone, Fidenco, Cipriani. Io ero forte dei miei studi classici e dell'attitudine alle nuove tecnologie e non mi fu difficile entrare "nel giro" perché l'ambiente era in espansione e ti giuro che erano tante le richieste che dovevo rifiutarle e non era scegliere se suonare con un gruppo o in un pianobar, era scegliere tra la RAI e la sinfonica dell'Accademia di S. Cecilia, tra un film o l'allestimento di un'opera. Oggi queste opportunità sono quasi sparite: le produzioni cinematografiche si contano sulle punte delle dita, Cinecittà stessa, per sopravvivere, affitta gli studi per convention o spettacoli privati. Allora c'erano almeno 4/5 orchestre stabili solo a Roma, oggi (sempre a Roma) quelle due che sono rimaste hanno i conti in rosso ed una di queste verrà anche chiusa a breve. La musica non gode più di protezione istituzionale ed è prodotta empiricamente da singoli con conseguenti ristrettezze e clientelismi. Tutto questo per dirti che vivere di musica oggi, con l'idea e i modi di anni fa, è molto più difficile ed è un fatto oggettivo. Oggi siamo in un momento di "bassa", prima era meglio (per alcune ragioni) e forse lo sarà di nuovo tra un po' (per altre ragioni) perciò ho detto "troppo tardi o troppo presto" e puoi considerarlo una "cazzata" come ti pare ma le cose stanno così.

Questo sempre parlando di "musicista" che vuole fare questo come lavoro, l'artista è un'altra cosa, quello lo sarai sempre se lo sei fondamentalmente e il "troppo tardi o troppo presto" è una condizione ininfluente, anzi, magari nascessero "Artisti" (con la A maiuscola) che abbiano cose da dire.
Noi, ancora oggi, guardiamo a quel fenomeno rivoluzionario accaduto negli anni '60/70 e pensiamo che sia la normalità del mercato musicale, una cosa ripetibile o stabile con nuovi Lucio Dalla, Pink Floyd, Vangelis, Moog, Pat Metheney, Leo Fender... Io penso di no, è accaduto allora perché era un momento socialmente voluto, oggi siamo in un nuovo passaggio epocale dove si sta ristrutturando tutto il futuro ed ancora dobbiamo capire come ci si adatterà. Quello che è stato, perlomeno in occidente, lo è stato relativamente al post bellico con tutta la voglia di ricostruire e guardare a nuovi orizzonti e la musica ne è stata una delle espressioni e quel periodo ha dato i suoi frutti e sono stati spremuti tutti. Oggi c'è una nuova sfida: la "globalizzazione" e l'interconnessione continua col tutto, gli scambi che ne derivano, tutte le sue possibilità, ancora non sono a regime, anzi, per certi versi la globalizzazione sta creando disagi e confusione ed anche il senso artistico ed umanistico ne sta soffrendo.

In riferimento alla "base biologica" ...so che ci vuole esperienza per comprendere ciò che ho detto.
Puoi studiare quanto ti pare ma se diventi un innovatore è perché lo eri già da prima, al limite con lo studio puoi scoprire di esserlo ma lo studio da solo, per quanto intenso, ti porterà ad esssere solo un contenitore di informazioni, non uno sviluppatore.

Cosa fare?
Diventa professionista in una disciplina: pianista, batterista, tecnico del suono e quando sentirai di poter dire la tua meglio di un altro e vista l'esiguità sempre più accentuata di occasioni, parti e vai a Bologna, a Milano, a Roma dove ancora un po' di mercato c'è e cerca di intrometterti nell'ambiente, in questo modo avrai anche occasione di vedere da vicino chi "ce l'ha fatta" e potrai trarne insegnamento. Poi se vali qualcuno si accorgerà di te.
Ma è comunque un rischio che solo una grande volontà può permettersi di affrontare.
Non voglio che mi si dica che è tutto come lo vedo io, anzi, io impazzisco (in senso positivo) letteralmente quando mi vengono date contraddizioni, soprattutto se da chi ha più esperienza di me. Pertanto ti ringrazio per questa cosa che mi stai scrivendo, la apprezzo moltissimo. Ammetto di avere ancora "i prosciutti agli occhi" in un certo senso, perché per via di scelte non prese in passato non sono riuscito ad addentrarmi in questo mondo come si deve, cosa dovuta in piccola parte anche al contesto in cui vivo.
Ci tengo a scusarmi per i modi in cui ho risposto prima: ammetto di essermi leggermente alterato. E' dovuto al fatto che ho frainteso il primo punto (alquanto importante per me). Comunque, a proposito, se si parla di "troppo tardi o troppo presto" nel senso in cui lo intendi tu allora mi trovi d'accordo. Da quello che so, la digitalizzazione ha colpito non di poco il mondo dell'arte; correggimi se sbaglio.
Per quanto riguarda la specializzazione per professionalizzarmi: sto lavorando proprio su questo. La mia confusione nasce anche per questa ragione; mentre per quanto riguarda il partire lontano non lo disprezzo per niente, anzi ho addirittura pensato di spostarmi in altri Paesi europei. dove so, per esperienza di altre persone, che l'ambito musicale lì è molto più valorizzato che di qui. Oppure (perché no?) anche all'estero, qual'ora trovassi una ragione per farlo. In generale L'idea di partire mi ispira parecchio, per quanto ami la mia terra.
  • vin_roma
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13-12-20 03.11

Giuffreeze ha scritto:
Ho frainteso il suo messaggio allora.


avevo immaginato. Io, anche se forse un po' duro, ti ho detto come stanno le cose.
Il troppo tardi o troppo presto era riferito al momento attuale: mettersi in mezzo alla musica anche 10/15 anni fa era più facile e forse lo sarà di nuovo tra una decina di anni ma adesso siamo in un periodo di bassa e per fare qualcosa oggi devi avere prima di tutto una immediata capacità professionale (non fra qualche anno intanto che maturi quello che decidi di essere), conoscenze, soldi, attrezzatura e capacità comunicative. Poi invece, se vuoi portare avanti progetti tuoi, devi averne di già confezionati, registrati e con video seri (oggi funziona questo).
Tu dici che anche andare a lavorare come tecnico in qualche tournée ti piacerebbe, si, si può fare ma, con le ristrettezze di oggi, sai quanti se ne trovano di tecnici a spasso di ditte in crisi più preparati, efficenti e più papabili di te?
Stai sognando, mi dispiace svegliarti ma ti ci vuole "uno schiaffo" se no non ti rendi conto sul cosa fare.
E il cosa fare (se di musica vogliamo parlare), come altri ti hanno già detto e visto che ti dichiari abbastanza a digiuno di musica fatta bene, è di mettersi sopra uno strumento, quello verso il quale ti senti più portato, affrontarlo dalla radice con un insegnante bravo e studiare, studiare e già questo, solo per scoprire se hai talento, ti porta via un paio di anni. Intanto potrai anche scoprire se scrivere musica tua ti viene facile e potresti cominciare a scriverne ma per fare questo oggi è fondamentale autoprodursi, anche solo i provini, e ci vuole esperienza con computer e programmi specifici, altro tempo da spendere.
Mettiamo che scopri il talento e fra due anni sei pronto a proporti... di dove sei? Che ambiente musicale hai intorno? Devi stare dove si pensa e si costruisce musica che potrebbe anche essere il posto più abbandonato della Terra ma il caso di una Carmen Consoli che esplode e dalla provincia si porta in giro gli amici musicisti con cui è cresciuta in sala prove è una cosa più unica che rara.
Ci sono troppe variabili per poter decidere cosa fare senza un presupposto musicale valido.
La prima cosa che devi fare è vedere quanto riesci a dominare e dare musica applicandoti su uno strumento e nel contempo suonare in giro, cantare, scrivere, sperimentare.
Per l'età ...anche diventando maturo a 30 anni per la musica, se hai da dire qualcosa (e lo capirai da te), hai ancora tutte le porte aperte. Pensa, le avevo anch'io a 40 per resettare tutto e fare cose nuove, non ci ho creduto e ancora me ne mangio le mani.
  • giannirsc
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13-12-20 04.03

@ Giuffreeze
Salve a tutti. Spero che questo mio post verrà approvato.
Parto con questa premessa: ho bisogno di consigli, racconti di esperienze e punti di vista altrui per conoscere meglio il mondo della musica (so bene che per farlo bisogna viverci dentro) e magari riuscire a vedere con più chiarezza i miei obiettivi.
Ho 21 anni, vivo in provincia di Catania. Il mio lato musicista 🎶è nato a 13 anni esatti, quando mi fu regalata la mia batteria 🥁(che ho tutt'ora); da allora nacque una passione per la musica e per lo strumento. Fino ad ora, a parte 2-3 mesetti, ho sempre fatto tutto da autodidatta. Riesco a leggere con facilità uno spartito e altrettanto nel praticare il solfeggio. Per quanto riguarda la conoscenza e il saper suonare lo strumento me la cavo piuttosto bene (non mi sto vantando 🙌🏾). Ho avuto parecchie band in questo lasso di tempo, con una delle quali ho persino registrato un inedito. Attualmente faccio parte di una band con la quale abbiamo intenzione di registrare un EP (sempre di inediti).
Ad ottobre del 2019 iniziai un corso di chitarra 🎸classica/acustica gratuito con un maestro a dir poco eccezionale, che mi ha fatto appassionare allo strumento ancor di più della batteria. Al momento riesco a leggere Tab e spartiti, conosco praticamente tutti i tasti e conosco le scale maggiori e minori, triadi, rivolti, progressioni, composizione dei giri armonici; gli accordi, anche di 5^, a parte qualcuno con barrè, mi riescono bene. Non so fare quelli di 7^ perché non li ho mai fatto ma so sostanzialmente in cosa consistono. Riesco a riportare qualcosa di ciò anche sul piano🎹.
In più, da settembre (fino ad agosto prossimo), seguo un corso online di produzione, mixaggio, masterizzazione e composizione che utilizza Cubase💻🎵 come daw perché sentivo la necessità di trascrivere le canzoni che avevo in testa in formato digitale. Ci ho provato con FLStudio per 4 annetti (a periodi scostanti) circa, ma sentivo che c'era qualcosa che non andava e sentivo anche il bisogno di essere guidato da qualcuno che sapesse come fare per fare le cose BENE, come si deve.
ADESSO VENGO AL DUNQUE. Al momento gli obiettivi che ho non sono abbastanza chiari. So soltanto che mi piacerebbe, con tutto me stesso, riuscire a vivere una vita da artista. Un'artista che compone e produce canzoni, per sé stesso, per la sua band o per altre persone (su commissione) almeno all' 80% da sé. Non disdegno nessun altro lavoro nell'ambito musicale: che sia l'insegnate, il commerciante, il fonico, il produttore discografico ecc.
Un'altra cosa che mi piacerebbe tantissimo avere è una formazione con la "F" maiuscola per quello che è il mio obiettivo, ma arrivato a questo punto la mia vista si annebbia: che strada dovrei prendere? Mi piacerebbe moltissimo studiare chitarra al conservatorio (così anche da avere un'abilitazione all'insegnamento) perché, ma non so se possa essere effettivamente la strada più adatta... Insomma arrivato qui entro in confusione, ed è per questo che vorrei conoscere la vostra al riguardo. Sapere anche un po' di pro e contro del mestiere non sarebbe male. Ovviamente questo mio post è riferito perlopiù a gente che è già addentrata nel campo e riesce a vivere economicamente di musica.🤔😣🥴🎶💶
Ti hanno gia dato ottimi spunti,alla fine la cosa importante è lo studio perché come te, ci sono migliaia di persone che vorrebbero fare quello che tu chiedi..quindi perché dovrebbero prendere te al posto di un altro? Quindi fondamentale è lo studio, ma anche il tuo carattere..per iniziare devi “bussare” e presentarti..nella tua città ci saranno studi di registrazione, inizia a proporti come turnista o come autore e vedi cosa ti dicono..in alternativa puoi anche pensare di trasferirti in città come Milano, Bologna, Roma etc dove potresti avere più contatti..insomma devi capire che non sei l’unico che ha questa passione per la musica e che ne vorrebbe fare il mestiere della propria vita quindi devi emergere e alla base di tutto c’ è lo studio e il proprio carattere personale..Aggiungi però il fatto che il mercato musicale è in tremenda crisi, quindi prepara un piano B perchè se non riesci nel tuo intento poi cosa farai? Cerca di razionalizzare il tutto, è come se un tuo amico ti dicesse “ ho 23 anni, mi piace guidare la macchina, ho la patente, vorrei fare il pilota di formula 1”..capisci da te che non può competere con “piloti” che a 10 anni erano gia campioni europei su gokart...quindi studia studia e studia perché in tanti hanno la tua stessa ambizione e in tanti sono avanti a te..
  • paolo_b3
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13-12-20 09.39

@ Giuffreeze
Per me un'artista è una persona che esprime qualcosa che parte da sé. Che sia un messaggio, un punto di vista, una storia, una provocazione... qualsiasi cosa purché nasca da quella persona. E con ciò non mi riferisco semplicemente a gente che si ritrova nel mondo dell'arte (quindi musicisti, artisti, attori ecc.), anche perché so c'è gente che si ci ritrova, priva di una qualche vena artistica. Mi riferisco a chiunque: persino un architetto, un agronomo o una qualsiasi altra persona nel suo lavoro potrebbe essere definita "artista".
Questo, secondo me, significa essere un'artista.
Perfetto. La definizione di arte, e quindi di artista, è peraltro abbastanza controversa, ma non sono in disaccordo con quanto dici, per me è abbastanza centrato.
Detto ciò va da se che per essere artista bisogna avere anche i mezzi per esprimere qualcosa che, come hai appena detto, sono i più disparati. Quindi intanto se ti piace la musica impara a suonare uno strumento, o a cantare, poi cercherai gli spazi per proporre la tua arte.

Però la mia prima risposta, provocatoria, te l'ho data perchè secondo me è il modo di porre la domanda che non funziona. Comporre e proporre i propri brani è l'ultimo tratto di un percorso che tu devi ancora iniziare. Una volta avviato il percorso, mano a mano che acquisirai consapevolezza su cosa significa fare musica, le tue scelte ti diventeranno più chiare.

Oppure come ti dicevo puoi anche andare ad esibirti in una pubblica piazza, se ci pensi avresti modo di fare i tuoi brani, avresti un pubblico numeroso che ti ascolta anche solo di passaggio, magari sono generosi e ci fai anche un po' di soldini, e il giorno che passa il talent scout giusto ti fa fare un disco. Perchè lo ritieni una presa in giro?
  • ahivela
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13-12-20 12.06

Giuffreeze ha scritto:
Per me un'artista è una persona che esprime qualcosa che parte da sé. Che sia un messaggio, un punto di vista, una storia, una provocazione... qualsiasi cosa purché nasca da quella persona.


Perfetto. In quest'ottica pero' chiunque puo' essere un artista, anche un panettiere che sforna una pagnotta perfetta, o un contadino che modella le zolle in un certo modo...
Lo step successivo, ahime', e' il riconoscimento altrui, persino l'utilita' sociale, il valore aggiunto che dai (o non dai) agli altri. Cioe' sono gli altri a decidere se sei un artista, cosi' come sono gli altri e decidere se sara' il tuo lavoro o meno, altrimenti sarebbe facile, cantarsela e suonarsela da soli.
Prima capisci il linguaggio degli altri, qualunque esso sia, od anche del nostro tempo, ed entri in sintonia, prima hai possibilita' di perseguire i tuoi obiettivi.
Prima ti misuri con gli altri, e magari prendi sonore bastonate, prima capisci quanto hanno realmente bisogno di te e della tua arte.
Altrimenti, puntualmente, rimane tutto un whishful thinking, come dicono quelli che parlano bene emo
  • Giuffreeze
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13-12-20 19.14

@ vin_roma
Giuffreeze ha scritto:
Ho frainteso il suo messaggio allora.


avevo immaginato. Io, anche se forse un po' duro, ti ho detto come stanno le cose.
Il troppo tardi o troppo presto era riferito al momento attuale: mettersi in mezzo alla musica anche 10/15 anni fa era più facile e forse lo sarà di nuovo tra una decina di anni ma adesso siamo in un periodo di bassa e per fare qualcosa oggi devi avere prima di tutto una immediata capacità professionale (non fra qualche anno intanto che maturi quello che decidi di essere), conoscenze, soldi, attrezzatura e capacità comunicative. Poi invece, se vuoi portare avanti progetti tuoi, devi averne di già confezionati, registrati e con video seri (oggi funziona questo).
Tu dici che anche andare a lavorare come tecnico in qualche tournée ti piacerebbe, si, si può fare ma, con le ristrettezze di oggi, sai quanti se ne trovano di tecnici a spasso di ditte in crisi più preparati, efficenti e più papabili di te?
Stai sognando, mi dispiace svegliarti ma ti ci vuole "uno schiaffo" se no non ti rendi conto sul cosa fare.
E il cosa fare (se di musica vogliamo parlare), come altri ti hanno già detto e visto che ti dichiari abbastanza a digiuno di musica fatta bene, è di mettersi sopra uno strumento, quello verso il quale ti senti più portato, affrontarlo dalla radice con un insegnante bravo e studiare, studiare e già questo, solo per scoprire se hai talento, ti porta via un paio di anni. Intanto potrai anche scoprire se scrivere musica tua ti viene facile e potresti cominciare a scriverne ma per fare questo oggi è fondamentale autoprodursi, anche solo i provini, e ci vuole esperienza con computer e programmi specifici, altro tempo da spendere.
Mettiamo che scopri il talento e fra due anni sei pronto a proporti... di dove sei? Che ambiente musicale hai intorno? Devi stare dove si pensa e si costruisce musica che potrebbe anche essere il posto più abbandonato della Terra ma il caso di una Carmen Consoli che esplode e dalla provincia si porta in giro gli amici musicisti con cui è cresciuta in sala prove è una cosa più unica che rara.
Ci sono troppe variabili per poter decidere cosa fare senza un presupposto musicale valido.
La prima cosa che devi fare è vedere quanto riesci a dominare e dare musica applicandoti su uno strumento e nel contempo suonare in giro, cantare, scrivere, sperimentare.
Per l'età ...anche diventando maturo a 30 anni per la musica, se hai da dire qualcosa (e lo capirai da te), hai ancora tutte le porte aperte. Pensa, le avevo anch'io a 40 per resettare tutto e fare cose nuove, non ci ho creduto e ancora me ne mangio le mani.
Ti ringrazio veramente per il consiglio e per lo "schiaffo" emo ,anche se, a dirla tutta, io non l'ho percepito come tale. Forse perché in passato ne ho già ricevuti tanti su argomenti di attualità come questo (a livello metafisico eh, non fisico 😂).
Ai tuoi occhi appaio come uno con la testa tra le nuvole. Forse lo sono. Non mi riconosco come tale perché il momento in cui ho preso la decisione di iniziare questo percorso è preceduto da tantissimi miti sfatati, pertanto l'ho fatto con la consapevolezza che questa fosse una scelta coraggiosa/folle. È certo, comunque, che in questo mondo occidentale capitalistico i soldi sono fondamentali, tant'è vero che al momento sto lavorando; è anche vero che si vive una volta sola.
Ti ringrazio per queste informazioni che fino ad ora non mi erano giunte. Per la questione del "troppo tardi/presto", dei contesti in cui si vuole lavorare ecc., mi trovi d'accordo, come ho già detto.
  • Giuffreeze
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13-12-20 19.25

@ paolo_b3
Perfetto. La definizione di arte, e quindi di artista, è peraltro abbastanza controversa, ma non sono in disaccordo con quanto dici, per me è abbastanza centrato.
Detto ciò va da se che per essere artista bisogna avere anche i mezzi per esprimere qualcosa che, come hai appena detto, sono i più disparati. Quindi intanto se ti piace la musica impara a suonare uno strumento, o a cantare, poi cercherai gli spazi per proporre la tua arte.

Però la mia prima risposta, provocatoria, te l'ho data perchè secondo me è il modo di porre la domanda che non funziona. Comporre e proporre i propri brani è l'ultimo tratto di un percorso che tu devi ancora iniziare. Una volta avviato il percorso, mano a mano che acquisirai consapevolezza su cosa significa fare musica, le tue scelte ti diventeranno più chiare.

Oppure come ti dicevo puoi anche andare ad esibirti in una pubblica piazza, se ci pensi avresti modo di fare i tuoi brani, avresti un pubblico numeroso che ti ascolta anche solo di passaggio, magari sono generosi e ci fai anche un po' di soldini, e il giorno che passa il talent scout giusto ti fa fare un disco. Perchè lo ritieni una presa in giro?
L'ho preso inizialmente come una presa in giro perché mi ci è voluto tantissimo tempo prima di riuscire ad ignorare quelle persone che hanno sempre cercato di dissuadermi dal fare questa scelta. Credo converrai quando ti dico che, dopo essere riuscito a trovare il modo di superare questo ostacolo, una frase del genere (che è stata tra le più tipiche che ho sentito) la si viene percepita con un certo pregiudizio.
Comunque, a dirla tutta, è un fattore dovuto principalmente al periodo in cui stiamo vivendo che ha delle ripercussioni sulla mia stabilità emotiva (come a tante altre persone, del resto); una causa che a volte mi condiziona. Fossimo stati in un periodo non pandemico ti avrei sicuramente dato subito una risposta, conoscendomi.
Rispondendo a quello che hai detto: non disprezzo per niente gli artisti che si esibiscono in strada. Non è una cosa che non farei anche io.
  • Giuffreeze
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13-12-20 19.29

@ Giuffreeze
Salve a tutti. Spero che questo mio post verrà approvato.
Parto con questa premessa: ho bisogno di consigli, racconti di esperienze e punti di vista altrui per conoscere meglio il mondo della musica (so bene che per farlo bisogna viverci dentro) e magari riuscire a vedere con più chiarezza i miei obiettivi.
Ho 21 anni, vivo in provincia di Catania. Il mio lato musicista 🎶è nato a 13 anni esatti, quando mi fu regalata la mia batteria 🥁(che ho tutt'ora); da allora nacque una passione per la musica e per lo strumento. Fino ad ora, a parte 2-3 mesetti, ho sempre fatto tutto da autodidatta. Riesco a leggere con facilità uno spartito e altrettanto nel praticare il solfeggio. Per quanto riguarda la conoscenza e il saper suonare lo strumento me la cavo piuttosto bene (non mi sto vantando 🙌🏾). Ho avuto parecchie band in questo lasso di tempo, con una delle quali ho persino registrato un inedito. Attualmente faccio parte di una band con la quale abbiamo intenzione di registrare un EP (sempre di inediti).
Ad ottobre del 2019 iniziai un corso di chitarra 🎸classica/acustica gratuito con un maestro a dir poco eccezionale, che mi ha fatto appassionare allo strumento ancor di più della batteria. Al momento riesco a leggere Tab e spartiti, conosco praticamente tutti i tasti e conosco le scale maggiori e minori, triadi, rivolti, progressioni, composizione dei giri armonici; gli accordi, anche di 5^, a parte qualcuno con barrè, mi riescono bene. Non so fare quelli di 7^ perché non li ho mai fatto ma so sostanzialmente in cosa consistono. Riesco a riportare qualcosa di ciò anche sul piano🎹.
In più, da settembre (fino ad agosto prossimo), seguo un corso online di produzione, mixaggio, masterizzazione e composizione che utilizza Cubase💻🎵 come daw perché sentivo la necessità di trascrivere le canzoni che avevo in testa in formato digitale. Ci ho provato con FLStudio per 4 annetti (a periodi scostanti) circa, ma sentivo che c'era qualcosa che non andava e sentivo anche il bisogno di essere guidato da qualcuno che sapesse come fare per fare le cose BENE, come si deve.
ADESSO VENGO AL DUNQUE. Al momento gli obiettivi che ho non sono abbastanza chiari. So soltanto che mi piacerebbe, con tutto me stesso, riuscire a vivere una vita da artista. Un'artista che compone e produce canzoni, per sé stesso, per la sua band o per altre persone (su commissione) almeno all' 80% da sé. Non disdegno nessun altro lavoro nell'ambito musicale: che sia l'insegnate, il commerciante, il fonico, il produttore discografico ecc.
Un'altra cosa che mi piacerebbe tantissimo avere è una formazione con la "F" maiuscola per quello che è il mio obiettivo, ma arrivato a questo punto la mia vista si annebbia: che strada dovrei prendere? Mi piacerebbe moltissimo studiare chitarra al conservatorio (così anche da avere un'abilitazione all'insegnamento) perché, ma non so se possa essere effettivamente la strada più adatta... Insomma arrivato qui entro in confusione, ed è per questo che vorrei conoscere la vostra al riguardo. Sapere anche un po' di pro e contro del mestiere non sarebbe male. Ovviamente questo mio post è riferito perlopiù a gente che è già addentrata nel campo e riesce a vivere economicamente di musica.🤔😣🥴🎶💶
Ringrazio a tutti coloro che hanno dedicato tempo nel rispondere. Anche se non rispondo a tutti i commenti sappiate che tutti vengono presi in considerazione.
Ho capito che a grandi linee la risposta che mi avete dato tutti è una sola: iniziare concentrandomi su uno strumento. È proprio quello che farò.
Grazie mille 💫👍🏾
  • giannirsc
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13-12-20 20.05

Esatto...studia e studia...e ricordati che devi superare migliaia di ragazzi con il tuo stesso sogno..
  • clouseau57
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13-12-20 20.09

Intanto benvenuto......poi
Tutto quello che vorresti fare fallo fuori da questo paese.
emo
  • paolo_b3
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13-12-20 20.33

@ Giuffreeze
L'ho preso inizialmente come una presa in giro perché mi ci è voluto tantissimo tempo prima di riuscire ad ignorare quelle persone che hanno sempre cercato di dissuadermi dal fare questa scelta. Credo converrai quando ti dico che, dopo essere riuscito a trovare il modo di superare questo ostacolo, una frase del genere (che è stata tra le più tipiche che ho sentito) la si viene percepita con un certo pregiudizio.
Comunque, a dirla tutta, è un fattore dovuto principalmente al periodo in cui stiamo vivendo che ha delle ripercussioni sulla mia stabilità emotiva (come a tante altre persone, del resto); una causa che a volte mi condiziona. Fossimo stati in un periodo non pandemico ti avrei sicuramente dato subito una risposta, conoscendomi.
Rispondendo a quello che hai detto: non disprezzo per niente gli artisti che si esibiscono in strada. Non è una cosa che non farei anche io.
L'abnegazione è tutto. Alla fine chi è veramente determinato raggiunge la meta, anche in ginocchio. Credici e vai avanti come meglio credi, nessuno ha la verità in tasca. C'è un detto romagnolo che tradotto recita, "intuizione, esperienza e fortuna" .
  • violino999
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13-12-20 22.19

@ Giuffreeze
Salve a tutti. Spero che questo mio post verrà approvato.
Parto con questa premessa: ho bisogno di consigli, racconti di esperienze e punti di vista altrui per conoscere meglio il mondo della musica (so bene che per farlo bisogna viverci dentro) e magari riuscire a vedere con più chiarezza i miei obiettivi.
Ho 21 anni, vivo in provincia di Catania. Il mio lato musicista 🎶è nato a 13 anni esatti, quando mi fu regalata la mia batteria 🥁(che ho tutt'ora); da allora nacque una passione per la musica e per lo strumento. Fino ad ora, a parte 2-3 mesetti, ho sempre fatto tutto da autodidatta. Riesco a leggere con facilità uno spartito e altrettanto nel praticare il solfeggio. Per quanto riguarda la conoscenza e il saper suonare lo strumento me la cavo piuttosto bene (non mi sto vantando 🙌🏾). Ho avuto parecchie band in questo lasso di tempo, con una delle quali ho persino registrato un inedito. Attualmente faccio parte di una band con la quale abbiamo intenzione di registrare un EP (sempre di inediti).
Ad ottobre del 2019 iniziai un corso di chitarra 🎸classica/acustica gratuito con un maestro a dir poco eccezionale, che mi ha fatto appassionare allo strumento ancor di più della batteria. Al momento riesco a leggere Tab e spartiti, conosco praticamente tutti i tasti e conosco le scale maggiori e minori, triadi, rivolti, progressioni, composizione dei giri armonici; gli accordi, anche di 5^, a parte qualcuno con barrè, mi riescono bene. Non so fare quelli di 7^ perché non li ho mai fatto ma so sostanzialmente in cosa consistono. Riesco a riportare qualcosa di ciò anche sul piano🎹.
In più, da settembre (fino ad agosto prossimo), seguo un corso online di produzione, mixaggio, masterizzazione e composizione che utilizza Cubase💻🎵 come daw perché sentivo la necessità di trascrivere le canzoni che avevo in testa in formato digitale. Ci ho provato con FLStudio per 4 annetti (a periodi scostanti) circa, ma sentivo che c'era qualcosa che non andava e sentivo anche il bisogno di essere guidato da qualcuno che sapesse come fare per fare le cose BENE, come si deve.
ADESSO VENGO AL DUNQUE. Al momento gli obiettivi che ho non sono abbastanza chiari. So soltanto che mi piacerebbe, con tutto me stesso, riuscire a vivere una vita da artista. Un'artista che compone e produce canzoni, per sé stesso, per la sua band o per altre persone (su commissione) almeno all' 80% da sé. Non disdegno nessun altro lavoro nell'ambito musicale: che sia l'insegnate, il commerciante, il fonico, il produttore discografico ecc.
Un'altra cosa che mi piacerebbe tantissimo avere è una formazione con la "F" maiuscola per quello che è il mio obiettivo, ma arrivato a questo punto la mia vista si annebbia: che strada dovrei prendere? Mi piacerebbe moltissimo studiare chitarra al conservatorio (così anche da avere un'abilitazione all'insegnamento) perché, ma non so se possa essere effettivamente la strada più adatta... Insomma arrivato qui entro in confusione, ed è per questo che vorrei conoscere la vostra al riguardo. Sapere anche un po' di pro e contro del mestiere non sarebbe male. Ovviamente questo mio post è riferito perlopiù a gente che è già addentrata nel campo e riesce a vivere economicamente di musica.🤔😣🥴🎶💶
Ciao, mia esperienza su questo tema che ho vissuto : comincio a suonare chitarra a 8 anni, pianoforte a 9 anni, dopo le scuole medie provo esame ammissione al conservatorio per pianoforte, non vengo preso per cui alla fine divento ragioniere, lavoro che svolto da oltre 30 anni e la musica rimane uno splendido hobby. A posteriori, ringrazio per non essere stato ammesso al conservatorio perché per il mio carattere non è adatto per fronteggiare la mancanza di tranquillità che da un lavoro classico da impiegato in ufficio. Altri miei amici a fine anno 80 hanno fatto il grande passo e sono diventati professionisti nella musica ma non è che gli invidio...ultima cosa, nei periodo che sono rimasto disoccupato ho sviluppato l'idea che essere costretto a fare per lavoro un tipo di musica che non ti piace è molto peggio che dover fare 8 ore di lavoro notturne incatena di montaggio. Però ho avuto fortuna di divertirmi molto durante il servizio militare perché sono entrato nel gruppo musicale della caserma e per un anno circa la mia attività principale è stata di musicista per organizzare spettacoli per il giuramento e suonare da ballo per le feste al circolo ufficiali di varie caserme tra Salerno Napoli e potenza
  • wildcat80
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13-12-20 22.53

Ma in tutto ciò, una domanda: pensi di avere il talento necessario?
Pensi di avere la determinazione necessaria?
Purtroppo oggi il successo viene propinato come facile perché è molto semplice lucrare sui sogni.
  • anonimo
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14-12-20 00.22

Se vuoi farne un mestiere e non hai grandi aspettative, puoi "accontentarti" di insegnare nelle associazioni musicali, fare serate in locali e localini, collaborare con piccoli recording studios, dare disponibilità ad agenzie di spettacolo per eventi e tournée.... fino a quando non troverai uno sbocco migliore... un salvagente lo trovi sempre, alla fine quello del musicista è un mestiere come un altro, se non si è nel giro degli "eletti" bisogna sapersi arrangiare, a volte con grandi sacrifici, tutto dipende dal grado di accettazione della cruda realtà, qualora dovesse presentarsi. Capisco chi preferisce fare la vita tranquilla dell'impiegato, busta paga il 27, 13a e 14a, anziché correre il rischio di passare la vita a suonare nei localini o a fare il session man negli studioli di provincia o macinare km 4 gg a settimana per suonare il liscio nelle balere... aspettando l'occasione, se arriverà...
questa è al 90% la realtà di chi lo fa di mestiere, per alcuni è appagante per altri no.
In ogni caso è sempre meglio provarci per non avere in seguito rimpianti. Come hai già scritto, la vita è una sola.